Studi biblici: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Thijs!bot (discussione | contributi)
m r2.6.3) (Bot: Aggiungo: fi:Raamatuntuntemus
JAnDbot (discussione | contributi)
m r2.7.2) (Bot: Tolgo fi:Raamatuntuntemus
Riga 12: Riga 12:
[[de:Biblische Theologie]]
[[de:Biblische Theologie]]
[[en:Biblical studies]]
[[en:Biblical studies]]
[[fi:Raamatuntuntemus]]
[[fr:Études bibliques]]
[[fr:Études bibliques]]
[[hu:Bibliatanulmányok]]
[[hu:Bibliatanulmányok]]

Versione delle 11:56, 29 giu 2012

Gli studi biblici sono lo studio accademico della Bibbia giudeo-cristiana e dei testi ad essa collegati. Nell'Ebraismo la Bibbia è costituita dalla Bibbia ebraica, anche nota come "Tanakh", dall'acronimo dei nomi ebraici per le parti in cui è divisa (Torah, Nevi'im, Ketuvim); nel Cristianesimo la Bibbia è tradizionalmente composta da Antico Testamento e Nuovo Testamento. Altri testi di interesse degli studiosi biblici sono gli apocrifi dell'Antico Testamento, gli apocrifi del Nuovo Testamento e molti testi delle posizioni anti-nicene delle origini del cristianesimo, come pure la letteratura ebraica delle origini.

Vi sono due approcci principali agli studi biblici. Il primo studia la Bibbia come una creazione umana, e prende il nome di critica biblica; è un approccio adottato nel mondo accademico laico e permette di considerare gli studi bibilici come un sotto-campo degli studi religiosi. Un altro approccio è lo studio religioso della Bibbia, in cui si assume che essa abbia un'origine divina; questo approccio è un ramo della teologia, ed è anche noto come ermeneutica biblica.

Metodologicamente e teoricamente questo campo di studi utilizza diverse discipline, come storia, archeologia, critica letteraria, filologia e sempre più frequentemente le scienze sociali.