La stufa

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La stufa
AutoreFélix Vallotton
Data1900
Tecnicatempera su cartone
Dimensioni80,5×110,5 cm
UbicazioneCollezione privata

La stufa[1] (Femme nue devant une salamandre o La Salamandre) è un dipinto a tempera del pittore svizzero Félix Vallotton, realizzato nel 1900 e conservato in una collezione privata in Svizzera.[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il quadro raffigura una donna nuda (un soggetto assai presente nelle tele dell'artista) di schiena, seduta su una coperta azzurra e accovacciata davanti a una stufetta in funzione. Infatti, il titolo originale, La Salamandre, deriva da una marca di stufe allora in commercio.[4] Sopra la stufa sono presenti vari oggetti e libri, mentre a sinistra sembra che si sia un armadio. In basso a destra si trovano dei tessuti, forse gli abiti della donna. Il dipinto ha un'atmosfera intima e familiare, che appartiene a un mondo che Vallotton ha reso immobile e silenzioso.[5]

La donna sembra essere priva di arti inferiori: secondo il catalogo delle opere di Vallotton redatto da Marina Ducrey, questa scelta accosterebbe il soggetto dell'opera agli idoli ritrovati nelle isole Cicladi, in Grecia, e avrebbe anticipato la fotografia Il violino di Ingres (Le Violon d'Ingres) di Man Ray.[6][7]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Una copia del dipinto ha un ruolo importante nel libro L'ultimo dei Weynfeldt (in tedesco: Der letzte Weynfeldt) dello scrittore svizzero Martin Suter e nell'omonimo adattamento cinematografico del 2010.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La stufa | arte, su www.deartibus.it. URL consultato il 26 settembre 2022.
  2. ^ (FR) Jacques Gagliardi, Le roman de la peinture moderne, Hazan, 2006, ISBN 978-2-7541-0088-5. URL consultato il 26 settembre 2022.
  3. ^ (FR) Félix Vallotton, Felix Vallotton, 1865-1925, Musée du Petitpalais, 1979. URL consultato il 26 settembre 2022.
  4. ^ (EN) Ewa Lajer-Burcharth e Beate Söntgen, Interiors and Interiority, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 13 novembre 2015, ISBN 978-3-11-038960-9. URL consultato il 26 settembre 2022.
  5. ^ (EN) Art International, J. Fitzsimmons, 1979. URL consultato il 26 settembre 2022.
  6. ^ (FR) Marina Ducrey, Katia Poletti e Félix Vallotton, Félix Vallotton: Catalogue Raisonné de l'oeuvre peint, Fondazione Félix Vallotton, 2005, ISBN 978-88-7439-179-0. URL consultato il 26 settembre 2022.
  7. ^ (EN) Martin Suter, The Last Weynfeldt, New Vessel Press, 18 gennaio 2016, ISBN 978-1-939931-32-0. URL consultato il 26 settembre 2022.
  8. ^ (EN) The Last Weynfeldt - Martin Suter, su www.complete-review.com. URL consultato il 26 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Marina Ducrey e Katia Poletti, Félix Vallotton: Catalogue Raisonné de l'oeuvre peint, Fondazione Félix Vallotton, 2005, pp. 182-183.
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