Visualizza wikitesto di Aviazione di marina

L''''aviazione di marina''' o '''aviazione navale''' è una componente dell'[[aviazione militare]], inquadrata nella [[marina militare]].

== Storia ==
=== Le origini ===
[[File:FarmanTsingtao.jpg|thumb|left|Due degli idrovolanti Farman della [[Marina militare imperiale giapponese]] in dotazione alla portaidrovolanti [[Wakamiya]] ripresi a terra a [[Tsingtao]] nel [[1914]].]]
Il primo aviatore navale fu lo statunitense [[Eugene Burton Ely]] che effettuò un [[decollo]] da una nave militare, la USS Birmingham, il 14 novembre [[1910]]<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.history.navy.mil/photos/pers-us/uspers-e/eb-ely.htm|titolo=Eugene B. Ely, Aviator, (1886-1911)|accesso=9 giugno 2016|formato=|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120819022500/http://www.history.navy.mil/photos/pers-us/uspers-e/eb-ely.htm|dataarchivio=19 agosto 2012}}</ref>, e atterrò con successo su una piattaforma improvvisata montata sul ponte posteriore della nave da guerra [[USS Pennsylvania (ACR-4)|USS Pennsylvania]] nella baia di San Francisco, il 18 gennaio 1911.

La creazione dell'aviazione navale viene fatta risalire al giugno del [[1912]], quando il tenente Dimitrios Kamberos dell'[[Aeronautica militare greca|Hellenic Aviation Service]] volò col "Daedalus", un [[Société des avions Henri & Maurice Farman|Farman]] convertito in [[idrovolante]], ad una velocità media di 110&nbsp;km/h, realizzando un nuovo record mondiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.haf.gr/en/history/history/|titolo=History of the Hellenic Air Force - The First Steps|accesso=16 aprile 2008|lingua=en|editore=Hellenic Air Force|opera=sito web ufficiale}}</ref>

In seguito, il 24 gennaio [[1913]] sui [[Dardanelli]] ebbe luogo la prima missione di guerra navale di tipo coordinato tra marina e esercito. Il [[sottotenente]] dell'[[Esercito greco]] Michael Moutoussis e il [[guardiamarina]] della Marina militare greca Aristedes Moraitines, volando sul loro idrovolante Farman, rilevarono e disegnarono sul loro rapporto le posizioni delle navi della [[Marina militare turca|flotta turca]] contro cui lanciarono anche quattro [[Bomba aerea|bombe]]. Questo episodio bellico fu largamente riportato dalla stampa, sia greca che internazionale dell'epoca.<ref>{{Cita web|url=https://www.haf.gr/en/history/history/history_2.asp|titolo=Hellenic Air Force History - Balcan Wars|accesso=16 aprile 2008|lingua=en|editore=Hellenic Air Force|opera=sito web ufficiale|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090718062057/http://www.haf.gr/en/history/history/history_2.asp|dataarchivio=18 luglio 2009}}</ref>

Nel giugno del [[1913]], con decreto ministeriale, venne costituito ufficialmente il "[[Aviazione Navale|Servizio Aeronautico]] della [[Regia Marina]] italiana.
[[File:100 years of the RAF MOD 45163717.jpg|thumb|Lo [[Edwin Harris Dunning|Sqn. Cdr. E. H. Dunning]] effettua il primo atterraggio di un aereo, un [[Sopwith Pup]], su una nave in movimento la [[HMS Furious (1916)|HMS ''Furious'']], il 2 agosto [[1917]].]]
Negli Stati Uniti, il [[capitano]] Henry C. Mustin è spesso definito "Il padre dell'Aviazione Navale". Fu lui a introdurre con successo il concetto del [[Catapulta per aerei|lancio da catapulta]], e nel [[1915]] eseguì il primo decollo di un aereo da catapulta da una nave in navigazione.

=== Prima guerra mondiale e primi impieghi delle portaerei ===
Il primo attacco portato da una portaerei contro un obiettivo di terra o di mare, ebbe luogo nel settembre 1914, quando la [[portaidrovolanti]] della [[marina militare imperiale giapponese]] Wakamiya lanciò il primo raid aereo partito da una nave<ref>La Wakamiya è accreditata di aver condotto la prima incursione aerea della storia partita da una portaerei ([http://www.globalsecurity.org/military/world/japan/index.html fonte:GlobalSecurity.org]) e anche della prima ad aver avuto successo. ([http://www.globalsecurity.org/military/world/japan/wakamiya-av.htm fonte:GlobalSecurity.org]).</ref> da [[Kiaochow Bay]] durante l'[[Assedio di Tsingtao]] in Cina<ref>"Sabre et pinceau", Christian Polak, p92.</ref>

I quattro idrovolanti Farman bombardarono obiettivi terrestri tedeschi (centri di comunicazione e centri di comando) e danneggiarono un posamine tedesco nella penisola dello [[Qingdao|Tsingtao]], operando da settembre fino all'8 novembre [[1914]], quando i tedeschi si arresero.<ref>{{Cita web|url=http://www.globalsecurity.org/military/world/japan/wakamiya-av.htm|titolo=IJN Wakamiya Seaplane Carrier|accesso=13 aprile 2008|lingua=en|editore=www.globalsecurity.org}}</ref>

Sul fronte occidentale, la prima incursione aeronavale avvenne il 25 dicembre 1914, quando dodici idrovolanti britannici partiti dalle ''HMS Engadine'', ''HMS Riviera'' e ''HMS Empress'' (piroscafi per servizio traghetto nel [[La Manica|canale della Manica]], in seguito convertiti in porta idrovolanti) attaccarono la base degli Zeppelin a [[Cuxhaven]]. L'attacco non fu un successo, sebbene un [[dirigibile]] tedesco fu danneggiato.

===Sviluppo nel periodo tra le guerre mondiali===
Negli Stati Uniti, nel [[1921]] [[Billy Mitchell]] dimostrò la capacità da parte di bombardieri pesanti con base a terra di affondare navi. Molti ammiragli della [[United States Navy]] manifestarono contrarietà dopo la dimostrazione e uomini come il [[capitano]] (poi [[contrammiraglio]]) [[William A. Moffett]], videro nella dimostrazione pubblica organizzata da Mitchell solo un mezzo per farsi pubblicità e ottenere più fondi e approvazione per la costruzione di portaerei. Moffett era sicuro di doversi muovere con decisione per evitare che la componente aerea navale cadesse nelle mani di una nuova forza armata che combinasse le forze basate a terra e per impiego sul mare, unificata per tutti gli Stati Uniti. Il precedente si era già verificato esattamente in questi termini nel [[Regno Unito]], dove le due componenti aeree autonome esistenti nel [[1918]]; il [[Royal Flying Corps]] e il [[Royal Naval Air Service]] erano stati fusi tra loro per diventare la [[Royal Air Force]], costituita in forza armata indipendente e responsabile esclusiva di tutti i velivoli britannici, una condizione che sarebbe rimasta fino a [[1937]]. Moffett, riuscito a mantenere indipendente la componente navale della U.S.Navy, soprintese allo sviluppo delle tattiche aeronavali per tutti gli [[anni 1920|anni venti]].
[[File:CANT Z 501.jpg|thumb|Un idrovolante [[CANT Z.501]] Gabbiano della [[Regia Marina]]]]
In Italia, la [[Regia Marina]] comprese nello stesso periodo la necessità di equipaggiare le proprie navi principali con catapulte per gli aerei. Dopo aver utilizzato inizialmente diversi modelli ([[Macchi M.18]], [[Piaggio P.6]], [[CANT 25]]), la scelta cadde nel [[1934]] su un idrovolante [[biplano]] biposto in configurazione con galleggiante centrale già in produzione di serie, l'[[IMAM Ro.43]] un velivolo con autonomia 100&nbsp;km e velocità massima 300&nbsp;km/h. L'aereo, privo di carico bellico, veniva usato come piattaforma di osservazione e guida del tiro dei cannoni. Era dotato di ali ripiegabili e ne furono disponibili 42 esemplari allo scoppio della seconda guerra mondiale.<ref name="RegiaM">{{Cita web|autore=Sebastiano Tringali|url=http://www.regiamarina.net/arsenals/planes_it/naval_aviation/naval_aviation_it.htm|titolo=L'aviazione navale italiana|accesso=13 aprile 2008|editore=www.regiamarina.net|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080324180256/http://www.regiamarina.net/arsenals/planes_it/naval_aviation/naval_aviation_it.htm|dataarchivio=24 marzo 2008}}</ref>
Grande sviluppo diede complessivamente agli [[idrovolante|idrovolanti]] e alla realizzazione di [[idroscalo|idroscali]].

{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|+ Velivoli di aviazione navale tra le due guerre
!rowspan=3 style="background:#ffdead;"|{{GBR}}
!rowspan=2 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Gloster Gladiator]]
|-
| [[Gloster Gambet]]
|-
!lanciati da catapulta
| [[Vought OS2U Kingfisher]]
|-
!rowspan=4 style="background:#ffdead;"|{{USA}}
!rowspan=2 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Grumman FF]]
|-
| [[Grumman F2F]]
|-
!lanciati da catapulta
| [[Vought OS2U Kingfisher]]
|-
!idrovolanti
| [[Curtiss SOC Seagull]]
|-
!rowspan=6 style="background:#ffdead;"|{{JPN}}
!rowspan=6 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Aichi Type H]]
|-
| [[Aichi D1A]]
|-
| [[Nakajima A1N]]
|-
| [[Nakajima A2N]]
|-
| [[Nakajima A4N]]
|-
| [[Mitsubishi A5M]]
|-
!rowspan=3 style="background:#ffdead;"|{{DEU 1933-1945}}
!rowspan=3 style="background:#EFEFEF;"|lanciati da catapulta
| [[Heinkel He 60]]
|-
| [[Heinkel He 114]]
|-
| [[Arado Ar 196]]
|-
!rowspan=1 style="background:#ffdead;"|{{ITA 1861-1946}}
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|lanciati da catapulta
| [[IMAM Ro.43]]
|-
|}

===Seconda guerra mondiale===
{{Citazione|Taranto, e la notte dell'11-12 novembre 1940, dovrebbero essere ricordate per sempre, per aver dimostrato una volta per tutte come la Marina abbia nella flotta aerea la sua arma più devastante.|Ammiraglio [[Andrew Cunningham]]|Taranto, and the night of November 11th - 12th, 1940, should be remembered for ever as having shown once and for all that in the Fleet Air Arm the Navy has its most devastating weapon.|lingua=en}}

Con l'evoluzione avvenuta nella seconda metà del [[XX secolo]] del [[Aeroplano|mezzo aereo]], la [[dottrina militare]] ha affiancato al tradizionale potere navale, definito come la capacità di conquistare e mantenere il dominio militare dei mari, il potere aereo, che consiste nella conquista del dominio militare nei cieli.

Il potere aereo sviluppato dalle portaerei ebbe un ruolo centrale in tutti i teatri navali del conflitto. Notevoli episodi bellici di impiego dello strumento aeronavale furono l'[[Notte di Taranto|attacco di Taranto]] e l'[[attacco di Pearl Harbor]]. Ma furono la [[battaglia del Mar dei Coralli]] e la seguente decisiva [[battaglia delle Midway]] nel teatro del Pacifico a marcare una svolta epocale nella storia marittima, quando per la prima volta la portaerei sostituì la [[nave da battaglia]] come ''"capital ship"'' di una flotta in battaglia.

{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|+ Velivoli di aviazione navale durante la 2ª guerra mondiale
!rowspan=6 style="background:#ffdead;"|{{GBR}}
!rowspan=6 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Fairey Swordfish]]
|-
| [[Supermarine Spitfire]]
|-
| [[Supermarine Seafire]]
|-
| [[Hawker Hurricane]]
|-
| [[Hawker Sea Hurricane]]
|-
| [[Grumman F4F Wildcat]]
|-
!rowspan=6 style="background:#ffdead;"|{{USA}}
!rowspan=5 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Brewster F2 Buffalo]]
|-
| [[Grumman F3F]]
|-
| [[Grumman F4F Wildcat]]
|-
| [[Grumman F6F Hellcat]]
|-
| [[F4U Corsair]]
|-
!lanciati da catapulta
| [[Vought OS2U Kingfisher]]
|-
!rowspan=3 style="background:#ffdead;"|{{JPN}}
!rowspan=2 style="background:#EFEFEF;"|imbarcati su portaerei
| [[Mitsubishi A6M Zero]]
|-
| [[Nakajima A4N]]
|-
!lanciati da catapulta
| [[Aichi E13A]]
|-
!rowspan=8 style="background:#ffdead;"|{{DEU 1933-1945}}
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|lanciati da catapulta
| [[Arado Ar 196]]
|-
!rowspan=5 style="background:#EFEFEF;"|idrovolanti della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
| [[Dornier Do 26]]
|-
| [[Blohm & Voss BV 222]]
|-
| [[Blohm & Voss BV 138]]
|-
| [[Blohm & Voss Ha 139]]
|-
| [[Heinkel He 115]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|aerei a lungo raggio<br />per bombardamento antinave<br />e ricognizione della Luftwaffe
| [[Focke-Wulf Fw 200]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|siluranti e ricognitori<br />della Luftwaffe
| [[Junkers Ju 88]]
|-
!rowspan=6 style="background:#ffdead;"|{{ITA 1861-1946}}
!rowspan=2 style="background:#EFEFEF;"|lanciati da catapulta
| [[IMAM Ro.43]]
|-
| [[Reggiane Re.2000|Re.2000 catapultabile]]
|-
!rowspan=4 style="background:#EFEFEF;"|siluranti e ricognitori<br />della [[Regia Aeronautica]] e della [[Regia Marina]]
| [[Savoia-Marchetti S.M.79]]
|-
| [[Savoia-Marchetti S.M.84]]
|-
| [[CANT Z.501]]
|-
| [[CANT Z.506]]
|-
|}

=== Dal secondo dopoguerra ad oggi ===
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|+Esempi di proiezioni di potenza aeronavale nel secondo dopoguerra
!rowspan=9 style="background:#ffdead;"|{{USA}}
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1950|anni cinquanta]]
| [[Guerra di Corea]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1960|anni sessanta]]
| [[Guerra del Vietnam]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1970|anni settanta]]
| [[Guerra del Vietnam]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1980|anni ottanta]]
| [[Operazione Eldorado Canyon|Bombardamento della Libia]]
|-
!rowspan=3 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1990|anni novanta]]
| [[Guerra del Golfo]]
|-
| [[Operazione Deliberate Force]]
|-
| [[Operazione Allied Force]]
|-
!rowspan=2 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 2000]]
| [[Invasione statunitense dell'Afghanistan]]
|-
| [[Guerra in Iraq]]
|-
!rowspan=2 style="background:#ffdead;"|{{GBR}}
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1950|anni cinquanta]]
| [[Crisi di Suez]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[anni 1980|anni ottanta]]
| [[Guerra delle Falkland]]
|-
!rowspan=3 style="background:#ffdead;"|{{FRA}}
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[1946]]-[[1954]]
| [[Guerra d'Indocina]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[1954]]-[[1962]]
| [[Guerra d'Algeria]]
|-
!rowspan=1 style="background:#EFEFEF;"|[[1956]]-[[1957]]
| [[Crisi di Suez]]
|-
|}

Nel [[secondo dopoguerra]], la necessità di una stretta cooperazione tra gli strumenti bellici navali e aerei ha portato a riconsiderare la suddivisione dottrinale e negli [[anni 2000]] si è iniziato a parlare di potere aeronavale affiancato a potere aereo<ref name = "RMago06">{{Cita web|autore=Federico Botti|url=http://www.marina.difesa.it/editoria/rivista/rivista/2006/agosto/art02.asp|titolo=Odierna fisionomia del potere marittimo - alcune precisazioni|accesso=9 aprile 2008|editore=Marina Militare Italiana|opera=[[Rivista Marittima]]|data=agosto 2006}}</ref>.

== L'impiego ==
=== La cooperazione con la marina militare ===
{{Vedi anche|Marina militare}}
[[File:Постоянная группировка ВМФ России в Средиземном море обеспечивает противовоздушную оборону над территории Сирии (10).jpg|thumb|Un elicottero [[Kamov Ka-27]] PS decolla da una nave russa]]
Il potere aeronavale è una componente a sua volta del potere marittimo che è costituito anche da fattori civili e [[commercio|commerciali]]. In sintesi, il ''potere marittimo'' è definito come:<ref name = "RMmar06">
{{Cita web|autore=Pier Paolo Ramoino|url=http://www.marina.difesa.it/editoria/rivista/rivista/2006/marzo/articolo02.asp|titolo=Potere Marittimo - Una proposta per la ridefinizione del concetto di potere marittimo. La stabilità marittima
|accesso=9 aprile 2008|editore=Marina Militare Italiana|opera=[[Rivista Marittima]]|data=marzo 2006}}</ref>
{{Citazione|la capacità di uno [[Stato]] o di una [[Coalizione]], di rendere sempre e pacificamente percorribile le zone di mare di particolare interesse per le attività lecite e reprimere quelle illecite}}
In alcune trattazioni si distingue tra aviazione navale e aviazione marittima, considerando quest'ultima come composta da aerei con [[Base militare|base]] a terra, ma che operano sul mare. Esempi di aviazione marittima sono il [[Royal Air Force|RAF Coastal Command]] o l'aviazione della [[United States Coast Guard]].

Con queste premesse, l'aviazione navale deve risiedere in una posizione il più possibile vicina all'area marittima delle operazioni e ciò avviene tipicamente per mezzo di navi [[portaerei]] o [[portaelicotteri]]. I [[Velivolo|velivoli]] imbarcati su queste navi, devono essere costruiti in modo relativamente robusto per resistere alle sollecitazioni derivanti dal [[decollo]] e dall'[[appontaggio]] sulle navi, eventualmente utilizzando un [[gancio di coda]]. È richiesto che abbiano una corta [[corsa di decollo]] e devono essere sufficientemente robusti per subire l'arresto improvviso sui [[Ponte di volo|ponti di volo]]; normalmente i velivoli imbarcati sono dotati di meccanismi per il [[ripiegamento delle ali]] o per la chiusura del [[Rotore (aeronautica)|rotore principale]] nel caso di elicotteri (procedura detta ''folding''), per consentire l'immagazzinamento negli [[hangar]] sotto il ponte di volo in maggior numero.

L'aviazione navale basata su portaerei fornisce alle forze navali di un paese una [[copertura aerea]] in aree che non possono essere raggiunte da aerei basati a terra, fornendo un vantaggio considerevole nei confronti delle marine militari costituite essenzialmente da sole navi.

I velivoli imbarcati vengono utilizzati per molti scopi, incluso: il [[combattimento aereo]], l'[[attacco al suolo]] o [[Attacco anti-nave|anti-nave]], la [[#Guerra anti-sottomarino|guerra ai sottomarini]], la [[Ricerca e salvataggio|ricerca e soccorso]], il trasporto di materiali, il supporto per le [[previsioni meteorologiche]], la [[ricognizione]] e l'impiego come postazione [[radar]] di sorveglianza o come [[posto di comando]] mobile.

Nel caso della marina militare degli Stati Uniti durante e dopo la [[guerra fredda]], il dominio virtuale dei mari in molte delle vie d'acqua del mondo, permise lo schieramento di portaerei e la proiezione della propria potenza aerea quasi dovunque nel globo. Operando da [[acque internazionali]], le portaerei americane hanno potuto sopperire alla indisponibilità di [[Aeroporto|aeroporti]] alleati o di [[Permesso di sorvolo|permessi di sorvolo]] nella vicinanza delle zone di operazioni richieste, entrambe politicamente difficili da acquisire.

=== Guerra anti-sottomarino ===
[[File:French Navy Atlantique 2 No. 4 (6282989532).jpg|thumb|Breguet Atlantic da ricognizione e antisom nella Marina francese]]
La proiezione di potenza non è l'unica funzione dell'aviazione navale. Durante la [[guerra fredda]], le marine militari della [[Organizzazione del Trattato Nord Atlantico|NATO]] affrontarono una minaccia significativa da parte dei [[sottomarino|sottomarini]] [[Unione Sovietica|sovietici]] appartenenti alle forze d'attacco, più precisamente i tipi [[sottomarino nucleare]] (SSN) e [[sottomarino lanciamissili]] (SSGN), armati di [[SLBM|missili balistici con testate nucleari]] (SLBM) a corto-medio raggio. Questo confronto diede luogo presso i paesi NATO europei allo sviluppo e impiego di portaerei leggere con una specifica capacità per la [[Anti-Submarine Warfare|guerra anti-sottomarino]] (ASW) . Una delle armi più efficaci contro i sottomarini è l'elicottero ASW, molti dei quali venivano imbarcati su queste navi.

Queste portaerei leggere o portaelicotteri avevano una [[dislocamento]] tipico di circa 20.000 tonnellate e imbarcavano un misto di elicotteri ASW e di aerei [[V/STOL]] [[British Aerospace|BAe]] [[Hawker Siddeley Harrier|Sea Harrier]] o [[McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II|Harrier II]]. Esempi di queste unità navali sono:
* [[Royal Navy]]: portaerei della [[Classe Invincible (portaerei)|classe Invincible]]
* [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]: incrociatori porta-aeromobili/portaerei [[Giuseppe Garibaldi (551)|Giuseppe Garibaldi]] e [[Cavour (550)|Cavour]]
* [[Marine nationale]]: portaerei della [[Classe Clemenceau (portaerei)|classe Clemenceau]] ed attualmente [[Charles de Gaulle (R 91)]]
* [[Armada Española]]: portaerei [[Principe de Asturias (R11)|Principe de Asturias]]

== Nel mondo ==
* {{Bandiera|ARG}} [[Aviación Naval]]
* {{Bandiera|BRA}} [[Força Aeronaval]]
* {{Bandiera|AUS}} [[Australian Navy Aviation Group]] ([[Royal Australian Navy|RAN]])
* {{Bandiera|GBR}} [[Fleet Air Arm]]
* {{Bandiera|FRA}} [[Aéronautique navale]]
* {{Bandiera|IND}} [[Indian Naval Air Arm]] ([[Indian Navy|IN]])
* {{Bandiera|DEU}} [[Marineflieger]]
* {{Bandiera|MEX}} [[Fuerza AeroNaval]] ([[Armada de México|SEMAR]])
* {{Bandiera|PAK}} [[Pakistan Naval Air Arm]] ([[Pakistan Navy|PN]])
* {{Bandiera|CHN}} [[People's Liberation Army Naval Air Force]] ([[People's Liberation Army Navy|PLAN]])
* {{Bandiera|PER}} [[Fuerza de Aviación Naval]] ([[Marina de Guerra del Perú|MGP]])
* {{Bandiera|RUS}} [[Aviacija Voenno-Morskogo Flota]]
* {{Bandiera|ESP}} [[Flotilla de Aeronaves]]
* {{Bandiera|USA}} [[United States Naval Aviation]] ([[United States Navy|USN]])
* {{Bandiera|USA}} [[United States Marine Corps Aviation]] ([[United States Navy|USN]])
* {{Bandiera|ITA}} [[Aviazione Navale]] ([[Marina Militare (Italia)|MM]])
* {{Bandiera|JPN}} [[Japan Maritime Self-Defense Force aviation]] ([[Kaijō Jieitai|JMSDF]])

=== Italia ===
[[File:Emblema centenario Aviazione Navale.jpg|thumb|Emblema del centenario dell'[[Aviazione Navale]]]]
{{vedi anche|Aviazione Navale#Storia}}

Le origini della moderna aviazione navale italiana vengono fatte risalire al 1º agosto [[1956]], quando alla [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] vennero consegnati gli elicotteri [[Bell 47|AB-47G]] che costituirono il ''I gruppo elicotteri'' di base ad [[Augusta (Italia)|Augusta]].

Il ruolo della aviazione navale italiana ebbe un ulteriore forte impulso con la costruzione dell'incrociatore "tuttoponte" "[[Giuseppe Garibaldi (551)|Garibaldi]]" entrato in servizio il 30 settembre [[1985]] che a causa della legislazione vigente all'epoca non ebbe alcuna dotazione di aerei, ma solo di elicotteri, poiché una legge del [[1931]] rimasta in vigore nell'ordinamento repubblicano aveva assegnato all'allora [[Regia Aeronautica]] la gestione di tutti i velivoli ad ala fissa.<ref name="Zuccotti">{{Cita web|autore=Saverio Zuccotti|url=http://www.paginedidifesa.it/2004/zuccotti_040208.html|titolo=La Marina militare italiana e le sue portaerei|accesso=16 aprile 2008|editore=www.paginedidifesa.it|data=Data pubblicazione 08-02-2004|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080416182517/http://www.paginedidifesa.it/2004/zuccotti_040208.html|dataarchivio=16 aprile 2008}}</ref>

Solo con l'approvazione il 1º febbraio [[1989]] della legge 36 (che recepiva la proposta di legge 2465) la Marina fu autorizzata a dotarsi di velivoli ad ala fissa.<ref name="Zuccotti"/> e dopo una valutazione tra il [[Hawker Siddeley Harrier|Sea Harrier]] britannico e il [[McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II|VAV-813/Harrier II]] americano, la scelta italiana ricadde su quest'ultimo.<ref>{{Cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storia/storianavale/dopoguerra14.asp|titolo=La Marina Militare alla fine degli anni '80|accesso=16 aprile 2008|editore=sito web Marina Militare}}</ref> per imbarcarsi sulla prima portaeroemobili, la [[Giuseppe Garibaldi (C 551)|Garibaldi]].

==Note==
<references/>

== Voci correlate ==
* [[Aviazione militare]]
* [[Aereo imbarcato]]
* [[Carrier Onboard Delivery]]
* [[Marina militare]]
* [[Portaerei]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

{{Controllo di autorità}}
{{portale|aviazione|guerra|marina|storia}}

[[Categoria:Aviazione di marina| ]]