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File:Nozze di Cana (Guglielmo Caccia).jpg

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Dettagli

Guglielmo Caccia: Nozze di Cana   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Artista
Guglielmo Caccia  (1568–1625)  wikidata:Q1136794
 
Nomi alternativi
"il Moncalvo"
Descrizione pittore, disegnatore e artista italiano
English: Specialised in altar-pieces
Data di nascita/morte 9 maggio 1568 / 1568 Modifica su Wikidata 1625 Modifica su Wikidata
Luogo di nascita/morte Montabone Moncalvo
Authority file
artist QS:P170,Q1136794
Titolo
Nozze di Cana
Descrizione
Italiano: La composizione si sviluppa orizzontalmente. Alla tavola che occupa la maggior parte della larghezza della tela sono seduti: la Vergine, alla sinistra del Cristo, alcuni personaggi femminili tra i commensali e i servi in primo piano con le anfore. Compaiono venti personaggi in un ambiente riconoscibile come un interno di cui si intravedono, sullo sfondo, pareti molto scure di colore grigio-bruno che si schiariscono leggermente dietro ai tre personaggi centrali, sino a formare, con un alone luminoso, l'aureola di Cristo, che indossa un abito rosso vivace e un manto bruno. Il gruppo a destra di Cristo è molto scuro: il primo personaggio, s. Giuseppe, ha un manto giallo e un abito grigio, un sottilissimo filo giallo forma l'aureola; in successione, sempre alla destra del Cristo, il secondo personaggio è un uomo bruno, posto di profilo, che indossa un manto grigio tendente al bruno; il terzo, di cui si intravede appena il volto, in ombra, è un fanciullo dai capelli castani, chiari; il quarto è un giovane che solleva un calice colmo di vino rosato, indossa un abito di colore rosso vivace, di colore simile a quello di Cristo, e tiene in mano un panno bianco-grigiastro; il quinto è un vecchio canuto dalla carnagione scura che regge in mano un calice di vetro, indossa un manto di colore giallo ocra, un abito nero con i risvolti delle maniche grigi. Del sesto personaggio si intravede parte del volto, giovanile, che compare dietro la spalla del vecchio canuto. Alla sinistra di Cristo il gruppo di commensali è più illuminato: la Vergine, dall'aureola resa con un sottile filo giallo; ha un manto azzurro molto scuro, tendente al grigio, da cui spuntano le maniche di colore rosa scuro. La seconda figura è una giovane donna dal volto molto luminoso che solleva un calice trasparente colmo di un vino rosato, indossa un manto grigio, un abito giallo con le maniche di un brillante e scuro verde azzurro; di una terza figura femminile dai capelli castani si intravede il volto, in ombra dietro il calice; la quarta figura è una donna dai capelli biondi che indossa un abito bianco perlaceo cangiante in rosa e gioielli con pietre brune; la quinta figura è una donna bruna con abito bianco peralceo cangiante in giallo e manto giallo; la sesta è un vecchio con la barba grigia e un copricapo di colore rosso vivace, dalla carnagione scura, che indossa un abito grigio; la settima figura, in primo piano, di profilo è un personaggio maschile che indossa un cappello color ocra-grigiastra, un abito bruno con le maniche e li manto di color rosa. In primo piano le anfore: di colore grigio metallo alcune, altre tendenti al giallo, altre con riflessi ramati. Presso queste anfore vi sono due servitori: un fanciullo dai capelli castano-chiari e dalla carnagione scura, con le guance rosate, che indossa un abito rosso vivace con maniche di colore bruno olivastro e regge in mano un bicchiere appoggiato su un piccolo vassoio e un drappo di colore grigio-argento, e un personaggio maschile, dalla carnagione molto scura e dai capelli bruni stretti da una fascia di colore bianco tendente al grigio perlaceo chiaro, che regge un'anfora e indossa un abito giallo chiaro cangiante in rosa, sotto il quale si vedono: la manica di colore grigio perlaceo con lumeggiature bianche e una parte della tunica di colore rosa spento e scuro. Nel centro della tela, in basso, sotto la tovaglia, c'è un cane di colore nero e bruno molto scuro, alla destra del quale un servitore, un fanciullo biondo rivolto verso la parte più scura del quadro, ma illuminato in volto, porge una salsiera e regge in mano un'ampolla; ha carnagione scura e guance rosse, indossa un copricapo di colore ocra tendente al rosa con una piuma grigia dai riflessi azzurri, calze di colore bruno scuro, abito verde cupo con sbuffi rosa bordati di giallo, gilet giallo spento e drappo grigio perlaceo con lumeggiature bianche. Nell'angolo sinistro della tela è raffigurato un gruppo di suonatori: il personaggio di spalle ha capelli color castano-scuro, abito grigio perlaceo con lumeggiature bianche e bordi gialli, maniche rosa e suona un liuto di colore giallo ocra. Il suonatore di violino, dai capelli castano chiari, con copricapo grigio rosato, indossa un manto (o forse una gonna) giallo ocra con maniche di colore giallo chiaro lumeggiate in bianco, dai risvolti bruno-rosati, e una casacca bruna. Il suonatore di flauto, dai capelli castano chiaro, indossa un abito color rosso brillante con sbuffi di colore verse tendente al grigio e gilet color ocra gialla. Sul tavolo, disposti su una tovaglia bianca ingiallita, stoviglie e vasellame di colore grigio-metallo e in due scure coppe, pochi frutti di colore bruno chiaro. La tela, rinforzata sul retro da tavole di legno, presenta la trama a spina di pesce, caratteristica dei supporti di tela di fiandra, in uso in quell'epoca presso i pittori casalesi. La tela è collocata entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e verniciato. Tipologia a gola; battuta liscia; sottili fasce interna ed esterna modinate.
Persone ritratte Gesù
Maria
Luogo rappresentato Cana
Data dopo il 1623
date QS:P571,+1623-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1623-00-00T00:00:00Z/9
prima del 1625
date QS:P571,+1625-00-00T00:00:00Z/7,P1326,+1625-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale olio su tela
medium QS:P186,Q296955;P186,Q12321255,P518,Q861259
Dimensioni altezza: 415 cm; larghezza: 187 cm
dimensions QS:P2048,415U174728
dimensions QS:P2049,187U174728
institution QS:P195,Q30260731
Numero d'inventario
00030988
Luogo di creazione Alessandria
Note
Italiano: La grande tela, anticamente attribuita a Giuseppe Vermiglio (cfr. F. Gasparolo, Un quadro del Vermiglio, in "Rivista di Storia Arte e Archeologia della Provincia di Alessandria, VII, serie III, fasc. XXVII, 1923, p. 355), pervenne all'Ospedale del Convento di San Bernardino dei Minori Osservanti, ridotto nel 1802 a magazzino militare e poi distrutto (F. Gasparolo, F. Guasco di Bisio, C. Parrsinetti, Raccolta di Iscrizioni Alessandrine, Alessandria, 1935, p. 158) e fu collocata sopra l'altare a destra nella Chiesa dell'Ospedale, già di S. Andrea Avellino e poi di S. Marta. Si ritiene che sia stata donata dal Convento all'Ospedale perché così si legge nel Verbale di consegna alla Pinacoteca del 1903 (Archivio Ospedale) ma l'atto di Donazione non è stato reperito. Il 26.2.1898 (Archivio Ospedale) la Congregazione di Carità decise di dare in consegna il quadro, erroneamente definito come "Coena Domini", al Municipio perché fosse collocato nella Civica Pinacoteca, riservando comunque il diritto di proprietà all'Ospedale. Accettato dalla Giunta Comunale, lo spostamento del quadro avverrà solo il 10.12.1903 (Archivio Ospedale; E. Filippelli, Catalogo della Pinacoteca Viecha in Alessandria, Alessandria, 1915, p. 7). Il dipinto tornato in Ospedale in data 13.11.1957 viene collocato nella Sala del Consiglio (Archivio Ospedale)
Fonte/Fotografo Catalogo generale dei Beni Culturali. Ministero della Cultura (2006). Retrieved on 15 July 2023.
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attuale04:33, 15 lug 2023Miniatura della versione delle 04:33, 15 lug 20231 387 × 775 (351 KB)Brigante mandrognoUploaded a work by Guglielmo Caccia detto il Moncalvo from https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100030988 with UploadWizard

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