Spermophilus alashanicus

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Citello dell'Alashan
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineRodentia
SottordineSciuromorpha
FamigliaSciuridae
SottofamigliaXerinae
TribùMarmotini
GenereSpermophilus
SpecieS. alashanicus
Nomenclatura binomiale
Spermophilus alashanicus
Büchner, 1888
Sinonimi

Spermophilus dilutus
(Formozov, 1929)
Spermophilus obscurus
Büchner, 1888
Spermophilus siccus
(G. M. Allen, 1925)

Il citello dell'Alashan (Spermophilus alashanicus Büchner, 1888) è uno sciuride appartenente al genere dei citelli (Spermophilus). È diffuso nella Mongolia meridionale e in alcune zone della Cina.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il citello dell'Alashan raggiunge una lunghezza testa-corpo di circa 19,0-21,0 centimetri e un peso di circa 190-225 grammi. La coda è lunga 5,5-7,6 centimetri ed è quindi, come in tutti i citelli, significativamente più corta del resto del corpo. Il piede posteriore è lungo 33-37 millimetri, l'orecchio 8-10 millimetri. Il colore del dorso è più chiaro rispetto a quello di altre specie e varia in base alle stagioni. Il mantello estivo è bruno-rossastro chiaro, quello invernale è più chiaro e dai toni più giallastri. La sommità del capo è più scura del dorso. È presente un anello chiaro intorno agli occhi, sotto i quali si trova una macchia di colore marrone chiaro, separata dall'anello da una linea biancastra che va dalla base dell'orecchio al muso. La coda corta è dello stesso colore del dorso, ma sulla parte inferiore è rosso ruggine. Le zampe sono relativamente corte.[2][3]

3 2 0 1 1 0 2 3
3 1 0 1 1 0 1 3
Totale: 22

Il cranio ha una lunghezza totale di 45-48 millimetri. Come tutte le specie del suo genere, il citello dell'Alashan ha un unico incisivo a scalpello per emimascella, seguito da uno spazio privo di denti (diastema). Seguono due premolari e tre molari. Al contrario, sulla mascella inferiore vi è un solo premolare per lato. Complessivamente vi sono 22 denti.[4] La cavità timpanica è lunga e stretta, la distanza tra le orbite è solitamente maggiore di 9 millimetri.[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il citello dell'Alashan vive nella Mongolia meridionale e in alcune parti della Cina fino a 3 200 metri di altitudine. In Mongolia, la specie è presente nel Gobi-Altai nell'area dell'Ikh Bogd uul e del Baga Bogd uul, nonché sui Gurvan Saikhan e sui monti Öshög.[1] In Cina è diffusa nelle province di Ningxia, Gansu, Qinghai e Nei Mongol[2] e, secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura, anche nello Shaanxi e nello Shanxi.[1]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il citello dell'Alashan è uno scoiattolo diurno che vive nelle regioni desertiche della Cina e nelle steppe erbose ai margini del deserto del Gobi fino ai prati di montagna. In Cina vive principalmente in ambienti secchi e sabbiosi, motivo per cui è conosciuto localmente come «topo della sabbia».[2] In Mongolia è presente soprattutto in steppe aride, praterie e boscaglie. Si nutre di erba e altri vegetali, comprese le piante coltivate. Vive in piccoli gruppi sparsi in semplici tane dall'ingresso non circondato da cumuli di terra. I vari esemplari comunicano tra loro tramite richiami individuali ad alta frequenza. Come altre specie del suo genere, questo citello va in letargo durante l'inverno.[2]

I piccoli di solito nascono a giugno. Ogni cucciolata è composta da uno a nove piccoli, di solito da tre a sei in media.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il citello dell'Alashan viene classificato come specie indipendente all'interno del genere Spermophilus, attualmente costituito da 15 specie[3] a seguito di una revisione tassonomica.[5] La prima descrizione scientifica venne effettuata nel 1888 dallo zoologo russo Eugen Büchner, che descrisse la specie a partire da alcuni individui provenienti dalla parte meridionale dell'Alashan, in Cina.[6] Originariamente considerato una sottospecie del citello della Dauria (Spermophilus dauricus), viene trattato come specie a sé dagli anni '70.[2]

La specie è monotipica.[3][6]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Il citello dell'Alashan viene classificato dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) come «specie a rischio minimo» (Least Concern).[1] Tale status trae giustificazione dall'areale relativamente ampio e dalla frequente presenza della specie, sebbene l'entità concreta della popolazione sia sconosciuta. Non esistono potenziali minacce che ne mettano a repantaglio la sopravvivenza.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Shar, S., Lkhagvasuren, D. & Smith, A.T. 2016, Spermophilus alashanicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d e f g Robert S. Hoffmann e Andrew T. Smith, Alashan Ground Squirrel, in Andrew T. Smith e Yan Xie (a cura di), A Guide to the Mammals of China, Princeton (NJ), Princeton University Press, 2008, pp. 193-194, ISBN 978-0-691-09984-2.
  3. ^ a b c Richard W. Thorington Jr., John L. Koprowski e Michael A. Steele, Squirrels of the World, Baltimora (MD), Johns Hopkins University Press, 2012, pp. 296-298, ISBN 978-1-4214-0469-1.
  4. ^ Robert S. Hoffmann e Andrew T. Smith, Spermophilus, in Andrew T. Smith e Yan Xie (a cura di), A Guide to the Mammals of China, Princeton (NJ), Princeton University Press, 2008, p. 193, ISBN 978-0-691-09984-2.
  5. ^ Kristofer M. Helgen, F. Russell Cole, Lauren E. Helgen e Don E. Wilson, Generic Revision in the holarctic ground squirrels genus Spermophilus, in Journal of Mammalogy, vol. 2, n. 90, 2009, pp. 270-305, DOI:10.1644/07-MAMM-A-309.1.
  6. ^ a b Don E. Wilson e DeeAnn M. Reeder (a cura di), Spermophilus alashanicus, in Mammal Species of the World. A taxonomic and geographic Reference, vol. 2, 3ª ed., Baltimora (MD), Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Richard W. Thorington Jr., John L. Koprowski e Michael A. Steele, Squirrels of the World, Baltimora (MD), Johns Hopkins University Press, 2012, pp. 300-301, ISBN 978-1-4214-0469-1.
  • Robert S. Hoffmann e Andrew T. Smith, Alashan Ground Squirrel, in Andrew T. Smith e Yan Xie (a cura di), A Guide to the Mammals of China, Princeton (NJ), Princeton University Press, 2008, pp. 193-194, ISBN 978-0-691-09984-2.

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