La crociata della morte

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La crociata della morte
Titolo originaleThe Darke Crusade
AutoreJoe Dever
1ª ed. originale1991
1ª ed. italiana1991
Genereromanzo
Sottogenerelibrogame fantasy
Lingua originaleinglese
AmbientazioneLencia (Magnamund)
ProtagonistiLupo Solitario
AntagonistiNaar
Darke
Magnaarg
SerieLupo Solitario (Serie Grande Maestro Ramas)
Preceduto daIl prigioniero di Kaag
Seguito daIl ritorno di Vashna

«Per quindici giorni scavi in una solida parete di terra e roccia, a volte servendoti delle tue armi, a volte a mani nude, sostenuto dalla tua forza d'animo e dal desiderio di sopravvivere. Stai quasi per rinunciare quando, a metà del sedicesimo giorno, sbocchi improvvisamente in un corridoio sgombro di macerie. Debole, ma ancora in vita, ti trascini in questo tunnel vuoto e crolli sul pavimento umido e coperto di funghi.»

La crociata della morte (titolo originale The Darke Crusade) è un librogame dello scrittore inglese Joe Dever, pubblicato nel 1991 a Londra dalla Red Fox Children's Books e tradotto in numerose lingue del mondo. È il quindicesimo dei volumi pubblicati della saga Lupo Solitario. La prima edizione italiana, del 1991, fu a cura della Edizioni EL.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una disperata richiesta d'aiuto giunge a Lupo Solitario, da Re Sarnac di Lencia: Magnaarn, Comandante in Capo di Darke, minaccia il regno con le sue mortali armate Drakkar. Inoltre, corre voce che Magnaarn stia per entrare in possesso della Pietra della Dannazione di Darke, che, riunita con lo Scettro di Nyras che già possiede, darebbe al nemico un potere devastante. Lupo Solitario, accompagnato dal fido Capitano Prarg, dovrà quindi introdursi nella palude infernale, per arrivare alla Pietra della Dannazione prima di Magnaarn. Caduto però in una trappola tesa dal comandante Drakkar all'interno delle rovine maledette, il Grande Maestro Ramas riesce comunque a fuggire dalla prigionia e nel duello finale, riuscirà a sconfiggere Magnaarn, liberando così Lencia e il Magnamund dalla minaccia del Comandante Drakkar e delle sue demoniache armate.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]