Giovanni Silvestri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo editore e tipografo (1778 - 1855), vedi Giovanni Silvestri (editore).
Giovanni Silvestri

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale
Sito istituzionale

Dati generali
ProfessioneIndustriale

Giovanni Silvestri (Genova, 24 ottobre 1858Milano, 27 maggio 1940) è stato un imprenditore, dirigente d'azienda e senatore italiano. Fu uno dei più importanti industriali della sua epoca.

Casa Fontana-Silvestri, abitazione milanese di Giovanni Silvestri

Giovanni Silvestri fu un imprenditore di grande successo. Nacque da Maria Sarti e dall'ingegner Girolamo Silvestri. Il padre aveva già collaborato con il suocero, l'ingegner Giulio Sarti alla progettazione della ferrovia Milano-Monza[1][2]. Giovanni visse la sua infanzia nel Palazzo Silvestri a Sovere. Si trasferì a Milano per affari e sposò Maria Volpi Bassani utilizzando la villa di famiglia per la produzione di seta.

Rilevò dal padre la Miani e Silvestri, nata nel 1880 da Giovanni Miani, un ex socio di una delle più antiche aziende milanesi, la Grondona, Miani e Zambelli, e come questa produttrice di carrozze trainate da cavalli e altri veicoli[3]. Nel 1890 fece costruire un nuovo stabilimento tra Vigentino e Morivione (in seguito entrambi inglobati nel Comune di Milano), che sviluppava la produzione siderurgica Miani e Silvestri, che divenne una delle maggiori realtà economiche milanesi, giungendo ad occupare circa 4 000 dipendenti.

L'azienda si occupò anche di meccanica pesante (locomotive ferroviarie), e nel 1899 inglobò la Grondona, Comi & C. (ex Grondona, Miani e Zambelli), prendendo il nome di Officine Meccaniche, che divenne in seguito una consociata del gruppo FIAT[3].

Nel 1905 era già Commendatore quando, col trasferimento della sede federale da Torino a Milano, assunse la carica di Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Giovanni Silvestri diventò anche membro del consiglio d'amministrazione della Società cantieri navali e acciaierie per la creazione di Porto Marghera (settembre 1917), consigliere della Società metallurgica italiana, consigliere della società "G. B. Izar".

Fu anche presidente dell'Associazione fra le Società italiane per azioni e della Commissione esecutiva del Comitato nazionale per le Esposizioni e per le esportazioni italiane all'estero. Nel 1924 divenne senatore. Fra i fondatori di Anima nel 1914, ne fu presidente fino al 1919.

Fu presidente della Confindustria nel periodo 1919-1920 preceduto da Giovanni Battista Pirelli e seguito da Ettore Conti di Verampio.

La FIGC gli conferì il riconoscimento post-mortem di "pioniere del calcio italiano" nel 1949.[4]

  1. ^ Senatori, industriali, banchieri, patrioti I Silvestri di Sovere famiglia tuttofare. URL consultato il 5 gennaio 2018.
  2. ^ Girolamo Silvestri, su icsovere.gov.it. URL consultato il 5 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
  3. ^ a b OM (PDF), su anticacredenzasantambrogiomilano.org. URL consultato il 7 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  4. ^ Bollettino ufficiale della FIGC, Comunicato ufficiale n. 45 del 18 febbraio 1949. Con comunicato n. 46, al Palazzo Tursi di Genova il 27 febbraio 1949 furono consegnati i distintivi d'onore alle persone che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914 (comprese le persone già decedute): 7 presidenti; 12 del Piemonte; 15 della Lombardia; 5 del Veneto; 6 della Liguria; 2 dell'Emilia, 4 della Toscana; 5 del Lazio; 2 della Campania; 2 delle Puglie; 1 della Sicilia.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]