Tauentzienstraße
Tauentzienstraße | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Città | Berlino |
Distretto | Tempelhof-Schöneberg, Charlottenburg-Wilmersdorf |
Quartiere | Schöneberg, Charlottenburg |
Codice postale | 10789 |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Intitolazione | a Friedrich Bogislav von Tauentzien |
Collegamenti | |
Inizio | Wittenbergplatz |
Fine | Breitscheidplatz |
Intersezioni | Wittenbergplatz, Kurfürstendamm, Nürnberger Straße, Ansbacher Straße, Passauer Straße, Marburger Straße e Rankestraße |
Mappa | |
La Tauentzienstraße - dai berlinesi spesso chiamata der Tauentzien, il Tauentzien - è una strada nei quartieri berlinesi di Charlottenburg e Schöneberg. Collega le piazze Wittenbergplatz e Breitscheidplatz ed è considerata il prolungamento del Kurfürstendamm, con cui condivide la forte vocazione commerciale.
È parte del Generalszug ed è dedicata al generale prussiano Bogislav Friedrich Emanuel von Tauentzien.
La strada fu impostata, nella sua realizzazione, sul modello dei viali parigini. La striscia centrale, oggi adibita a superficie verde, serviva originariamente come spartitraffico e sede tramviaria.
È una delle strade più frequentate di Berlino, anche per lo shopping. Ai due estremi della strada sorgono due importanti edifici commerciali, il KaDeWe all'angolo con il Wittenbergplatz e l'Europa-Center all'angolo con il Breitscheidplatz.
Il fondale prospettico della strada è la Gedächtniskirche.
Nel 1987, in occasione del 750º anniversario di Berlino, all'interno della striscia verde centrale fu posta una scultura di Brigitte e Martin Matschinsky-Denninghoff. La scultura, chiamata proprio Berlin, simboleggiava la divisione della città; dopo la riunificazione è diventata quindi uno dei simboli della riunificazione di Berlino.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Sul lato destro:
- al n. 1 l'edificio per uffici "Philipshaus", costruito dal 1948 al 1949 su progetto di Werner Weber[1];
- all'angolo con Breitscheidplatz il centro commerciale "Europa-Center", costruito dal 1963 al 1965 su progetto di Helmut Hentrich e Hubert Petschnigg[2].
Sul lato sinistro:
- al n. 13 il grande magazzino "Defaka", costruito nel 1955 su progetto di Paul Schwebes[3];
- al n. 19 il grande magazzino "Peek & Cloppenburg", costruito dal 1994 al 1995 su progetto di Gottfried Böhm e Peter Böhm[4];
- ai nn. 21-24 il centro commerciale "KaDeWe", costruito dal 1906 al 1907 su progetto di Johann Emil Schaudt, e ricostruito nel 1950 su progetto di Hans Soll[5].
Sul parterre centrale:
- fra Marburger Straße e Nürnberger Straße la scultura "Berlin", opera del 1987 di Brigitte e Martin Matschinsky-Denninghoff[6].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Baukunst der Nachkriegsmoderne (2013), p. 165.
- ^ Architekturführer Berlin (2001), p. 160.
- ^ Das neue Gesicht Berlins (1957), tavola 28.
- ^ Architekturführer Berlin (2001), p. 326.
- ^ Architekturführer Berlin (2001), p. 327.
- ^ (DE) Berlin, su berlin.de.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Das neue Gesicht Berlins, Berlino, Arani Verlagsgesellschaft, 1957, ISBN non esistente.
- (DE) AA.VV., Architekturführer Berlin, 6ª ed., Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2001, ISBN 3-496-01211-0.
- (DE) Adrian von Buttlar, Kerstin Wittmann-Englert, Gabi Dolff-Bonekämper (a cura di), Baukunst der Nachkriegsmoderne. Architekturführer Berlin 1949–1979, Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2013, ISBN 978-3-496-01486-7.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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