Utente:Maria Rosaria Califano/sandbox/voce uno: differenze tra le versioni

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È bibliotecario chiunque eserciti o possegga i requisiti di qualificazione professionale per esercitare, indipendentemente dai differenti contesti organizzativi e specializzazioni funzionali, attività di carattere professionale nell’ambito dei servizi bibliografici, informativi, di documentazione, di conservazione e di promozione culturale di una biblioteca o sistema bibliotecario, che richiedano indipendenza di giudizio, interpretazione di regole e procedure, analisi di problematiche tecniche e gestionali e formulazione di soluzioni che comportino il ricorso a conoscenze e competenze nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini, finalizzate a promuovere l’accesso alla conoscenza, all’informazione, alla lettura e a favorire la creazione di nuova conoscenza da parte della comunità di riferimento. nota art.2 http://www.aib.it/chi-siamo/statuto-e-regolamenti/regolamento-iscrizioni/
È '''bibliotecario''' chiunque eserciti o possegga i requisiti di qualificazione professionale per esercitare, indipendentemente dai differenti contesti organizzativi e specializzazioni funzionali, attività di carattere professionale nell’ambito dei servizi bibliografici, informativi, di documentazione, di conservazione e di promozione culturale di una biblioteca o sistema bibliotecario, che richiedano indipendenza di giudizio, interpretazione di regole e procedure, analisi di problematiche tecniche e gestionali e formulazione di soluzioni che comportino il ricorso a conoscenze e competenze nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini, finalizzate a promuovere l’accesso alla conoscenza, all’informazione, alla lettura e a favorire la creazione di nuova conoscenza da parte della comunità di riferimento
<ref{{cita web|url=http://www.aib.it/chi-siamo/statuto-e-regolamenti/regolamento-iscrizioni|titolo=art.2}} </ref>

==Ordinamento==
La professione del bibliotecario è regolata dalla legge 4/2013<ref name=":0" /> sulle [[Professione#Professioni_non_regolamentate|professioni non ordinistiche]] , ai fini di questa legge art.1 comma 2, s'intende per “professione non organizzata in ordini e collegi”, l’attività
economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizio o di opere a favore di terzi, esercitate abitualmente e prevalentemente mediante un lavoro intellettuale. Per compiti e le attività che attengono a tale professione, la legge rimanda alla norma tecnica UNI 11535<ref>www.uni.com </ref>

==Codice deontologico==
Il bibliotecario si attiene ad un preciso Codice Deontologico <ref>Approvato il 12 maggio 2014 a Torino dall’ Assemblea generale degli associati AIB</ref> che stabilisce doveri nei confronti degli utenti, dei documenti e della
professione. Nei confronti degli utenti, stabilisce che non spetta ai bibliotecari,controllare o limitare l’accesso ai documenti da parte di utenti minorenni, né esprimere valutazioni negative o positive sui documenti richiesti; deve,altresì, ripudiare e combattere ogni possibile forma di censura.
Nei confronti dei documenti, il bibliotecario ha l’obbligo di promuovere un corretto equilibrio tra il diritto di accesso alle informazioni da parte degli utenti e i diritti etici e giuridici degli autori ed editori, al fine di
garantire la trasmissione della conoscenza in qualunque forma sia registrata <ref>si vedano il diritto d’autore e la lotta al plagio</ref>
Infine, nei confronti della professione, il bibliotecario consapevole del proprio ruolo culturale, ha l’obbligo di promuovere la professione, assumendo comportamenti improntati alla correttezza, al rispetto e allo spirito di collaborazione.


La professione del bibliotecario è regolato dalla legge 4/2013 sulle professioni non ordinistiche
Ai fini di questa legge art.1 comma 2, s'intende per “professione non organizzata in ordini e collegi”, l’attività
economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizio o di opere a favore di terzi, esercitate abitualmente e prevalentemente mediante un lavoro intellettuale. Tra queste attività rientra anche quella del bibliotecario. Per compiti e le attività che attengono a tale professione, la legge rimanda alla
norma tecnica UNI 11535.


Gli elementi cardine della legge 4/2013 sono tre:
Gli elementi cardine della legge 4/2013 sono tre:
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esercitare la propria professione. È  libero di poter scegliere di aderire ad associazioni professionali.
esercitare la propria professione. È  libero di poter scegliere di aderire ad associazioni professionali.


2.   L’obbligo di contraddistinguere, ossiachiunque svolga una delle professioni che la legge regolamenta, ha l’obbligo di
2.   L’obbligo di contraddistinguere, ossia chiunque svolga una delle professioni che la legge regolamenta, ha l’obbligo di
contraddistinguere la propria attività in ogni documento e rapporto scritto con
contraddistinguere la propria attività in ogni documento e rapporto scritto con
il cliente, con l’espresso riferimento alla legge.
il cliente, con l’espresso riferimento alla legge.
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e morale.
e morale.



Il Codice Deontologico dei bibliotecari
stabilisce i doveri nei confronti degli utenti, dei documenti e della
professione. Nei confronti degli utenti, per esempio, stabilisce che non spetta
ai bibliotecari, a differenza di altre figure come i genitori o gli insegnanti,
controllare o limitare l’accesso ai documenti da parte di utenti minorenni, né
esprimere valutazioni negative o positive sui documenti richiesti; deve,
altresì, ripudiare e combattere ogni possibile forma di censura. Nei confronti
dei documenti, per esempio, il bibliotecario ha l’obbligo di promuovere un
corretto equilibrio tra il diritto di accesso alle informazioni da parte degli
utenti e i diritti etici e giuridici degli autori ed editori, al fine di
garantire la trasmissione della conoscenza in qualunque forma sia registrata
(si vedano il diritto d’autore e la lotta al plagio). Infine, nei confronti
della professione, il bibliotecario consapevole del proprio ruolo culturale, ha
anche l’obbligo di promuovere la professione, assumendo comportamenti
improntati alla correttezza, al rispetto e allo spirito di collaborazione.


Quando si chiede l’iscrizione ad una
Quando si chiede l’iscrizione ad una
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attraverso il sito web che ogni associazione deve possedere per assolvere ai
attraverso il sito web che ogni associazione deve possedere per assolvere ai
principi di trasparenza, correttezza e veridicità.
principi di trasparenza, correttezza e veridicità.
== Note ==
<references />

Versione delle 18:20, 27 apr 2015

È bibliotecario chiunque eserciti o possegga i requisiti di qualificazione professionale per esercitare, indipendentemente dai differenti contesti organizzativi e specializzazioni funzionali, attività di carattere professionale nell’ambito dei servizi bibliografici, informativi, di documentazione, di conservazione e di promozione culturale di una biblioteca o sistema bibliotecario, che richiedano indipendenza di giudizio, interpretazione di regole e procedure, analisi di problematiche tecniche e gestionali e formulazione di soluzioni che comportino il ricorso a conoscenze e competenze nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini, finalizzate a promuovere l’accesso alla conoscenza, all’informazione, alla lettura e a favorire la creazione di nuova conoscenza da parte della comunità di riferimento <ref art.2, su aib.it. </ref>

Ordinamento

La professione del bibliotecario è regolata dalla legge 4/2013[1] sulle professioni non ordinistiche , ai fini di questa legge art.1 comma 2, s'intende per “professione non organizzata in ordini e collegi”, l’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizio o di opere a favore di terzi, esercitate abitualmente e prevalentemente mediante un lavoro intellettuale. Per compiti e le attività che attengono a tale professione, la legge rimanda alla norma tecnica UNI 11535[2]

Codice deontologico

Il bibliotecario si attiene ad un preciso Codice Deontologico [3] che stabilisce doveri nei confronti degli utenti, dei documenti e della professione. Nei confronti degli utenti, stabilisce che non spetta ai bibliotecari,controllare o limitare l’accesso ai documenti da parte di utenti minorenni, né esprimere valutazioni negative o positive sui documenti richiesti; deve,altresì, ripudiare e combattere ogni possibile forma di censura. Nei confronti dei documenti, il bibliotecario ha l’obbligo di promuovere un corretto equilibrio tra il diritto di accesso alle informazioni da parte degli utenti e i diritti etici e giuridici degli autori ed editori, al fine di garantire la trasmissione della conoscenza in qualunque forma sia registrata [4] Infine, nei confronti della professione, il bibliotecario consapevole del proprio ruolo culturale, ha l’obbligo di promuovere la professione, assumendo comportamenti improntati alla correttezza, al rispetto e allo spirito di collaborazione.


Gli elementi cardine della legge 4/2013 sono tre:

1.  Il principio del libero esercizio,fondato sull’ autonomia, sulle competenze e sull’ indipendenza del giudizio intellettuale e tecnico del professionista nel rispetto dei principi di buona fede. Al professionista viene lasciata la libertà di scegliere la forma in cui esercitare la propria professione. È  libero di poter scegliere di aderire ad associazioni professionali.

2.   L’obbligo di contraddistinguere, ossia chiunque svolga una delle professioni che la legge regolamenta, ha l’obbligo di contraddistinguere la propria attività in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento alla legge. 3.     Il principio della libertà di costituzione di associazione. L’art.2 comma 1 dichiara che i professionisti possono costituire associazioni a carattere professionale su base volontaria,con il fine di informare e tutelare l’utente sulla qualità delle relative prestazioni attraverso processi trasparenti e di concorrenza.  Lo scopo, quindi, è quello di rendere il più consapevoli possibili gli utilizzatori di un dato servizio e tale scopo viene conseguito attraverso una maggiore valorizzazione delle competenze degli associati.

Le funzioni delle associazioni consentite dalla legge 4/2013 sono:

·         La promozione della formazione permanente dell’associato, che ha l’obbligo dell’aggiornamento continuo, perché, come è stabilito nel Codice Deontologico, il bibliotecario cosciente del proprio ruolo culturale, è consapevole che la garanzia di un buon livello qualitativo dei servizi che eroga deriva dall’aggiornamento e dalla formazione, anche in riferimento all’evoluzione della disciplina.

·         La vigilanza sulla condotta degli associati. L’associazione si fa garante dei suoi iscritti e stabilisce, secondo l’art.27 del Codice di Consumo, un codice di comportamento in cui si dichiarano le regole di condotta che devono garantire il rispetto della dignità umana e la protezione degli interessi dei minori. Il Codice di Comportamento Condizionato dona un ricco Codice Deontologico che impegna il professionista sul piano etico e morale.


Quando si chiede l’iscrizione ad una associazione, si accetta implicitamente di sottostare a tali regole.

·         L’istituzione di sportelli di informazione e risoluzione delle controversie a beneficio dei consumatori. L’associazione ha l’obbligo di tutelare l’utente fornendo le informazioni relative alla professione e chiarendo le procedure da attivare in caso di contenzioso.

·         La definizione e il rilascio agli iscritti di marchi di qualità e attestazioni professionale. Le associazioni hanno ampia libertà rispetto al sistema di attestazione.

·         La collaborazione alla redazione di norme tecniche UNI, che caratterizzano e determinano ciascuna professione, attraverso la partecipazione ai lavori di specifici organi tecnici.

La corretta attenzione della disciplina bibliotecaria, viene garantita attraverso la prescrizione di precisi elementi da comunicare:

-          Atto Costitutivo e Statuto

-          Precisa identificazione dell’attività a cui si riferisce

-          La composizione degli organi deliberativi

-          La struttura dell’associazione

-          Requisiti per la partecipazione

Tutto ciò è comunicato attraverso il sito web che ogni associazione deve possedere per assolvere ai principi di trasparenza, correttezza e veridicità.

Note

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :0
  2. ^ www.uni.com
  3. ^ Approvato il 12 maggio 2014 a Torino dall’ Assemblea generale degli associati AIB
  4. ^ si vedano il diritto d’autore e la lotta al plagio