Gruppi di cultura corsa

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Gruppi di Cultura Corsa (1933-1940)
Gruppi di azione irredentista corsa (1940-1943)
Tipoassociazione culturale
Fondazione27 novembre 1933
FondatorePetru Giovacchini
Scioglimento25 luglio 1943
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
PresidenteBandiera dell'Italia Petru Giovacchini
Lingua ufficialeitaliano
Volontari600 000 (1942)

I Gruppi di cultura corsa (GCC) nascono grazie a Petru Giovacchini il 27 novembre 1933 in Corsica per difenderne l'italianità. Durante la seconda guerra mondiale questi gruppi favorevoli all'Italia diventarono i "Gruppi di azione irredentista corsa" (GAIC). La sede dal 1933 al 1943 era a Roma in via Milano, 49 nel centralissimo Rione Monti.

Gli iscritti al movimento salirono sino a un massimo storico, nel febbraio 1942, di 600.000, mentre Giovacchini fu premiato con la nomina a consigliere nazionale del Partito Nazionale Fascista. Il movimento inoltre poteva contare su 360 sezioni e assisteva 4000 prigionieri corsi internati in Germania. Ma il fatto più emblematico dell'ascesa di questo movimento irredentista in Corsica avvenne nel febbraio 1942 quando si ebbe la costituzione in Sardegna di un "Battaglione Corso" inquadrato nella divisione Sassari della 73 Legione camicie nere.[1]

Dopo la resa dell'Italia nel settembre 1943 Giovacchini si rifugiò nella Repubblica Sociale Italiana, dove mantenne attivi i suoi "gruppi corsi". Nel maggio 1944 Giovacchini, allora a Novara, tentò per l'ultima volta di creare da questi suoi gruppi alcuni nuclei irredentisti da inviare a combattere nella Corsica in mano agli Alleati.

«Il movimento dei Gruppi di Cultura Còrsa (GCC) nasce a Pavia per opera dello studente Petru Giovacchini, il 27 novembre 1933, con lo scopo di mantenere viva la cultura italiana in Corsica.I Gruppi cercano fin dall’inizio di inserirsi fra le organizzazioni del Partito Nazionale Fascista. Giovacchini si iscrive al partito e parte volontario prima per l’Africa, poi per la Spagna. Al suo ritorno il movimento si diffonde e con l'entrata in guerra dell'Italia si trasforma in "Gruppi di Azione Irredentista Còrsa" (GAIC). La precedente veste dei Gruppi di Cultura non viene però abbandonata e nel 1942 l’associazione Gruppi di Cultura diventa Ente morale con conseguente allargamento della struttura e l’adozione di un’organizzazione gerarchica.Giovacchini nel frattempo fa carriera nella Milizia e nel PNF: è medico per la prima nella Sede di Roma e diventa consigliere nazionale nel settore agricoltura per il secondo. I Gruppi di Azione Irredentista Còrsa riprendono la denominazione di Gruppi di Cultura Còrsa nel 1943 e vengono assorbiti dall’Istituto Nazionale di Cultura Fascista. Il movimento conclude la sua attività nell’immediato dopoguerra versando alla fine del secolo biblioteca e patrimonio all’Università di Bologna.[2]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Cuzzi. La rivendicazione fascista della Corsica (1938-1943)
  2. ^ I Gruppi Corsi di Giovacchini (PDF), su archiviostorico.unibo.it. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]