Cosmographiae Introductio

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Introduzione alla Cosmografia
Titolo originaleCosmographiae Introductio
AutoreMartin Waldseemüller, Matthias Ringmann, Vautrin Lud e Nicolas Lud
1ª ed. originale1507
GenereCosmografia
Lingua originalelatino
Dettaglio della Universalis Cosmographia con il nome «America».

Cosmographiae Introductio (in italiano Introduzione alla Cosmografia) è un libro prodotto dalla scuola cartografica di Saint-Dié-des-Vosges nel 1507 per accompagnare la mappa di Waldseemüller (Universalis Cosmographia). L'opera rappresenta il tentativo di aggiornare Geografia di Tolomeo con le recenti scoperte geografiche. Il libro e la mappa contengono per la prima volta il termine America per indicare il nuovo continente di recente scoperta.[1][2]

Il titolo completo dell'opera è

(LA)

«Cosmographiae introductio cum quibusdam geometriae ac astronomiae principiis ad eam rem necessariis. Insuper quatuor Americi Vespucii navigationes. Universalis Cosmographiae descriptio tam in solido quam plano, eis etiam insertis, quae Ptholomaeo ignota a nuperis reperta sunt.»

(IT)

«Un'introduzione alla cosmografia, con alcuni principi di geometria e astronomia necessari a tale scopo. Inoltre, i quattro viaggi in America di Vespucci. Una descrizione della Cosmographia Universale, sia nel solido che nel piano, comprese quelle cose che sono state recentemente scoperte sconosciute a Tolomeo.»

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Prima parte[modifica | modifica wikitesto]

La prima parte dell'opera si apre con una dedica all'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, denominato Maximiliano Caesari Augusto Philesius Vosegisene, sotto forma di un poema di Ringmann di 22 versi.[3]

Successivamente vengono sviluppati nove capitoli:

  1. De principis geometrie (...)
  2. Quid spera axis poli (...)
  3. De coeli circulis
  4. De quondam spherae (...)
  5. De quinque zonis coelestibus (...)
  6. De parallelis
  7. De climatibus orbis
  8. De ventis (...)
  9. De quibusdam cosmographie rudimantis (...)

Seconda parte[modifica | modifica wikitesto]

La seconda parte viene riportata la traduzione in latino della lettera al Soderini, riferendosi a Vespucci come Quatuor Americi Vesputii navigationes e sostituendo il destinatario della dedica da Pier Soderini al Duca Renato II di Lorena[3]

Commenti finali[modifica | modifica wikitesto]

Per unire coerentemente le due sezioni, Ringmann aggiunse dei brani di commento a corredo, tra cui il più famoso è quello in cui viene spiegato il motivo del nome America:[3]

(LA)

«Nunc vero et haec partes sunt latius lustratae, et alia quarta pars per Americus Vesputius (ut in sequentibus audietur) inventa est, quam non video cur quis Jure vetet ab Americo inventore sagacıs ingenii viro Amerigen quasi Americi terram, sive Americam dicendam, cum et Europa et Asıa a mulieribus sua sortita sint nomina.»

(IT)

«Ora, però, queste parti sono state più ampiamente esaminate, e un'altra quarta parte è stata scoperta da Amerigo Vespucci (come si dirà in seguito), perciò non vedo perché qualcuno dovrebbe giustamente vietare al suo scopritore, un uomo di genio sagace, di chiamarla Amerigen o America, per così dire, la terra d'Amerigo, quando sia l'Europa che l'Asia i nomi assegnati sono femminili.»

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (LA) Martin Waldseemüller, Matthias Ringmann, Vautrin Lud e Nicolas Lud, Cosmographiae Introductio, Saint-Dié-des-Vosges, 1507.
  • (LA) Martin Waldseemüller, Matthias Ringmann, Vautrin Lud e Nicolas Lud, Cosmographiae Introductio, 2ª ed., Strasburgo, Johannes Grüninger, 1509 [1507].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Napolitano, p. 57.
  2. ^ Bonari2015, p. 40-41.
  3. ^ a b c Bonari2015, p. 40.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Bonari, Le lettere di Amerigo Vespucci, Firenze, Centro Editoriale Toscano, 2015, ISBN 9788898972197..
  • Davide Napolitano, La vita e i viaggi di Amerigo Vespucci, 2022, ISBN 9798786335959.

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