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William Turner: Pioggia, vapore e velocità
Artista	William Turner  (1775–1851)      Nomi alternativi J. M. W. Turner Descrizione pittore e incisore britannico Data di nascita/morte 23 aprile 1775 circa  19 dicembre 1851  Luogo di nascita/morte Londra Chelsea Luogo di attività Londra, Britain, Italia, Germania, Svizzera Authority file : Q159758 VIAF: 100900492 ISNI: 0000000121454990 ULAN: 500026846 Open Library: OL5252296A DBNL: turn007 WorldCat artist QS:P170,Q159758
Titolo	Pioggia, vapore e velocità
Tipo di oggetto	dipinto
Data	1844 date QS:P571,+1844-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale	olio su tela medium QS:P186,Q296955;P186,Q12321255,P518,Q861259
Dimensioni	altezza: 91 cm; larghezza: 121,8 cm dimensions QS:P2048,91U174728 dimensions QS:P2049,121.8U174728
Collezione	National Gallery    Nome in lingua locale National Gallery Ente principale Board of Trustees of the National Gallery  Localizzazione Londra Coordinate 51° 30′ 32″ N, 0° 07′ 42″ W   Istituito 1824  Sito web nationalgallery.org.uk Authority file : Q180788 VIAF: 144868906 ISNI: 0000000123422001 ULAN: 500125190 Open Library: OL121572A LCCN: n80081622 WorldCat institution QS:P195,Q180788
Ubicazione attuale	sala 34
Numero d'inventario	NG538
Attribuzione	Turner Bequest, 1856
Riferimenti	http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/joseph-mallord-william-turner-rain-steam-and-speed-the-great-western-railway  https://www.wga.hu/html/t/turner/2/205turne.html identificativo Art UK di un'opera: rain-steam-and-speed-the-great-western-railway-115073
Fonte/Fotografo	http://www.artrenewal.org/pages/artwork.php?artworkid=14508&size=huge
Altre versioni	immagine  immagine con cornice

Social Commentary

Turner was a well traveled man, frequently trekking to natural wonders of mainland Europe and the British Isles to sketch them in one of his dozens of notepads. He knew of the pains one must take to travel off the beaten path and wrote of one such occasion, traveling from Rome to Paris, to a friend in 1829:

“…we never could keep warm or make our day’s distance good, the places we put up at proved all bad till Firenzola being even the worst for the down diligence people had devoured everything eatable (Beds none)…crossed Mont Cenis on a sledge – bivouaced in the snow with fire lighted for 3 Hours on Mont Tarate while the diligence was righted and dug out, for a Bank of Snow saved it from upsetting – and in the walk up to our knees in new fallen drift to get assistance to dig a channel thro’ it for the coach, so that from Foligno to within 20 miles of Paris I never saw the road but snow!”1

Fifteen years later, Turner’s 1844 masterpiece, Rain, Steam and Speed: The Great Western Railway, in a way recognizes his thrill in the speed of the new coal train and his appreciation for such technology when traveling. Yet, he subtly recognizes the progressive threat that humans pose towards the cradle of the earth.

The title follows the Turner pattern of 'nature first' in his titles, but at once you see what looks like a monstrous kiln underneath the rail bridge, and flames engulfing the ecstatic figures on the far side of the river. On top of the bridge you see the face of a demon with the body of a coal burning centipede, which itself looks like a line of glowing embers. Ahead of the train it is hard to spot the tiny hare at full sprint, trying to stay ahead of the state-of-the-art technology of the mid-1800’s. What is so interesting about this piece, Olivier Meslay points out in his book JMW Turner: The Man Who Set Painting on Fire, is that “the notion of the sublime was no longer confined to natural phenomena, but incarnated in machines created by humanity with god-like aspirations, whose new power it served to magnify” and begs to question; what should we fear more, the awe of the wild, or the annihilation of it?2

1. Meslay, Olivier. JMW Turner: The Man Who Set Painting On Fire. London: Thames & Hudson Ltd, 2005. Pg 133

2. Ibid. Pg 107

Licenza

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