Giovanni Muzzioli

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Autoritratto di Giovanni Muzzioli

Giovanni Muzzioli (Modena, 10 febbraio 1854Modena, 5 agosto 1894) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Modena dall'orologiaio Andrea e Marianna Gilioli, originari di Castelvetro, a conclusione degli studi superiori entra nell'Accademia Atestina di Belle Arti di Modena, dove dal 1869 è allievo di Luigi Asioli, Antonio Simonazzi (1824 -1908)[1] e del verista bresciano Mario Di Scovolo (1840-1877).

La formazione e l'attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1872 si aggiudica il concorso Luigi Poletti con il dipinto storico Torquato Tasso all'Ospedale di S. Anna[2], che prevede una pensione quadriennale da svolgere presso l'Accademia romana di San Luca, dove si perfeziona sotto la guida di Francesco Podesti e Francesco Coghetti.

Giovanni Muzzioli, Torquato Tasso nell'ospedale di Sant'Anna, olio su tela, 1872, esposto in Palazzo Comunale (Modena)

Risale a questo periodo il saggio di operatività per la Pensione Abramo e Sara alla corte del Faraone, attualmente visibile nel corridoio d'ingresso di Palazzo Comunale di Modena insieme ad altri Premi Poletti[3].

Giovanni Muzzioli, Poppea con Nerone che fa portare a sé innanzi la testa di Ottavia, olio su tela, 1876, esposto nel Palazzo Comunale di Modena

Nel 1876, anno di conclusione del pensionato, si trasferisce a Firenze dove affitta un piccolo studio nella periferia della città, lungo il fiume Mugnone; la sua tela Poppea con Nerone che fa portare la testa di Ottavia riscuote un notevole successo, che gli vale la nomina a professore onorario dell'Accademia di Belle Arti di Modena. Nel capoluogo toscano viene a contatto con gli esponenti del movimento macchiaiolo, con i quali condivide la spinta naturalistica verso il paesaggio, che per Muzzioli resta comunque secondario rispetto al genere storico e sacro che lo caratterizza in questa fase di attività.

Viaggia tra Napoli e Parigi, dove visita l'Esposizione Universale del 1878; il successo ottenuto dalle sue opere presso le più importanti esposizioni europee gli vale ricche commissioni provenienti da importanti famiglie dell'aristocrazia e borghesia emiliana, che riproduce in ritratti e scene di vita quotidiana, con rievocazioni in stile neosettecentesco o neopompeiano.

Nel 1881 si aggiudica il Premio Cantù dell'importo di 1000 lire[4] per il miglior soggetto storico all'Esposizione nazionale di Milano con Al tempio di Bacco e nel 1882 diviene socio nel Circolo Artistico fiorentino, del quale sarà eletto presidente[5], oltre a essere nominato professore onorario dell'Accademia di belle arti di Firenze.

Nel 1888 partecipa all'Esposizione Emiliana di Bologna con I funerali di Britannico, quadro che suscita le lodi senza riserve della scrittrice Matilde Serao la quale, in un articolo pubblicato sul Corriere di Napoli, sottolinea la capacità dell'autore di creare personaggi ad alta concentrazione espressiva[6].

Nel 1891 viene incaricato dal Ministero dell'Istruzione in qualità di membro della Giunta Superiore di Belle Arti, viene nominato Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia[7] e nel 1893 è parte della Commissione per gli acquisti della Galleria Nazionale d'arte moderna di Roma[8] presso l'Esposizione nazionale di Milano del 1894 di ritorno dalla quale, fermatosi a Modena, muore all'età di 40 anni il 5 agosto[9] a causa della tubercolosi. Viene solennemente commemorato nella città natale[10]: l'orazione funebre viene tenuta dall'amico, storico e critico d'arte Adolfo Venturi.

Nel novembre dello stesso anno viene allestita una personale di Muzzioli con 141 opere[11]. Un'altra importante retrospettiva (Il vero, la storia e la finzione) è allestita a Palazzo Foresti di Carpi nel 2009[12].

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Pittore di riconosciuta fama nel panorama artistico contemporaneo, grazie alla sua unicità nella spaziatura tra naturalismo di stampo macchiaiolo e pittura storica.

Abramo e Sara alla corte del faraone (1874-1875) è stata la prima rivelazione del talento dell'artista modenese, in quanto interpretazione rivoluzionaria del soggetto biblico con un Verismo tratto dall'influenza di Domenico Morelli[13], unita dallo studio dei monumenti antichi reso con intento melodrammatico e neopompeiano.

Il tema dell'utilizzo di ambientazioni ricavate dall'antica Pompei è infatti molto apprezzato dalla borghesia del tempo ed è mutuato dalle opere dell'olandese Lawrence Alma-Tadema, conosciuto all'Esposizione Universale del 1878, che divenne il principale esponente di questo genere che suscita parecchia influenza in Muzzioli (La danza delle spade o Cubistetèira)[14].

La spiccata attenzione al paesaggio e al naturalismo manifestata nella seconda parte della sua attività deriva dalla frequentazione con l'ambiente macchiaiolo, da cui trae la significativa percezione dell'atmosfera e della luce in soggetti ispirati all'ambiente rurale toscano, collocati nell'antichità ma con atteggiamenti propri della vita contemporanea[15].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A regola d'arte Alberto Barbieri, Mucchi Editore, Modena, 2008, pp. 208-209
  2. ^ Il riferimento dell'opera è all'antico Ospedale Sant'Anna di Ferrara, demolito nel XX secolo, dove il Tasso viene internato nel 1579.
  3. ^ Giovanni Muzzioli, Abramo e Sara nella reggia del Faraone, su https://salestoriche.unesco.modena.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  4. ^ Archivio storico lombardo. Volume 8 Società Storica Lombarda, Dumolard, Milano, 1881, pp. 572
  5. ^ Giovanni Muzzioli: tra il naturalismo e la pittura storica, su https://www.gazzettadimodena.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  6. ^ I funerali di Britannico, 1888, su https://artemoderna.comune.fe.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  7. ^ Emporio Letterario. Belle Arti e Teatri Firenze, 1885, pp. 110
  8. ^ Malìa d'oriente Giuseppe Abbiati, Lampi di stampa, Milano, 2018, pp. 184
  9. ^ Atti del collegio dei professori della R. Accademia di belle arti di Firenze Firenze, 1895, pp. 7
  10. ^ La notte successiva alla sua morte, alcuni artisti realizzano un'ara lignea alta cinque metri, con alla sommità una statua rappresentante il dolore della città di Modena per la perdita dell'illustre concittadino
  11. ^ Graziella Martinelli Braglia, Giovanni Muzzioli (1854-1894): il vero, la storia e la finzione, Allemandi.
  12. ^ Il vero Muzzioli, su http://rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  13. ^ a b LA VENDETTA DI POPPEA” DI MUZZIOLI DA MODENA A FORLÌ, su https://www.comune.modena.it. URL consultato il 25 ottobre 2022.
  14. ^ The Art Journal J.S. Virtue & Co, Londra, 1896, pp. 110
  15. ^ Un autore al giorno: Giovanni Muzzioli, di Modena, su https://museorevoltella.blogspot.com. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  16. ^ Torquato Tasso nell'ospedale di S. Anna, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  17. ^ La giustizia, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  18. ^ Transito di San Giuseppe, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  19. ^ Poppea con Nerone che fa portare la testa di Ottavia, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  20. ^ Ritratto di uomo con guanto, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  21. ^ Ritratto del Reverendo Luigi Bonetti, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  22. ^ Autoritratto, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  23. ^ "Cubisteteira" o La danza delle spade, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=142101. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  24. ^ Ritratto di anziana signora con manicotto di pelliccia, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  25. ^ La pittura tersa e luminosa nei dipinti di Giovanni Muzzioli e Raffaele Armenise, su https://museorevoltella.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  26. ^ Case rustiche, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  27. ^ Paesaggio dei dintorni di Firenze, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  28. ^ Scena pagana nel Tempio di Bacco, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  29. ^ Il carretto rosa, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  30. ^ I funerali di Britannico, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=142101. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  31. ^ Ritratto del signor Palazzi, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  32. ^ Abramo e Sara alla corte del faraone, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.
  33. ^ La sposa, su https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 ottobre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Ricci, Catalogo d'opere di Giovanni Muzzioli Modena, 1895.
  • Luciana Frigieri Leonelli, Pittori modenesi dell'Ottocento, Modena 1986.
  • Graziella Martinelli Braglia, Giovanni Muzzioli, in G. Guandalini (a cura di), La raccolta d'arte della Provincia di Modena, Modena 1990.
  • Enrica Pagella e Luciano Rivi, Modena Ottocento e Novecento. Giovanni Muzzioli, Modena 1991.
  • Alberto Barbieri, A regola d'arte, Modena 2008.
  • Graziella Martinelli Braglia, Paul Nicholls, Luciano Rivi, Giovanni Muzzioli (1854-1894): il vero, la storia e la finzione, Allemandi, Torino, 2009.
  • Tomas Fiorini, Francesca Piccinini, Luciano Rivi (a cura di), Dipinti dell'Ottocento e del Novecento, Modena 2013.
  • Francesca Franco, MUZZIOLI, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 15 dicembre 2015.

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