Discussione:Isola di stabilità: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Ferro: risposta
Riga 4: Riga 4:


In questa voce mi aspettavo di trovare descritta l'isola di stabilità per come studiata nei libri di testo ossia il ferro, e non un ipotetica seconda isola di stabilità di origine recente (ho studiato chimica 25 anni fa e questa *nuova* versione di isola di stabilità la leggo per la prima volta qui ed ora, fate voi). L'isola di stabilità per definizione corrisponde al ferro in quanto gli elementi più leggeri di esso subiscono fusione mentre quelli più pesanti fissione, il ferro rappresenta l'isola di stabilità ossia l'elemento definitivo al quale convergono definitivamente le due opposte reazioni nucleari, motivo per cui è un elemento così abbondante rispetto a quanto lo dovrebbe essere secondo il suo posizionamento periodico. Ragione per cui ne deriva che tra qualche miliardo di miliardi di anni l'intero universo sarà composto ad un certo punto unicamente di atomi di ferro. Se esista una seconda isola di stabilità è irrilevante da questo punto di vista, non esistendo nemmeno gli elementi che andrebbero a stabilirvisi finalmente: tutto diventerà comunque in ogni caso ferro. Dopotutto l'esistenza di tale seconda isola non potrebbe nemmeno teoricamente per deduzione derivare dall'allungamento delle emivite atomiche al crescere del peso, cosa che, pur dovendo avere una spiegazione, sotto questo punto di vista non vorrebbe dire un bel niente; l'esistenza di una seconda isola di stabilità potrebbe essere desunta unicamente dall'eventualità (ancora ignota e totalmente assente di motivi per poterla desumere, se non perfino teoricamente illogica) che da un certo elemento in poi anziché subire fissione mostri subire fusione (cosa che personalmente trovo assurdo anche solo ipotizzare in assenza del riscontro effettivo di un primo nuovo elemento che dimostri inequivocabilmente farlo). Forse sarebbe il caso di dividerla in due capitoli, dei quali il primo descriva l'isola di stabilità nota ed assodata da decenni e che si trova nei testi, ed il secondo l'ipotetica e di origine recente seconda isola di stabilità mancante finora di qualunque fondamento realistico per poterne presumere l'esistenza. Leggere questa voce è come se nella voce "aria" anziché trovarci descritta la miscela di gas si trovasse descritto il sinonimo di "suono" ("aria musicale"), senza alcun accenno al significato comune più noto del termine e nessun altra voce disambiguata che ne tratti. Almeno aggiungere due righe che parlino anche del concetto di isola di stabilità per come noto a chi ha studiato chimica non così di recente... mica che l'ipotesi recente di una seconda isola di stabilità può far venir meno l'esistenza (assodata senza alcuna possibilità di dubbio) di quella già nota rappresentata inequivocabilmente dal ferro...--[[Speciale:Contributi/151.49.45.255|151.49.45.255]] ([[User talk:151.49.45.255|msg]]) 05:04, 28 ago 2019 (CEST)
In questa voce mi aspettavo di trovare descritta l'isola di stabilità per come studiata nei libri di testo ossia il ferro, e non un ipotetica seconda isola di stabilità di origine recente (ho studiato chimica 25 anni fa e questa *nuova* versione di isola di stabilità la leggo per la prima volta qui ed ora, fate voi). L'isola di stabilità per definizione corrisponde al ferro in quanto gli elementi più leggeri di esso subiscono fusione mentre quelli più pesanti fissione, il ferro rappresenta l'isola di stabilità ossia l'elemento definitivo al quale convergono definitivamente le due opposte reazioni nucleari, motivo per cui è un elemento così abbondante rispetto a quanto lo dovrebbe essere secondo il suo posizionamento periodico. Ragione per cui ne deriva che tra qualche miliardo di miliardi di anni l'intero universo sarà composto ad un certo punto unicamente di atomi di ferro. Se esista una seconda isola di stabilità è irrilevante da questo punto di vista, non esistendo nemmeno gli elementi che andrebbero a stabilirvisi finalmente: tutto diventerà comunque in ogni caso ferro. Dopotutto l'esistenza di tale seconda isola non potrebbe nemmeno teoricamente per deduzione derivare dall'allungamento delle emivite atomiche al crescere del peso, cosa che, pur dovendo avere una spiegazione, sotto questo punto di vista non vorrebbe dire un bel niente; l'esistenza di una seconda isola di stabilità potrebbe essere desunta unicamente dall'eventualità (ancora ignota e totalmente assente di motivi per poterla desumere, se non perfino teoricamente illogica) che da un certo elemento in poi anziché subire fissione mostri subire fusione (cosa che personalmente trovo assurdo anche solo ipotizzare in assenza del riscontro effettivo di un primo nuovo elemento che dimostri inequivocabilmente farlo). Forse sarebbe il caso di dividerla in due capitoli, dei quali il primo descriva l'isola di stabilità nota ed assodata da decenni e che si trova nei testi, ed il secondo l'ipotetica e di origine recente seconda isola di stabilità mancante finora di qualunque fondamento realistico per poterne presumere l'esistenza. Leggere questa voce è come se nella voce "aria" anziché trovarci descritta la miscela di gas si trovasse descritto il sinonimo di "suono" ("aria musicale"), senza alcun accenno al significato comune più noto del termine e nessun altra voce disambiguata che ne tratti. Almeno aggiungere due righe che parlino anche del concetto di isola di stabilità per come noto a chi ha studiato chimica non così di recente... mica che l'ipotesi recente di una seconda isola di stabilità può far venir meno l'esistenza (assodata senza alcuna possibilità di dubbio) di quella già nota rappresentata inequivocabilmente dal ferro...--[[Speciale:Contributi/151.49.45.255|151.49.45.255]] ([[User talk:151.49.45.255|msg]]) 05:04, 28 ago 2019 (CEST)

:Sembra che tu pensa della "valle di stabilità" ([[:en:Valley of stability]]), dove c'è la massima energia di legame (e massima stabilità) intorno al peso 60 (<sup>62</sup>Ni, <sup>58</sup>Fe, <sup>56</sup>Fe). La voce non è sbagliato perché la isola di stabilità è qualcosa molta diversa. Benché l'energia di legame continui a diminuire, è possibile che ci sia più stabilità a causa dei "[[numero magico (fisica)|numeri magici]]" e le emivite di fissione spontanea (e anche alfa) siano abbastanza lunghe per la soro esistenza. Forse le emivite potrebbero più lunghi intorno <sup>298</sup>Fl (doppio magico con ''Z'' = 114 e ''N'' = 184). Quest'isola di stabilità è descritta in tante fonti, era previsto almeno dal 1955. Puoi vedere le fonti nella voce inglese ([[:en:Island of stability]]), la voce qua è ancora corta. Però è vero che non abbiamo (ancora) scoperto un isotopo molto stabile, è ancora ipotetica. [[Utente:ComplexRational|ComplexRational]] ([[Discussioni utente:ComplexRational|msg]]) 00:06, 9 set 2019 (CEST)

Versione delle 00:06, 9 set 2019

Ferro

In questa voce mi aspettavo di trovare descritta l'isola di stabilità per come studiata nei libri di testo ossia il ferro, e non un ipotetica seconda isola di stabilità di origine recente (ho studiato chimica 25 anni fa e questa *nuova* versione di isola di stabilità la leggo per la prima volta qui ed ora, fate voi). L'isola di stabilità per definizione corrisponde al ferro in quanto gli elementi più leggeri di esso subiscono fusione mentre quelli più pesanti fissione, il ferro rappresenta l'isola di stabilità ossia l'elemento definitivo al quale convergono definitivamente le due opposte reazioni nucleari, motivo per cui è un elemento così abbondante rispetto a quanto lo dovrebbe essere secondo il suo posizionamento periodico. Ragione per cui ne deriva che tra qualche miliardo di miliardi di anni l'intero universo sarà composto ad un certo punto unicamente di atomi di ferro. Se esista una seconda isola di stabilità è irrilevante da questo punto di vista, non esistendo nemmeno gli elementi che andrebbero a stabilirvisi finalmente: tutto diventerà comunque in ogni caso ferro. Dopotutto l'esistenza di tale seconda isola non potrebbe nemmeno teoricamente per deduzione derivare dall'allungamento delle emivite atomiche al crescere del peso, cosa che, pur dovendo avere una spiegazione, sotto questo punto di vista non vorrebbe dire un bel niente; l'esistenza di una seconda isola di stabilità potrebbe essere desunta unicamente dall'eventualità (ancora ignota e totalmente assente di motivi per poterla desumere, se non perfino teoricamente illogica) che da un certo elemento in poi anziché subire fissione mostri subire fusione (cosa che personalmente trovo assurdo anche solo ipotizzare in assenza del riscontro effettivo di un primo nuovo elemento che dimostri inequivocabilmente farlo). Forse sarebbe il caso di dividerla in due capitoli, dei quali il primo descriva l'isola di stabilità nota ed assodata da decenni e che si trova nei testi, ed il secondo l'ipotetica e di origine recente seconda isola di stabilità mancante finora di qualunque fondamento realistico per poterne presumere l'esistenza. Leggere questa voce è come se nella voce "aria" anziché trovarci descritta la miscela di gas si trovasse descritto il sinonimo di "suono" ("aria musicale"), senza alcun accenno al significato comune più noto del termine e nessun altra voce disambiguata che ne tratti. Almeno aggiungere due righe che parlino anche del concetto di isola di stabilità per come noto a chi ha studiato chimica non così di recente... mica che l'ipotesi recente di una seconda isola di stabilità può far venir meno l'esistenza (assodata senza alcuna possibilità di dubbio) di quella già nota rappresentata inequivocabilmente dal ferro...--151.49.45.255 (msg) 05:04, 28 ago 2019 (CEST)[rispondi]

Sembra che tu pensa della "valle di stabilità" (en:Valley of stability), dove c'è la massima energia di legame (e massima stabilità) intorno al peso 60 (62Ni, 58Fe, 56Fe). La voce non è sbagliato perché la isola di stabilità è qualcosa molta diversa. Benché l'energia di legame continui a diminuire, è possibile che ci sia più stabilità a causa dei "numeri magici" e le emivite di fissione spontanea (e anche alfa) siano abbastanza lunghe per la soro esistenza. Forse le emivite potrebbero più lunghi intorno 298Fl (doppio magico con Z = 114 e N = 184). Quest'isola di stabilità è descritta in tante fonti, era previsto almeno dal 1955. Puoi vedere le fonti nella voce inglese (en:Island of stability), la voce qua è ancora corta. Però è vero che non abbiamo (ancora) scoperto un isotopo molto stabile, è ancora ipotetica. ComplexRational (msg) 00:06, 9 set 2019 (CEST)[rispondi]