Chiesa della Madonna (Salaiola)

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Chiesa della Madonna
La facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSalaiola (Arcidosso)
Coordinate42°52′07.38″N 11°30′01.88″E / 42.868717°N 11.500522°E42.868717; 11.500522
Religionecattolica
Titolaresan Francesco
san Carlo
Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
Consacrazione1864
Inizio costruzione1855
Completamento1863

La chiesa dei Santi Francesco e Carlo,[1] meglio nota come chiesa della Madonna,[1][2] è un edificio religioso situato a Salaiola, frazione del comune di Arcidosso, nella provincia di Grosseto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di una chiesa a servizio del borgo di Salaiola è attestata sin dal XVIII secolo: qui sorgeva infatti una piccola cappella intitolata alla Beata Vergine Maria.[1] Le precarie condizioni della struttura nel XIX secolo però, portarono l'esigenza della realizzazione di un nuovo edificio di culto e per questo il 3 marzo 1855 fu fondato il "Beneficio ecclesiastico sotto il titolo dei Santi Francesco e Carlo",[3] per interessamento dei cavalieri Francesco Petri e Leopoldo Giovannini.[1] I lavori di costruzioni della nuova chiesa iniziarono tra il 1855 e il 1856,[1] e vennero terminati nel 1863, data riportata sul tetto della chiesa.[2]

La chiesa fu consacrata il 16 settembre 1864, intitolata ai santi Francesco e Carlo ed inserita nel territorio della parrocchia di San Clemente di Montelaterone.[3] Il primo rettore della chiesa fu don Luigi Monfort, residente a Salaiola, e la prima funzione religiosa fu celebrata due giorni dopo, il 18 settembre.[1] Tuttavia, la popolazione continuerà a riferirsi alla chiesa con la vecchia dedicazione alla Vergine Maria, semplificata in "chiesa della Madonna", anche in virtù del fatto che la data della prima messa, terza domenica di settembre e quindi giorno di Maria Santissima, fu decisa come ricorrenza per i festeggiamenti del villaggio, anziché le rispettive ricorrenze dei due santi (4 ottobre e 4 novembre).[1]

La chiesa della Madonna è stata chiusa al culto nel corso degli anni duemila a causa delle sue condizioni precarie.[3] Lavori di ristrutturazione, con conseguente riapertura, sono stati effettuati tra il 2015 e il 2016, su progetto dell'architetto Edoardo Milesi, da parte della Curia di Siena su richiesta degli abitanti di Salaiola.[3]

L'abside della chiesa

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, preceduta da un sagrato in pietra, presenta un portale architravato sormontato nella parte superiore da una lunetta semicircolare.[2]

All'esterno, sul lato sinistro dell'abside, spunta una campaniletto a vela dotato di due campane.[2]

L'interno, che si presenta ad aula unica terminante con abside semicircolare, è coperto da capriate ed è dipinto a fasce di marmo finto, come era moda a quel tempo.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g A Salaiola torna la tradizione. 150 anni fa la prima processione, Il Giunco.net, 18 settembre 2016. URL consultato l'8 novembre 2016.
  2. ^ a b c d e Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995, p. 216.
  3. ^ a b c d Così la piccola chiesa di Salaiola rinasce “a furor di popolo”, Il Tirreno, 15 dicembre 2015. URL consultato il 16 febbraio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995.
  • Carlo Morganti, Susanna Nanni, Itinerari a piedi nel comune di Arcidosso. Zaino in spalla alla scoperta del territorio, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008, pp. 52–53.

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