SS-Wehrgeologenbataillon

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"SS-Wehrgeologenbataillon"
Simbolo del Corpo di geologi militari volontari della
"SS-Wehrgeologenbataillon"
Descrizione generale
Attiva1941-8 maggio 1945
NazioneBandiera della Germania Germania
Servizio Waffen SS
Tiporeparto specialità di geologi militari
DimensioneCorpo volontario militare
Battaglie/guerre
Comandanti
Degni di nota
  • Obersturmbanfuhrer (tenente colonnello) Rolf Hohne
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L'SS-Wehrgeologenbataillon fu un reparto speciale delle SS, attivo dal 1941 al 1945.

Costituzione dell'unità[modifica | modifica wikitesto]

Le SS di Himmler avevano costituito nel proprio ambito un reparto speciale di geologi: si trattava del “SS-Wehrgeologen Bataillon (mot) 500” costituito tra il 1941 e il 1942 a Hamburg-Langerhorn.

Poi nell'estate del 1943 un reparto veniva inviato in Italia, nell'area di Reggio Emilia, mentre le altre unità venivano inviate, il 16 marzo 1944, nella regione Bretone in Francia.

In Italia dovevano, ufficialmente, predisporre le fortificazioni per la “Blaue Linien” tra il Trentino e il Veneto. Dopo l'8 settembre 1943, almeno 200 italiani, di cui 5 ufficiali, entrarono a far parte di tale unità, tanto che nell'aprile del 1944 l'unità aveva una forza di 12 ufficiali, 50 sottufficiali e 580 uomini, con il seguente armamento: 27 MG, 6 mittl. Gr.Werfer, 60 mitra, 450 fucili.

Ordine di battaglia[modifica | modifica wikitesto]

Questi i numeri di feldpost dei reparti:

  • Stab………..........feldpost n. 38379
  • 1. Kp............feldpost n. 48362
  • 2. Kp............feldpost n. 40814
  • 3. Kp............feldpost n. 43798
  • 4. Kp............feldpost n. 24332
  • 1. Einsatz Kdo............n. 41336
  • 2. Einsatz Kdo............n. 40208
  • Stollenbau Kp.............n. 38757
  • Geraetepark Kp............n. 41739

Comandanti dell'unità[modifica | modifica wikitesto]

  • Cdr. Dr. Rolf Höhne
  • Dr. Herzig
  • IVa Alfred Reicherstorfer
  • TFK 1 Hans Koeller
  • Dio Greisiger
  • Dr. Wolfgang Diezemann
  • Prof. Gustav Riek
  • Dr. Fritz Wasmuth
  • Dr. Heinzelmann
  • Adj. Dr. Otto Joos
  • Adj. Dr. Hans Robitsch
  • Dr. Bernhard Grosse
  • Albert De Saedeler
  • Dr. Helke
  • Dr. Siegfried Blattmann
    • Comandanti di plotone e Fachführer:

Hans Junius, Florian Wanzl, Karl Ring, Heinrich Baasen, Dr. Schmerwitz, Dr. Kolbe, Dr. Dreimanis, Dr. Rittelr, Dr. Schneck, Dr. Alberti, Dr. Ernst Reif, Günter

L'unità in Trentino[modifica | modifica wikitesto]

Nella primavera del 1945 il "SS-Wehrgeologen Btl (mot) 500" era di stanza sull'altipiano di Folgaria in Trentino, ed era sotto il comando dell'Obersturmbannführer (Tenente Colonnello) Rolf Hohne, nato il 26 settembre 1908, che aveva guidato nel 1936 gli scavi nel castello di Quedlinburg, dove fu ritrovato il teschio di Enrico I l’Uccellatore, il mitico re dei sassoni, di cui il capo delle SS, Heinrich Himmler, credeva di essere la reincarnazione.

Vari fini dell'unità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni degli scopi di tale reparto speciale di SS era anche la ricerca delle fonti di approvvigionamento di acqua, minerali e pietre preziose. Ricerche portate avanti soprattutto sui Carpazi, tramite scavi nei siti archeologici ed esplorazioni di caverne naturali.

L'unità nei fumetti[modifica | modifica wikitesto]

Il serial a fumetti di Martin Mystère con l'episodio fuori serie pubblicato su “Martin Mystère Extra” dal titolo “La camera rossa” fa riferimento ad una serie di scavi effettuati nei sotterranei di Trieste dalla Stollenbau Kp del reparto speciale delle SS–Wehrgeologen, nella prima metà degli anni '40 del XX secolo, i quali porteranno alla realizzazione della “Kleine Berlin”, un rifugio antiaereo per riparare soldati e naviglio tedesco, ma molto probabilmente col fine occulto di cercare qualcosa di indefinito, che potrebbero essere delle caverne collegate con un mondo interiore.

L'unità compie ricerche misteriose[modifica | modifica wikitesto]

Ora, tale reparto di SS si sarebbe ispirato agli studi di Wilhelm Teudt, direttore del dipartimento della “Ortungslinienforschung” dell'Ahnenerbe, e a quelli di Josef Heinsch relativi alla teoria delle “Heilige-linien”, i quali sostenevano che Trieste poteva essere il luogo di contatto o una delle porte sull'aldilà, ovvero uno dei punti di passaggio su un altro mondo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Valente: I geologi di Himmler. L'SS-Wehrgeologen-Bataillon 500 tra Veneto e Trentino, Ed. Cierre, Verona 2007 ISBN 978-88-8314-410-3

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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