Visualizza wikitesto di Commissione Barroso I

{{Commissione europea
| Nome = Commissione Barroso I
| Immagine = EPP Congress 5044 (8098188173).jpg
| Organizzazione = {{UE}}
| NazPresidente = PRT
| Presidente = [[José Barroso]]
| PartitoPres = [[Partito Popolare Europeo|PPE]]
| Vicepresidente = [[Margot Wallström]]<br />[[Günter Verheugen]]<br />[[Jacques Barrot]]<br />[[Antonio Tajani]]<br />[[Franco Frattini]]<br />[[Jacques Barrot]]<br />[[Siim Kallas]]
| Coalizione = [[Partito Popolare Europeo|PPE]], [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]], [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ALDE]], [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni|AEN]]
| Legislatura = VI legislatura
| DataInizio = 22 novembre [[2004]]
| DataFine = 9 febbraio [[2010]]
| Precedente = [[Commissione Prodi|Prodi]]
| Successiva = [[Commissione Barroso II|Barroso II]]
}}La '''Commissione Barroso I''' è stata la prima [[Commissione europea]] presieduta da [[José Manuel Durão Barroso]], in carica dal 22 novembre [[2004]] al 9 febbraio [[2010]].

== Presidente ==
[[File:Durão Barroso.jpg|thumb|[[José Manuel Durão Barroso]], presidente della [[Commissione europea]].|268x268px]]
* [[José Manuel Durão Barroso]] ({{PRT}}) — [[Partito Popolare Europeo]]
È un esponente del [[Partito Social Democratico (Portogallo)|Partito Social Democratico]] del [[Portogallo]], già [[Primi ministri del Portogallo|Primo ministro del Portogallo]] dal 6 aprile [[2002]] al 29 giugno [[2004]] alla guida di una coalizione di centro-destra.

Dopo le elezioni europee del giugno [[2004]] e la vittoria del [[Partito Popolare Europeo]], era probabile che la presidenza della [[Commissione europea]] venisse assegnata a un esponente del [[Partito Popolare Europeo|PPE]]. Tra i nomi presi in considerazione, oltre a quello di [[José Manuel Barroso]], vi erano quelli del [[Primi ministri del Lussemburgo|primo ministro del Lussemburgo]] [[Jean-Claude Juncker]] e del [[Cancellieri federali dell'Austria|cancelliere austriaco]] [[Wolfgang Schüssel]]; altri ipotesi avanzate, ma più deboli, furono quelle dei commissari europei uscenti [[Michel Barnier]], [[Franz Fischler]] e [[Chris Patten]]<ref>{{Cita web|titolo=Choosing a New EU Commission President|data=4 giugno 2004|editore=Deutsche Welle|url=http://www.dw-world.de/dw/article/0,,1237192,00.html|accesso=29 novembre 2010}}</ref>.

Vennero presi in considerazione anche esponenti di partiti diversi dal [[Partito Popolare Europeo|PPE]]: il [[Primi ministri del Belgio|primo ministro del Belgio]] [[Guy Verhofstadt]], in quota [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]], sostenuto da [[Francia]] e [[Germania]] ma osteggiato da [[Regno Unito]], [[Italia]], [[Spagna]] e [[Polonia]] per la sua opposizione alla guerra in Iraq e all'inserimento di un riferimento alle radici cristiane nella [[Costituzione europea]]<ref>{{Cita web|titolo=Two more candidates for Commission President|data=18 giugno 2004|editore=EPHA|url=http://www.epha.org/a/1298|accesso=29 novembre 2010}}</ref>; il presidente uscente del [[Parlamento Europeo]] [[Pat Cox]], anch'egli in rappresentanza dell'ELDR; l'[[Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune]] [[Javier Solana]], espressione del PSE.

La candidatura di [[José Manuel Barroso|Barroso]] riuscì infine ad imporsi, nonostante il sostegno che aveva dato alla guerra in Iraq. Gli altri possibili candidati suscitarono maggiori perplessità e sollevarono maggiore opposizione, per cui la scelta di [[José Manuel Barroso|Barroso]] costituì sostanzialmente un compromesso al ribasso. La nomina di [[José Manuel Barroso|Barroso]] venne approvata dal [[Parlamento Europeo]] il 22 luglio [[2004]] con 413 voti favorevoli, 215 contrari e 44 astensioni; la maggior parte del sostegno venne dal [[Partito Popolare Europeo]] e dai [[Democratici Europei]].

In seguito [[José Manuel Barroso|Barroso]] guadagnò maggiori consensi, grazie all'abilità mostrata nell'assegnare i vari portafogli della sua commissione, facendo attenzione alle competenze dei singoli commissari e assegnando i portafogli di maggiore peso non solo a commissari provenienti dagli Stati membri più grandi dell'[[Unione europea]].

==Approvazione della Commissione==
 
Dopo l'assegnazione dei portafogli ai commissari designati da parte del presidente [[José Manuel Barroso|Barroso]], tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre [[2004]] si sono svolte le audizioni dei commissari designati davanti al [[Parlamento Europeo]].

Il [[Parlamento Europeo]] criticò l'assegnazione di alcuni portafogli a dei commissari, come [[Ingrida Udre]], [[László Kovács (politico)|László Kovács]], [[Neelie Kroes]] e [[Mariann Fischer-Boel]]. Tuttavia, il problema più grave fu quello posto dalla nomina del commissario italiano [[Rocco Buttiglione]] come [[Commissario europeo per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza|commissario per la giustizia, la libertà e la sicurezza]]. Con tale portafoglio [[Rocco Buttiglione|Buttiglione]] avrebbe dovuto occuparsi anche della tutela dei diritti fondamentali; tuttavia, i suoi punti di vista molto conservatori sull'omosessualità intesa come peccato e sul ruolo delle donne condussero i parlamentari europei a bocciare la sua nomina<ref>{{Cita web|cognome=Bowley|nome=Graham|titolo=EU deputies not swayed on Buttiglione: Barroso proposals fail to quell revolt|editore=[[International Herald Tribune]]|url=http://www.iht.com/articles/2004/10/22/union_ed3__10.php|data=22 ottobre 2004|accesso=29 novembre 2010|dataarchivio=20 aprile 2013|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6G1XmomRf?url=http://global.nytimes.com/?iht|urlmorto=sì}}</ref>. Si è trattato della prima volta che il [[Parlamento Europeo]] ha respinto la nomina di un commissario europeo<ref>{{Cita web|cognome=Bowley|nome=Graham|titolo=Buttiglione affair highlights evolving role of Parliament: Questions arise on democracy at the EU|editore=[[International Herald Tribune]]|url=http://www.iht.com/articles/2004/10/18/brussels_ed3_.php|data=18 ottobre 2004|accesso=29 novembre 2010|dataarchivio=10 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090210125124/http://www.iht.com/articles/2004/10/18/brussels_ed3_.php|urlmorto=sì}}</ref>.

Il [[Partito del Socialismo Europeo]] annunciò il suo voto contro la nuova commissione, a meno che [[José Manuel Barroso|Barroso]] rivedesse la sua composizione e [[Rocco Buttiglione|Buttiglione]] fosse sostituito. La nuova commissione era appoggiata dal [[Partito Popolare Europeo]] e da parte del [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori]], ma non era sicuro che avrebbe ottenuto l'approvazione della maggioranza dei parlamentari europei. Per assicurare l'approvazione della commissione, [[José Manuel Barroso|Barroso]] fu costretto a ritirare la sua proposta di assegnazione dei portafogli e propose una nuova commissione tre settimane più tardi. Il commissario italiano designato [[Rocco Buttiglione|Buttiglione]] era stato sostituito da [[Franco Frattini]], che aveva mantenuto lo stesso portafoglio, mentre a [[László Kovács (politico)|László Kovács]] era stato assegnato il portafoglio della fiscalità invece che quello dell'energia, assegnato a [[Andris Piebalgs]], che sostituì [[Ingrida Udre]] come commissario designato della [[Lettonia]]<ref>{{Cita web|cognome=Bowley|nome=Graham|titolo=EU Parliament likely to accept commission: Barroso set to win with new team|editore=[[International Herald Tribune]]|url=http://www.iht.com/articles/2004/11/17/union_ed3__6.php|data=17 novembre 2004|accesso=29 novembre 2010|dataarchivio=9 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090209203855/http://www.iht.com/articles/2004/11/17/union_ed3__6.php|urlmorto=sì}}</ref>.

Un ultimo problema sulla commissione Barroso venne sollevato dal gruppo parlamentare euroscettico [[Indipendenza e Democrazia]] e riguardava il commissario designato francese [[Jacques Barrot]]. Nel 2000 [[Jacques Barrot|Barrot]] era infatti stato condannato per uno scandalo relativo a finanziamenti illeciti al suo partito, ma aveva poi beneficiato di un'amnistia dell'allora presidente francese [[Jacques Chirac]]. Tuttavia, [[José Manuel Barroso|Barroso]] difese la nomina di [[Jacques Barrot|Barrot]]<ref>{{Cita web|cognome=Bowley|nome=Graham|titolo=Questions arise over another EU commissioner|editore=[[International Herald Tribune]]|url=http://www.iht.com/articles/2004/11/20/eu_ed3__0.php|data=17 novembre 2004|accesso=29 novembre 2010|dataarchivio=10 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090210125553/http://www.iht.com/articles/2004/11/20/eu_ed3__0.php|urlmorto=sì}}</ref>.

La Commissione è stata infine approvata dal [[Parlamento Europeo]] il 18 novembre [[2004]] con 449 voti a favore, 149 contro e 82 astenuti. I tre maggiori gruppi parlamentari annunciarono il loro appoggio alla commissione. La nuova commissione entrò in carica il 22 novembre.

=== Composizione politica ===
* [[Sinistra (politica)|Sinistra]] / [[Socialismo|Socialisti]] ([[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] e altri partiti di centrosinistra): 7 membri 
* [[Destra (politica)|Destra]] / [[Conservatorismo|Conservatori]] ([[Partito Popolare Europeo|PPE]] e [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni|AEN]]): 11 membri
* [[Liberalismo|Liberali]] ([[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]): 8 membri
* Indipendenti: 1 membro

== Componenti della Commissione ==
{| class="wikitable unsortable" cellpadding="2" cellspacing="0" border="1" width="100%" style="border-collapse:collapse; border:#555"
|-
! width="125" bgcolor="#99badd" colspan="2" |Commissario
! width="70" class="unsortable" bgcolor="#99badd" |Immagine
! width="360" bgcolor="#99badd" |Incarico e competenze
! width="105" bgcolor="#99badd" |Stato
! width="120" bgcolor="#99badd" |Partito politico europeo
! class="unsortable" |Partito politico nazionale
|-
| width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[José Manuel Durão Barroso]]
|[[File:José Manuel Barroso MEDEF 2.jpg|sinistra|senza_cornice|129x129px]]
| [[Presidente della Commissione europea]]
| {{PRT}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Partito Social Democratico (Portogallo)|Partito Social Democratico]] 
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" |
| [[Margot Wallström]]
|[[File:Margot Wahlstrom Sveriges EU-kommissionar.jpg|sinistra|senza_cornice|152x152px]]
| [[Commissario europeo per le Relazioni Istituzionali e la Strategia di Comunicazione|Commissaria europea per le relazioni istituzionali e strategia di comunicazione]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small>
| {{SWE}}
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|[[Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Joaquín Almunia]]
|[[File:Joaquin Almunia Mercosul.jpg|sinistra|senza_cornice|147x147px]]
| [[Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari|Commissario europeo per gli affari economici e monetari]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small> 
| {{ESP}}
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|[[Partito Socialista Operaio Spagnolo]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Günter Verheugen]]
|[[File:Günter Verheugen (2019) (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|160x160px]]
| [[Commissario europeo per le Imprese e l'Industria|Commissario europeo per le imprese e l'industria]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small>
| {{DEU}}
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|[[Partito Socialdemocratico di Germania]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Jacques Barrot]]
<small>(2004-2008)</small>
|[[File:Jacques Barrot 2004.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| rowspan="2" ! | [[Commissario europeo per i Trasporti|Commissario europeo per i trasporti]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small>
| {{FRA}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Unione per un Movimento Popolare]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Antonio Tajani]]<ref>Tajani prese il posto di Frattini come commissario dell'Italia il 9 maggio 2008, gli venne assegnata la delega ai trasporti</ref><small>(2008-2010)</small>
|[[File:Antonio Tajani 2006.jpg|sinistra|senza_cornice|133x133px]]
| rowspan="2" ! | {{ITA}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Forza Italia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Franco Frattini]]
<small>(2004-2008)</small>
|[[File:Franco Frattini on April 6, 2011.jpg|sinistra|senza_cornice|134x134px]]
| ! rowspan=2 |[[Commissario europeo per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza|Commissario europeo per la giustizia, la libertà e la sicurezza]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small>
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Forza Italia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Jacques Barrot]]<ref>Barrot subentrò a Frattini il 9 maggio 2008, dopo le dimissioni di quest'ultimo.</ref><small>(2008-2010)</small>
|[[File:Jacques Barrot 2004.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| {{FRA}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Unione per un Movimento Popolare]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Siim Kallas]]
|[[File:Siim Kallas 2004.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| [[Commissario europeo per l'amministrazione|Commissario europeo per gli affari amministrativi]], [[Commissario europeo per la Fiscalità e l'Unione Doganale|gli audit e la lotta antifrode]]
<small>Vicepresidente della Commissione europea</small>
| {{EST}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Partito Riformatore Estone]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Alleanza per l'Europa delle Nazioni}}" |
| [[Charlie McCreevy]]
|[[File:Charlie McCreevy, September 2004 02 (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|133x133px]]
| [[Commissario europeo per il Mercato Interno ed i Servizi|Commissario europeo per il mercato interno e i servizi]]
| {{IRL}}
|[[Alleanza per l'Europa delle Nazioni|AEN]]
|[[Fianna Fáil]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Mariann Fischer Boel]]
|[[File:Mariann Fischer Boel.jpg|sinistra|senza_cornice|134x134px]]
| [[Commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale|Commissario europeo per l'agricoltura e sviluppo rurale]]
| {{DNK}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Sinistra - Partito Liberale di Danimarca]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Neelie Kroes]]
|[[File:Neelie kroes.jpg|sinistra|senza_cornice|114x114px]]
| [[Commissario europeo per la Concorrenza|Commissario europeo per la concorrenza]]
| {{NLD}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Peter Mandelson]]
<small>(2004-2008)</small>
|[[File:Peter Mandelson at Politics of Climate Change 3.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| rowspan="3" ! |[[Commissario europeo per il Commercio|Commissario europeo per il commercio]]
| rowspan="2" ! |{{GBR}}
|rowspan="2" ! |[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|rowspan="2" ! |[[Partito Laburista]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Catherine Ashton|Catherine Margaret Ashton]]<ref>Ashton prese il posto di Mandelson il 6 ottobre 2008.</ref><ref>Alcuni mesi prima della fine del mandato della Commissione Barroso I, Ashton è stata nominata Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. A partire da quel momento ha ottenuto, tra le altre cose, la delega alle relazioni esterne precedentemente assegnata al commissario Benita Ferrero-Waldner, che in maniera simmetrica ottenne invece la delega al commercio precedentemente assegnata ad Ashton.</ref><small>(2008-2009)</small>
|[[File:Baroness Ashton headshot.jpg|sinistra|senza_cornice|140x140px]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Benita Ferrero-Waldner]]<ref>Ferrero-Waldner ottenne la delega al commercio (mantenendo anche quella alla politica di vicinato precedentemente ottenuta) dopo la nomina di Ashton come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nell'ultimo periodo del mandato della Commissione Barroso I.</ref><small>(2009-2010)</small>
|[[File:31. ISC-Symposium-Benita Ferrero-Waldner-HSGN 028-01546.JPG|sinistra|senza_cornice|152x152px]]
| {{AUT}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Partito Popolare Austriaco]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Joe Borg]]
|[[File:Joe Borg 2004 (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| [[Commissario europeo per la Pesca e gli Affari Marittimi|Commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca]]
| {{MLT}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Partito Nazionalista]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Stavros Dimas]]
|[[File:Stavros Dimas 2008.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| [[Commissario europeo per l'Ambiente|Commissario europeo per l'ambiente]]
| {{GRC}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Nuova Democrazia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Markos Kyprianou]]
<small>(2004-2008)</small>
|[[File:Markos Kyprianou 2007.jpg|sinistra|senza_cornice|151x151px]]
| rowspan="2" ! |[[Commissario europeo per la Sanità|Commissario europeo per la sanità]]
| rowspan="2" ! |{{CYP}}
| ! rowspan = 2 | [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
| ! rowspan = 2 | [[Partito Democratico (Cipro)|ΔΚ]],
[[Democratici Uniti]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Androulla Vassiliou]]<ref>Vassiliou prese il posto di Kyprianou dal 10 aprile 2008.</ref><small>(2008-2010)</small>
|[[File:Androulla Vassiliou at Göteborg Book Fair 2013 (crop).jpg|sinistra|senza_cornice|117x117px]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Louis Michel]]
<small>(2004-2009)</small>
|[[File:Louis Michel - 2005 (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|142x142px]]
| rowspan="2" ! |[[Commissario europeo per lo Sviluppo|Commissario europeo per lo sviluppo]] [[Commissario europeo per la Cooperazione internazionale, gli Aiuti umanitari e la Risposta alle Crisi|e gli aiuti umanitari]]
| rowspan="2" ! |{{BEL}}
| ! rowspan = 2 | [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Movimento Riformatore]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Karel De Gucht]]<ref>De Gucht prese il posto di Michel il 17 luglio 2009.</ref><small>(2009-2010)</small>
|[[File:Karel-de-gucht.jpg|sinistra|senza_cornice|145x145px]]
|[[Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Olli Rehn]]
|[[File:Olli Rehn by Moritz Kosinsky 2.jpg|sinistra|senza_cornice|139x139px]]
| [[Commissario europeo per l'Allargamento|Commissario europeo per l'allargamento]]
| {{FIN}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Partito di Centro Finlandese]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Vladimír Špidla]]
|[[File:Vladimir Spidla, 2007 crop.jpg|sinistra|senza_cornice|117x117px]]
| [[Commissario europeo per l'Occupazione, gli Affari Sociali e l'Integrazione|Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità]]
| {{CZE}}
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|[[Partito Socialdemocratico Ceco]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[László Kovács (politico)|László Kovács]]
|[[File:MSZP Congress July 2014-07.JPG|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| [[Commissario europeo per la Fiscalità e l'Unione Doganale|Commissario europeo per la fiscalità e l'unione doganale]]
| {{HUN}}
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]] 
|[[Partito Socialista Ungherese]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[Dalia Grybauskaitė|Dalia Grybauskait&#279;]]
<small>(2004-2009)</small>
|[[File:2009 m. Respublikos Prezidento rinkimai Dalia grybauskaitė 19.jpg|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| rowspan="2" ! |[[Commissario europeo per la Programmazione Finanziaria ed il Bilancio|Commissario europeo per la programmazione finanziaria e il bilancio]]
| rowspan="2" ! |{{LTU}}
| colspan="2" | [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Algirdas Šemeta]]<ref>Šemeta prese il posto di Grybauskaite il 1º luglio 2009.</ref><small>(2009-2010)</small>
|[[File:Algirdas Šemeta.jpg|sinistra|senza_cornice|152x152px]]
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
| |
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Benita Ferrero-Waldner]]<ref>In seguito all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, alcuni mesi prima della fine del mandato della Commissione Barroso I l'allora commissario al commercio Catherine Ashton è stata nominata Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. A partire da quel momento ha ottenuto, tra le altre cose, la delega alle relazioni esterne precedentemente assegnata a Ferrero-Waldner, che in maniera simmetrica ottenne invece la delega al commercio precedentemente assegnata ad Ashton. Nell'ultimo periodo della sua permanenza in carica Ferrero-Waldner è stata dunque commissario al commercio ed alla politica estera di vicinato.</ref><small>(2004-2009)</small>
|[[File:31. ISC-Symposium-Benita Ferrero-Waldner-HSGN 028-01546.JPG|sinistra|senza_cornice|152x152px]]
| [[Commissario europeo per le relazioni esterne]]<ref>Dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e la nomina dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la delega alle relazioni esterne è divisa da quella alla politica di vicinato ed è stata trasferita all'Alto rappresentante.</ref> [[Commissario europeo per l'allargamento e la politica di vicinato|e la politica europea di vicinato]]
| {{AUT}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Partito Popolare Austriaco]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Ján Figeľ]]
<small>(2004-2009)</small>
|[[File:Ján Figeľ 2011.jpg|sinistra|senza_cornice|144x144px]]
| rowspan="2" ! |[[Commissario europeo per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù|Commissario europeo per l'istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù]]
| rowspan="2" ! | {{SVK}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Movimento Cristiano-Democratico]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito del Socialismo Europeo}}" | 
| [[Maroš Šefčovič]]<ref>Šefčovič prese il posto di Fige&#318; il 1º ottobre 2009.</ref><small>(2009-2010)</small>
|[[File:Maroš Šefčovič MSC 2017 (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|133x133px]]
|[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]
|[[Direzione - Socialdemocrazia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Danuta Hübner]]
<small>(2004-2009)</small>
|[[File:36. St.Gallen Symposium-Danuta Hübner-HSGN 028-01856.JPG|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| rowspan="2" ! |[[Commissario europeo per la Politica Regionale|Commissario europeo per la politica regionale]]
| rowspan="2" ! |{{POL}}
| ! rowspan= 2 |[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
| ! rowspan = 2 | [[Piattaforma Civica]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Paweł Samecki]]<ref>Samecki prese il posto di Hübner il 4 luglio 2009.</ref><small>(2009-2010)</small>
|[[File:Pawel Samecki 2014 AB.jpg|sinistra|senza_cornice|132x132px]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Andris Piebalgs]]
|[[File:Andris Piebalgs on March 31, 2010.jpg|sinistra|senza_cornice|143x143px]]
| [[Commissario europeo per l'Energia|Commissario europeo per l'energia]]
| {{LVA}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Via Lettone]]
[[Primo Partito di Lettonia - Via Lettone]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Janez Potočnik]]
|[[File:Janez Potočnik, Strasbourg - Diliff.jpg|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| [[Commissario europeo per la Scienza e la Ricerca|Commissario europeo per la scienza e la ricerca]]
| {{SVN}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Democrazia Liberale di Slovenia]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito Popolare Europeo}}" |
| [[Viviane Reding]]
|[[File:Viviane Reding.jpg|sinistra|senza_cornice|100x100px]]
| [[Commissario europeo per la Società dell'Informazione e i Mezzi di Comunicazione|Commissario europeo per la società dell'informazione e i mezzi di comunicazione]]
| {{LUX}}
|[[Partito Popolare Europeo|PPE]]
|[[Partito Popolare Cristiano Sociale]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Meglena Kuneva]]
|[[File:Меглена Кунева.jpg|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| [[Commissario europeo per la Tutela dei Consumatori|Commissario europeo per la tutela dei consumatori]]
| {{BGR}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
|[[Movimento Nazionale per la Stabilità e il Progresso]]
|-
|width="5" style="background-color:{{Colore partito|Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa}}" |
| [[Leonard Orban]]<ref>Con l'ingresso della [[Romania]] nell'[[Unione europea|Unione Europea]] nel [[2007]] e di conseguenza il diritto ad esprimere un [[Commissario europeo]], ad [[Leonard Orban|Orban]] viene affidato il portafoglio del multilinguismo. </ref>
<small>(2007-2010)</small>
|[[File:Leonard Orban 2006 (cropped).jpg|sinistra|senza_cornice|150x150px]]
| [[Commissario europeo per l'Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù|Commissario europeo per il multilinguismo]]
| {{ROU}}
|[[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ELDR]]
| -
|}

==Attività svolta==

La Commissione Barroso I ereditò dalla precedente [[Commissione Prodi]] la direttiva sui servizi nel mercato interno, nota anche come [[direttiva Bolkestein]]. Tale direttiva puntava a liberalizzare il settore dei servizi all'interno dell'Unione Europea, che comprende circa i due terzi dell'economia europea. Il nuovo [[Commissario europeo per il Mercato Interno ed i Servizi|commissario per il mercato interno ed i servizi]], [[Charlie McCreevy]], propose per la direttiva un testo piuttosto diverso dalla bozza elaborata dal suo predecessore, accogliendo così le modifiche proposte dal [[Parlamento europeo]] e venendo incontro alle forti preoccupazioni espresse dai sindacati<ref name="iht.com">{{en}} [http://www.iht.com/articles/2006/05/29/business/service.php|date=2006-05-31 EU ministers reach deal on controversial services directive] International Herald Tribune</ref>. L'accordo finale raggiunto nel maggio 2007 consentì l'approvazione della direttiva; l'accordo escluse dai settori coinvolti dalla direttiva numerosi servizi (sanità, sicurezza, assistenza sociale...) e rigettò la proposta del principio del Paese di origine per cui un'azienda avrebbe potuto operare in qualsiasi parte dell'Unione Europea rispettando le norme sul lavoro del proprio stato membro di origine<ref name="iht.com"/>.

Un'iniziativa della Commissione che godette di ampio sostegno dell'opinione pubblica fu il regolamento sui costi del roaming all'interno dell'Unione Europea, portato avanti dalla [[Commissario europeo per l'Agenda digitale|commissario per la società dell'informazione e i mezzi di comunicazione]] [[Viviane Reding]]. Il regolamento pose un limite ai costi di roaming delle chiamate effettuate da un telefono cellulare europeo all'interno di uno stato membro diverso dal suo di origine<ref>{{Cita web|cognome=Laitner|nome=Sarah|coautori=Tobias Buck|titolo=EU agrees to slash ‘roaming’ charges|editore=[[Financial Times]]|url=https://www.ft.com/cms/s/bb579a12-03e6-11dc-a931-000b5df10621,Authorised=false.html?_i_location=http%3A%2F%2Fwww.ft.com%2Fcms%2Fs%2F0%2Fbb579a12-03e6-11dc-a931-000b5df10621.html|data=16 maggio 2007}}</ref>.

La [[REACH|direttiva REACH]] costituì un'altra importante direttiva approvata dalla Commissione Barroso I. La direttiva regolamenta l'utilizzo di oltre 30.000 sostanze chimiche all'interno dell'UE per tutelare la salute dell'ambiente e dei cittadini. La direttiva REACH costituisce il più corposo singolo atto mai prodotto dalla Commissione ed è un punto di riferimento anche per il resto del mondo<ref>{{Cita web|titolo=Parliament and Council finally REACH agreement on chemicals legislation|editore=[[Alliance of Liberals and Democrats|ALDE website]]|url=http://www.alde.eu/index.php?id=42&type=98&tx_ttnews%5Btt_news%5D=8233&cHash=1bf007b5e8|data=30 novembre 2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090209055205/http://www.alde.eu/index.php?id=42&type=98&tx_ttnews%5Btt_news%5D=8233&cHash=1bf007b5e8|dataarchivio=9 febbraio 2009}}</ref>.

Il 10 gennaio 2007 la Commissione rese pubblica la politica energetica dell'Unione Europea, mirata a istituire un mercato unico europeo dell'energia, a contrastare il cambiamento climatico favorendo le energie da fonti rinnovabili e a assicurare maggiore indipendenza strategica dell'UE dai fornitori stranieri di combustibili fossili<ref>{{Cita web|titolo=EU plans 'industrial revolution'|editore=[[BBC News]]|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6247199.stm|data=10 gennaio 2007}}</ref>.

Il [[Commissario europeo per la Concorrenza|commissario per la concorrenza]] [[Neelie Kroes]] proseguì l'azione iniziata dalla [[Commissione Prodi]] contro [[Microsoft]] per l'abuso della sua posizione dominante di mercato. [[Microsoft]] ricevette una multa di 497 milioni di euro, la più alta multa mai imposta dalla Commissione ad una singola azienda<ref>{{Cita web|titolo=Microsoft drops appeals in EU antitrust case|editore=[[International Herald Tribune]]|url=http://www.iht.com/articles/2007/10/24/business/msft.php|data=24 ottobre 2006|accesso=17 gennaio 2011|dataarchivio=26 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071026073651/http://www.iht.com/articles/2007/10/24/business/msft.php|urlmorto=sì}}</ref>.

Il 3 marzo 2010 il Presidente Barroso annunciò la strategia decennale [[Europa 2020]], una proposta per rilanciare l'economia europea e indirizzarla verso una crescita innovativa, sostenibile e inclusiva e per coordinare meglio le politiche economiche europee e nazionali<ref>{{en}} [http://ec.europa.eu/news/economy/100303_en.htm "Europe 2020: Commission proposes new economic strategy"] Commissione europea</ref>.

Il [[Commissario europeo per la Pesca e gli Affari Marittimi|commissario per la pesca e gli affari marittimi]] [[Joe Borg]] pose le basi per la creazione di una politica marittima integrata<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2007:0575:FIN:IT:PDF Comunicazione della Commissione sulla politica marittima integrata] eur-lex.europa.eu</ref>.

==Evoluzione del ruolo della Commissione==

Il mandato della Commissione Barroso I vide una crescente attività politica dei suoi componenti: alcuni, come [[Louis Michel]] nel 2007, parteciparono direttamente alle elezioni politiche nel loro Paese di origine<ref>[https://euobserver.com/9/23730 "EU development commissioner to take unpaid leave"] EuObserver</ref>, mentre altri dichiararono il loro appoggio a determinati candidati impegnati in competizioni elettorali. Fu questo il caso di [[Neelie Kroes]] e del suo appoggio ad [[Angela Merkel]] nelle elezioni politiche del 2005 e di [[Margot Wallström]] e del suo appoggio a [[Ségolène Royal]] nelle elezioni presidenziali francesi del 2007<ref>{{en}} [https://euobserver.com/9/23929 "EU commissioner backs Royal in French election"] EuObserver</ref>.

L'impegno dei commissari nelle competizioni elettorali nazionali appariva in contrasto con l'esigenza di assicurare la neutralità della Commissione europea nei confronti delle vicende politiche interne agli stati membri. Tuttavia, [[Louis Michel|Michel]] e [[Margot Wallström|Wallström]] difesero le loro scelte sostenendo che il loro impegno politico aiutava ad avvicinare la Commissione ai cittadini e ad evidenziare il ruolo politico della Commissione<ref>{{en}} [https://euobserver.com/9/24016 "Brussels struggles with communication policy"] EuObserver</ref>.

==Evoluzione dell'apparato burocratico==

La nomina di [[Catherine Day]] come [[Segretariato generale della Commissione europea|Segretario generale della Commissione]] nel 2005 segnò un passaggio significativo nell'evoluzione della Commissione. Oltre ad essere la prima donna a ricoprire tale incarico, la nomina di Day si inserì in un più vasto cambiamento dei dirigenti generali della Commissione che fu vista come un successo [[liberalismo in Europa|dell'ala liberale della Commissione]], della [[Germania]] e del [[Regno Unito]] e come una sconfitta della [[Francia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ft.com/cms/s/eb76945c-51fc-11da-9ca0-0000779e2340,dwp_uuid=d4f2ab60-c98e-11d7-81c6-0820abe49a01.html|titolo=Inside Brussels: right turn ahead|autore=George Parker|editore=[[Financial Times|The Financial Times]]|data=10 novembre 2005|lingua=en|accesso=15 giugno 2021|urlarchivio=https://archive.is/20150507092901/http://www.ft.com/cms/s/1/eb76945c-51fc-11da-9ca0-0000779e2340.html%23axzz3ZRYHPnkd|dataarchivio=7 maggio 2015}}</ref>.

Il commissario [[Günter Verheugen]] segnalò la gravità del problema della frammentazione delle Direzioni generali della Commissione e della parziale sovrapposizione dei mandati di alcuni commissari, che comportavano insufficiente coerenza delle politiche e lotte interne per l'affermazione dell'egemonia<ref>{{en}} [https://web.archive.org/web/20070813232846/http://www.euractiv.com/en/innovation/interview-gunter-verheugen-vice-president-commissioner-enterprise-industry/article-143183 Intervista con Guenter Verheugen] EurActiv</ref>.

== Commissione Barroso II ==
Il presidente Barroso è stato riconfermato dal [[Consiglio europeo]] e dal [[Parlamento europeo]] per un secondo mandato ed ha perciò presentato una nuova [[Commissione Barroso II|commissione]], che è stata approvata dal [[Parlamento europeo]] il 9 febbraio [[2010]].

==Note==
<references/>

== Voci correlate ==

* [[Unione europea]]
* [[Commissione europea]]

{{Box successione
| tipologia = oggetto
| carica = [[Commissione europea]]
| periodo = 22 novembre [[2004]] - 9 febbraio [[2010]]
| precedente = [[Commissione Prodi]]
| successivo = [[Commissione Barroso II]]
}}
{{Commissione Barroso I}}
{{Sistema politico dell'Unione europea}}
{{Commissioni europee}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Politica|Unione europea}}

[[Categoria:Commissione Barroso I| ]]