Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi: differenze tra le versioni

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Negli ultimi anni, con il progetto ''Discografia Nazionale della Canzone Italiana'' curato da [[Luciano Ceri]]<ref>[http://discografia.dds.it/_crediti.php Crediti]</ref>, la Discoteca sta riversando tutto l'immenso catalogo di dischi online, su schede per ogni incisione disponibili su internet.
Negli ultimi anni, con il progetto ''Discografia Nazionale della Canzone Italiana'' curato da [[Luciano Ceri]]<ref>[http://discografia.dds.it/_crediti.php Crediti]</ref>, la Discoteca sta riversando tutto l'immenso catalogo di dischi online, su schede per ogni incisione disponibili su internet.


A seguito dell'approvazione del Decreto Legge 95, del 6 luglio 2012 (articolo 12 comma 38) l'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) viene soppresso.
A seguito dell'approvazione del Decreto Legge 95, del 6 luglio 2012 (articolo 12, comma 38) l'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) viene dichiarato soppresso.


Grazie anche alla grande mobilitazione di enti, associazioni e di tante persone, è stato eliminato dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012 l'articolo che prevedeva la soppressione dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (già Discoteca di Stato). Di conseguenza l'istituto ha ripreso pienamente le proprie funzioni.
Grazie anche alla grande mobilitazione di enti, associazioni e di tante persone, l'articolo sopracitato è stato eliminato dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012: di conseguenza l'Istituto ha ripreso pienamente le proprie funzioni.


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Versione delle 17:43, 2 gen 2016

L'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi (già Discoteca di Stato) è una istituzione pubblica italiana, nata negli anni venti del Novecento regolata dalla legge 10 agosto 1928: Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di disciplinare e sviluppare, mediante la istituzione di una Discoteca di Stato, la raccolta e diffusione di dischi fonografici riproducenti la voce di cittadini italiani benemeriti della Patria...

L'istituto nacque sulla spinta della raccolta di documenti fonografici effettuata da Rodolfo De Angelis, un autore e cantante di canzoni molto in voga, molto conosciuto negli ambienti delle avanguardie futuriste e in quello teatrale in genere. Di sua iniziativa, De Angelis si era messo a raccogliere a futura memoria su dischi a 78 giri le voci che riteneva degne di essere tramandate ai posteri: i bollettini di guerra erano letti dai generali, le poesie dai poeti stessi.

Il materiale raccolto pervenne nel 1927 alla Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra che riuscì ad ottenere il provvedimento legislativo che finanziava l'iniziativa e che le dava un rilievo assolutamente di primo piano: spettava quindi al Presidente del Consiglio scegliere personalmente le voci da dover documentare e tramandate.

L'istituzione conserva tuttora una preziosa funzione, soprattutto come fonte fonografica della prima metà del Novecento.

Con il DPR n. 233 del 26 novembre 2007, regolamentato dal DM del 7 ottobre 2008, la Discoteca di Stato è stata trasformata in Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)[1], che ne ha acquisito "le competenze, il personale, le risorse finanziarie e strumentali, le attrezzature e il materiale tecnico e documentario".

Negli ultimi anni, con il progetto Discografia Nazionale della Canzone Italiana curato da Luciano Ceri[2], la Discoteca sta riversando tutto l'immenso catalogo di dischi online, su schede per ogni incisione disponibili su internet.

A seguito dell'approvazione del Decreto Legge 95, del 6 luglio 2012 (articolo 12, comma 38) l'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) viene dichiarato soppresso.

Grazie anche alla grande mobilitazione di enti, associazioni e di tante persone, l'articolo sopracitato è stato eliminato dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012: di conseguenza l'Istituto ha ripreso pienamente le proprie funzioni.

Note

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