Italiano: Veliero con due alberi verticali; quello di prora (trinchetto) a vele quadre, quello di poppa (maestra) a vele auriche e bompresso Lo scafo totalmente in legno è colorato a strisce bianche e nere. Gli alberi, le murate interne e i castelli di poppa e prua sono colorati di giallo Nella parte inferiore a poppa sono chiaramente visibili il timone e l'elica. Il dritto di prua è arrichito di una polena raffigurante una sirenetta. Il coronamento dello specchio di poppa è decorato con una coppia di tritoni che sostengono un ovale blu, cerchiato con cime marinaresche e nodi savoia, contenente il nome Ebe.
- Funzione
Nata per il piccolo cabotaggio nel Mar Mediterraneo, verrà trasformata per crociere addestrative nel mare adriatico e Tirreno per Nocchieri della Marina Militare.
- Modalità d'uso
Strutturata principalmente per la navigazione a vela questo tipo di imbarcazione predilige armare vele quadre per le andature di portanti (lasco e granlasco), mentre le vele di taglio (randa e fiocchi) sono più efficaci in bolina e traverso. Il motore ausiliario viene impiegato principalmente per le manovre portuali.
- Notizie storico-critiche
Impostata nel dicembre del 1918 nel Cantiere Benetti di Viareggio venne varata il 21 agosto 1921 con il nome di San Giorgio. Dapprima con funzione di piccolo cabotaggio tra Genova e Torre del Greco. Nel 1937 gli fu aggiunto un motore ausiliario in grado di garantirgli in mancanza di vento comunque la velocità di 4 nodi. Tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, effettua spesso il trasporto di merci di vario tipo nella linea Cagliari - Napoli - Genova, tratte che venivano percorse in pochi giorni di navigazione. Occasionalmente faceva scalo, sempre per il trasporto merci, anche in nord Africa Allo scoppio della seconda guerra mondiale venne requisita dalla Marina Militare e trasformata in dragamine. Solo alla fine della guerra venne restituita e tornò ad essere usata come nave da carico Successivamente, nel 1952, la Marina Militare italiana la riacquistò e la trasformò in nave scuola per nocchieri, col nome di Ebe. Dalla stiva venne ricavato un grande locale per l'alloggio degli allievi e fu montato un nuovo motore ausiliario Sostituita nel 1958 dalla nave scuola Palinuro, la Ebe dal 1960 fu messa in disarmo nella Base di Portoferraio. Trasferita a La Spezia in attesa di essere demolita venne infine acquistata dal Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano. Nel 1963 nel Cantiere Argo Carpentieri cominciò il recupero dello scafo, che venne sezionato in novanta pezzi ed insieme agli altri elementi venne trasportato a Milano con venticinque autocarri e rimontato all'interno del padiglione Aeronavale del Museo, dove si trova oggi.