Rudra: differenze tra le versioni

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==Bibliografia ==
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* [[Vishnu Sahasranama]], commentari di [[Adi Sankara|Shankaracharya]], tradotti in inglese da Swami Tapasyananda:
* [[Vishnu Sahasranama]], commentari di [[Adi Sankara|Shankaracharya]], tradotti in inglese da Swami Tapasyananda:
*''Dictionary of Hindu Lore and Legend'' (ISBN 0500510881) by di Dhallapiccola
*''Dictionary of Hindu Lore and Legend'' (ISBN 0500510881) di Anna L. Dallapiccola


[[en:Rudra]]
[[en:Rudra]]

Versione delle 18:56, 16 nov 2006

Presso la religione induista, Rudra (lett. "Urlatore") è una delle deità pre-vediche più antiche. Compare per la prima volta nel Rig Veda, in cui viene descritto come il Deva della tempesta, della caccia, della morte, della natura e del vento. Rudra è la forma primordiale di Śiva, l'aspetto divino preposto alla distruzione, ed è anche un nome di Śiva nello Śiva sahasranama (la ripetizione dei 1000 nomi di Śiva).

Rudra è provvisto di frecce che procurano malattia in chiunque Egli colpisca, sia che si tratti di un essere celeste, un uomo o un animale. Con Diti egli generò i Marut. Il famoso inno Shri Rudram è un mantra vedico che recitato tutt'oggi.

Secondo i commentari al Vishnu Sahasranama di Adi Sankara, Rudra significa "Colui che al tempo della dissoluzione cosmica induce al pianto tutti gli esseri viventi". Alternativamente, Rudra significherebbe "Colui che dà la parola". Rudra significa anche "colui che allontana i dolori".

La parola Rudraksha è un composto Tatpurusha che significa "L'occhio di Rudra".

Bibliografia