Mente estesa
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La mente estesa è un concetto introdotto nel 1998 da Andy Clark e David Chalmers nell'articolo The Extended Mind.
Nell'articolo viene descritto l'esperimento mentale in cui due individui, Inga e Otto, devono recarsi presso il MoMA conoscendo l'indirizzo. Inga utilizza la memoria per recuperare l'informazione, mentre Otto, affetto dal morbo di Alzheimer, si avvale di un taccuino che porta sempre con sé e su cui annota le informazioni.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maria Cristina Amoretti, Otto e Inga: credenze estese, in La mente fuori dal corpo. Prospettive esternaliste in relazione al mentale, FrancoAngeli, ISBN 9788856868852.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Andy Clark e David J. Chalmers, The Extended Mind, in Analysis, vol. 58, n. 1, gennaio 1998, pp. 7-9, DOI:10.2307/3328150.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- mente estesa in Lessico del XXI Secolo (2013), in Lessico del XXI secolo, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012-2013.
- (EN) David Chalmers, The Extended Mind, su TEDxSydney, 11 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2015).