Baita Omegna

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Gran Baita CAI Omegna
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 405 m s.l.m.
LocalitàMottarone, in territorio comunale di Omegna
CatenaAlpi Pennine
Coordinate45°52′48.82″N 8°26′50.15″E / 45.880228°N 8.447265°E45.880228; 8.447265
Dati generali
Inaugurazione1950[1]
ProprietàClub Alpino Italiano, sezione di Omegna
Periodo di aperturatutto l'anno
Capienza18[1] posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Gran Baita CAI Omegna, più semplicemente chiamato Baita CAI, Baita Omegna o Gran Baita di proprietà della sezione CAI di Omegna è uno dei 6 moderni ristoranti , posti appena sotto la vetta del monte Mottarone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio venne inaugurato nel 1946, in sostituzione di un precedente ricovero aperto l'anno precedente presso l'Alpe Omo. Il rifugio doveva incentivare le salite alpinistiche e sci-alpinistiche degli omegnesi, al Mottarone. Con lo sviluppo turistico della vetta del Mottarone, il rifugio divenne meta del turismo di massa, che raggiungeva la località in auto o con la ferrovia a cremagliera. In particolare in inverno, la diffusione della pratica dello sci fece del Mottarone sempre più una montagna di massa. Nel 1970, proprio a fianco del rifugio venne aperta una nuova sciovia a piattello, realizzata dalla ditta Marchisio di Torino, denominata appunto Baita Omegna. Il nuovo impianto di risalita consentiva un ampliamento del comprensorio sciistico e poneva la Baita Omegna direttamente sulle piste. Nel 1988 la sciovia venne sostituita da un nuovissimo skilift Leitner, con tracciato poco più lungo del precedente.

A partire dal 2009 il rifugio è punto di partenza e arrivo della "Mottarone Moon Ski Alp", gara internazionale di sci-alpinismo in notturna, organizzata dal CAI di Omegna.

Caratteristiche e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio si trova in posizione panoramica, verso la catena alpina (in particolare il Monte Rosa) ed il sottostante Lago d'Orta. La struttura è aperta tutto l'anno e funziona come ristorante e alberghetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Guida ai Rifugi del CAI, RCS MediaGroup, 2014, ISBN 9788828200123, ISSN 20366299 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]