Valentinite

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Valentinite
Classificazione Strunz4.CB.55
Formula chimicaSb2O3
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinoortorombico
Classe di simmetriadipiramidale
Parametri di cellaa = 4.92, b = 12.46, c = 5.42
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m
Gruppo spazialePccn
Proprietà fisiche
Densità5,6-5,8 g/cm³
Durezza (Mohs)2-3
Sfaldaturaperfetta secondo {110}, debole secondo {010}
Colorebianco, grigio, grigio-giallo o rossastro
Lucentezzasub-adamantina, madreperlacea sui piani di sfaldatura
Opacitàtraslucida
Strisciobianco
Diffusioneassai rara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La valentinite è un minerale, un ossido di antimonio.

Il nome deriva da Basilius Valentinus (1394? -), chimico e alchimista tedesco, che scoprì le proprietà dell'antimonio.

Descritto per la prima volta da Wilhelm Karl von Haidinger (1795 - 1871), geologo e mineralogista austriaco, nel 1845.

Abito cristallino

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Cristalli prismatici, raramente tabulari. È la forma ortorombica della sénarmontite e dell'arsenolite.

Origine e giacitura

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L'origine è secondaria, come prodotto di ossidazione dell'antimonio. Ha paragenesi con stibnite, sénarmontite e cervantite.

Forma in cui si presenta in natura

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Si presenta in cristalli spesso striati, aggregati a ventaglio, fibroso-raggiati e granulari e aggregati efflorescenti.

Caratteri fisico-chimici

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Fragile. Facilmente solubile in HCl, in acido acetico e in HNO3 caldo, volatilizza senza fondere e sublima in tubo chiuso.

Località di ritrovamento

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A Sensa Mine, in Algeria, gli esemplari migliori, tanto che viene estratta come minerale utile di antimonio; a Příbram e Pezinok, nella Repubblica Ceca; ad Allemont, in Francia; a Tatasi, in Bolivia; bei cristalli anche nei pressi di Braunsdorf, in Germania.

In Italia in piccole quantità si trova nel giacimento di rame e antimonio alle sorgenti del torrente Soana, nel comune di Valprato Soana, in provincia di Torino; più abbondante alla Cetine di Cotorniano, dove si trova in ciuffetti di aghi lucenti su antimonite. Nella miniera Corti Rosas, a Ballao, e nella miniera Su Suergiu, a Villasalto, due località del Sarrabus, in Sardegna; nelle geodi di quarzo della miniera di Nieddoris, a Fluminimaggiore, nell'Iglesiente. Infine in cristallini o masserelle fibroso raggiate nell'argilla della miniera Argentiera della Nurra, in provincia di Sassari.

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
  • Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
  • Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
  • Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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