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File:Variant of the Attributed Coat of Arms of Frederick II, Holy Roman Emperor (Historia della Città e Regno di Napoli).svg

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English: Variant of the Attributed Coat of Arms of Frederick II, Holy Roman Emperor (Historia della Città e Regno di Napoli)

Stemma attribuito a Federico II di Svevia, pubblicato da Giuseppe De Troia senza indicarne la fonte, con la seguente didascalia: "La nuova arme di Federico II, assunta col matrimonio di Isabella di Brienne; vi sono aggiunti i simboli del regno di Gerusalemme". Gianantonio Tassinari lo blasona bene ma si ferma quando scrive: "resta un mistero la presenza delle tre pigne". (All'indirizzo http://www.stupormundi.it/stemmi.html del sito specialistico federiciano Stupor Mundi vi è un articolo di Gianantonio Tassinari e Guido Iamele sugli stemmi della Casa di Svevia)

Italian:

Discussioni dalla fonte www.iagiforum.info [1]:

  • Marcello Semeraro, 24 maggio 2014:
Il capo inchiavato di rosso e d'oro, di quattro pezzi, ha tutta l'aria di essere una variante dello stemma di Casa di Franconia. Il Tassinari giustamente osserva che: il fondatore della Casa di Svevia, Federico il Guerriero, ricevette in feudo il Ducato di Svevia dall'ultimo imperatore della Casa di Franconia, Enrico V, a seguito del matrimonio con la sorella di questi, Agnese di Franconia. La Casa di Franconia si estinse poiché Enrico V non lasciò eredi e la sorella, come detto, sposò il duca di Svevia. Federico I duca di Svevia fece costruire per sé e per la propria discendenza il castello di Staufen (o Hohenstaufen) che diede il nome alla dinastia dei signori di Svevia" (Marcello Semeraro, 24 maggio 2014).
  • Marcello Semeraro, 24 maggio 2014:
Secondo uno studio di un autorevole autore come Angelo Scordo (cfr. ANGELO SCORDO, Note di araldica medievale – Una ‘strana arma di ‘stupor mundi’, in Atti della Società Italiana di Studi Araldici, 11° Convivio, Pienerolo, 17 settembre 1994, Torino, 1995, pp. 105-145), il quale a sua volta cita S. Mazzella (cfr. Descrittione del Regno di Napoli, Napoli, 1596, p. 434) e il Summonte (cfr. G.A. Summonte, Dell’historia della Città, e Regno di Napoli, 2a ediz., volume II, Napoli, 1675), le tre pigne d'oro, male ordinate, in campo azzurro rappresenterebbero l'arma di Svevia Antica.
  • Marcello Semeraro, 24 maggio 2014:
La "nuova arme di Federico II" citata dal De Troia, quindi, risulta(va) già raffigurata nella Historia del Summonte, secondo il quale essa sarebbe stata utilizzata dai suoi successori e la si può notare sulle bandiere di Corradino. A meno che non si siano altri studi e/o altre osservazioni che "sconfermino" questa piccola ricerca, abbiamo, quindi, svelato il "mistero delle 3 pigne".
  • Marcello Semeraro, 24 maggio 2014:
Mi permetto di "correggere" la blasonatura del Tassinari con questa nuova: "Interzato in palo: nel 1° d'azzurro, a tre pigne d'oro, male ordinate (che è di Svevia Antica); nel 2° dello stesso, a tre leoni leoparditi di nero, posti uno sull'altro (che è di Hohenstaufen o di Svevia moderna); nel 3° d'argento, alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette dello stesso (che è di Gerusalemme); col capo inchiavato di rosso e d'oro, di quattro pezzi (che è una variante di Franconia)"
  • Uria Mater, 2014:
La presunta arma di Federico II si trova anche nello stemmario seicentesco conservato presso la sezione manoscritti e rari della Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli. Lo scudo è partito: nel 1°i tre leoni leoparditi; nel 2° le 3 pigne; col capo di Franconia ... A proposito delle pigne sveve... Sulla facciata della Basilica della Madonna della Neve di Copertino è raffigurato uno stemma lapideo attribuito a Manfredi. Credo che anche questo esemplare, insieme agli altri di cui abbiamo discusso, sia uno stemma di fantasia. Penso che si tratti dell'unico caso di stemma svevo immaginario riprodotto su un supporto lapideo.
Attributed arms of Pope Gelasius II (d.1119), according to Costantino Gaetani (1638)
  • Delehaye, 2014:
Ritroviamo gli stessi elementi del precedente stemma: le pigne, i leoni, la croce di gerusalemme (in più c'è anche quello d'altavilla)... Lo stemma è quello attribuito (SIC!) a Gelasio II, al secolo Giovanni Caetani, detto Coniulo (Gaeta, 1060 circa – Abbazia di Cluny, 29 gennaio 1119), fu il 161º Papa della Chiesa cattolica dal 24 gennaio 1118 alla sua morte. Il testo originale in latino è del 1638 qui: [2] Il testo ripubblicazione in italiano è del 1802 qui: Vita del pontefice Gelasio II.: Recata dalla latina favella nella volgare[3]


Discussioni dalla fonte www.iagiforum.info [4]

  • Lorenzo Longo de Bellis, 2006:
In merito al secondo stemma riportato da de Troia: il Capo dentato (non d'oro) ma di bianco e di rosso d'Altavilla.
Croce di Gerusalemme in campo d'argento. Tre pigne in campo azzurro. Al momento il sopracitato stemma è portato dai presunti eredi.
Data
Fonte
  • Summonte, Giovanni Antonio (1748) Historia della città, e regno di Napoli, Tomo II, Napoli: Raffaello Gessari, p. engraving in front of page 322
  • Scordo, Angelo (1995), “Note di araldica medievale – Una "strana" arma di "stupor mundi"”, in Atti della Società Italiana di Studi Araldici, 11° Convivio, Pienerolo, 17 settembre 1994, Turin: Società Italiana di Studi Araldici, pages 106-112
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