Segatura (lavorazione meccanica)

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Segatura con sega su legno

La segatura è una lavorazione meccanica, usata prevalentemente in ambito metalmeccanico o in falegnameria, per ricavare un pezzo tramite il taglio. Si esegue a mano con il seghetto e la sega, oppure a macchina con la segatrice. Si opera su metallo, legno, plastica e altri materiali in forma di barre, lastre, lamiere, blocchi, legnami.

A differenza del taglio operato con utensili quali le cesoie o le forbici la segatura avviene per asportazione di parte del materiale sotto forma di truciolo, che prende anch'esso il nome di segatura.[1]

Segatura del metallo

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Si esegue quando la parte da tagliare è troppo spessa o dura per affrontarla con le cesoie. Importante è l'uso di lubrificante adatto al materiale e alle dimensioni della lama, per esempio olio da taglio o lubrorefrigerante, sia per agevolare il lavoro dei denti sia per asportare il calore generato dagli attriti.

È una tipica fase dell'aggiustaggio che si compie con il seghetto dopo aver ben serrato il pezzo nella morsa. La scelta della giusta lama è cruciale e dipende dalla fase di lavorazione, dal materiale e dallo spessore. Conviene segnare il punto d'inizio del taglio sul pezzo, per esempio con una tacca. Il seghetto s'impugna con ambo le mani, una al manico e l'altra all'estremità opposta, e va mosso alternativamente operando al contempo una decisa pressione di circa 4-5 kg verso il pezzo; i metalli non ferrosi richiedono pressioni maggiori. Il taglio però è monodirezionale poiché l'azione dei denti della lama si esplica solo in un senso; durante il movimento di ritorno è buona regola non esercitare pressione. Il seghetto deve tenersi inclinato per tutta la durata dell'operazione, l'angolo dipende dal materiale; inclinazioni troppo piccole portano a tagli deviati, inclinazioni eccessive causano impuntamenti. Nel malaugurato caso in cui il taglio si disallineasse converrà interromperlo, capovolgere il pezzo e riprenderlo dalla banda opposta. Tagli disallineati possono portare alla rottura della lama.

A titolo indicativo la distanza tra i denti della lama dev'essere scelta di circa 2,2 mm per alluminio, piombo, stagno e rame; 1,6 mm per bronzo e ghisa; 1 mm per acciaio dolce e ferro; 0,8 mm per lamiere generiche di modesto spessore. Eccezionalmente il piombo e lo stagno possono segarsi anche con una lama per legno.

Si opera con la segatrice che può essere alternativa a lama, circolare a disco, a nastro o a catena.

Seghe alternative

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Le lame per macchina alternativa(prettamente usate per il taglio di metalli) somigliano a quelle dei seghetti a mano, però hanno minore densità di denti per unità di lunghezza e maggiore spessore. La pressione di taglio è data dal peso della macchina stessa oppure dall'azione dal braccio dell'operatore, in alcuni casi anche da un sistema a vite. La lama alternativa può essere parallela oppure inclinata rispetto alla direzione di taglio.

Seghe a nastro

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Le macchine alternative sono state ormai soppiantate da macchine che utilizzano nastri sega Bi-metallici[collegamento interrotto] di diverse qualità (M42, M51, X3000), formati (tramite un processo di saldatura particolare) dall'unione di due nastri di metallo diverso; uno con notevole durezza, circa 58HRC, che forma il dente della sega, e uno con particolari doti di flessibilità che forma il corpo stesso della lama. I denti della lama vengono creati tramite dei Creatori, utensili da taglio che formano il dente della lama. Esistono lame con denti in Carburo di Tungsteno (Comunemente chiamato "Metallo Duro"[collegamento interrotto]), le quali trovano grande impiego nel taglio di alluminio, materiali duri e abrasivi.
Il taglio tramite Nastro ha portato notevoli vantaggi, notevole diminuzione di tempo impiegato per un taglio, minore scarto dovuto ad un minore spessore del nastro rispetto alle lame alternative e a disco, migliore finitura della superficie.

Esistono Macchine di diversa tipologia per diverse destinazioni di utilizzo, e si dividono principalmente in due categorie, segatrici ad arco verticale[collegamento interrotto](esempio)[collegamento interrotto] e segatrici ad arco orizzontale[collegamento interrotto].

La tecnologia sviluppata sulle lame a nastro ha consentito di poter sviluppare macchine per il taglio dei materiali più disparati, quali vetro, marmo e graniti, cristalli di silicio e pneumatici[collegamento interrotto]

La scelta della lama e della velocità di taglio sono funzione del materiale e del suo spessore e si ottengono da tabelle fornite dai produttori delle lame ma soprattutto dall'esperienza dell'operatore. La lubrificazione avviene di solito con lubrorefrigerante o con olio integrale da taglio spruzzato sul dente della lama

Seghe a disco

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Le lame a disco producono tagli più netti e precisi poiché l'utensile è più largo, asporta più materiale e non ha vibrazioni durante l'operazione. La scelta della lama e della velocità di taglio sono funzione del materiale e del suo spessore e si ottengono da tabelle fornite dai produttori delle lame ma soprattutto dall'esperienza dell'operatore. La lubrificazione avviene di solito con lubrorefrigerante.

Segatura del legname

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Le seghe a mano per il taglio del legno sono di vario tipo a seconda dell'utilizzo a cui sono destinate.
Nelle seghe a motore troviamo i seghetti alternativi, le seghe a nastro, le seghe a dico e le seghe a catena.

Seghetti alternativi

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La lama della sega, che ha un moto alternativo, negli attrezzi portatili è fissata da un lato solo, mentre in quelli da banco è fissata da ambedue le parti.

Seghe a nastro

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Nelle seghe a nastro per legnami la lama è costituita da un nastro d'acciaio al carbonio dentato. Vengono utilizzate per tagli di notevole spessore nel legno, prevalentemente nelle segherie per la prima lavorazione dei tronchi d'albero e nelle falegnamerie per tagli rilevanti.

Seghe a disco

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La sega circolare utilizza come lama un disco metallico dentato. Può essere portatile o da banco.

Seghe a catena

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La catena dentata viene utilizzata nelle motoseghe per il taglio del legno. È un attrezzo portatile, adatto principalmente al taglio di tronchi.

  1. ^ segatura, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Voci correlate

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Altri progetti

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