Ifigonia in Culide

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Ifigonia in Culide è una tragedia goliardica in tre atti, composta da un ignoto gruppo di studenti intorno agli anni venti[1]. Scritto in versi e strutturato come una tragedia greca (il titolo è un chiaro rimando a Ifigenia in Aulide), il poema è una parodia del genere tragico che, come vuole lo spirito goliardico, fa ampio utilizzo di termini scurrili e allusioni sessuali. L'opera contiene anche un ricco e serioso apparato di note fuori testo, la cui lettura è molto apprezzata dagli amanti del genere.

Il poema ha avuto ampia diffusione fra gli studenti, sempre su edizioni non ufficiali ma stampate in fotocopie o ciclostili, diventando uno dei simboli della goliardia italiana.[2]

Trama

Nonostante la citazione del titolo, la trama della tragedia è ispirata alla Turandot di Carlo Gozzi.

Atto primo

Ifigonia, stanca di essere vergine, chiede al padre di trovarle un marito. Sotto consiglio del gran sacerdote il sovrano decide che gli aspiranti sposi dovranno risolvere un indovinello per poter avere la mano di sua figlia.

Atto secondo

Si presentano gli aspiranti sposi. I primi tre (Allah Ben Dur, Don Peder Asta e Uccellone di Belmanico) non hanno fortuna, e vengono condannati dal sovrano a pene severe per aver sbagliato. Sarà invece Spiro Kito (il cui nome è un riferimento allo spirochete, agente patogeno della sifilide) a risolvere il suo indovinello e a ottenere la mano di Ifigonia.

Atto terzo

Ifigonia, stanca di aspettare la consumazione del matrimonio, chiede spiegazioni al suo nuovo marito sul perché della lunga attesa. Spiro Kito le svela di essere privo di pene, poiché gli è stato roso da un verme solitario che avrebbe contratto sodomizzando un bonzo. Ifigonia, impazzita dal dolore, castra il padre a morsi e poi si suicida buttandosi nel water.

I protagonisti

  • Banano I, Re di Culinto
  • Filippa, Regina, sua moglie
  • Ifigonia, loro figlia
  • Allah Ben Dhur, primo pretendente
  • Don Peder Asta, secondo pretendente
  • Conte Uccellone di Belmanico, terzo pretendente
  • Spiro Kito, quarto pretendente
  • Enter O' Clisma, gran sacerdote
  • In Man Kag, gran cerimoniere
  • Bel Pistolino, elefante sacro
  • Coro di nobili, vergini e popolo

Note

  1. ^ La datazione non è certa, ma numerose fonti collocano la composizione del poema in quel periodo
  2. ^ Benigni derubato dai politici, in Corriere della sera, 13 novembre 1999. URL consultato il 19 luglio 2008.

Bibliografia

  • Ifigonia - Tragedia classica in tre atti Corinto anno 69 A.C di Gianluigi De Marchi e Marcello Andreani Illustrazioni di Matteo Anselmo, Erga Edizioni ISBN 88-8163-501-6

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