Arcidiocesi di Claudiopoli di Onoriade

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Claudiopoli di Onoriade
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Claudiopolitana in Honoriade
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Claudiopoli di Onoriade
Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXV secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Claudiopoli di Onoriade
Diocesi suffraganeeEraclea Pontica, Prusiade, Tio, Crazia, Adrianopoli
Erettacirca IV secolo
Soppressacirca XIII secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Il martirio di sant'Autonomo in una raffigurazione del X-XI secolo.

L'arcidiocesi di Claudiopoli di Onoriade (in latino: Archidioecesis Claudiopolitana in Honoriade) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Claudiopoli di Onoriade, identificabile con Eskihisar nei pressi di Bolu nell'odierna Turchia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana di Onoriade nella diocesi civile del Ponto e nel patriarcato di Costantinopoli.

Secondo la tradizione greca, sant'Autonomo[1], originario dell'Italia, avrebbe evangelizzato la città all'epoca dell'imperatore Diocleziano. Socrate Scolastico, nella sua storia ecclesiastica, menziona nella seconda metà del IV secolo il vescovo Callicrate tra i sostenitori di Macedonio che indirizzarono una supplica all'imperatore Gioviano (363-364). Primo vescovo storicamente documentato è Geronzio, che prese parte ad un concilio celebrato nel 394 a Costantinopoli dal patriarca Nettario per trattare la questione della sede di Bosra contesa da due vescovi, Bagadio e Agapio.[2]

La sede di Claudiopoli di Onoriade è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato fino al XIV secolo; tuttavia il suo inserimento nelle Notitiae fino a questo periodo deve essere puramente onorifico, in quanto la sede, a causa della sua distruzione ad opera dei Turchi, aveva perso il rango di sede metropolitana a favore di Eraclea Pontica già nella prima metà del XIII secolo.[3] Nelle Notitiae occupa tra il 16º e il 25º posto nell'ordine gerarchico delle sedi metropolitane del patriarcato, e le sono assegnate cinque diocesi suffraganee: Eraclea Pontica, Prusiade, Tio, Crazia e Adrianopoli.[4]

La sede bizantina scomparve all'incirca nel XIII o XIV secolo; ultimo suo vescovo documentato è un anonimo, menzionato nel 1250. In seguito, la metropolia è diventata una sede titolare del patriarcato; sono noti vescovi titolari dal XVII al XX secolo.[5]

Dal XV secolo Claudiopoli di Onoriade è annoverata anche tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 marzo 2000. Il suo ultimo titolare è stato Alfredo Bruniera, delegato e nunzio apostolico, e vice-presidente del Pontificio consiglio "Cor Unum".

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi e metropoliti greci[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi e arcivescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

I vescovi di Claudiopoli di Onoriade appaiono confusi con i vescovi di Claudiopoli di Isauria, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricordato nel Martirologio romano al 12 settembre.
  2. ^ Questa è l'indicazione di Le Quien e di Janin. Dubbia è tuttavia la sede di appartenenza del vescovo Geronzio. Secondo Honigmann infatti (Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien, Bruxelles, 1961, pp. 43-44) non è certo che nel 394 esistesse la provincia romana di Onoriade; inoltre, nel 431 è documentato un Geronzio, vescovo di Claudiopoli di Isauria, che prese parte al concilio di Efeso; secondo Honigmann potrebbe trattarsi dello stesso vescovo.
  3. ^ Vitalien Laurent, Héraclée du Pont. La métropole et ses titulaires (1232/50-1387), in «Échos d'Orient» 31 (1932), pp. 316-317.
  4. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 497, voce Klaudioupoulis, métropole d'Honorias.
  5. ^ Un elenco di una quindicina di vescovi titolari greco-ortodossi è riportata da Janin, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, coll. 1078.
  6. ^ Carterio è documentato in due occasioni: nel 458 figura tra i destinatari della lettera dell'imperatore Leone I dopo l'uccisione del patriarca Proterio di Alessandria (Concilium universale Chalcedonense, volumen quintum: Collectio Sangermanensis, in «Acta Conciliorum Oecumenicorum», edidit Eduardus Schwartz, vol. II/5, Berlin-Leipzig, 1936, p. 23, nº 27); tra il 458 e il 459 sottoscrisse il decreto sinodale di Gennadio I di Costantinopoli contro i simoniaci (Mansi, Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio, vol. VIII, col. 918).
  7. ^ Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» III, Berlino 1940, p. 65, nº 7.
  8. ^ Concilium universale Constantinopolitanum sub Iustiniano habitum, edidit Johannes Straub, volumen primum, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» vol. IV/1, Berolini 1971, indice, p. 270 (Vincentius Claudiopolis Honoriadis).
  9. ^ Kyprianos, PmbZ nº 4174.
  10. ^ Thomas, PmbZ nº 8431. Fu destinatario di una lettera del patriarca Germano I (715-730).
  11. ^ Nikodemos, PmbZ nº 5531.
  12. ^ Ignatios, PmbZ nº 22713.
  13. ^ Theoktistos, PmbZ nº 28046.
  14. ^ a b Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. IV, 2001, pp. 19-21.
  15. ^ Benjamin Moulet, Évêques, pouvoir et société à Byzance (VIIIe-XIesiècle), Parigi 2011, pp. 127-172 (edizione online, nnº 108-109 e note 275-278). Un anonimo metropolita di Claudiopoli è documentato anche negli anni 1010 e 1033; potrebbe trattarsi di Giovanni I (Anonymus, metropolitan of Klaudioupolis, PBW nº 12127).
  16. ^ Zio di Giovanni Mauropo, metropolita di Eucaita. Anonymus, metropolitan of Klaudioupolis, PBW nº 2129.
  17. ^ N. A Oikonomidès, Un décret synodal inédit du patriarche Jean VIII Xiphilin concernant l'élection et l'ordination des évêques, in «Revue des études byzantines», 18 (1960), pp. 60 e 63-64.
  18. ^ Anonymus, metropolitan of Klaudioupolis, PBW nº 922.
  19. ^ Gregorios, metropolitan of Klaudioupolis, PBW nº 161.
  20. ^ Ioannes, metropolitan of Klaudioupolis, PBW nº 484.
  21. ^ Secondo Eubel (vol. VI, p. 169), Tommaso Battiloro succedette sulla sede Claudiopolitana a Thomas de Paredes, deceduto nel 1667.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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