Rugby a 15 nel 1949

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Nel 1949, oltre alla conferma dell'Irlanda nel Torneo delle Cinque nazioni, si assiste al ritorno della Bledisloe Cup in Australia. Australia che va sorprendentemente a strappare due vittorie in terra neozelandese.

È un anno negativo per gli All Blacks che inanellano anche 3 sconfitte con il Sudafrica e una con la Rhodesia.

Momento difficile anche per l'Italia che, causa un campionato che lascia poco spazio alla nazionale, cede sia alla seconda squadra francese che alla Cecoslovacchia.

Attività internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Tornei per nazioni[modifica | modifica wikitesto]

Cinque Nazioni 1949 - Bandiera dell'Irlanda IRLANDA
Lo stesso argomento in dettaglio: Cinque Nazioni 1949.
Il torneo delle Cinque Nazioni del 1949 vede la conferma dell'Irlanda, che questa volta manca il Grande Slam per una sconfitta con la Francia. Conquista comunque la "Triple Crown".

Tour delle nazionali maggiori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda in Sudafrica e Rhodesia
Nuova Zelanda: L'evento dell'anno per il rugby nel 1949 è il tour in Sud Africa degli All Blacks. Un tour deludente, dove non solo perdono 3 match su 4 con gli Springboks, ma addirittura cedono con la modesta Rhodesia.

Bandiera del Sudafrica - Bandiera della Nuova Zelanda Bandiera del Sudafrica - Bandiera della Nuova Zelanda Bandiera del Sudafrica - Bandiera della Nuova Zelanda Bandiera del Sudafrica - Bandiera della Nuova Zelanda Bandiera della Rhodesia Meridionale - Bandiera della Nuova Zelanda Bandiera della Rhodesia Meridionale - Bandiera della Nuova Zelanda
Sudafrica - Nuova Zelanda Sudafrica - Nuova Zelanda Sudafrica - Nuova Zelanda Sudafrica - Nuova Zelanda Rhodesia - Nuova Zelanda ! Rhodesia - Nuova Zelanda
15 - 11 12 - 6 3 - 9 11 - 8 10 - 8 3 - 3

Bandiera dell'Australia Australia in Nuova Zelanda
Lo stesso argomento in dettaglio: Tour della Nazionale di rugby a 15 dell'Australia 1949.
L'Australia si reca in nuova Zelanda dove, approfittando del fatto che i migliori giocatori neozelandesi erano impegnati nel tour in Sudafrica, conquista la Bledisloe Cup[1].

Addirittura la Nuova Zelanda disputò due match nello stesso giorno: il 3 settembre una formazione infatti era impegnata (nel corso del proprio tour) a Durban contro il Sud Africa[1], l'altra poche ore prima aveva giocato a Wellington contro l'Australia[2]. Di fatto la squadra impegnata con i Wallabies era la seconda squadra neozelandese, anche se vedeva in campo i giocatori Maori cui le autorità sudafricane, a causa della politica di apartheid, avevano vietato di recarsi in tour.


Bandiera della Nuova Zelanda - Bandiera dell'Australia Bandiera della Nuova Zelanda - Bandiera dell'Australia
Nuova Zelanda - Australia Nuova Zelanda - Australia
6 - 11 9 - 16

Bandiera della Francia Francia in Argentina
Lo stesso argomento in dettaglio: Tour della Nazionale di rugby a 15 della Francia 1949.
La Francia si reca in Argentina dove conquista due vittorie.

Bandiera dell'Argentina - Bandiera della Francia Bandiera dell'Argentina - Bandiera della Francia
Argentina - Francia Argentina - Francia
0 - 5 3 - 12

Tour di altre rappresentative[modifica | modifica wikitesto]


New Zealand Maori in Australia
Lo stesso argomento in dettaglio: Tour dei New Zealand Māori del 1949.
Contemporaneamente al tour degli All Blacks, i New Zealand Māori si recano in Australia, dove conquistano un pareggio, una sconfitta e una vittoria con i Wallabies.

Da segnalare che la netta vittoria contro i Wallabies nel primo match provocò l'esonero del coach australiano Johhny e la sua sostituzione con Bill McLean, storico capitano del tour del 1947-48 in Europa. Era la prima volta che la nazionale Australiana veniva affidata ad un coach del Queensland e non del Nuovo Galles del Sud.[3]


Bandiera dell'Australia - Bandiera dell'Australia - Bandiera dell'Australia -
Australia - NZ Maori Australia - NZ Maori Australia - NZ Maori
3 - 12 8 -8 18 -3

Altri test[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
20 marzo 1949
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi3 – 6Bandiera del Belgio Belgio

Praga
2 ottobre 1949
Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia5 – 20Bandiera della Romania Romania

Stoccolma
23 ottobre 1949
Svezia Bandiera della Svezia6 – 0Bandiera della Danimarca Danimarca

Coulommiers
30 ottobre 1949
Ile de France B 11 – 3 Belgio

Bruxelles
3 novembre 1949
Belgio 11 – 21 Ile de France B

Huy
11 novembre 1949
Belgio 5 – 5 Ile de France B

Bruxelles
27 novembre 1949
Belgio Bandiera del Belgio15 – 5Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi

La nazionale italiana[modifica | modifica wikitesto]

La squadra azzurra ricambia la vista della Francia (che schiera ancora la seconda squadra) e della Cecoslovacchia. I risultati sono disastrosi con due sconfitte.

Marsiglia
27 marzo 1949
Francia XV 27 – 0 ItaliaStadio Vélodrome
Arbitro: Bandiera della Francia Taddei

Praga
22 maggio 1949
Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia14 – 6Bandiera dell'Italia Italia
Arbitro: Bandiera della Cecoslovacchia Skvor

I Barbarians[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1949 la squadra ad inviti dei Barbarians ha disputato i seguenti incontri:

Bedford
3 marzo 1949
East Midlands 11 – 24 Barbarians

Penarth
15 aprile 1949
Penarth RFC 11 – 14 Barbarians

Cardiff
16 aprile 1949
Cardiff RFC 5 – 6 BarbariansArms Park

Swansea
18 aprile 1949
Swansea RFC 3 – 10 BarbariansSaint Helen's

Newport
19 aprile 1949
Newport RFC 5 – 6 BarbariansRodney Parade

Leicester
27 dicembre 1949
Leicester Tigers 0 – 29 BarbariansWelford Road

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Sudafrica Sudafrica Currie Cup non disputata
Nuovo Galles del Sud Shute Shield Gordon
Bandiera dell'Argentina Argentina Camp. di Buenos Aires CASI e C.U.B.A.
Argentino Provincia
Bandiera della Francia Francia Campionato 1948-49 Castres Olympique
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Campionato delle Contee Lancashire
Bandiera dell'Italia Italia Campionato Rugby Roma
Bandiera della Romania Romania Campionato CCA Bucarest
Bandiera della Spagna Spagna Copa del Rey Atlético Madrid

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su rugbymuseum.co.nz. URL consultato il 4 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2007).
  2. ^ Copia archiviata, su rugbymuseum.co.nz. URL consultato il 4 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2007).
  3. ^ 'The Sydney Morning Herald ': "Union Coach Change", 8 giugno 1949
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