Christine Eyene

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Christine Eyene. Foto Roberto Paci Dalò, Douala, 2010

Christine Eyene (Parigi, 1970) è una critica d'arte camerunese naturalizzata francese.

Christine Eyene nasce nel 1970 a Parigi da genitori camerunesi. Si laurea alla Sorbona in Storia dell'arte e a partire dal 2000 inizia una formazione come produttrice di eventi culturali all'Istituto francese di Rabat con la curatrice Nadine Descendre e comincia a organizzare esposizioni d'arte. Si trasferisce a Londra nel 2000 dove collabora come critico d'arte per diverse riviste e nel 2006 è nominata direttore editoriale di Africultures[1]. È iscritta in Storia dell'arte al Birkbeck College all'Università di Londra con Annie Coombes con una tesi sull'iconografia sociopolitica nelle pratiche artistiche nere (sociopolitical iconography in Black art practice).

Il lavoro curatoriale di Christine Eyene è caratterizzato da un approccio multidisciplinare e coinvolge artisti internazionali di diverse provenienze e origini. A partire dal 2000 organizza all'Istituto francese di Rabat esposizioni degli artisti Christian Boltanski, Pierre Paulin, Alain Fleischer, Mona Hatoum e Shirin Neshat[1]. Organizza una serie di progetti per Africa 05, Africa Remix, come redattrice delle biografie alla Hayward Gallery e consulente per Africa in Focus organizzato al Hackney Museum. Coordina “Starbucks Africa 05 Festival” organizzato a Londra, Birmingham e Manchester e organizza l'esposizione itinerante Design Made in Africa alla Brunei Gallery in collaborazione con CulturesFrance[1].

È stata curatrice delle esposizioni FOCUS – Contemporary Art Africa organizzato all'interno del programma di arte pubblica di Basilea (2010-2011)[2], Reflections on the Self: Five African Women Photographers (Riflessioni sul Sé: Cinque fotografe africane, Hayward Touring, Gran Bretagna, 2011-2014) e La Parole aux Femmes (La parola alle donne, organizzata a Dakar e itinerante in africa, 2011-2012). Nel 2011 è responsabile della selezione africana per la terza edizione di Photoquai – Biennale des Images du Monde organizzata a Parigi e Gwanza e del Mois de la Photographie organizzato al Museo nazionale dello Zimbabwe ad Harare. Nel 2012 è curatore della Biennale di Dakar 2010. Collabora con Autograph ABP.

È stata membro della giuria del Premio della Fondazione Blachère all'interno degli Incontri africani della fotografia di Bamako nel 2007 e 2009 e della Biennale di Dakar del 2008 e della Biennale di Dakar del 2010. Fa parte del comitato di selezione di Art Moves Africa e Visa pour la Création dell'Istituto francese.

Critica d'arte

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Come critica d'arte Christine Eyene ha collaborato con le riviste Africultures, Art South Africa, Basler Zeitung, Manifesta Journal, Third Text e ha pubblicato saggi all'interno di cataloghi di esposizioni e pubblicazioni d'arte. Dal 2009 al 2010 è critico d'arte e redactor del portale Creative African Network[3].

  1. ^ a b c Profilo di Christine Eyene su InspireNetwork di IniVa Copia archiviata, su iniva.net. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)..
  2. ^ Profilo di Christine Eyene su Focus 10 Copia archiviata, su focus10.ch. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2011)..
  3. ^ Creative Africa Network - CREATIVE AFRICA NETWORK, su creativeafricanetwork.com. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2011).

Voci correlate

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