Giovanni Franco: differenze tra le versioni
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'''Giovanni Franco''', o '''Ivan Anz Frankopan''', chiamato anche (svedese: '''Johan Vale'''), era un [[balivo]] al servizio di [[Eric di Pomerania]], che negli anni Venti del 1420 proprietario del castello di [[Castello di Stegeborg|Stegeborg]]. Era il figlio del [[viceré]] croato, [[Nikola IV Frankopan|Nikola Frankopan]].<ref name=":0">{{Cita libro|cognome=Larsson, Lars-Olof, 1934-|titolo=Kalmarunionens tid : från drottning Margareta till Kristian II|url=https://www.worldcat.org/oclc/186057943|accesso=2020-12-03|edizione=2. uppl|data=2003|editore=Prisma|p=160|OCLC=186057943|ISBN=91-518-4217-3}}</ref> |
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Il re Eric incontrò Franco a Venezia durante il suo [[Pellegrinaggio cristiano|pellegrinaggio]] a [[Gerusalemme]], e fu designato come interprete. Dopo l'arrivo a Gerusalemme, il Re è stato dichiarato [[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Cavaliere del Santo Sepolcr]]<nowiki/>o dalla [[Custodia di Terra Santa]], e successivamente egli stesso ha nominato i suoi compagni pellegrini, tra i quali Ivan Anz Frankopian.<ref>{{Cita libro|autore=[[Felix Fabri]]|titolo=Fratris Felicis Fabri Evagatorium in Terrae sanctae, Arabiae et Aegypti peregrinationem}}</ref> |
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Versione delle 15:41, 3 dic 2020
Giovanni Franco, o Ivan Anz Frankopan, chiamato anche (svedese: Johan Vale), era un balivo al servizio di Eric di Pomerania, che negli anni Venti del 1420 proprietario del castello di Stegeborg. Era il figlio del viceré croato, Nikola Frankopan.[1]
Il re Eric incontrò Franco a Venezia durante il suo pellegrinaggio a Gerusalemme, e fu designato come interprete. Dopo l'arrivo a Gerusalemme, il Re è stato dichiarato Cavaliere del Santo Sepolcro dalla Custodia di Terra Santa, e successivamente egli stesso ha nominato i suoi compagni pellegrini, tra i quali Ivan Anz Frankopian.[2]
Dopo il viaggio a Gerusalemme, Franco si trasferi nei paesi nordici diventato balivo a Stegeborg.
Nel 1432, un equipaggio di navi veneziane fece naufragio al largo della costa norvegese verso Stegeborg dopo un viaggio a Jämtland, Dalarna e Västmanland. Si prese cura di loro e li portò con loro a Vadstena per una celebrazione in chiesa, diede loro doni di commiato e li ospitò nelle fattorie durante il loro viaggio a Lödöse.[1]
Franco aveva anche il feudo di Köpingshus, e qui si trovò nella ribellione di Engelbrekt, quindi si ritirò prima che Engelbrecht nel 1434 conquistasse e bruciasse il castello.[3] Successivamente, lasciò anche Stegsholm.[4]
Note
- ^ a b Larsson, Lars-Olof, 1934-, Kalmarunionens tid : från drottning Margareta till Kristian II, 2. uppl, Prisma, 2003, p. 160, ISBN 91-518-4217-3, OCLC 186057943. URL consultato il 3 dicembre 2020.
- ^ Felix Fabri, Fratris Felicis Fabri Evagatorium in Terrae sanctae, Arabiae et Aegypti peregrinationem.
- ^ Larsson (2003), p. 190
- ^ Larsson (2003), p. 198