Visualizza wikitesto di Monetazione dei Flavi

[[File:Flavian dynasty Aurei.png|upright=0.6|thumb|[[Aureo|Aurei]] della [[dinastia dei Flavi]]: in alto il padre [[Vespasiano]] e sotto i figli [[Tito (imperatore)|Tito]] e [[Domiziano]].]]
Per '''monetazione dei Flavi''' si intende l'insieme delle monete emesse da [[Impero romano|Roma]] durante il principato dei tre [[imperatori romani|Imperatori]] della [[dinastia dei Flavi]]: [[Vespasiano]], [[Tito (imperatore)|Tito]] e [[Domiziano]] (dal [[69]] al [[96]]).

==Contesto storico==
{{Vedi anche|Dinastia dei Flavi|Monetazione imperiale romana|Simboli sulle monete dell'Impero Romano}}
I ''Flavii Vespasiani'' erano una famiglia della classe media, d'origine modesta, giunta poi all'[[ordine equestre]] grazie alla militanza fedele nell'esercito, che giunse al potere quando [[Tito Flavio Vespasiano]], generale degli eserciti d'oriente, prese il potere durante l'[[Anno dei quattro imperatori]].

==Vespasiano==
[[File:Vespasianus02 pushkin.jpg|thumb|upright=0.7|[[Vespasiano]], primo della [[dinastia dei Flavi]].]]
{{vedi anche|Vespasiano}}

Con la contestazione del potere di [[Vitellio]] da parte delle legioni orientali, Vespasiano, inviato da [[Nerone]] a reprimere la rivolta degli [[ebrei]] in [[Palestina]], venne scelto da esse come nuovo candidato. Lasciato il figlio [[Tito (imperatore)|Tito]] in [[Giudea]], egli si recò in [[Egitto]] aspettando prudentemente a recarsi a Roma finché generali a lui fedeli sconfissero Vitellio nella pianura padana ([[Seconda battaglia di Bedriaco]] del [[69]]) e finché non ricevette manifestazioni di pubblica obbedienza da parte del Senato e da ogni area dell'Impero. Nella capitale stazionò intanto il figlio secondogenito [[Domiziano]], come reggente, finché non venne raggiunto dal padre nell'estate del [[70]].

Ristabilita dunque la calma, Vespasiano poté dedicarsi a ristabilire al più presto l'ordine, riconducendo le varie istituzioni alle loro competenze originarie frenando sia le richieste dei generali, sia l'indebolimento del Senato. Per riuscirci fece approvare la ''[[lex de imperio Vespasiani]]'', dove chiariva le prerogative della sua carica, dell'utilizzo del titolo di ''[[Cesare (titolo)|Cesare]]'' e indirizzava verso una natura ereditaria la dignità imperiale. Nella sua riforma egli escluse ogni riferimento al modello monarchico ellenistico, anche se di fatto si riservò un potere assoluto.

Per facilitare il passaggio di potere ai suoi due figli egli li tenne sempre in prima linea nel governo. Tito continuò l'incarico in Giudea, debellando la ribellione ebraica nel [[70]] ([[assedio di Gerusalemme (70)|distruzione di Gerusalemme]]) e dedicandosi negli anni successivi alla repressione degli ultimi focolai ([[assedio di Masada]]). Quando tornò a Roma Tito ricevette il [[trionfo]], ottenne i poteri di [[tribuno della plebe|tribuno]] e ricoprì, col padre, la carica di [[censore]], oltre ad essere più volte [[Console (storia romana)|console]] e [[prefetto del pretorio]] (cioè capo dei [[pretoriani]]). La censura di Vespasiano e Tito permise loro di intervenire sulla composizione del Senato. Vespasiano favorì l'accesso alla carica senatoria di numerosi esponenti non italici (soprattutto ispanici e galli), favorendo così la romanizzazione delle province.

In campo economico, dopo il disastroso [[anno dei quattro imperatori]], fu costretto a attuare una politica di rigore con misure anche impopolari, quali l'introduzione di nuove tasse. Grazie alle nuove entrate venne intrapresa una notevole stagione edilizia nella capitale e nelle province. Questo portò nuovo benessere a tutto l'Impero.

Dal punto di vista militare Vespasiano cercò di consolidare e estendere i confini, soprattutto nelle zone più strategiche, come la [[Britannia]] e la zona tra [[Reno]] e [[Danubio]] (circa l'attuale [[Foresta Nera]]).

Vespasiano attribuì il potere ereditario a entrambi i suoi figli, informando il [[Senato romano]] che sarebbe stato uno di loro a succedergli al potere.

Vespasiano fu dunque fautore di un ristabilimento economico e sociale in tutto l'Impero che godette, grazie al suo governo, di una [[pax romana|pax]] che rimarrà proverbiale. Di fatto per questo fu uno degli imperatori più amati della storia romana.

{| class="wikitable"
|- valign="top"

!width=20%|Titolatura imperiale
!width=20%|Numero di volte
!width=60%|Datazione evento

|- valign="top"
|[[Tribunicia potestas]] (accettata formalmente in epoca tarda)<ref name="SvetonioVesp12">Svetonio, ''Vita di Vespasiano'', 12.</ref>
|10 volte:<ref name="CIL6,40448">{{CIL|6|40448}}.</ref>
|la prima volta (I) il 1º luglio del [[69]]<ref>Svetonio, ''Vita di Vespasiano'', 6.</ref> e poi rinnovatagli ogni anno, alla stessa data.
|-
|[[Console romano|Consolato]]
|9 volte:<ref name="SvetonioVesp8">Svetonio, ''Vita di Vespasiano'', 8.</ref>
|nel [[51]] (I),<ref name="TPSulp17">TPSulp 17; Giuseppe Camodeca, ''Tabulae Pompeianae Sulpiciorum. Edizione critica dell'archivio puteolano dei Sulpicii'', Roma, Quasar, 1999, nº 17. ISBN 88-7140-145-X</ref> [[70]] (II),<ref name="ref_A">{{AE|1955|198}}.</ref> [[71]] (III),<ref name="AE1934,261"/><ref>{{CIL|10|4734}}.</ref> [[72]] (IV),<ref name="AE1934,261"/><ref name="CIL11,3605">{{CIL|11|3605}}.</ref> [[74]] (V),<ref name="AE1934,171"/><ref name="CIL|7|1204">{{CIL|7|1204}}.</ref> [[75]] (VI), [[76]] (VII),<ref name="ILAlg1,3885">I(nscripriones) L(atinae) Alg-1, 3885, Stéphane Gsell, [https://archive.org/stream/inscriptionslati00gseluoft#page/iv/mode/2up ''Inscriptions latines de l'Algérie''], Paris, Champion, 1922, t. 1, 3885; [[Robin George Collingwood]]; [[Richard Pearson Wright]], ''The Roman Inscriptions of Britain'' (RIB), Vol. 2, fasc. 1: [http://romanplates.byu.edu/documents/the_roman_inscription.pdf ''Instrumentum Domesticum. The Military diplomata, Metal ingots, Tesserae, Dies, Labels and lead sealings''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080705033524/http://romanplates.byu.edu/documents/the_roman_inscription.pdf |data=5 luglio 2008 }}, Gloucester 1990: 2404,34 e 35.</ref> [[77]] (VIII)<ref name="CIL8,8"/><ref>{{AE|1963|11}}.</ref> e [[79]] (IX).<ref>{{AE|1975|554}}.</ref>
|-
|''[[Salutatio imperatoria]]''
|20 volte:<ref name="CIL6,40448"/><ref name="AE1983,586">{{AE|1983|586}}; {{CIL|11|5166}}.</ref>
|I (al momento della assunzione del potere imperiale) nel [[69]], (II-III-IV<ref>CIL, 2-14-2-1, 897 = [[Géza Alföldy]], ''Die Römischen Inschriften von Tarraco'', Berlin, W. de Gruyter, 1975, nº 72 [http://www1.ku.de/epigr/bilder.php?bild=PH0010056 (foto)]. ISBN 3-11-004403-X.</ref>-V<ref>{{AE|1978|92}}.</ref>) nel [[70]], (VI<ref>{{CIL|16|16}}.</ref>-VII-VIII<ref name="AE1934,261">{{AE|1934|261}}.</ref>) [[71]], (IX-X<ref name="CIL11,3605"/><ref name="AE1934,171"/>) [[72]],<ref name="AE1934,171">{{AE|1934|171}}.</ref> (XI) dopo luglio del [[73]],<ref>{{CIL|11|2957}}.</ref> (XII-XIII<ref>{{CIL|13|9082}}.</ref>-XIV<ref>{{CIL|13|8046}} e {{AE|1968|446}}.</ref>) [[74]], (XV-XVI<ref name="ILAlg1,3885"/>-XVII<ref>{{CIL|8|10116}}.</ref>-XVIII<ref>{{AE|1999|1023}}.</ref>) [[76]], (XIX) [[77]]<ref name="CIL8,8">{{CIL|8|8}}, {{CIL|16|23}}, {{CIL|2|4814}}, {{CIL|10|3829}} e {{CIL|16|158}}.</ref> e (XX) [[78]].<ref name="CIL6,40448"/><ref name="AE1983,586"/>
|-
|Altri titoli
|2 volte:
|''[[Pater Patriae]]'' (in epoca tarda<ref name="SvetonioVesp12"/>) e ''[[Pontifex Maximus]]'' nel [[70]].
|}

===Tematiche principali===

====Propaganda politica al termine della guerra civile====
{{Vedi anche|Guerra civile romana (68-69)|tempio della Pace}}

La propaganda politica che seguì alla presa di potere del nuovo imperatore, [[Vespasiano]], fu di celebrare con nuove emissioni monetali, la ''PAX ORBIS TERRARUM'' ritrovata o la ''[[pax romana|PAX AUGUSTA]]'' (e la successiva costruzione del [[tempio della Pace]] a [[Roma antica|Roma]] a partire dal [[74]]).

La propaganda prevedeva anche il ''CONSENSUM EXERCITUM'' o la ''CONCORDIA EXERCITUM'', ovvero l'avere ormai dalla propria parte non solo le [[limes orientale|armate orientali]] ma anche quelle dell'intero Impero e la stessa [[marina militare romana|flotta]] (''NEPTUNUS REDUX''). Erano, inoltre, celebrati il ''GENIUS POPULI ROMANI'' e l<nowiki>'</nowiki>''AETERNITAS IMPERII'', ed in una moneta si celebrava la stessa ''[[Roma antica|ROMA]]'' sopra i [[sette colli]], a fianco della lupa e dei [[Romolo e Remo|due gemelli]].

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Propaganda politica
|- style= "background: #eee; text-align:center;  vertical-align: top; "
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:VESPASIANUS RIC II 437-151705.jpg|225px]]
|[[Æ]] [[Sesterzio]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Vespasiano|VESPAS]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Pontifex maximus|PM]] [[Tribunicia potestas|TRP]] [[Pater Patriae|PP]] [[console romano|COS III]], testa laureata verso destra.
|[[Pace (divinità)|PAX]] AUGUSTI, la [[Pace (divinità)|Pace]] in piedi verso sinistra, tiene un rametto ed una [[cornucopia]]; [[Senatus consultum|S C]] in [[esergo]].
|[[71]]
|3.34 gr
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Vespasianus'', II, 437; BMCRE 555; Cohen 327.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:VESPASIAN - RIC II 842 - 833841.jpg|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Vespasiano|VESPASIANUS]] [[Augusto (titolo)|AUG]], testa laureata verso sinistra.
|[[console romano|COS VII]] (in alto), una delle quattro giovenche di [[Mirone]], che vennero spostate dal [[Tempio di Apollo Palatino]] a [[Tempio della Pace|quello della Pace]].
|[[76]]
|19&nbsp;mm, 7.28 g, 6 h ([[Zecca di Roma antica]])
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Vespasianus'', II 842; Calicó 621.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:TITUS - RIC II 857.jpg|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Tito (imperatore)|T]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Imperator|IMP]] [[Tito (imperatore)|VESPASIAN]], testa laureata verso destra.
|[[console romano|COS V]] (in alto), una delle quattro giovenche di [[Mirone]], che vennero spostate dal [[Tempio di Apollo Palatino]] a [[Tempio della Pace|quello della Pace]].
|[[76]]
|19&nbsp;mm, 7.29 g, 6 h ([[Zecca di Roma antica]])
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]], 857 (''Vespasianus''); Calicó 733; NAC 49, 162.

|}

====La successione====
Lo stesso [[Svetonio]] racconta di [[Vespasiano]] che lo stesso pronunciò la frase: "''O mi succederanno i miei figli ([[Tito (imperatore)|Tito]] e [[Domiziano]]) o nessuno!''".<ref>[[Svetonio]], ''Vita di Vespasiano'', 25.</ref> Non a caso sulle monete, fin dai primi anni del suo [[principato (storia romana)|principato]], appare la scritta di ''CAESAR''  per entrambi figli o riguardo a Domiziano la scritta ''PRINCEPS IUVENTUTIS''. L'introduzione del concetto di ''AETERNITAS'' nella monetazione ben combacia con il desiderio di successione dinastica di Vespasiano.<ref>https://books.google.it/books?id=z34RLea2en4C&pg=PA114&dq=vespasiano+aeternitas+moneta&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwjRpMeA_KOIAxVWg_0HHYH4ABsQ6AF6BAgIEAM#v=onepage&q=vespasiano%20aeternitas%20moneta&f=false</ref>

====Altri temi====

Altre concetti che compaiano in molteplici monete di Vespasiano e legati alle sue politiche sono ''ROMA RESURGENS'' o ''ROMA RESURGES'' e ''CONCORDIA'' o ''CONCORDIA AUGUSTI''.

====La vittoriosa campagna contro i Giudei====
{{Vedi anche|Coniazione Judaea capta|Prima guerra giudaica|fiscus iudaicus}}

La [[Prima guerra giudaica|rivolta cominciò]] nel [[66]] dopo che già da oltre vent'anni la popolazione giudaica era insoddisfatta del mal governo romano e dei suoi [[prefetto (storia romana)|prefetti]], come Lucceio Albino e Gessio Floro,<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', II, 14</ref> oltreché della crescente avversione all'aristocrazia laica e sacerdotale, sempre più corrotta. La [[Prima guerra giudaica|guerra che ne seguì]] portò alla fine una inevitabile ed annunciata vittoria romana, celebrata nella monetazione del periodo (dal [[71]] in poi), ma anche una grande strage della popolazione, la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]], edificio che non verrà mai più ricostruito, la riduzione in schiavitù di 97.000 Giudei (dispersi in tutto l'impero),<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VI, 9</ref> e la creazione di una tassa nei confronti dei Giudei (a rimborso delle spese di guerra), il cosiddetto ''[[Fiscus iudaicus]]'' (abolita solo con [[Nerva]] 25 anni dopo).

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Vittoria sui Giudei
|- style= "background: #eee; text-align:center;  vertical-align: top; "
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Sestertius - Vespasiano - Iudaea Capta-RIC 0424.jpg|225px]]
|[[sesterzio]]
| [[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Vespasiano|VESPASIAN]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Pontifex Maximus|P M]] [[Tribunicia potestas|TR P]] [[Pater Patriae|P P]] [[Console romano|COS III]], testa laureata verso destra;
|IVDAEA CAPTA (la Giudea conquistata), un giudeo in atteggiamento di lutto, seduto verso sinistra all'ombra di una palma; a destra un prigioniero giudeo con le mani legate dietro la schiena, in piedi verso sinistra, le armi catturate dietro; [[Senatus consultum|S C]] in esergo. Fa certamente riferimento alla fine dell'[[assedio di Gerusalemme (70)|assedio di Gerusalemme]] (agosto/settembre del [[70]]).
|inizi del [[71]]
|26.30 gr
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Vespasianius'', II,  426; BMCRE 542; BN 494; Cohen 238.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:TITUS - RIC II 367 (Vespasian) 182296.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Cesare (titolo)|T CAES]] [[Imperator|IMP]] [[Tito (imperatore)|VESP]] PO-N [[Tribunicia potestas|TR POT]], testa laureata e busto con drappeggio.
|Un giudeo seduto a lutto sulla destra all'ombra di una palma, Vespasiano in piedi sulla sinistra della palma in abito militare, ai piedi un elmo, tiene una lancia ed il [[parazonium]].
|dopo luglio del [[71]]?
|3.34 gr
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Vespasianus'', II, 367; RPC II 1934; Brin 93; BMCRE 518 ([[Vespasiano]]); RSC 392.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:TITUS - RIC II 368 (Vespasian) 161125.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Cesare (titolo)|T CAES]] [[Imperator|IMP]] [[Tito (imperatore)|VESP]] PON [[Tribunicia potestas|TR POT]], testa laureata e busto con drappeggio.
|Nessuna legenda, Tito in [[quadriga]] verso destra celebra il [[trionfo]], tiene uno scettro ed un ramo d'ulivo.
|dopo luglio del [[71]]?
|18&nbsp;mm, 3.52 gr, 5 h;
|[[Roman Imperial Coinage]], ''Vespasianus'', II 368; RPC II 1935; Hendin 789; BMCRE 521; BN 324; RSC 395.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:VESPASIANUS - RIC II 364 - 151255.jpg|225px]]
|[[Denario]] d'argento
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Vespasiano|VESP]] [[Augusto (titolo)|AVG]] P M [[Console romano|COS]] IIII, testa laureata dell'Imperatore [[Vespasiano]].
|Nessuna legenda, [[Vespasiano]] su una [[quadriga]] verso destra.
|[[72]]
|18mm, 3.30 gm
|RIC II 364; RPC II 1931; RSC 643.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Titus Augustus Denarius.png|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|T CAES]] [[Tito (imperatore)|VESP]] [[Augusto (titolo)|AVG]], testa laureata e busto con drappeggio.
|[[Tribunicia potestas|TR POT]] VIII [[console romano|COS]] VII, un giudeo in ginocchio verso destra, di fronte ad un trofeo di armi sopra di lui.
|[[79]]
|3.34 gr
|RSC 334a.

|}

==Tito==
[[File:Tito, testa in marmo da Pantelleria.jpg|thumb|upright=0.7|[[Tito (imperatore)|Tito]], figlio primogenito di [[Vespasiano]], secondo membro della dinastia.]]
{{vedi anche|Tito (imperatore)}}

Tito, figlio maggiore di Vespasiano, governò per appena due anni, per cui il suo operato non lasciò tracce significative. Sebbene lodato dagli storici dell'epoca, ciò non deve trarre in inganno, in quanto era usanza comune accompagnare da lodi l'avvento del nuovo imperatore, riservandosi magari le critiche per l'operato successivo. Spontaneo fu comunque il consenso popolare nei suoi confronti, anche in occasione di calamità naturali come l'[[Vesuvio#L'eruzione del 79 d.C.|eruzione del Vesuvio]] del [[79]], che distrusse [[Pompei (città antica)|Pompei]] e [[Ercolano (città antica)|Ercolano]]. L'interessamento e l'intervento immediato dell'imperatore suscitò verso di lui le simpatie degli strati sociali più umili. Visse ancora di riflesso alla grande popolarità del padre.

{| class="wikitable"
|- valign="top"

!width=20%|Titolatura imperiale
!width=20%|Numero di volte
!width=60%|Datazione evento

|- valign="top"
|[[Tribunicia potestas]]
|11 volte:<ref name="CIL3,6732">{{CIL|3|6732}}.</ref>
|la prima volta (I) il 1º luglio del [[71]] e poi rinnovata ogni anno.
|-
|[[Console romano|Consolato]]
|8 volte (designato per la nona volta?<ref name="CIL3,6732"/>):
|nel [[70]] (I), [[72]] (II), [[74]] (III),<ref name="CIL|7|1204"/> [[75]] (IV), [[76]] (V),<ref>RIB-2-1, 2404,34 e 35.</ref> [[77]] (VI),<ref name="CIL8,8"/> [[79]] (VII)<ref name=CIL16,24>{{CIL|16|24}}.</ref><ref name="AE1957,169">{{AE|1957|169}}.</ref> e [[80]] (VIII).<ref name="CIL3,6732"/>
|-
|''[[Salutatio imperatoria]]''
|18 volte:<ref name="CIL3,6732"/>
|I nel [[70]],<ref name="ref_A" /> (II) nel [[71]], (III-IV) [[72]], (V) [[73]], (VI-VIII) [[74]], (IX-XII) [[76]], (XIII) [[77]],<ref name="CIL8,8"/> (XIV) [[78]],<ref name=CIL16,24 /> (XV) dopo l'8 settembre del [[79]]<ref>{{AE|1927|96}}; {{AE|1957|169}}.</ref> e (XVI-XVII-XVIII<ref name="CIL3,6732"/>) [[81]].
|-
|Altri titoli
|2 volte:
|''[[Pater Patriae]]'' e ''[[Pontifex Maximus]]'' dal giugno del [[79]].<ref name=CIL16,24 />
|}

===Tematiche principali===

====L'anfiteatro Flavio (o Colosseo)====
{{Vedi anche|Colosseo|giochi inaugurali dell'anfiteatro Flavio}}

Durante il suo breve principato, a parte la celebrazione della [[prima guerra giudaica|vittoria sui Giudei]], la tematica più importante nella produzione monetale di Tito, fu la celebrazione del più grande anfiteatro romano ([[anfiteatro Flavio|Flavio]] o [[Colosseo]]) e dei suoi [[Giochi inaugurali dell'anfiteatro Flavio|giochi inaugurali]] nell'[[80]].

Sono rimaste poche prove documentate della natura di questi giochi. Sembra che abbiano seguito lo schema dei [[Ludi Romani]]: spettacoli con animali al mattino, seguiti dalle esecuzioni dei criminali verso mezzogiorno, e al pomeriggio combattimenti di [[gladiatore|gladiatori]], oltre alla riproposizione di famose battaglie.

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Propaganda politica
|- style= "background: #eee; text-align:center;  vertical-align: top; "
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:TITUS RIC II 115-2100253.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Tito (imperatore)|TITUS]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Tito (imperatore)|VESPASIANUS]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Pontifex maximus|P M]], testa laureata.
|[[Tribunicia potestas|TR POT]] IX [[Imperator|IMP XV]] [[console romano|COS VIII]] [[Pater Patriae|P P]], un elefante con il muso verso sinistra, simbolo dei [[giochi inaugurali dell'anfiteatro Flavio]].
|[[80]]
|18&nbsp;mm, 3.39 gr, 7 h; [[Zecca di Roma antica|zecca di Roma]].
|[[Roman Imperial Coinage]], ''Titus'', II, 115; RSC 303.

|}

==== L'eruzione del Vesuvio del 79 ====
{{Vedi anche|Eruzione del Vesuvio del 79|Data dell'eruzione del Vesuvio del 79}}

Il ritrovamento di una moneta a Pompei, permette di affermare che l'eruzione avvenne, ovviamente, dopo l'emissione di questa moneta, quindi nell'anno in cui l'imperatore Tito ricoprì il settimo [[Console (storia romana)|consolato]] (il 79), dopo l'assunzione per la nona volta della [[Tribunicia potestas|potestà tribunicia]], cioè dopo il 1º luglio e dopo la quindicesima [[Salutatio imperatoria|acclamazione]] ad [[imperatore]], consentendo di spostare ancora oltre luglio il ''[[terminus post quem]]''. La seguente moneta è praticamente identica a quella ritrovata nella ''Casa del bracciale d'oro'' solo che riporta l'indicazione della XIIII acclamazione (invece della XV), quindi appare con certezza successiva al 1º luglio (data del rinnovo per la nona volta della ''tribunicia potestas'' di Tito).

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Tito e il capricorno
|- style= "background: #eee; text-align:center;  vertical-align: top; "
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:TITUS RIC II 19-158037.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Tito (imperatore)|TITVS]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Vespasiano|VESPASIAN]] [[Augusto (titolo)|AVG]] [[Pontifex maximus|P M]], testa laureata a destra.
|[[tribunicia potestas|TR P]] VIIII [[Imperatore romano|IMP]] XIIII [[console romano|COS]] VII [[Pater Patriae|PP]], capricorno a sinistra su un globo.
|post 1º luglio [[79]]
|17mm, 3.47 g, 5h
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Titus'' 19 c; Cohen 294, BMCRE 35.
|}

==Domiziano==
[[File:Bust Domitian Musei Capitolini MC1156.jpg|upright=0.7|thumb|Busto dell'imperatore [[Domiziano]] ultimo membro della dinastia Flavia.]]
{{vedi anche|Domiziano}}

Dopo la prematura scomparsa di Tito salì al potere suo fratello minore Domiziano, che seguì le orme del padre in politica estera intraprendendo alcune campagne militari tese a rafforzare i confini: fece a tale scopo costruire una serie di fortini collegati tra loro nella regione del [[Reno]], presidiati stabilmente da contingenti di ''[[ausiliares]]''; nell'area danubiana stanziò stabilmente guarnigioni di [[Legionario romano|legionari]], dall'attuale [[Austria]] fino quasi al [[Mar Nero]].

In politica interna invece Domiziano si distanziò notevolmente dal tracciato paterno, instaurando di fatto una [[monarchia assoluta]] di stampo [[autocrazia|autocratico]]. Domiziano accettò con piacere forme di [[servilismo]] dei senatori, come l'adulazione ostentata e il titolo di "Signore e Dio". [[Domiziano]] si rese estremamente impopolare per le sue tendenze autocratiche, che spezzarono quell'illusione, creata da [[Augusto]], che l'[[imperatore]] fosse solo un ''primus inter pares'', cioè il ''primo fra uguali''.

Quale [[censore]] a vita espulse dal Senato a più riprese gli elementi a lui sfavorevoli, determinando una forte situazione di attrito. Ai tentativi di congiura scoperti rispose sempre con fermezza, emettendo numerose condanne a morte che colpirono anche personaggi in vista dell'aristocrazia. Ciò non fece che accelerare i tentativi del Senato di sopprimerlo, individuando infine un [[liberto]] che aveva accesso alla sua corte come esecutore materiale e l'anziano senatore [[Marco Cocceio Nerva]] quale suo successore.

Con la morte di Domiziano ([[96]]) ebbe fine la dinastia flavia. Al pari dell'ultimo esponente della [[dinastia giulio-claudia]], [[Nerone]], anche a Domiziano venne inflitta la ''[[damnatio memoriae]]'', che ordinò la distruzione di ogni immagine, iscrizione o dedica che lo potesse ricordare ai posteri.

In termini monetali, sappiamo che l'ultimo discendente della [[dinastia dei Flavi]] annullò la riforma di Nerone, riportando le monete ai valori della [[riforma monetaria di Augusto|riforma di Augusto]]. Vi è da aggiungere che la produzione monetaria fu, però, notevole sia per quantità emessa sia per alta qualità artistica.

{| class="wikitable"
|- valign="top"

!width=20%|Titolatura imperiale
!width=20%|Numero di volte
!width=60%|Datazione evento

|- valign="top"
|[[Tribunicia potestas]]
|16 volte:
|la prima volta (I) il 14 settembre dell'[[81]].
|-
|[[Console romano|Consolato]]
|17 volte:
|nel [[71]], [[73]], [[75]], [[76]], [[77]], [[79]],<ref>{{CIL|3|6993}}: questa iscrizione del 79 recita: «''Imp Caesar Vespasianus Aug pontif max trib pot VIIII, imp XIIX, p p cos IIX, desig VIIII. Imp T Caesar, Aug f cos VI, desig V[II]. Domitianus Caesar, Aug f, cos V, desig VI [...]''»</ref> [[80]], [[82]], [[83]], [[84]], [[85]], [[86]], [[87]], [[88]], [[90]], [[92]]<ref>{{CIL|3|859}}.</ref> e [[95]].
|-
|''[[Salutatio imperatoria]]''
|23 volte:
|I (al momento della assunzione del potere imperiale), la seconda (II) nell'[[82]], (III-V) [[83]], (VI-VII) [[84]], (VIII-XI) [[85]], (XII-XIV) [[86]], (XV-XVII) [[88]], (XVIII-XXI) [[89]], (XXII-XXIII) [[92]].
|-
|[[Cognomina ex virtute|Titoli vittoriosi]]
|1 volta:
|''[[Germanicus]]'' nell'[[83]].<ref>[[Roman Imperial Coinage]], ''Domitianus'', II, 127.</ref><ref name="DomizianoSvetonioGermanicus">[[Svetonio]], ''Domiziano'', 13.</ref><ref>J. Maltiel Gerstenfeld "260 YEARS of ANCIENT JEWISH COINS" pag. 69</ref><ref>{{cita libro|titolo=Latin Historiography and Poetry in the Early Empire|curatore=John Miller, Anthony Woodman|p=90|isbn= 9047430999}}</ref><ref>{{cita libro| Brian W. |Jones|The Emperor Domitian| 1992 | Routledge |Londra|ISBN=0-415-10195-6|p=129}}</ref>
|-
|Altri titoli
|2 volte:
|''[[Pater Patriae]]'' e ''[[Pontifex Maximus]]'' al momento della assunzione del potere imperiale nel settembre dell'[[81]].
|}

===Tematiche principali===

====Celebrazione della vittoria ''Germanica'' e di altre guerre====
{{Vedi anche|Campagne germaniche di Domiziano|Limes germanico-retico|campagne in Britannia di Agricola|campagne daciche di Domiziano|campagne suebo-sarmatiche di Domiziano}}

Nel corso degli anni [[83]]-[[84]]/[[85]] circa, furono condotte alcune [[Campagne germaniche di Domiziano|campagne militari]] contro le popolazioni [[germani]]che dei [[Catti]], [[Mattiaci]], [[Vangioni]], [[Triboci]] e [[Nemeti]], nei territori denominati in seguito, ''[[Agri Decumates]]''. L'occupazione che ne derivò dei territori compresi tra il fiume [[Reno (Germania)|Reno]] e [[Danubio]], diede inizio alla costruzione del [[limes romano|sistema difensivo]] chiamato, [[limes germanico-retico]], terminata solo durante il principato di [[Antonino Pio]]. Per questi successi l'imperatore Domiziano si meritò il titolo di ''[[Germanicus]]'' alla fine dell'[[83]], come testimonia l'ampia emissione monetale.

Altre importanti campagne militari del periodo [[campagne in Britannia di Agricola|furono condotte contro i Caledoni]] del nord della [[Scozia]] ([[81]]-[[84]]), [[campagne daciche di Domiziano|contro i Daci]] di [[Decebalo]] ([[85]]-[[89]]) e la colazione germano-sarmatica a nord del medio corso del Danubio, con relative e numerose ''[[salutatio imperatoria|acclamazioni imperatorie]]''.

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Vittoria ''Germanica''
|- style= "background: #eee; text-align:center;  vertical-align: top; "
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Domitian aureus Minerva 828481.jpg|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAES]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] V, testa laureata a destra.
|[[Imperator|IMP]] XI [[console romano|COS XII]], [[Censimento|CENS P]] [[Pater patriae|P P]], [[Minerva]] Minerva stante dx, tiene scudo e agita lancia.
|[[86]]
|20&nbsp;mm, 7.45 g, 6 h
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II 424; Calicó 870 (questa moneta illustrata); BMCRE 88 note (questa moneta citata); Biaggi 417 (questa moneta).

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Domitianus Denarius 89 859880.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] VIIII, testa laureata a destra.
|[[Imperator|IMP]] XXI [[console romano|COS XIIII]], [[Censimento|CENS P]] [[Pater patriae|P P]], [[Minerva]] in piedi sopra un capitello di una colonna rostrata, si prepara a colpire con la lancia, proteggendosi con uno scudo. Ai suoi piedi un serpente (sinistra) ed un gufo (destra). Potrebbe riferirsi ad una [[campagne daciche di Domiziano|vittoria sui Daci]] di [[Decebalo]] oppure (meno probabilmente) ad un [[campagne suebo-sarmatiche di Domiziano|primo successo contro i Marcomanni]].
|[[89]]
|19&nbsp;mm, 3.40 gr, 7 h;
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 686; RSC 258.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Rome Aureus Domitianus 89.jpg|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Domiziano|DOMITIANUS]] [[Augusto (titolo)|AUGUSTUS]], testa laureata a destra.
|[[Germanicus]] [[console romano|COS XIIII]], la [[Germania Magna|Germania]] seduta sopra uno scuto, rivolta verso destra, in basso una lancia spezzata. Si tratterebbe del [[campagne suebo-sarmatiche di Domiziano|primo successo germanico contro i Marcomanni-Quadi]].
|[[89]]
|?
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 127.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Domitianus Denarius 92 862834.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] XII, testa laureata a destra.
|[[Imperator|IMP]] XXII [[console romano|COS XVI]], [[Censimento|CENS P]] [[Pater patriae|P P]], [[Minerva]] in piedi rivolta verso sinistra, tiene un fulmine nella destra ed una lancia nella sinistra, ai suoi piedi uno scudo (parte destra della moneta). Potrebbe riferirsi al fatto di aver fermato un'[[campagne suebo-sarmatiche di Domiziano|invasione della coalizione suebo-sarmatica]].
|[[92]]-[[93]]
|18&nbsp;mm, 3.26 gr, 7h; [[Zecca di Roma antica|zecca di Roma]]
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 741; RSC 279.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Domitian aureus Minerva 76003298.jpg|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Domiziano|DOMITIANUS]] [[Augusto (titolo)|AUGUSTUS]], testa laureata a destra.
|[[Germanicus|GERMANICVS]] [[console romano|COS XVI]], Minerva stante verso destra, tiene uno scudo e agita lancia; ai piedi, a destra, civetta. Potrebbe riferirsi ad un nuovo [[campagne suebo-sarmatiche di Domiziano|successo contro la coalizione suebo-sarmatica]].
|[[92]]/[[94]]
|7.34 g, 6 h;
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 182 corr. (civetta non menzionata nella descrizione ma visibile); Calicó 849.

|}

====Celebrazione dell<nowiki>'</nowiki>''Augusta'' Domizia Longina====
{{Vedi anche|Domizia Longina}}

Nel [[71]], Vespasiano cercò di organizzare un matrimonio dinastico tra il figlio minore [[Domiziano]] e la figlia di suo figlio maggiore [[Tito (imperatore)|Tito]], [[Giulia (figlia di Tito)|Giulia]];<ref name=jones-33>Jones (1992), p. 33</ref> ma nel frattempo Domiziano si era già innamorato di [[Domizia Longina]], figlia minore del generale [[Gneo Domizio Corbulone]] e [[Cassia Longina]]<ref name=levick-200>Levick (2002), p. 200</ref>, ed aveva convinto [[Lucio Elio Lamia (console 80)|Lamia]] a divorziare dalla stessa, in modo che Domiziano potesse sposarla.<ref name=jones-33/> L'alleanza matrimoniale era vantaggiosa per entrambe le famiglie: da una parte riabilitava la famiglia di Corbulone, dall'altra permetteva alla propaganda flavia di tacere i successi politici di Vespasiano con i più discutibili imperatori della [[dinastia giulio-claudia]] e di sottolineare i legami con Claudio e Britannico.<ref name=jones-34>Jones (1992), p. 34</ref>

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Vittoria ''Germanica''
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:Domitian Domitia aureus.png|225px]]
|[[Aureo]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMITIANUS]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Pontifex maximus|P M]], testa laureata a destra dell'Imperatore Domiziano.
|[[Domizia Longina|DOMITIA]] [[Augusto (titolo)|AVGVSTA]] [[Imperator|IMP]] [[Domiziano|DOMIT]], busto con drappeggio dell'Augusta [[Domizia Longina]] verso destra.
|[[82]]-[[83]]
|7.74 gr
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, RIC 210. BMC 58. C 58. CBN 58. Calicó 943b. Biaggi 443.

|}

====Celebrazione dei ''Ludi saeculares''====
{{Vedi anche|Ludi Saeculares}}

I ''[[Ludi Saeculares]]'' erano una celebrazione religiosa, che comportava [[Sacrificio|sacrifici]] e [[Spettacolo teatrale|spettacoli teatrali]], tenuti nell'[[antica Roma]] per tre giorni e notti che delimitava la fine di un ''saeculum'' (secolo) e l'inizio del successivo. Un ''saeculum'', presumibilmente la massima lunghezza possibile della vita umana, era considerato durare tra i 100 ed i 110 anni. I giochi furono celebrati da [[Domiziano]] nell'[[88]],<ref>{{la}} Svetonio, {{cita web|http://penelope.uchicago.edu/Thayer/L/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Domitian*.html|''De Vita Caesarum'', ''Libro VIII'', Domiziano, 4.3|15-03-2009}}</ref> circa 100-110 anni dopo quelli celebrati da [[Augusto]] (nel [[17 a.C.]]).

{| border=1 cellspacing=0 align=center style= "border-collapse: collapse; text-align:left; "
|- style= "background: #ABCDEF; text-align:center; "
! colspan = 7 |Vittoria ''Germanica''
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|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:DOMITIANUS RIC II 623-2330330.jpg|225px]]
|[[Æ]] [[Asse (moneta)|Asse]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] VIII [[Imperator|IMP]] XVIII (?), testa laureata a destra.
|[[console romano|COS XIIII]] [[ludi Saeculares|LVD SAEC]] FEC, Domiziano in piedi a sinistra, tiene in mano una [[patera (archeologia)|patera]] e sacrifica sopra un altare; a sinistra un suonatore di arpa ed uno di flauto, di fronte all'imperatore, un tempio sullo sfondo; [[Senatus consultum|S C]] in [[esergo]].
|[[88]]
|28&nbsp;mm, 9.91 gr, 6 h; [[zecca di Roma antica|zecca di Roma]].
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 623.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:DOMITIANUS RIC II 596-2430325.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] VIII [[Imperator|IMP]] XVIII (?), testa laureata a destra.
|[[console romano|COS XIIII]] [[ludi Saeculares|LVD SAEC]] FEC, un araldo avanza verso sinistra, con un copricapo piumato, in mano un bastone ed uno scudo.
|[[88]]
|19&nbsp;mm, 3.29 gr, 6 h; [[zecca di Roma antica|zecca di Roma]].
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 596; RSC 76/77.

|- style= " vertical-align: top;"
|[[File:DOMITIANUS RIC II 116-120110.jpg|225px]]
|[[Denario]]
|[[Imperator|IMP]] [[Cesare (titolo)|CAESAR]] [[Domiziano|DOMIT]] [[Augusto (titolo)|AUG]] [[Germanicus|GERM]] [[Pontifex maximus|P M]] [[tribunicia potestas|TR P]] VIII [[Imperator|IMP]] XVIII (?), testa laureata a destra.
|Una colonna con sopra scritto: [[console romano|COS XIIII]] [[ludi Saeculares|LVD SAEC]] FEC; un araldo avanza verso sinistra, con un copricapo piumato, in mano un bastone ed uno scudo.
|[[88]]
|19&nbsp;mm, 3.15 gr.
|[[Roman Imperial Coinage|RIC]] ''Domitianus'', II, 116; BMCRE 135; RSC 73.

|}

==Note==
<references/>

==Bibliografia==
;Fonti primarie:
*[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LVIII.
*[[Giuseppe Flavio]], ''La guerra giudaica'', II.
*[[Svetonio]], ''Vita di Vespasiano'' e ''Vita di Domiziano''.

;Fonti moderne:
* Pietro Nelli, ''Monete Romane Impero Vespasiano'', Lulu, Roma, 2011 ISBN 978-1-4475-4164-6
* Pietro Nelli, ''Monete Romane Impero Tito'', Lulu, Roma, 2011 ISBN 978-1-4475-2304-8
* Pietro Nelli, ''Monete Romane Impero Domiziano'', Lulu, Roma, 2011 ISBN 978-1-4475-1821-1
*Gian Guido Belloni, ''La moneta romana. Società, politica, cultura'', Roma 2004.
*{{Cita libro | cognome = Jones | nome = Brian W. | titolo = The Emperor Domitian | editore = Routledge | anno = 1992 | città = London | ISBN = 0-415-10195-6 }}
*{{ Cita pubblicazione | cognome = Levick | nome = Barbara | linkautore = Barbara Levick | titolo = Corbulo's Daughter | rivista = Greece & Rome | volume = 49 | numero = 2 | anno = 2002 | pp = 199–211 | url = https://links.jstor.org/sici?sici=0017-3835%28200210%292%3A49%3A2%3C199%3ACD%3E2.0.CO%3B2-%23 }}
*Grigore Arbore Popescu, ''Le strade di Traiano'', in ''Traiano ai confini dell'Impero'', a cura di Grigore Arbore Popescu, Milano, 1998.
*Chris Scarre, ''Chronicle of the Roman Emperors'', London 1995. ISBN 0-500-05077-5
*Chris Scarre, ''The Penguin Historical Atlas of Ancient Rome'', Cambridge 1995. ISBN 0-14-051329-9
* [[Ludovico Laffranchi]]: Un centenario numismatico dell'antichità, in ''[[Rivista italiana di numismatica]]'', Milano, 1911, pp.&nbsp;427–436
** Sulla numismatica dei Flavi, in ''[[Rivista italiana di numismatica]]'', Milano, 1915, pp.&nbsp;139–154

;Abbreviazioni:
*BMCRE = H.Mattingly, ''Coins of the roman empire in the British Museum'', London 1923-1975, vol.6 (vol.II ''da Vespasiano a Domiziano'').
*Calicó = Xavier F. Calicó, ''The Roman Avrei'', Barcellona 2003, vol.2 (vol.I, ''From the Republic to Pertinax, 196 B.C.-193 A.D'').
*Cohen = H.Cohen, ''Description Historique des monnaies frappées sous l'Empire Romain'', Paris, 1880-1892, vol.8 (vol.I: ''da Pompeo a Domiziano'').
*Hendin = David Hendin, ''Guide to Ancient Jewish Coins'', New York 1976.
*Meshorer = Y.Meshorer, ''City-Coins ofEretz-lsrael and the Decapolis in the Roman Period'', Jerusalem 1985.
*RIC = [[Roman Imperial Coinage]], vol.10 di H. Mattingly, E.A. Sydenham, Londra 1926-1994 (vol.II: ''da Vespasiano a Adriano'').
*RSC = H.A. Seaby & D.R.Sear, ''Roman Silver Coins'' vol.5 (vo.II, ''da Tiberio a Commodo''), London 1978 (3ª edizione).

== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Coins of Vespasianus|etichetta=Monete di Vespasiano}}
{{ip|commons=Category:Coins of Titus|etichetta=Monete di Tito}}
{{ip|commons=Category:Coins of Domitianus|etichetta=Monete di Domiziano|commons_preposizione=sulle}}

==Collegamenti esterni==
*{{cita web | 1 = http://www.wildwinds.com/coins/ric/vespasianus/i.html | 2 = Maggiori approfondimenti su monete di Vespasiano in Wildwinds | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.wildwinds.com/coins/ric/titus/i.html|Maggiori approfondimenti su monete di Tito in Wildwinds}}
*{{cita web|http://www.wildwinds.com/coins/ric/domitian/i.html|Maggiori approfondimenti su monete di Domiziano in Wildwinds}}
{{Monetazione romana}}

{{Portale|Antica Roma|numismatica}}

[[Categoria:Monetazione imperiale romana|05]]