Anji Yukyuzan

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Anji Yukyuzan
Anji Yukyuzan
UniversoKenshin samurai vagabondo
Nome orig.安慈 悠久山 (Anji Yūkyūzan)
Lingua orig.Giapponese
AutoreNobuhiro Watsuki
StudioSony
EditoreShūeisha
1ª app.1º ottobre 1996
1ª app. inWeekly Shonen Jump
Editore it.Star Comics
app. it.1º aprile 2001
app. it. inKappa Extra
Voce orig.Yasuyoshi Hara
Caratteristiche immaginarie
Alter egoMyoh-oh
Specieumano
SessoMaschio
Etniagiapponese
Luogo di nascitaGiappone

Anji Yukyuzan (悠久山 安慈?, Yūkyūzan Anji) è un personaggio fittizio tratto dal manga e dall'anime di Nobuhiro Watsuki Kenshin samurai vagabondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anji è un monaco decaduto che combatte al fianco di Makoto Shishio al fine di distruggere il governo Meiji che non fa nulla per fermare il movimento anti-Buddhista. Questi hanno causato la distruzione della sua dimora e la morte di cinque bimbi orfani di cui proprio Anji si occupava nel suo tempio. Nonostante sia un monaco decaduto, mantiene ancora molte credenze buddiste e ora il suo credo è quello di ripulire il mondo dai malvagi, guidato dall'istinto di giustizia, partendo proprio dal fianco dei malvagi.

Anji è il terzo guerriero più forte e il più misericordioso de Le Dieci Spade, difatti si è accordato con Shishio che avrebbe deciso lui quando qualcuno doveva vivere o morire. Nonostante sia il terzo più forte, Usui Uonuma preferisce non affrontarlo quando Anji si frappone tra l'assassino cieco e Misao Makimachi. Tra i guerrieri del Juppongatana, è l'unico a non usare un'arma, piuttosto è un maestro nella tecnica del Doppio colpo (Futae no Kiwami).

Quando Anji incontra Sanosuke Sagara in una foresta, gli insegna la tecnica segreta, senza sapere che Sanosuke è alleato di Kenshin; Anji chiede a Sanosuke un'opinione sul governo Meiji, venendo a sapere che anche quest'ultimo lo odia. Nel nascondiglio di Shishio, i due si affrontano e sembra proprio che Anji possa avere la meglio in quanto padroneggia la tecnica del Doppio colpo alla perfezione, tanto da riuscire a creare addirittura un Triplo colpo. Sanosuke comunque fa capire ad Anji che la vita è fatta per essere vissuta e che non è colpa sua se i bimbi furono uccisi. Così Anji smise di attaccare il ragazzo e vide le anime dei bambini avvicinarsi a lui, in cerca di qualcuno che si prendesse ancora cura di loro.

Dopo la morte di Shishio, Anji decide di farsi rinchiudere in carcere ad Hokkaidō per 25 anni.

Retroscena[modifica | modifica wikitesto]

Watsuki aveva sviluppato la figura di Anji già prima della pubblicazione di Kenshin; egli appare ne Il romanzo di uno spadaccino dell'epoca Meiji. Watsuki ha avuto difficoltà nel decidere il ruolo di Anji nella storia, se fosse stato un nemico o un alleato, così non lo ha fatto apparire fino al volume 9. Quando l'autore decide che Sanosuke aveva bisogno di diventare più forte, ecco che Anji viene introdotto. La figura di Anji è stata costruita prendendo spunto da Shimada Kai, membro della Shinsengumi. L'aspetto grafico è invece preso dal leader di una band giapponese, chiamato "Angie", di cui ha poi tratto ispirazione anche il nome.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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