Le spigolatrici (de Groux)

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Il dipinto Le spigolatrici, in francese Les glaneuses, è opera del pittore Charles de Groux.

Le spigolatrici
AutoreCharles de Groux
Data1857 circa
Tecnicaolio
Dimensioni104×160 cm
UbicazioneBruxelles Museo reale delle belle arti del Belgio[1], Bruxelles

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le spigolatrici è un tema affrontato da molti pittori: da Jean-François Millet nel 1857 che, nell'opera Le spigolatrici, dipinse queste donne curve e costrette a mendicare spighe, raccogliendo quelle rimaste a terra dopo la mietitura e nascondendole nel grembiale.

Il dipinto di de Groux si riallaccia alla stessa corrente di pittura realistica, ispirata a temi rurali; ma rappresenta una scena che si svolge in un contesto differente. Qui, solamente una donna si piega a raccogliere le ultime spighe, mentre un uomo, che è in piedi, dà da bere ad una bambina e due donne e un'altra bambina si scambiano qualche parola. Sul retro, i covoni biodi sono già pronti, allineati e dritti. De Groux ha scelto il momento del lavoro, ma anche quello del riposo e della conversazione: rappresenta una famiglia contadina, completa, tranquilla, patriarcale, dedita al lavoro, solidale. L'uomo giovane è al centro, perno del gruppo familiare.[2]

Un paesaggio rurale, nei toni del bruno dorato, fa da sfondo. La posizione calibrata delle persone risponde ai dettami della pittura classica, anche se la scena è di ambiente rurale.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1907, Salon d'Automne, Grand Palais des Champs Élysées, Parigi
  • 1953, Izlozba. Rada i fulklora u Belgijskoij umetnosti XIX i XX veka, Belgrado, Zagabria, Lubiana
  • 1962, Ile de France - Brabant, Palai des Beaux-Arts, Bruxelles / Musée de l'Ile de France, Sceaux[3]
  • 1963-1964, Le courent réaliste en Belgique du XIXè siècle à nos jours, Museo reale delle belle arti del Belgio, Bruxelles
  • 1991-1992, Il lavoro dell'uomo da Goya a Kandinskij, Braccio di Carlo Magno, Città del Vaticano[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Firmato in basso a destra. Numero inventario 3883. Acquistato nel 1908 da E. Clarembaux.
  2. ^ Morello,  p. 132.
  3. ^ Ile de France,  n. 482.
  4. ^ Morello,  pp. 132-133.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Luc Haesaerts, Paul Haesaerts, Flandre: essai sur l'art flamand depuis 1880, Paris, Chroniques du jour, 1931, p. 60, SBN IT\ICCU\VEA\0069696.
  • (FR) Ile de France, Brabant: Musée de l'Ile de France, Chateau de Sceaux, 2 juin-31 aout 1962; Palais des beaux-arts, Bruxelles, 14 octobre-17 décembre 1962, Paris, Les presses artistiques, 1962, SBN IT\ICCU\USM\1679393.
  • (FR) Jean-François Millet: Grand Palais, 17 octobre 1975-5 janvier 1976, Paris, : Editions de Musées Nationaux, 1975, pp. 101-103 e 143-149, SBN IT\ICCU\LIA\0128276.
  • Giuseppe Morello (a cura di), Il lavoro dell'uomo da Goya a Kandinskij, Milano, Fabbri Editori, 1991, SBN IT\ICCU\RAV\0179129.
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