Aptosimeae

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Aptosimeae
Aptosimum indivisum
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaScrophulariaceae
TribùAptosimeae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaScrophulariaceae
TribùAptosimeae
(Benth.) Benth., 1876
Generi

Aptosimeae (Benth.) Benth., 1876 è una tribù di piante spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Scrophulariaceae.[1][2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Aptosimum Burchell ex Benth il cui significato è "non caduto" e fa riferimento ai frutti tipo capsule persistenti.[4]

Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico inglese George Bentham (22 settembre 1800 – 10 settembre 1884) nella pubblicazione "Genera Plantarum ad exemplaria imprimis in herbariis Kewensibus - 2: 915, 916. 1-16 Mai 1876." del 1876.[2][5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Anticharis scoparia
Le foglie
Aptosimum lineare
Infiorescenza
Aptosimum procumbens
I fiori
Aptosimum arenarium
  • Il portamento delle specie di questa tribù è fruttescente erbaceo oppure arbustivo, raramente il ciclo biologico è annuale. L'indumento, formato fondamentalmente da peli semplici, varia da glabro a ghiandolare-pubescente o densamente villoso. Gli steli sono eretti o da prostrati a ascendenti e a sezione rotonda; spesso sono ricoperti da ciuffi. In Peliostomum gli steli sono viscidi. In Stemodiopsis sono pendenti. Queste piante contengono composti iridoidi.[2][7][8]
  • Le foglie cauline hanno una disposizione alternata. Sono sessili (picciolate in Stemodiopsis) con lamina a forma da lineare-filiforme o lineare-lanceolata a ovoide con apici acuminati (qualche volta spinosi) o ottusi e margini interi (talvolta dentati o crenati); in alcune specie i bordi sono spessi (Aptosimum]). Le stipole sono assenti.
  • Le infiorescenze sono di tipo racemoso, raramente sono cimose (alcuni gruppi di Aptosimum). I fiori sono da sessili a pedicellati (in Stemodiopsis alla fruttificazione i pedicelli s'incurvano). Le bratteole sono presenti.
  • I fiori, ermafroditi, più o meno zigomorfi sono tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo), pentameri (i verticilli del perianzio hanno più o meno 5 elementi ognuno).
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X K (4-5), [C (2+3) A 5 o 2+2 o 2], G (2), supero, capsula.[7]
  • La corolla, gamopetala, è formata da un tubo terminante in modo bilabiato con struttura 2/3. Il tubo, lungo quanto i lobi, ha la forma di un cilindro o un imbuto stretto alla base e dilatato alla verso la gola. I lobi sono uguali, piatti, arrotondati e disposti in modo patente. I colori della corolla sono bianco, malva pallido, blu, porpora o lilla.
  • I frutti sono delle capsule con deiscenza da loculicida a setticida. La forma è compressa all'apice. I semi sono numerosi con forme da compresso-ovoidi a cilindriche; talvolta la superficie è rugosa o con creste. L'endosperma, ben sviluppato, è liscio o a coste.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questi generi è soprattutto africana. Gli habitat preferiti sono quelli tropicali secchi anche rocciosi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Scrophulariaceae), dopo la ristrutturazione operata nell'ambito del Angiosperm Phylogeny Group, comprende 24 generi con 1200 specie[7][8] (oppure secondo altri Autori 52 generi e 1681 specie[1] o 59 generi e 1880 specie[9]). La famiglia è caratterizzata soprattutto dai fiori zigomorfi (bilabiati), dai sepali e petali connati, dagli stami in numero di 4 (un quinto è staminoide), dai filamenti adnati alla corolla, dalle antere biloculari e dall'ovario formato da 2 carpelli.

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della tribù

La tribù è individuata dai seguenti caratteri:[3]

  • disposizione delle foglie alterna;
  • il tubo della corolla è dilatato alla gola;
  • il polline è tri-colpato e diporato;[10]
  • la maggior parte delle specie è endemica dell'Africa.

I primi tre caratteri possono essere considerati delle sinapomorfie per il gruppo.[11]

Dal punto di vista filogenetico la tribù, nell'ambito della famiglia, occupa una posizione abbastanza centrale, ed è "gruppo fratello" del clade contenente le tribù Myoporeae e Leucophylleae.[3] La monofilia della tribù è fortemente sostenuta dai dati ricavati dalle analisi delle sequenze del DNA dei cloroplasti.[11] In base ad alcune ricerche si stima che l'età di questo gruppo (il momento della separazione dal resto della famiglia) corrisponda a circa 58 - 45 milioni di anni fa.[9]

Il cladogramma tratto dallo studio citato[11] mostra la posizione filogenetica interna di tre dei quattro generi della tribù.

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 4 generi e 44 specie:[1][2]

Genere Specie Distribuzione
Anticharis
Endl., 1839
14 Regioni secche dell'Africa, Arabia e India
Aptosimum
Burchell ex Benth., 1882
20 Africa (tropicale)
Peliostomum
E. Mey. ex Benth., 1882
7 Sudafrica
Stemodiopsis
Endl., 1897
3 Nelle fessure rocciose dell'Africa tropicale

I caratteri distintivi dei quattro generi possono essere così riassunti:[2]

  • gli stami sono 2 - 4: Anticharis.
  • gli stami sono 4;
  • i filamenti abassiali sono incurvati o attorcigliati: Stemodiopsis.
  • i filamenti non sono così;
  • gli stami adassiali sono piccoli o ridotti e sono sterili: Aptosimum.
  • gli stami adassiali sono lunghi come gli abassiali e sono fertili: Peliostomum.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  • Stemodiopsis tradizionalmente era descritta nella tribù Stemodieae Benth., 1876 (famiglia Plantaginaceae, sottofamiglia Gratioloideae). La tribù Stemodieae prima della riorganizzazione delle Scrophulariaceae era inclusa nella famiglia di questa voce.[2]
  • Il genere Chilostigma Hochst., 1841 attualmente è considerato sinonimo di Aptosimum.[2][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Olmstead 2012.
  2. ^ a b c d e f g Kadereit 2004, pag. 366.
  3. ^ a b c Tank et al 2006, pag. 293.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 53.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 2 agosto 2017.
  7. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493-5.
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  9. ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 2 agosto 2017.
  10. ^ Mosyakin et al. 2015.
  11. ^ a b c Oxelman et al. 2005, pag. 416.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]