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[[File:Kastell Eining 4.JPG|thumb|upright=1.6|Resti delle fondazioni della ''mansio'' romana a [[Eining]], in ''[[Germania superior]]'']]

Una '''mansio''' (plurale: ''mansiones''), in [[Impero romano|età imperiale]], era una [[stazione di posta]] lungo una [[strada romana]], gestita dal governo centrale e messa a disposizione di dignitari, ufficiali, o di chi viaggiasse per ragioni di stato. L'identificazione degli ospiti avveniva grazie a documenti simili a passaporti.

Spesso attorno alle ''mansiones'' sorsero campi militari permanenti o addirittura delle città.

L'[[etimologia]] del termine proviene dal [[lingua latina|latino]] ''mansus'', [[participio passato]] di ''manere'' con il significato di fermarsi, rimanere.

==Destinazione e alternative==
L'ospitalità offerta dalle  ''mansiones'' era limitata ad usi ufficiali; lo scopo di queste stazioni era di garantire un'adeguata ospitalità in una struttura interamente dedicata ai viaggiatori di servizio. 

Le ''mansiones'' non erano destinate alla sosta delle [[legione romana|legioni]]; queste erano in grado di provvedere autonomamente sia all'alloggio che al vettovagliamento: esse infatti, portavano con sé un intero convoglio di bagagli (''[[impedimenta]]'') e costruivano il proprio campo (''[[castrum]]'') ogni sera a lato della strada. 

===Caupona===
Per soddisfare le necessità della generalità dei viaggiatori nacquero e si diffusero altre forme di ospitalità di natura privata.
Per il viaggiatore comune erano disponibili infatti  le ''cauponae'', sorta di aree di servizio che andarono a costituire una rete privata lungo le strade romane, sorgendo spesso nei pressi delle ''mansiones''. 
Anche se con funzione analoga, la loro reputazione era inferiore alle ''mansiones'': spesso considerate equivoche e malfamate, le caupone erano frequentate anche da malfattori e prostitute, una circostanza di cui si è trovata traccia nei [[Graffiti (archeologia)|graffiti]] rinvenuti tra le loro rovine.

===Taberna===
I [[Patrizio (storia romana)|patrizi]] generalmente non sostavano nelle cauponae. Nei primi tempi dello sviluppo viario, le case vicine alla strada dovevano offrire ospitalità per legge, e questo probabilmente originò le ''[[taberna]]e''. Il termine non è da intendersi nel senso di "taverna", ma piuttosto di "ostello". 
Con il crescere di importanza di Roma crebbero anche le ''tabernae'', che divennero più lussuose e si guadagnarono una buona o cattiva reputazione a seconda del loro livello. 

Uno degli ostelli più rinomati era la Taberna Caediciae a [[Sinuessa]], sulla [[via Appia]]. Era dotata di un grande magazzino con otri di vino, formaggio e prosciutti. 

Molte città attuali si sono sviluppate attorno alle tabernae, come [[Rheinzabern]] nel [[Rheinland]] ([[Germania]]), e [[Saverne]] in [[Alsazia]] ([[Francia]]). In questi due casi rimane nel nome della città una chiara derivazione dalla parola ''taberna''.

===Mutatio===
Un terzo sistema di "stazioni di servizio" funzionava per veicoli e animali: le ''mutationes'' (stazioni di cambio) si trovavano a intervalli di 12-18 miglia. 

Qui si potevano comprare i servizi di carrettieri, maniscalchi e di ''equarii medici'', cioè veterinari specializzati nella cura dei cavalli.
 
Usando queste stazioni per una staffetta di carri, l'imperatore [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] riuscì a coprire dall'[[Illiricum|Illirico]], in un giorno solo<ref>[[Dione Cassio]], ''[[Storia romana (Dione Cassio)|Storia romana]]'', LV.2.1.</ref>, le 200 miglia che lo separavano da [[Mogontiacum]], dove il fratello [[Nerone Claudio Druso Germanico|Druso Germanico]] stava terminando la sua agonia per una [[gangrena]] dovuta ai postumi di una caduta da cavallo.

==Origine ed evoluzione==
===Antica Persia===
Le grandi vie di comunicazione, costruite dapprima nell'[[impero persiano]], erano provviste, ogni 15 o 18 miglia, intervallo corrispondente ad un giorno di viaggio, di stazioni come ''khan'' o [[caravanserragli]], come ancora se ne trovano in oriente.

Secondo la testimonianza di [[Erodoto]]<ref>[[Storie (Erodoto)|Storie]], V.52, 53, VI.118.</ref> se ne incontravano 111 sulla strada da [[Sardi (città)|Sardi]] a [[Susa (Elam)|Susa]]; la distanza media tra due consecutive era quindi un po' meno di 32&nbsp;km. Nei pressi della stazione di sosta era costruito il ''khan'', destinato all'alloggio dei viandanti, è chiamata da Erodoto {{polytonic|κατάλυσις}} e {{polytonic|καταγωγῆ}}. La struttura per la sosta notturna è indicata con il termine {{polytonic|καταλύειν}}.<ref>[[Senofonte]] ''[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]]'' I.8 e [[Claudio Eliano|Eliano]], V.H. I.32.</ref> 

Così come le vie attuali ricalcano grosso modo le strade tracciate dai re di Persia,<ref>[[Arnold Hermann Ludwig Heeren]], ''Ideen'', vol. I, pt. II, pp. 193‑203, 713‑720</ref> allo stesso modo vi è ragione di credere che i moderni ''khan'', con la loro costruzione quadrata, la larga corte centrale scoperta con una fontana al centro, e balconate tutte intorno con una serie di accessi a sobri appartamenti non ammobiliati, siano derivati dal {{polytonic|καταλύσις}} persiano, e che essi, in occasione dell'arrivo di eserciti o [[carovane]], abbiano sempre garantito rifugio notturno sia ad uomini che animali.<ref name=SmithDictionary>Voce [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/SMIGRA*/Mansio.html Mansio] su [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/SMIGRA/home.html A Dictionary of Greek and Roman Antiquities] da [[LacusCurtius]].</ref>

===Antica Roma===
[[File:Vicus Albertfalva-Mansio (Italiano).png|thumb|Mansio del [[vicus]] del [[castrum|forte romano]] di Százhalombatta-Dunafüred, in [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]] ([[Matrica]], [[Ungheria]])]]
{{Vedi anche|Storia romana}}

Sulle [[strade romane]] la distanza tra ''mansiones'' successive era analoga a quella delle vie dell'impero persiano. 
In origine erano chiamate ''[[castrum|castra]]'', essendo probabilmente semplici luoghi di accampamento racchiusi da trincee di terra. 
Con il passare del tempo esse andarono ad includere non solo [[caserme]] e magazzini di provvigioni (''horrea'') per le truppe, ma anche ampi edifici per l'ospitalità di viaggiatori di ogni rango, perfino lo stesso imperatore, nel caso avesse avuto occasione di visitarle.
In questi posti i ''cisiarii'' tenevano [[calessi]] da noleggiare o per portare a destinazione dispacci governativi ([[Cisium]]; [[Essedum]]; [[Rutupiae]]). 

La ''mansio'' era sotto la sovrintendenza di un ufficiale detto ''mansionarius''.

In aggiunta alle stazioni di posta, ve ne erano altre, alla fine di ogni percorso giornaliero e a intervalli convenienti, chiamate ''[[mutationes]]'' ({{polytonic|ἀλλαγαὶ}}). Le ''mutationes'' erano destinate solo al cambio delle cavalcature e al ristoro. Se ne incontravano quattro o cinque lungo il percorso compreso tra due ''mansiones''.

==Letteratura==
===Itinerarium burdigalense===
L'''[[Itinerarium a Burdigala Hierusalem usque|Itinerarium burdigalense]]'', un itinerario del tempo di [[Costantino I]], menziona nell'ordine le ''mansiones'' da [[Bordeaux]] a [[Gerusalemme]] con le ''mutationes'' intermedie, ed altri posti notevoli, cui l'autore dà l'appellativo di [[Civitas|civitates]], [[Vicus|vici]], o castella. Viene indicato anche il numero di [[Lega (unità di misura)|leghe]] (''leugae'') tra un posto e l'altro.<ref name=SmithDictionary/>

==Esempi==
===Italia===
*[[Tres Tabernae]]
*[[Mansio ad Vacanas]]
*[[Verolengo]]
*[[Sorabile]]
*[[Quarto (Italia)|Quarto]]
*[[Equilio]] (Jesolo)
*[[Mansio Servasa]]

===[[Britannia]]===
*[[Alfoldean]], [[Horsham]], [[Sussex]]
*[[Chelmsford]]
*[[Dubris]]
*[[Godmanchester]]<ref>[http://www.godmanchester.net/history/roman%20mansio.htm Roman Mansio in Godmanchester.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060710083338/http://www.godmanchester.net/history/roman%20mansio.htm |data=10 luglio 2006 }}</ref>
*[[Letocetum|Wall]]
*[[Rutupiae]]
*[[Tripontium]]

===Altre===
*[[Colle del Piccolo San Bernardo]] ([[via delle Gallie]])
*[[Le Mesnil]]
*[[Via Emilia Scauri|Via Aemilia Scauri]]
*[[Via Julia Augusta]]
*[[Ségosa]], sulla via romana litorale delle ''Landes'' ([[Aquitania]], [[Francia]])

==Note==
<references />

==Bibliografia==
*''[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/SMIGRA*/Mansio.html Mansio]'' da William Smith. ''A Dictionary of Greek and Roman Antiquities'', John Murray, London, 1875, su [[LacusCurtius]]

== Voci correlate ==
* [[Mesnil]]
* [[Itinerarium]]
* [[Strade romane]]
* [[Taberna]]
* [[Thermopolium]]
* [[Popina]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

{{Portale|Antica Roma}}

[[Categoria:Mansio| ]]