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Crisi di identità per Wikipedia? NAVIGAZIONE


"The battle for Wikipedia's soul", così si intitola un articolo dedicato dal settimanale inglese The Economist a Wikipedia nel numero del 6 marzo 2008 e che si può leggere gratuitamente online a http://www.economist.com/printedition/displaystory.cfm?story_id=10789354

L'articolo sostiene che Wikipedia sta attrversando una crisi di identità dovuta al conflitto tra due opposte visioni. Da una parte ci sarebbero coloro che sono favorevoli a vedervi incluso ogni aspetto della conoscenza, anche quelli più triviali, o per lo meno considerati tali da parte della cultura elevata. Dall'altra parte ci sono coloro che sentono la necessità di adottare una politica editoriale precisa che includa anche una selezione attenta dei contenuti e questo al fine di raggiungere una maggiore autorevolezza.

Secondo The Economist il problema è reale: come esempio viene presentata la differenza che esiste tra il grande spazio dedicato ad articoli sui Pokemon (circa 500 voci nell'edizione inglese) e il poco spazio dedicato alle biografie dei componenti del sindacato polacco Solidarnosc, guidato agli inizi da Lech Walesa.

La questione sollevata da The Economist era già stata sollevata altrove: per es. vedi l'articolo nel complesso positivo e molto interessante dedicato da uno storico americano di professione: Roy Rosenzweig: "Can History be Open Source? Wikipedia and the Future of the Past", pubblicato in The Journal of American History Volume 93, Number 1 (June, 2006): pp. 117-46 e gratuitamente online a http://chnm.gmu.edu/resources/essays/d/42).

Il contrasto si può riassumere fra sostenitori della libertà e spontaeità di pubblicazione, giustificabile per il fatto che rifletterebbe gli interessi della comunità, anche a livello quantitativo e coloro che invece vorrebbero fare di Wikipedia un "prodotto" editoriale completo e assimilabile a quelli finiti (online o a stampa), la cui completezza dovrebbe riflettersi anche nell'equilibrio quantitativo delle voci e dei loro contenuti. E del resto dato che Wikipedia viene anche dsirtibuita sotto forma di opera pubblicata su supporto ottico e non online, e quindi come prodotot completo più che come work in porgess, queste preoccupazioni di cura editoriale sono corrette e giustificate.

L'articolo continua esaminando rapidamente le policies per l'accettazione di nuovi articoli finendo per definirle, per la loro complessità: "Wikipedia's Kafkaesque bureaucracy". Anche questo pericolo era già stato evocato, anche se con riferimenti più inquitanti al collettivismo maoista, da Jaron Lanier in DIGITAL MAOISM: The Hazards of the New Online Collectivism pubblicato nel 2006 dal periodico online Edge: The Third Culture: http://www.edge.org/3rd_culture/lanier06/lanier06_index.html

In sostanza, l'articolo è equilibrato, informativo, come nella tradizione di un settimanale serio come The Economist e merita di essere letto. A conti fatti secondo me dimostra una cosa abbastanza palese: Wikipedia stimola la discussione sia della comunità dei Wikipediani sia degli esterni su questioni complesse, legate alla pubblicazione, alle linee editoriali, ecc. che prima dell'epoca Wiki, e dell'epoca Web, solo un numero ristretto di specialisti legati alla produzione a stampa avrebbe affrontato. Ora, molto democraticamente, come è giusto, sono questioni su cui molti possono dibattere perché, e questa è la rivoluzione, le possono capire. Insomma: il risultato positivo a livello educativo ottenuto dall'esistenza di Wikipedia è dimostrato anche così. Pierfranco Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 213.156.55.143 (discussioni · contributi).

azz... l'Economist mi copia le idee [1] :) --Yoggysot (msg) 02:01, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
Articolo interessante, che si può applicare tranquillamente anche a noi. La diatriba tra spazzini e robivecchi è antica quanto wiki e ne farà sempre parte. Una delle possibilità offerte dalla GFDL è creare dei fork, che potrebbero essere più o meno selettivi; il problema è che la dimensione di wikipedia è tale da rendere questa strada poco praticabile (costi molto alti, e Wikipedia ha dalla sua il marchio per cui un concorrente parte svantaggiato) - anche se forse fare un'enciclopedia tematica (es. sul calcio o sul mondo Disney) alternativa non sarebbe così proibitivo. Un esempio di progetto con criteri più restrittivi è Citizendium, e se tra qualche anno avrà molto più successo di noi significherà che hanno avuto la visione giusta; probabilmente il mondo ha bisogno di entrambi i prodotti. Cruccone (msg) 10:48, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
Fra i robivecchi qualcuno si è già mosso ... vedi: Includipedia.com,[1] anche se credo per ora con scarso esito ... --「Twice·29 00:55, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Dopo la depressione ricevuta leggendo l' articolo del corriere, ringrazio Pierfranco per aver riportato alcuni link interessanti e stimolanti per tutti noi. Il paragone della profondità di discussione sul fenomeno wikipedia tra gli articoli dell' Economist e quello del Corriere ed il paragone impossibile fra le analisi del The Journal of American History e quelle di una analoga pubblicazione nostrana la dicono lunga sull' ambito mentale entro cui cerchiamo di costruire la wikipedia in lingua italiana. Questo deve esserci di stimolo, considerando che, se nulla cambia, potremmo essere l' unita' realta' "culturale" nella lingua di Dante in grado di confrontarsi col resto del mondo ed anche l' unica a riportare al lettore di lingua italiana l' "efflato" del mondo senza censure o filtri di anafalbetismo o provincialismo culturale--Bramfab Discorriamo 11:11, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
Se è come dice l'articolo, io mi schiero dalla prima parte apertamente --Lãzîalë93 ...Ekkime! 15:30, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
Oggi ho l'impressione che il tema più attuale, su cui riflettere per arginare il fenomeno anche qualora (non lo so) sia ancora in fase germinale, sia quello della Wikipedia's Kafkaesque bureaucracy. --Al Pereira (msg) 17:35, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
L'articolo ricalca lo stesso mio pensiero che avevo espresso qualche tempo fa. E devo dire che ultimamente sto passando dalla parte del "mettere qualsiasi cosa su wikipedia", per il semplice motivo che sta diventando veramente difficile, complicato, noioso, lungo e spesso inutile decidere quali voci sono o non sono enciclopediche. A questo si aggiunge un altro semplicissimo fatto: le scelte sono sempre e comunque soggettive, e una cosa è enciclopedica o non enciclopedica in riferimento a standard che possono variare per ogni persona, luogo, e tempo. Mi sembra veramente un voler complicare inutilmente le regole questa lotta all'enciclopedicità, tanto che il prossimo progetto di Google che vuole imitare Wikipedia sappiamo che includerà qualsiasi argomento che una persona ha voglia di scrivere. Più o meno penso che sarà il futuro anche di Wikipedia stessa, e non capisco perchè non si possa unire quantità e qualità: potremo avere 10000 voci sui pokemon e anche sui loro cibi preferiti, ma allo stesso tempo tutte le voci di altri argomenti, scritte bene, neutrali e corredate da fonti. Ovviamente le uniche cose che non potranno mai entrare su wikipedia e su cui bisogna vigilare sono le voci di auto-promozione, vandalismi, quelle non sostenute da fonti e le voci di OVVIO non interesse generale, come può essere il gruppo musicale di mio cugino che suona solo nel pub del suo paese. Marko86 (msg) 20:40, 11 mar 2008 (CET)[rispondi]
Nell'ultima tua frase ammetti quindi che un limite va comunque messo (la band del cugino). Beh, non crederai mica che la differenza fra ovvio e non ovvio sarà così semplice da individuare? Allargando le maglie, si ha come solo effetto di spostare più in là la "zona borderline" fra l'ovvio e il non ovvio, dove comunque ci sarà da discutere. Ad esempio, mio fratello ha una band all'attivo con un CD non autoprodotto, che ha avuto il suo piccolo successo in Italia: allo stato attuale è ovviamente non enciclopedica, ma se si allargano le maglie potrebbe diventare proprio una delle migliaia di band borderline su cui ci tocca discutere. A mio modesto parere, allargando le maglie le discussioni aumentano e non diminuiscono, perché la zona borderline diventa più periferica e contiene quindi più roba. Roba su cui inoltre sarà più difficile discutere, perché sarà conosciuta da pochi. Ylebru dimmela 00:36, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Si forse hai anche ragione, ma io per ovviare al problema userei un limite semplicemente quantitativo: un cd, una band o comunque qualsiasi altra cosa deve essere una "cosa" conosciuta almeno da tot persone. Diciamo proprio a titolo di esempio, che un cd dovrebbe aver venduto 50.000 copie per essere enciclopedico. Tutti i cd che hanno venduto più di questo limite sono enciclopedici, gli altri no. Lo stesso per libri, telefonini, lavatrici, film porno ecc. Per i programmi tv si potrebbe usare lo share, mentre il nodo più spinoso rimarrebbero i personaggi Marko86 (msg) 00:53, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]


@Ylebru e' vero che allargando le maglie c'e' il rischio che aumentino le discussioni, ma IMHO e' anche vero che scendono le possibilita' di aumento ulteriore, es: chi pensa che siano sicuramente enciclopedici i calciatori che hanno fatto una stagione in A e' in numero maggiore di chi pensa che siano enciclopedici quelli che hanno fatto una sola partita, ulteriormente maggiori di quelli che si accontentano di una stagione in B, maggiori di quelli che vogliono almeno 5 stagioni in B a loro volta maggiori a loro volta di quelli per cui basta una partita al torneo tra colleghi (estremizzo e taglio n passaggi intermedi di esempio), per cui arrivati ad in prossimita' di un certo punto si ha comunque un certo equilibro tra le richieste di ulteriore allargamento e il limite raggiunto.

Senza contare che con l'aumento di contributori arriverà anche gente esperta (o comunque ben disposta a scrivere perche' interessata all'argomento) su molte delle voci che ora sarebbero borderline, per cui la pressione interna per allargare le maglie, e le relative discussioni, flame e crociate pro o contro, aumenteranno comunque anche se non si verificherà un consenso generale per allargarle (perche' magari chi vuole allargare per il calcio, vorrebbe restringerle per le veline e per i vescovi, chi per le veline le restringerebbe per le frazioni, chi vorrebbe vedere le frazioni italiane tutte presenti magari trova inutili i gruppi con due CD non autoprodotti e gli asteroidi, chi scriverebbe una voce per ogni finale di coppa magari cancellerebbe tutti Pokemon tranne Pikacu', ecc.. per cui ad una nuova spinta in una direzione corrispondono + nuove controspinte)... per non parlare poi del caso in cui invece queste maglie si dovesserero restringere con le piu' volte citate negli ultimi mesi "cancellazioni di massa, magari in immediata, sulle voci relative ad X", con probabili flame a non finire e abbandono di chi magari, oltre a scrivere le voci ora cancellate, era un ottimo contributore anche di quelle degli argomenti rimasti. La schizzofrenicita' del problema "consenso ed enciclopedicita'" la si vede IMO per es per i calciatori, non c'e' molto consenso finora per allargare i criteri alla presenza in B o per i nazionali di nazioni minori, ma poi quando le voci vanno in cancellazioni a naso per la maggior parte si salvano perche' ci sono comuqnue molti utenti che si interessano all'argomento (e/o lo ritengono enciclopedico) tali da non far avere neppure un consenso per la loro cancellazione, col risultato di perdere tempo tutti (che potrebbe essere usato piu' proficuamente) in votazioni riproposte n volte e discussioni infitine e relative proposte di cancellazione di ripicca.

Senza contare poi che una dicsussione (o al peggio un sondaggio) per trovare dei limiti, se ben fatta, con criteri oggettivi e onesta' intellettuale, non mi sembra poi tutto questo pericolo, certo, se invece si ci trova davanti a chi da una parte allargherebbe l'enciclopedia anche al prete di campagna dell'oratorio dove andava a giocare da piccolo o al candidato esordiente per cui vota alle prossimo comunali, e dall'altra chi cancellerebbe interi argomenti indipendentemnete dal loro reale peso e dall'interesse che possono suscitare nel lettore (ricordiamoci che siamo qui a scrivere perche' qualuno usi e trovi utile quello che scriviamo, non per il ns ego), solo perche' non gli piacciono , entrambi non disposti a scendere a compromessi, allora non si va da nessuna parte, ma il problema in quel caso non e' nelle regole o nelle magle gia' troppo larghe o ancora troppo strette, ma nei wikipediani e nel loro modo di intendere l'enciclopedia...

Per conto mio, credo che sara' un giorno triste per Wikipedia il giorno in cui qualcheduno proverà a tradurre dalla en.wiki il Gotto esplosivo pangalattico, per trovarselo in cancellazione immediata 5 minuti dopo con motivazione "non enciclopedico, sulla Treccani non ci starebbe mai". --Yoggysot (msg) 06:13, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]

In teoria mi pare una questione che sfiora solamente ma non c'entra il problema.
È come -per fare un paragone- se si facesse notare che i rsponsabili di una pescheria hanno delle divergenze su se tenere solo pesce pregiato o anche pesce ritenuto (a torto o a ragione) meno pregiato (come ad es. il cosiddetto "pesce azzurro"). :Senza acorgersi che nella loro pescheria hanno anche roast beef di manzo, e polli arrosto (che pesce proprio non sono).
Su Wikipedia prima di discutere su quali argomenti scrivere voci enciclopediche, dovremmo per prima cosa chiederci se abbiamo pagine che a ben vedere voci enciclopediche non sono (ricerche originali, pure segnalazioni di notizie, argomenti scritti in base al comunicato/studio fatto da una sola persona/ente direttamente coinvolta nell'argomento -quanto NPOV potrà mai essere- perchè sull'argomento esiste solo quello, pagine scritte da chi ha lette/guardato/ecc. quel tal libro/film, ecc.)
In pratica quel "bitter struggle" (lotta amara) che l'articolo di giornale riporta avviene davvero (probabilmente hanno guardato en.wikipedia, su cui so molto meno, ma basta guardare le nostre pagine di cancellazioni per vedere che accadono).
Forse dovremmo impegolarci meno -per il momento- in discussioni per ditinguere tra branzini e acciughe ("no, le acciughe nella mia pescheria non le voglio, puzzano! Qui solo roba di classe") e piuttosto impegnarci di più nell'esigere che ciò che c'è su Wikipedia siano pesci (voci enciclopediche), non ... polli arrosto. --ChemicalBit - scrivimi 10:26, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]

Da Wikipedia:Cinque pilastri[modifica wikitesto]

Forse occorre un ripasso... PRIMO PILASTRO:

Wikipedia è un'enciclopedia che comprende gli elementi tipici delle enciclopedie "generiche", delle enciclopedie "specialistiche" e degli almanacchi. Wikipedia non è una raccolta indiscriminata di informazioni. Quindi non è una fonte primaria ma piuttosto uno strumento di divulgazione secondaria; non è un dizionario né un palco per comizi, né un giornale; non è neanche un luogo dove fare autopromozione, o un banco di prova per l'anarchia o la democrazia; non è neppure una web directory né un posto dove inserire le proprie opinioni, esperienze o argomentazioni; tutti i contributori devono sforzarsi di seguire le politiche comunitariamente basate sulla verificabilità e sul divieto di ricerche originali.

Prego leggere accuratamente i link contenuti... Altrimenti poi li posto uno per uno :-P --Piero Montesacro 11:02, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]

Non vuol dire niente, è giusto che ci siano dei limiti ma qualunque cosa che abbia anche solo un minimo di enciclopedico può essere messo. --Lãzîalë93 ...Ekkime! 13:37, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
Niente niente non direi... ma certo il pilastro non dice se per i calciatori bisogna fermarsi alla serie B o alla serie C... Credo che dobbiamo rassegnarci a "rimanere soli in questa scelta", e decidere volta per volta... Retaggio (msg) 22:45, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]
La questione si intreccia più di quanto non sembri con lo sviluppo complessivo del progetto. I contenuti delle voci dedicate ad argomenti molto minuti sono in genere estremamente difficili da verificare e, sul versante di chi scrive, da corredare di fonti. Più l'enciclopedia si espande (tutta wiki, non solo quella in lingua italiana), più la trama di conoscenze si rafforza, consentendo man mano anche a questi argomenti di trovare spazio. Ma è importante che il progetto cresca armoniosamente. Ricordo che il sistema dei wikilink fa sì che idealmente i milioni di voci di wiki potrebbero essere intesi come un'unica voce scorporabile ad oltranza. --Al Pereira (msg) 03:11, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Dipende, potrebbe anche dirlo, l'Enciclopedia del calcio Panini (che immagino sia una fonte che si possa considerare "autorevole", perlomeno per il calcio italiano, e che con un costo di 1.000 euro difficilmente si puo' considerare una pubblicazione minore per ragazzini brufolosi che si scambiano le figurine) rientra tra le enciclopedie specialistiche e almanacchi? Se si', il primo pilastro dice che su wikipedia (un giorno o l'altro) ci dovranno stare anche le informazioni contenute in questa. Poi e' ovvio, un minimo di armonizzazione, come dice qui sopra Al Pereira ci vuole, ma bisognerebbe anche ricordarsi che se uno non puo' scrivere 100 voci di calciatori di B o su 100 episodi dei Simpson, non e' detto che impieghera' il suo tempo per scrivere 100 voci su autori latini di epoca romana (anzi, visto che gli utenti monotematici puri non so quanto siano diffusi, c'e' pure il rischio che se prima magari voleva scrivere 100 voci di calciatori di B e 10 sul sul sulla storia del suo comune di residenza, se gli si azzerano di botto le prime magari e lo si cazzia, se ne va sfiduciato e ci ritroviamo pure senza le potenziali 10 seconde). --Yoggysot (msg) 03:37, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
Orca, ai miei tempi c'era l'almanacco, che era un libro solo... e ora mille euri! Beh, però potrebbe inserire 100 calciatori della serie A inglese oppure 100 calciatori della serie A italiana degli anni 50: questi sono già tutti inseriti? Sono migliaia e migliaia, quindi non credo. Il fatto è che bisogna spiegare all'appassionato che qui l'italia è un paese come un altro, e gli anni 2000 sono anni come altri. In altre parole, bisogna arginare l'italocentrismo e il recentismo, che qui si materializzano nel voler inserire per forza una voce su un giocatore della serie B italiana del 2007, solo perché adesso ne parlano i giornali italiani, piuttosto che uno della serie A del 1960, magari del campionato inglese. Ylebru dimmela 16:28, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
L'ideale sarebbe avere le une e le altre (schede biografiche), ugualmente ben trattate (cioè bene spese). --「Twice·29 17:02, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]
bisogna vedere, essendo wiki volontaria potrebbe aver avuto 1000 motivi diversi per mettere quelle voci borderline (seguendo lo stesso esempio per comodita', ma ovviamente la cosa e' generalizzabile) magari l'ipotetico contributore quelli di serie B li metteva perche' avevano giocato nella sua squadra del cuore (e in generale se uno scrive voci su un argomento e' perche' e' interessato in qualche modo a questo, per cui la parte "emotiva" nella scelta su che voci scrivere non la sottovaluterei), mentre di sbattersi per 100 di serie A che hanno giocato in altre squadre o all'estero, anche se mancano, potrebbe non averne voglia. --Yoggysot (msg) 04:43, 14 mar 2008 (CET)[rispondi]
L'avevo detto prima io!: "wikipedia da enciclopedia che ha certi criteri di enciclopedicità diventerà un contenitore per qualsiasi informazione." Personalmente ho cambiato parere. Wikipedia è un'enciclopedia, e così deve essere. Non vuoi che la conoscenza sui pokemon venga perduta nell'oblio? è per questo crei voci su wikipedia su tutti i pokemon? Non è questo il posto. Perché non crei un wiki tematico come suggerisce qualcun'altro? I costi non sono proitivi, il software è gratuito. Credo che però andrebbe migliorare l'integrazione tra le varie wiki, come si fare esempio tra i progetti wikimedia. --wiso (msg) 13:15, 15 mar 2008 (CET)[rispondi]