Discussione:Alleanza sardo-francese

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Alleanza sardo-francese
Argomento di scuola secondaria di II grado
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

L’interpretazione dell’art. 2 del Trattato di Alleanza

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@Claudio.stanco ti invito per piacere a chiarire il tuo intervento. Non si capisce chi è l'autore del testo citato. Non basta scrivere da dove il testo è stato preso, occorre chiarire chi ne è l'autore, tanto più se proviene da una raccolte di lettere (!) Anche il link non chiarisce perché rimanda ad una pagina dalla quale non si capisce chi scrive. Ti chiedo di approfondire e scoprire finalmente chi fa l'interpretazione che hai riportato nella voce. Saluti e grazie. --Xerse (msg) 13:49, 28 feb 2017 (CET)[rispondi]

Il testo del trattato è molto noto. Comunque la fonte è AA.VV. (Ottavio Bartié, Massimo de Leonardis, Anton Giulio de'Robertis, Gianluigi Rossi), Storia delle relazioni internazionali. Testi e documenti -(1815-2003), Monduzzi, Bologna, 2004 ISBN 978-88-323-4106-5 già citato in Bibliografia. Stasera inserirò il numero di pagina.--Xerse (msg) 13:28, 2 mar 2017 (CET)[rispondi]
Inserite le fonti.--Xerse (msg) 19:07, 2 mar 2017 (CET)[rispondi]

Theodore Martin è stato nominato dalla regina Vittoria biografo del principe consorte, lo stesso Martin ha anche scritto un libro sulla regina Vittoria, che frequentava, quindi Martin era a conoscenza di quanto avveniva nei colloqui ad alto livello, come tra Napoleone III e Lord Cowley, Martin è stato anche Lord rettore dell'Università di ST. Andrews e la sua presenza ad eventi importanti è citata anche nel Dizionario Nazionale Biografico Britannico (on line), quindi Martin non era solo un poeta, bensì una persona ben introdotta a palazzo reale, dove incontrava personaggi importanti e veniva a conoscenza di fatti internazionali. Le dichiarazioni di Martin sono anche confermate dalle parole del Cavour, dalle memorie di La Farina di Biundi e dalle altre fonti citate. --Claudio.stanco (msg) 15:37, 8 mar 2017 (CET)[rispondi]

Theodore Martin: sistemiamone la voce. --Bramfab Discorriamo 15:55, 8 mar 2017 (CET)[rispondi]
Come ho già scritto nella pagina di discussione di Claudio.stanco, le fonti principali di una voce di storia devono essere scritte da storici di professione. Un poeta che scrive una biografia per i fatti che ha visto rimane un poeta. Al massimo la sua testimonianza può costituire una nota a margine. Ma a parte questo, nel testo manca una parte descrittiva delle citazioni che utilizza. Alcune citazioni sono ancora senza autore. Inoltre è fondamentale utilizzare fonti secondarie, poiché spesso, come in questo caso, una fonte primaria risulta di difficile interpretazione. D'accordo con Bramfab: sistemiamo la sezione.--Xerse (msg) 13:25, 9 mar 2017 (CET)[rispondi]

Dopo cinque mesi di attesa affinché si regolarizzasse la sezione secondo le linee guida di wikipedia trasferisco qui la parte in questione affinché se ne possa discutere senza alterare ancora la correttezza e l'autorevolezza della voce. --Xerse (msg) 18:46, 1 ago 2017 (CEST)[rispondi]

Secondo quanto indicato nelle “Lettere edite ed inedite”, raccolte ed illustrate da Luigi Chiala, l’art. 2 del "Trattato di Alleanza", relativo alla formazione di un nuovo stato viene descritto come segue: Lettere edite ed inedite – raccolte ed illustrate da Luigi Chiala – vol. 3° - Roux e Favale – Torino – 1884 – pagg. XXXII, [1] :

«… e quando l’esito della guerra fosse propizio alle armi franco-sarde, era stabilita la formazione del nuovo Regno Italiano, che dalle falde delle Alpi doveva stendersi sino ad Ancona, e comprendere una popolazione dai 10 ai 12 milioni di abitanti (nota 1). In compenso il re di Sardegna avrebbe ceduto la Savoia alla Francia, mentre le sorti di Nizza si sarebbero decise al momento della pace. (nota 2)»

(1) Fu preso per base l’ultimo censimento 1857-58 ref Lettere edite ed inedite – raccolte ed illustrate da Luigi Chiala – vol. 3° - Roux e Favale – Torino – 1884 – pagg. XXXII/ref
stato
abitanti
Piemonte …………………………………………………
4.332.272
Lombardo-Veneto ………………………………………
5.503.473
Stati Estensi ……………………………………………..
598.996
Ducato di Parma…………………………………………
495.840
Provincie transappenniniche degli Stati Romani …
1.937.184
12.867.765
detratte Savoia e Nizza
-668.819
Totale ref Sottoposta a verifica la somma finale indicata risulta in effetti 12.198.946 anziché 12.209.966 /ref
12.209.966

«Nota (1)»

«L’annessione delle provincie transappenniniche degli Stati Romani al nuovo Regno dell’Alta Italia presentando maggiori difficoltà, d’indole religioso-politica, che non ne presentasse l'annessione delle altre provincie sopracitate, venne perciò adottata l’espressione: dai 10 ai 12 milioni

«Nota (2)»

Theodore Martin nel vol. V della sua opera: “Life of the Prince Consort” (pag. 31) REF

“THE LIFE OF HIS ROYAL HIGHNESS, THE PRINCE CONSORT” BY THEODORE MARTIN WITH PORTRAITS - VOLUME THE FIFTH - NEW YORK - D. APPLETON AND COMPANY - 1, 8, AND 6 BOND STREET - 1880

page 38 OPINIONS OF LORD COWLEY.

The subject of Savoy and Nice had been introduced by the Emperor himself, and the discussion having gone so far.
Lord Cowley thought he might now venture to inquire, what were the arrangements which subsisted between Sardinia and France in regard to the annexation ?

Some people said there had been a treaty signed at Prince Napoleon's marriage, to which the Emperor himself even had affixed his signature. Others, that the engagement was of a less solemn nature, though engagement there was. What were the facts ?

To this the Emperor replied with a smile, that although secrets were secrets, he had no objection to explain precisely what had taken place. Previously to Prince Napoleon's marriage, the possibility of war with Austria had been discussed between the French and Sardinian Governments, and, among other arrangements depending on it, it was stipulated on the part of France that, if the events of the war were to give the kingdom of Sardinia a population of ten or twelve million souls, France would put forward a claim to Savoy.

These arrangements remained in the form of a project, and, when the war actually took place, he asked Cavour to convert it into a treaty, which Cavour declined, saying that it was not necessary.

/REF, REFcorrispondente a pag. 38 dell’edizione qui collegata, [3] /ref riferisce, in proposito, interessanti particolari di una conversazione, che ebbe luogo il 9 febbraio 1860 fra l'imperatore Napoleone e Lord Cowley:

«.... L'Imperatore stesso entrò in discorso sulla Savoia e su Nizza; e Lord Cowley ne approfittò per domandargli quali fossero gli accordi presi tra la Francia e la Sardegna rispetto all'annessione. Alcuni dicevano che in occasione del matrimonio del principe Napoleone si era stipulato un trattato firmato dall'Imperatore. Altri invece dicevano che era stato stretto un accordo di indole meno solenne. Alla domanda quale fosse la versione esatta l'Imperatore rispose sorridendo, che sebbene i segreti fossero segreti, non aveva difficoltà di esporre con tutta precisione la realtà delle cose. Prima del matrimonio del principe Napoleone, la possibilità di una guerra coll'Austria aveva formato il tema di discussioni fra i governi francese e sardo, e tra gli altri patti la Francia aveva posto prioritariamente che, se per effetto della guerra il regno della Sardegna fosse cresciuto a dieci o dodici milioni di abitanti, la Francia avrebbe reclamato la Savoia. Questi accordi rimasero allo stato di progetto, e, quando la guerra scoppiò, egli chiese al conte di Cavour di convertirli in trattato. Il conte di Cavour ricusò (?) "declined", affermando che ciò non era necessario. Lettere edite ed inedite – raccolte ed illustrate da Luigi Chiala – vol. 3° - Roux e Favale – Torino – 1884 – pagg. XXXII-XXXIII - (alcune espressioni ottocentesche sono parafrasate in maniera moderna, mantenendo il significato dell’autore rilevabile dal collegamento con l’opera originale sopra indicato).»

Le altre interpretazioni

Nell'opera "Il conte Camillo di Cavour - documenti editi ed inediti" di Nicomede Bianchi si afferma che:

«... sarebbesi costituito per la casa di Savoia un regno di dodici milioni di abitanti dalle Alpi all'Adriatico;...»

Tale interpretazione risulta confermata anche nelle “Memorie storico biografiche di Giuseppe La Farina”, di Giuseppe Biundi ref Memorie storico biografiche di Giuseppe La Farina – di Giuseppe Biundi – Carlo Clausen – Palermo-Torino – 1893 – pagg. 391-392-393, [5] /ref nelle quali si afferma che la stipula nel mese di gennaio del trattato d’alleanza offensivo-difensiva tra la Francia e gli Stati Sardi prevedeva che, in cambio della cessione della Savoia e di Nizza,

«… un nuovo Regno Italico venisse a formarsi nella distesa dalle falde delle Alpi ad Ancona …»

con Napoleone III che auspicava una “Federazione degli stati della penisola” presieduta dal papa, con esclusione dell’Austria.

A ulteriore supporto di tale interpretazione, altre fonti italiane affermano che il convegno segreto di Plombières avrebbe previsto la formazione di uno stato dell’Alta Italia, a guida sabauda, comprendente il Regno di Sardegna, Lombardo-Veneto, Ducati di Parma e Modena, le Romagne e Marche pontificie, ref Treccani – Dizionario di storia - Plombières, convegno segreto di, [6]/REF mentre la Toscana e le residue regioni pontificie, escluso il territorio di Roma, avrebbero formato uno stato dell’Italia centrale da assegnare ad un sovrano da designare, nel Regno delle Due Sicilie la casa Borbone poteva, in caso di rinuncia, essere eventualmente essere sostituita da quella dei Murat, tutti e tre gli stati avrebbero formato una confederazione presieduta dal papa.