Ritratto di Beatrice d'Este

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ritratto di Beatrice d'Este
AutoreCerchia di Leonardo da Vinci; Boccaccio Boccaccino?
DataFine 1400, inizi 1500.
Tecnicalapis e acquerello
UbicazioneGalleria degli Uffizi, Firenze

Il Ritratto di Beatrice d'Este è un disegno eseguito a lapis e acquerello conservato alla Galleria degli Uffizi col numero 209, eseguito da un artista appartenente alla cerchia di Leonardo da Vinci.

Ritoccato duramente un po' dappertutto da una mano del XVI secolo,[1] fu identificato da padre Sebastiano Resta (XVII secolo) come ritratto di Beatrice d'Este e attribuito a Leonardo da Vinci. Karl Morgenstern (1813) e altri critici vi notarono somiglianze con la Belle Ferronnière, così anche Dalli Regoli (1985), che ritenne il disegno la copia da un originale perduto di Leonardo e aggiunse una certa somiglianza col busto di Beatrice d'Este del Louvre, attribuito a Gian Cristoforo Romano. Lionello Venturi (1925) rifiutò l'attribuzione leonardesca e propose invece il nome di Boccaccio Boccaccino.[2]

Confronto con la Belle Ferronnière di Leonardo da Vinci.

La donna è ritratta a mezzobusto con la testa frontale, rivolta verso lo spettatore, e il busto di tre quarti. Il vestiario è confacente alla moda milanese dell'ultimo decennio del XV secolo promossa da Beatrice d'Este: la sbernia, di derivazione spagnola, poggiata su una sola spalla, e gli sbuffi di camicia che fuoriescono dalle maniche. Sono assenti gioielli, fuorché quello che adorna la lenza (il nastro che cinge la fronte) la quale sorregge l'acconciatura detta a coazzone.

La posa ricorda la Belle Ferronnière, ma il vestiario, lo sguardo, e in parte anche la forma del viso appaiono sensibilmente diversi.

Ai margini del disegno sono presenti le annotazioni originali di padre Sebastiano Resta, relative al soggetto, al presunto autore e al contesto dell'opera.[2]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]