Zantedeschia aethiopica

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Calla
Zantedeschia aethiopica
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAlismatales
FamigliaAraceae
SottofamigliaAroideae
TribùZantedeschieae
GenereZantedeschia
SpecieZ. aethiopica
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseArecidae
OrdineArales
FamigliaAraceae
GenereZantedeschia
SpecieZ. aethiopica
Nomenclatura binomiale
Zantedeschia aethiopica
(L.) Spreng., 1826
Sinonimi

Calla aethiopica
L., 1753
Richardia africana
Kunth, 1818
Colocasia aethiopica
(L.) Sprengel ex Link, 1829

La calla (Zantedeschia aethiopica (L.) Spreng., 1826) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Aracee.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico aethiopica, è un riferimento alla zona d'origine di questa specie ma non sta ad indicare l'attuale Etiopia; infatti nei secoli scorsi questo termine indicava, in modo generico, il Sud del mondo allora conosciuto, ovvero la zona a sud di Egitto e Libia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta perenne sempreverde dotata di un rizoma oblungo, di grandi dimensioni, con foglie basali largamente sagittate e piccioli < 9 dm, infiorescenze primaverili, solitarie, di colore bianco, composte da una lunga spata a forma d'imbuto, e da uno spadice biancastro eretto, fiori monoici.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa pianta è originaria di Sudafrica, Lesotho e Swaziland.[2] È molto tossica sia per umani sia per animali e cresce in altezza fino ad un metro. Predilige aree umide ed ombrose con abbondanza d'acqua. Z. aethiopica è naturalizzata nell'Europa meridionale e nell'Europa occidentale e lungo la costa nord della California.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Foden, W. 2010, Zantedeschia aethiopica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  2. ^ a b (EN) Zantedeschia aethiopica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 13 gennaio 2022.

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