Visualizza wikitesto di Battaglia di Damasco

{{conflitto
|Tipo = Battaglia
|Nome del conflitto = Battaglia di Damasco
|Parte_di = della [[guerra civile siriana]]
|Immagine = Battle of Damascus map.svg
|Larghezzaimmagine = 300px
|Didascalia = Situazione durante la battaglia di Damasco. Le aree rosa indicano le zone di combattimento.
|Data = 15 luglio - 4 agosto 2012
|Luogo = [[Damasco]], [[Siria]]
|Casus = 
|Esito = Vittoria dell'[[Forze armate siriane|esercito siriano]]<ref>{{cita news|autore=Anna Edwards|url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-2180750/Syrian-government-declares-victory-rebels-Damascus-onslaught-continues-Aleppo.html|titolo=Syrian government declares victory over rebels in Damascus as onslaught continues in country's largest city|pubblicazione=Daily Mail|data=24 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>
* Offensiva ribelle respinta
* Uccisione di 4 alti esponenti della sicurezza e del governo siriani<ref name="ReferenceB">{{cita news|autore=Damien McElroy|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/9408321/Assads-brother-in-law-and-top-Syrian-officials-killed-in-Damascus-suicide-bomb.html|titolo=Assad's brother-in-law and top Syrian officials killed in Damascus suicide bomb|pubblicazione=Telegraph UK|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>
* Ritirata ribelle verso i quartieri periferici
|Mutamenti_territoriali = 
|Schieramento1 = [[File:Flag of Syria 2011, observed.svg|20px|border]] [[Esercito siriano libero]]<br />[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Jaysh al-Islam|Liwa al-Islam]]
|Schieramento2 = {{Bandiera|SYR}} [[Siria|Repubblica Araba di Siria]]
* {{simbolo|Coat of arms of Syria.svg}} [[Forze armate siriane]]
* [[Shabiha]]
<br />[[File:PFLP-GC Flag.svg|20px|border]] [[Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina]]
|Schieramento3 = 
|Comandante1 = [[File:Flag of Syria 2011, observed.svg|20px|border]] [[Riyad al-As'ad|Riyāḍ al-Asʿad]]<br />[[File:Flag of Syria 2011, observed.svg|20px|border]] Qassim Saadedine
|Comandante2 = {{bandiera|SYR}} [[Bashar al-Assad]]<br />{{bandiera|SYR}} [[Maher al-Assad|Māher al-Assad]]<br />{{bandiera|SYR}} [[Fahd Jasim al-Furayj|Fahd Jāsim al-Furayj]]<br />{{bandiera|SYR}} [[Dawud Rajiha|Dāwūd Rājiḥa]]†<br />{{bandiera|SYR}} [[Asif Shawkat|Āṣif Shawkat]]†
|Comandante3 = 
|Effettivi1 = 2.500<ref>{{cita news|url=http://archive.indianexpress.com/news/rebels-start-ops-to-free-damascus-assad-sends-in-helicopters-tanks/976028/|titolo=Rebels start ops to free Damascus, Assad sends in helicopters, tanks|pubblicazione=The Indian Express|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> - 5.000<ref>{{cita news|autore=Loveday Morris e Nicholas Cecil|url=https://www.standard.co.uk/news/world/5000-rebel-fighters-heading-to-damascus-to-topple-bashar-alassad-7958704.html|titolo=5,000 rebel fighters 'heading to Damascus to topple Bashar al-Assad'|pubblicazione=London Evening Standard|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> miliziani
|Effettivi2 = Sconosciuto
|Effettivi3 = 
|Perdite1 = 300 morti<ref>{{cita news|url=http://blogs.aljazeera.com/topic/syria/syrian-army-declares-al-tadamun-damascus-district-free-insurgency|titolo=Syrian army declares Al Tadamun in Damascus district as 'free of insurgency'|pubblicazione=Al Jazeera|data=5 agosto 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|dataarchivio=14 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151014100900/http://blogs.aljazeera.com/topic/syria/syrian-army-declares-al-tadamun-damascus-district-free-insurgency|urlmorto=sì}}</ref><br />14 veicoli distrutti<ref>{{cita news|autore=Josh Levs e Brian Walker|url=https://edition.cnn.com/2012/07/17/world/meast/syria-unrest/index.html|titolo=Syrian soldiers jump through flaming hoops as helicopters fly over capital|pubblicazione=CNN|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>
|Perdite2 = 130 soldati morti<ref>{{cita news|autore=Erika Solomon e Mariam Karouny|url=https://www.thestar.com.my/story.aspx/?file=%2f2012%2f7%2f17%2fworldupdates%2f2012-07-17T131724Z_35_BRE8640R3_RTROPTT_0_UK-SYRIA-CRISIS&sec=Worldupdates|titolo=Syria fighting rages in capital, Russia pressed|pubblicazione=The Star|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201173823/http://www.thestar.com.my/story.aspx/?file=%2f2012%2f7%2f17%2fworldupdates%2f2012-07-17T131724Z_35_BRE8640R3_RTROPTT_0_UK-SYRIA-CRISIS&sec=Worldupdates|urlmorto=sì}}</ref><br />4 alti dirigenti politici morti<br />3 elicotteri abbattuti<ref>{{cita news|autore=FP Staff|url=http://www.firstpost.com/world/syrian-rebels-converge-on-capital-russia-pressed-380992.html|titolo=Syrian rebels converge on capital, Russia pressed|pubblicazione=First Post|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>
|Perdite3 = 
|Perdite4 = 
|Note = 
}}
{{Campagnabox Guerra civile siriana}}
La '''battaglia di Damasco''', denominata anche '''operazione Vulcano di Damasco''' <ref>{{cita news|autore=Casey Michel|url=http://talkingpointsmemo.com/livewire/operation-damascus-volcano-erupts-across-syrian-capital|titolo='Operation Damascus Volcano' Erupts Across Syrian Capital|pubblicazione=TPM|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> è stata una battaglia occorsa durante la [[guerra civile siriana]] ed iniziata il 15 luglio 2012<ref>{{cita news|url=http://www.lbcgroup.tv/news/41304/iraq-calls-on-citizens-in-syria-to-return-home|titolo=Syria says security forces push back Damascus rebels|pubblicazione=LBC International|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

In seguito all'iniziale conquista da parte dei ribelli di molti distretti della città, inclusi quelli centrali, e all'uccisione di 4 alti rappresentanti del governo siriano, i miliziani hanno dovuto ritirarsi a causa del vincente contrattacco governativo. Per la prima volta vengono impiegati carri armati ed elicotteri nelle aree centrali della capitale siriana.

Lo svolgimento e soprattutto gli eventi accaduti il 18 luglio rendono questa battaglia una delle più importanti della [[guerra civile siriana]]. Infatti i ribelli siriani hanno raggiunto la massima vicinanza alla vittoria finale, non riuscendo però a infliggere il colpo decisivo per determinare il crollo del governo. La successiva vincente controffensiva ha determinato l'allontanamento definitivo dei ribelli dal centro di [[Damasco]], ha reso evidente il mancato appoggio popolare alla rivolta armata e determinato la prima vera sconfitta dell'[[Esercito siriano libero]].

== La battaglia ==
=== L'offensiva ===
Per l'offensiva vengono spostati verso la capitale miliziani da [[Homs]] e [[Idlib]]<ref>{{cita news|autore=Rania Abouzeid|url=http://world.time.com/2012/07/18/in-syria-rebels-celebrate-stunning-assassinations-and-send-more-forces-to-damascus/|titolo=In Syria, Rebels Celebrate Stunning Assassinations–and Send More Forces to Damascus|pubblicazione=TIME|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.
I ribelli si riversano in città dando luogo ad una serie di scontri a fuoco con l'[[Forze armate siriane|esercito regolare]] e applicando la tattica della guerriglia cittadina<ref>{{cita news|autore=Andrew Osborn|url=http://articles.chicagotribune.com/2012-07-20/business/sns-rt-us-syria-crisis-damascusbre86j17e-20120720_1_midan-southern-hajar-al-aswad-district-assad|titolo=How "Damascus Volcano" erupted in Assad's stronghold|pubblicazione=Chicago Tribune|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. Viene attaccato l'aeroporto<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2012/jul/16/syria-fighting-damascus-live?CMP=twt_gu|titolo=Syria: Fierce fighting in Damascus|pubblicazione=The Guardian|data=16 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> e le zone centrali della città, vicino alla Banca Centrale<ref>{{cita news|url=http://www.cbc.ca/news/world/damascus-sees-heavy-fighting-activists-say-1.1189194|titolo=Damascus sees heavy fighting, activists say|pubblicazione=CBC News|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. Intensi combattimenti si susseguono nei quartieri di Midan, Kfar Sousa, Barzeh e Qabun<ref name="ReferenceA">{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-18866265|titolo=Syria conflict: Central Damascus hit by clashes|pubblicazione=BBC News|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. In soli due giorni l'esercito regolare conta 70 morti<ref>{{cita news|autore=Erika Solomon e Mariam Karouny|url=https://www.thestar.com.my/story.aspx?file=%2f2012%2f7%2f17%2fworldupdates%2f2012-07-17T131724Z_35_BRE8640R3_RTROPTT_0_UK-SYRIA-CRISIS&sec=Worldupdates|titolo=Syria fighting rages in capital, Russia pressed|pubblicazione=The Star|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201173823/http://www.thestar.com.my/story.aspx/?file=%2f2012%2f7%2f17%2fworldupdates%2f2012-07-17T131724Z_35_BRE8640R3_RTROPTT_0_UK-SYRIA-CRISIS&sec=Worldupdates|urlmorto=sì}}</ref> e arretra in molte aree della città. Dopo la sorpresa iniziale, il governo corre ai ripari, impiegando carri armati, aerei ed elicotteri<ref name="ReferenceA" />. Vengono chiamati rinforzi dalle [[alture del Golan]] per proteggere la capitale<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2012/jul/17/syria-crisis-damascus-clashes-live#block-20|titolo=Syria crisis: Damascus clashes continue|pubblicazione=The Guardian|data=17 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. L'avanzata dei ribelli è così rapida che in una nota l'intelligence israeliana afferma: "''Il regime è disperato. Il suo controllo su Damasco si fa sempre più debole''"<ref name="ReferenceA" />.

=== L'attentato del 18 luglio ===
Il 18 luglio è il giorno più difficile per il governo siriano. I ribelli fanno detonare una bomba posizionata nel quartier generale della Sicurezza Nazionale colpendo i più alti vertici della Difesa e dell'Intelligence siriana<ref name="ReferenceB" />. Vengono uccisi il Ministro della Difesa, Generale [[Dawoud Rajiha]]<ref>{{cita news|url=https://english.alarabiya.net/articles/2012/07/18/227035.html|titolo=Bomb kills Syria defense minister, Assad’s brother-in-law and key aides|pubblicazione=Al Arabiya|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120719080452/http://english.alarabiya.net/articles/2012/07/18/227035.html}}</ref>, il Viceministro della Difesa e cognato di [[Bashar al-Assad]], Generale [[Assef Shawkat]]<ref>{{cita news|url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4257338,00.html|titolo=Syrian TV confirms Assef Shawkat killed in bombing|pubblicazione=Ynet News|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>, l'Assistente del Vicepresidente, Generale [[Hasan Turkmani]]<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-18889030|titolo=Syria crisis: Profiles of security and defence chiefs killed in Damascus blast|pubblicazione=BBC News|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> e il direttore dell'Ufficio della Sicurezza Nazionale, Generale [[Hisham Ikhtiyar]]. Vengono feriti gravemente altre figure di spicco del governo, come il fratello di Bashar al-Assad, [[Maher al-Assad]], a capo della Guardia Repubblicana e il Ministro degli Interni [[Mohammad al-Shaar]].

La notizia della decapitazione dei vertici militari siriani demoralizza le truppe sul campo. La notte stessa la 3ª Armata Siriana si ritira da molti distretti della città, abbandonando l'equipaggiamento<ref>{{cita news|url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4257524,00.html|titolo=Celebrations, defections follow Damascus blast|pubblicazione=Ynet News|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. Il comandante Mohammad al-Bardan diserta insieme ai suoi uomini, unendosi all'Esercito Siriano Libero<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/archive/July-18420475|titolo=18 July|pubblicazione=NOW Lebanon|data=18 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219003444/https://now.mmedia.me/lb/en/archive/July-18420475}}</ref>. Nel terzo e quarto giorno di battaglia vengono uccisi 60 soldati<ref>{{cita news|url=https://www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/07/20127189355415804.html|titolo=Damascus blast 'kills' top Assad officials|pubblicazione=Al Jazeera|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Il 19 luglio gli scontri continuano e i ribelli avanzano verso l'aeroporto<ref>{{cita news|url=https://english.alarabiya.net/articles/2012/07/19/227178.html|titolo=Over 200 killed in Syria violence, mostly civilians: Syrian rights group|pubblicazione=Al Arabiya|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131216184209/http://english.alarabiya.net/articles/2012/07/19/227178.html}}</ref>. La presenza di Bashar al-Assad a [[Lattakia]], roccaforte [[alawita]]<ref name="telegraph.co.uk">{{cita news|autore=Damien McElroy|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/9412126/Syria-Bashar-al-Assad-flees-to-Latakia.html|titolo=Syria: Bashar al-Assad 'flees to Latakia'|pubblicazione=Telegraph UK|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>, il trasferimento della madre e della sorella a [[Tartus]]<ref name="telegraph.co.uk"/> e le voci, poi rivelatesi false, di una fuga della moglie Asma al-Assad in [[Russia]]<ref>{{cita news|autore=Rob Preece|url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-2175871/Syria-Embattled-Assad-spotted-Damascus-British-born-wife-escapes-Russia-amid-fifth-straight-day-clashes-rebels.html#ixzz2169n8vQG|titolo=Syrian TV shows Assad 'in Damascus' following speculation he fled the capital... but his British-born wife 'escapes to Russia' after fifth day of clashes with rebels|pubblicazione=Daily Mail|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>, fanno pensare ad un prossimo crollo del regime.

=== La controffensiva ===
Il 20 luglio invece, Assad ritorna a [[Damasco]]<ref>{{cita news|autore=Elizabeth A. Kennedy|url=https://www.dailystar.com.lb/Article.aspx?id=181204#axzz2r9xboVfF|titolo=Syria's Assad appears on TV after bombing|pubblicazione=The Daily Star|data=19 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|dataarchivio=1 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201230246/http://www.dailystar.com.lb/Article.aspx?id=181204#axzz2r9xboVfF|urlmorto=sì}}</ref> e l'esercito siriano scatena una controffensiva su larga scala<ref>{{cita news|url=http://blogs.aljazeera.com/liveblog/topic/syria-153|titolo=Syria's War|pubblicazione=Al Jazeera|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304071334/http://blogs.aljazeera.com/liveblog/topic/Syria-153|urlmorto=sì}}</ref>. In breve tempo l'esercito riesce a riconquistare il distretto di Midan<ref>{{cita news|url=https://en.trend.az/regions/met/arabicr/2048607.html|titolo=Syrian troops clash with armed rebels in Qaboun district of capital|pubblicazione=Trend|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> e tutto il centro storico<ref>{{cita news|url=http://blogs.aljazeera.com/topic/syria/syrian-rebels-storm-military-camp-damascus-district|titolo=Syrian rebels storm military camp in Damascus district|pubblicazione=Al Jazeera|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. I ribelli sono costretti a ritirarsi anche dal campo profughi palestinese di Yarmouk, respinti dall'esercito e le milizie palestinesi filogovernative<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/middle-east-live/2012/jul/20/syria-crisis-rebels-seize-borders-live#block-34|titolo=Syria crisis: UN mission given 30 day extension|pubblicazione=The Guardian|data=20 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Il giorno dopo i ribelli sono costretti a ritirarsi anche da Tadamon, Qaboun e Barzeh<ref>{{cita news|url=http://tribune.com.pk/story/411314/syrian-forces-launch-all-out-damascus-assault/|titolo=Syrian forces launch all-out Damascus assault|pubblicazione=The Express Tribune|data=21 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Tra le file dei ribelli viene riportata la presenza del gruppo armato di ispirazione islamista [[Jaysh al-Islam|Liwa al-Islam]], che nella ritirata si rende protagonista di attacchi ai civili di religione cristiana e sciita<ref>{{cita news|url=http://www.catholicnewsagency.com/news/islamists-attack-christians-iraqi-refugees-in-damascus/|titolo=Islamists attack Christians, Iraqi refugees in Damascus|pubblicazione=Catholic News Agency|data=23 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Nei giorni seguenti continuano gli scontri, ma lentamente l'esercito siriano riesce a respingere gli assalti dei ribelli facendo largo uso dell'[[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Arabiyya al-Suriyya|aviazione]]<ref>{{cita news|url=https://rt.com/news/syria-helicopters-bomb-damascus-780/|titolo=Govt helicopters bombing Damascus districts not confirmed|pubblicazione=RT|data=22 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Il 23 luglio gran parte della città è in mano all'[[Forze armate siriane|esercito regolare]]<ref>{{cita news|autore= Bassem Mroue e Zeina Karam|url=http://www.huffingtonpost.com/2012/07/23/syria-conflict-damascus_n_1695623.html|titolo=Syria Conflict: Damascus Suffers Destruction, Hunger As Fighting Hits Country's Heart|pubblicazione=The Huffington Post|data=23 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. Tra le file dell'[[Esercito siriano libero]], emergono i primi disaccordi sull'opportunità dell'attacco. Il colonnello [[Riyad al-As'ad|Riad Al Asaad]] accusa Qassim Saadedine, a capo dell'operazione<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/middle-east-live/2012/jul/23/syria-damascus-aleppo-battles-live#block-10|titolo=Syria crisis: chemical weapon warning |pubblicazione=The Guardian|data=23 luglio 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>.

Il 4 agosto, con l'entrata delle truppe nel distretto di [[Tadamon]], ultima roccaforte ribelle, la battaglia si conclude con la prima vera sconfitta dell'[[Esercito siriano libero|Esercito Siriano Libero]]<ref>{{cita news|url=https://now.mmedia.me/lb/en/latestnews/all_of_damascus_now_under_army_control_general_says|titolo=All of Damascus now under army control, general says|pubblicazione=NOW Lebanon|data=4 agosto 2012|lingua=en|accesso=11 gennaio 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130104063812/https://now.mmedia.me/lb/en/latestnews/all_of_damascus_now_under_army_control_general_says|dataarchivio=4 gennaio 2013}}</ref>.

== Conseguenze ==
Il fallimento dell'Operazione Vulcano di Damasco, che è arrivata ad un passo da far collassare il regime siriano, è dovuta principalmente all'impossibilità dei ribelli di consolidare il terreno conquistato dopo il primo attacco a sorpresa. La popolazione civile infatti non garantisce sostegno ai ribelli, composti prevalentemente da miliziani provenienti dalle regioni a nord del paese<ref>{{cita news|autore=Stephen Starr|url=http://www.liveleak.com/view?i=7c2_1347519094|titolo=Syrian Revolt Losing Support of Syrian Civilians|pubblicazione=LiveLeak|data=13 settembre 2012|accesso=22 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>. Si crea per la prima volta una reale spaccatura anche tra i settori della società che solidarizzavano con le prime manifestazioni pacifiche e i ribelli armati.

I ribelli tuttavia mantengono il controllo di parte dei sobborghi della capitale e di alcuni villaggi, da cui lanciano sporadici attacchi verso la città.

==Note==
<references/>
{{Primavera araba}}
{{Guerra civile siriana}}
{{Portale|guerra|storia}}

[[Categoria:Guerra civile siriana]]
[[Categoria:Storia di Damasco]]