L'Olympique Marsiglia di Rudi Garcia incontra nelle fasi di qualificazione dapprima i belgi dell'Ostenda, poi gli sloveni del Domžale battendoli rispettivamente 4-2 e 4-1 nei doppi confronti. Nella fase successiva viene inserito nel gruppo I insieme ai turchi del Konyaspor, agli austriaci del Salisburgo e ai portoghesi del Vitória Guimarães. La squadra francese si classifica al secondo posto, alle spalle del Salisburgo, con 8 punti frutto di due vittorie, due pari e due sconfitte. Ai sedicesimi vengono sorteggiati i portoghesi del Braga, che vengono battuti con un risultato complessivo di 3-1. Agli ottavi di finale gli spagnoli dell'Athletic Bilbao perdono sia in casa che in trasferta rispettivamente 2-1 e 3-1. Ai quarti l'OM affronta i tedeschi del RB Lipsia e, dopo essere stata sconfitta 1-0 in Germania, conquista la semifinale vincendo 5-2 al Vélodrome. In semifinale gli austriaci del Salisburgo (già affrontati nella fase a gironi) vengono battuti 2-0 a Marsiglia, ma vincono col medesimo risultato in Austria. Durante i tempi supplementari un gol di Rolando, su azione da calcio d'angolo, manda i suoi in finale.[4] Per il club francese si tratta della terza finale della competizione, considerando le due precedenti disputate ancora come Coppa UEFA.
L'Atlético Madrid di Diego Simeone, provenendo dalla fase a gironi della UEFA Champions League 2017-2018, inizia il proprio cammino direttamente dalla fase a eliminazione diretta.[5] Il sorteggio di Nyon abbina l'Atlético Madrid ai danesi del Copenaghen, che vengono sconfitti 4-1 al Parken Stadium e 1-0 nella gara di ritorno al Wanda Metropolitano. Agli ottavi di finale i russi della Lokomotiv Mosca vengono superati con un risultato complessivo di 8-1 tra andata e ritorno. Ai quarti l'Atlético affronta i portoghesi dello Sporting Lisbona e dopo aver vinto 2-0 a Madrid, viene sconfitto di misura in Portogallo. In semifinale contro gli inglesi dell'Arsenal, l'incontro di andata all'Emirates Stadium finisce 1-1 con un gol di Antoine Griezmann nei minuti finali, dopo aver giocato quasi tutta la gara in dieci. Nella partita di ritorno, l'Atlético vince 1-0 con un gol di Diego Costa e conquista così la terza finale di Europa League della propria storia.
Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)
Al Parc OL va in scena la finale tra Olympique Marsiglia, alla ricerca della prima vittoria nella competizione dopo le sconfitte del 1999 contro il Parma e del 2004 contro il Valencia, e Atlético Madrid che invece cerca il tris dopo aver sconfitto il Fulham e l'Athletic Club rispettivamente nel 2010 e nel 2012. L'allenatore dei francesi Rudi Garcia schiera la squadra con il 4-2-3-1: i terzini sono Sarr e Amavi mentre al centro agisce la coppia Rami-Luiz Gustavo; a centrocampo Anguissa è affiancato da Sanson mentre sulla trequarti è disposto il capitano Payet, con ai suoi lati Ocampos e Thauvin, coadiuvati all'unica punta Germain. Il tecnico degli spagnoli Diego Simeone sceglie pressoché la sua formazione tipo col classico 4-4-2: i due terzini sono Vrsaljko e Lucas Hernández mentre al centro vi è l'inamovibile coppia Giménez-Godín; in mediana il capitano Gabi è affiancato da Saúl, con ai loro lati Correa e Koke nel ruolo di esterni di centrocampo; in attacco la temibile coppia Griezmann-Diego Costa.
È il Marsiglia a partire forte, pressando alto e attaccando, mentre i Colchoneros cominciano la gara attendendo l'avversario. La prima occasione da gol è sui piedi di Germain che, lanciato a rete da Payet, spara alto a tu per tu con Jan Oblak. Al ventesimo uno svarione difensivo dell'OM permette a Koke di rubare palla nella metà campo avversaria e di servire Griezmann che batte Steve Mandanda e porta i suoi sull'1-0. La prima frazione si conclude senza altri sussulti, ma i francesi perdono Payet per infortunio. Il secondo tempo si apre con l'Atlético più arrembante e dopo appena quattro minuti trova il gol del 2-0, ancora con Griezmann che batte il portiere francese con un pregevole pallonetto. Col risultato in cassaforte i Rojiblancos si limitano a contenere gli attacchi degli avversari e a ripartire sfruttando gli spazi. Tuttavia il Marsiglia sfiora il gol che poteva accorciare le distanze con Kōstas Mītroglou (subentrato a Germain), che di testa colpisce il palo interno a Oblak battuto. Passato lo spavento per il possibile gol subito, l'Atlético Madrid si riporta nuovamente in attacco e a un minuto dal triplice fischio mette la parola fine sul match con la rete del capitano Gabi.[6]
L'Atlético Madrid vince la sua terza Europa League su altrettante finali disputate, mentre il Marsiglia eguaglia il poco ambito record del Benfica di tre finali perse su tre.[7] Griezmann viene eletto uomo partita;[2] sono cinque i giocatori colchoneros inseriti nella Squadra dell'anno, contro i tre del Marsiglia.[8]