Vincenzo Fera

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Vincenzo Fera (Monterosso Calabro, 10 ottobre 1949) è un filologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1986 è docente di filologia della letteratura italiana all’Università degli studi di Messina, ove nel 2004 viene nominato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e nel 2012 viene nominato membro del senato accademico. Nel 1993 e 1994 ha insegnato filologia medievale e umanistica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano[1].

Presso l'ateneo messinese, Fera dirige il Centro Internazionale di Studi Umanistici[2], ove è direttore responsabile delle riviste Studi medievali e umanistici[3] e Umanesimo dei moderni[4] e condirettore di altre collane pubblicate dal centro studi[5]; è inoltre direttore della Classe IV: Lettere, Filosofia e Belle Arti dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti[6]. Al di fuori dell'università peloritana, è componente della Commissione per l’Edizione nazionale delle Opere di Francesco Petrarca[7], della Commissione per l’Edizione nazionale dei testi umanistici[8], della Commissione per l’Edizione nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli[9], del comitato scientifico di Quaderni Petrarcheschi[10] e dell’editorial board de I Tatti Renaissance Library presso la Harvard University Press[11].

Nel 2018 è stato inserito dal MIUR nella commissione nazionale per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia nel settore concorsuale 10/F1-LETTERATURA ITALIANA[12].

Attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Da sempre interessato allo studio e all'interpretazione dei classici e dell'umanesimo, si è concentrato su autori come Petrarca, Poliziano e Pascoli, ritrovando scritti inediti di questi autori e ricostruendo percorsi filologici e storico-culturali di rilievo per gli sviluppi della storia letteraria italiana.

A Fera si deve il ritrovamento nel 2012, presso il Noord-Hollands Archief di Haarlem, del testo originale ed intero, su tre fogli manoscritti dall'autore, del poemetto inedito di Giovanni Pascoli Leucothoe: il componimento era stato inviato nel 1883 dal poeta per partecipare al Certamen Hoeufftianum, un prestigioso concorso di poesia latina che annualmente si teneva ad Amsterdam[13][14]. Spedì il componimento, però, senza conoscere le regole del concorso, né incluse il proprio nome, per cui non ricevette alcuna notizia dall'accademia e l'opera si perse negli archivi olandesi[15]. In seguito al ritrovamento, l'opera è stata pubblicata da Fera nel dicembre 2012[16].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia del presidente Ciampi coniata nel VII centenario della nascita di Francesco Petrarca

Nel 2004 ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi coniata in occasione del VII centenario della nascita di Francesco Petrarca[17][5].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Una ignota Expositio Suetoni del Poliziano, Messina 1983
  • Antichi editori e lettori dell’Africa, Messina 1984
  • La revisione petrarchesca dell’Africa, Messina 1984
  • Giovanni Pascoli, Leucothoe, primum edidit Vincenzo Fera, Messina 2012

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Autori Aracne editrice - Vincenzo Fera, su aracneeditrice.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  2. ^ Struttura, su CISU, 19 gennaio 2016. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  3. ^ Rivista SMU, su CISU. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  4. ^ Rivista UM, su CISU. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  5. ^ a b CV Vincenzo Fera - Novembre 2016 (PDF), su accademiapeloritana.it, Accademia Peloritana dei Pericolanti. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  6. ^ Consiglio di Presidenza, su accademiapeloritana.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  7. ^ Petrarca - Commissione - Presidente e Membri, su franciscus.isti.cnr.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  8. ^ Vincenzo Fera, su Accademia Pascoliana, 10 aprile 2016. URL consultato il 21 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2020).
  9. ^ Statuto e organi direttivi, su Accademia Pascoliana, 24 febbraio 2008. URL consultato il 21 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  10. ^ Quaderni petrarcheschi, su franciscus.isti.cnr.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  11. ^ Editorial Board and Advisory Committee | The I Tatti Renaissance Library | Harvard University Press, su hup.harvard.edu. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  12. ^ Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, decreto 2848 del 29/10/2018 - Decreto direttoriale recante la nomina della commissione per l'abilitazione scientifica nazionale per il settore concorsuale 10/F1 - Letteratura italiana (art. 8, comma 1, d.d. n. 1052 del 2018)
  13. ^ Salvatore Guarino, Radiografia del Myrmedon di Giovanni Pascoli, Salerno, 2018, p. 13. URL consultato il 21 ottobre 2020.
    «il primo poemetto latino presentato al concorso neerlandese, nel 1883, è Leucothoe, edito da FERA 2012»
  14. ^ Stefano Zivec, Leucothoe Iohannis Pascoli, edidit Vincenzo Fera (PDF), in Lexis, n. 31, Venezia, Adolf M. Hakkert Editore, 2013, pp. 479-480. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  15. ^ Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte: dettagli scheda, su pascoli.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 21 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2020).
  16. ^ (LAIT) Giovanni Pascoli, Leucothoe, a cura di Vincenzo Fera, Università di Messina. Centro interdipartimentale di studi umanistici, 2012, ISBN 978-88-87541-71-7. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  17. ^ Portale storico della Presidenza della Repubblica - Visita del Presidente della Repubblica alla città di Arezzo 07/10/2004, su archivio.quirinale.it. URL consultato il 22 ottobre 2020.

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