Wikipedia:Bar/2007 06 15

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"Le pagine di Wikipedia sono come i figli:
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"
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Qui sono segnalate le discussioni di interesse per tutta la comunità in corso al bar o altrove che proseguono da settimane o mesi:

15 giugno



Avete letto questo articolo? Ciao a tutti. --Diesel43 02:36, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

letto. Interessante, molto anzi. Grazie per la segnalazione rago 08:49, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Anch'io ringrazio molto della segnalazione. Molti spunti possono essere oggetto di riflessione--Mizardellorsa 09:02, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

grazie anche da parte mia... è la prima volta che leggo di "noi" e trovo l'analisi così approfondita... --torsolo 09:24, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Bella l'ultima frase:

«Molti – è noto – sono coloro che si chiedono a quale scopo e con quale spirito 5,8 milioni di persone hanno dato vita a questo strano cervello sociale che è Wikipedia. Senza particolari soddisfazioni, senza guadagno, senza gloria, per il puro gusto di collaborare a un progetto collettivo. Probabilmente la risposta più vicina al vero è che esse hanno incominciato a "produrre" da uomini per altri uomini invece che da alienati per il Capitale.»

--SailKon le mani tra i capelli. 10:24, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

A me invece ha fatto riflettere questa

«Dove Wikipedia appare veramente come un cesso è nei rapporti fra wikipediani, spesso anche tra quelli investiti di responsabilità nella gestione del sistema. In questo campo non c'è nessuna differenza con le riunioni di condominio e le faide di partito.»

Per la serie: non può che essere così (siamo esseri umani), ma un piccolo sforzo possiamo pur sempre farlo, perchè da fuori ci guardano. -  G·83  11:05, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ringrazio per l'analisi, nonostante tutto molto buona nei nostri confronti. E' vero, siamo pieni di difetti e la strada verso la perfezione è lunga.

Un appunto: sono solo io che ci ho visto un (per me insopportabile) POV di stampo simil-nostalgico-marxista? -- Un libertario 11:46, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

bastava andare a cliccare su "chi siamo" :-) Ciò detto, rispetto alla critica marxiana (non marxista) che mi è capitato di leggere, questi sono di una chiarezza assolutamente encomiabile. -- .mau. ✉ 11:57, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Sì, anche io, all'ennesima ripetizione di "Capitale", "classe", "borghese", non ne potevo più. --Moloch981 15:35, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ottima analisi MM (msg) 12:17, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ebbene ho delle idee politiche ben definite, e perciò ho cercato nella lettura un punto su cui potessi dichiararmi non d'accordo... ma non posso esimermi di levarmi tanto di cappello al compagno che ha redatto lo studio. Considerato anche il tono che Sannita evidenzia, comunque l'analisi sulle dinamiche wikipediane è molto puntuale in ogni aspetto; al contrario dei giornalisti, che si soffermano sul fenomeno giusto il tempo di scriverne un articolo (e quindi ne intaccano giusto la supeficie senza comprenderlo neppure un po'), l'ignoto compagno intellettuale è stato fra noi il tempo necessario (e sufficiente) per individuare tutte le peculiarità di wikipedia. Mi piacerebbe sapere se si è registrato come utente in wikipedia...
Comunque bell'articolo... e sapete anche che direi che il testo è licenziato come un incrocio di PD e cc-by... quindi si potrebbe anche copiare a futura memoria... Elborgo

Bell'analisi, peccato solo che le conclusioni siano viziate e sfocate da una forzatura ideologica; perchè infatti io non collaboro a Wikipedia perchè voglio «"produrre" da uomin[o] per altri uomini», ma perchè ritengo che Wikipedia sia il mezzo ideate per raggiungere un altro fine, ben più impersonale e innato nella nostra natura, che può essere compendiato in questi endecasillabi:

«Fatti non fummo a viver come bruti,
ma per seguire virtude e conoscenza.»

PersOnLine 12:30, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Quoto POL - --Klaudio 13:55, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Analisi decisamente interessante e intelligente, penso che sia piu' che probabile che sia lo zampino di un wikipediano. A qualcuno n+1 dice qualcosa. --Bramfab Parlami 15:11, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Una bella analisi che fa riflettere. Merce rara, e per di più frutto di ottime letture. --Alb msg 15:58, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il vedere che il dubbio è venuto anche a qualcun altro mi fa ritenere probabile l'ipotesi (lol) --Tanarus 16:06, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
per me più che un dubbio è una certezza, nessun non-wikipediano avrebbe mai potuto scrivere con tanta passione e cognizione di causa... che sia qui tuttora o che ci sia stato in passato, viene da wiki di sicuro... --rossa 18:53, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Siamo in quattro ad averlo pensato, anch'io spontaneamente! In articoli della rassegna stampa degli ultimi mesi si trovavano baggianate in sole trenta righe. Qui in tanti paragrafi non c'e' alcuna considerazione leggera. Da bacheca.. · ··Quątar···posta····· 23:59, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ritenendolo un piccolo saggio (interessante per l'approfondimento analitico, come detto sopra da altri), lo inserisco nella bibliografia della voce Wikipedia (non da solo ovviamente: la bibliografia va assolutamente rimpolpata, date anche voi una mano). --MarcoK (msg) 00:56, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Per me sarebbe da inserire nel benvenuto ai nuovi utenti/contributori, e aggiungo un invito ai vecchi: meditate, gente, meditate.--Frazzone 01:19, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Finalmente un articolo che coglie nel segno, certamente viziato parzialmente da visioni pseudo-marxiste, ma correttamente orientato sull'analisi di wikipedia come sistema complesso in evoluzione. L'unico articolo serio e decente su wikipedia che abbia mai letto. --L'uomo in ammollo 22:02, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Non coglie nel segno quando rigetta l'egualitarismo fra i contributori. Né quando il progetto è considerato anti-capitalistico: questo è un progetto non lucrativo di volontariato, che è cosa diversa. Ma ci sono molti spunti che, se guardati con neutralità ed oggettività, potrebbero ispessire la riflessione, se questa non è a soggetto o ad esiti pre-definiti. --g 02:50, 17 giu 2007 (CEST)[rispondi]

E' vero, wikipedia non è affatto anticapitalistica (e questo è appunto l'errore di fondo dell'articolo viziato da una visione marxista). La licenza GFDL permette a qualunque azienda di acquisire in toto le informazioni di wikipeia e di rivenderle per alimentare il proprio capitale. Non è destra contro sinistra, ma sopra contro sotto (cioè top down contro bottom up). --L'uomo in ammollo 09:23, 17 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Visto che da un po' di tempo si stanno creando dibattiti su procedure di cancellazione di partiti come questo, vi propongo una bozza di partenza dei criteri per partiti o movimenti politici. Ovviamente questa è la mia proposta, discutiamone. --Formica rufa 11:54, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Mi sembra un'ottima bozza. Sottoscrivo in pieno. --Antonio la trippa (votantonio) 12:00, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Davvero niente male, Formica. Smusserei soltanto qualche angolo: diciamo che 10 anni di presenza attiva (e non 20) potrebbero essere sufficienti, anche se la condizione (anche nel caso dei 20 anni) potrebbe non essere sufficiente--Gp 1980 12:04, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ps: il partito Nazional Democratico propone davvero l'abolizione delle tasse!!!--Gp 1980 12:09, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
lo confesso, il Pnd mi ha ispirato (sulla condizione dei vent'anni: credo che sì, possa essere sufficiente. Se un partito è attivo per vent'anni e si presenta alle elezioni imho non si può tagliare fuori; sulla durata ovviamente discutiamone) --Formica rufa 12:20, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Anche se si presenta regolarmente in due o tre circoscrizione e non prende mai più di 5-6mila voti?--Gp 1980 12:44, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
se lo fa con costanza perché no? (cmq vediamo cosa ne pensano gli altri) --Formica rufa 12:45, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Concordo. Un plauso alla Formica! --Microsoikos 13:01, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

La discussione sull'argomento è già in corso da tempo qui, non vedo motivo di aprirne un'altra la bar, bastava linkare quella come esterna. Chiudiamo qui e continuiamo nella discussione originale. --Skyluke 13:02, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Ci sono alcune cose che risultano di difficile accertazione e soprattutto alcuni criteri troppo stringenti. La ripetuta apparizione sulle prime pagine è difficile verificarla e soprattutto restringerebbe troppo il campo, dubito per esempio che la DC di Rotondi sia apparsa spesso nelle prime pagine dei vari giornali ma questo non vuol dire che non sia rilevante, anche perchè non avrà prime pagine ma tanti altri articoli all'intero. Seconda cosa, non si ravvisa un criterio di rilevanza per le formazioni extraparlamentari ed extraistituzionali, bisogna prevdere anche la rilevanza di gruppi/partiti/movimenti rilevanti anche al di fuori dei sistemi elettorali.--Marte77 14:54, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

a tal proposito, sostituirei "nella prima pagina" con "nelle prime pagine". Quanto ai movimenti extraistituzionali, non mancherà mai l'accertamento caso per caso--Gp 1980 15:01, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Sicuramente, ma specificando due righe potremmo risparmiarci un sacco di procedure e relative votazioni. Del tipo: Organizzazioni politiche che (per scelta o per scarsità di risultati nelle tornate elettorali) conducono un'attività politica rilevante su scala nazionale al di fuori del circuito della rappresentanza istituzionale.--Marte77 15:15, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Nulla osta--Gp 1980 15:44, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
a me la modifica di Marte va benissimo, però vi faccio notare che prima di elencare i criteri la pagina dice che sono enciclopedici di default "partiti che si siano distinti in maniera particolare e notevole per le loro attività e/o storia". Comunque è vero: con la modifica di Marte facciamo entrare, ad esempio, anche il PMLI. Quanto alla Dc per le autonomie, per essere enciclopedici è sufficiente rispettare un solo criterio. Quindi la Dc di Rotondi, che non va in prima pagina, è enciclopedica perché ha 4 deputati e due senatori. --Formica rufa 15:56, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
ps chiedo scusa al Progetto:Politica, ma visto che la discussione non era stata segnalata al bar non l'avevo vista. Per me nulla osta a continuare lì. --Formica rufa 15:58, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

<fuori cronologia>- Mi sembra che con al modifica di Marte divenga inutile ogni criterio di enciclopedicità: il "Partito della Pagnotta" che ha ottenuto tre voti nelle comunali di Pizzopapero di Sotto può richiamarsi a questo criterio per essere considerato enciclopedico - --Klaudio 18:50, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

i criteri sembrano buoni, però essendo così facile nel caso dei partiti la propaganda e la ricerca di pubblicità indebita, propongo di testarli. nel senso di andare a vedere i partiti o liste o movimenti politici, che sono stati eliminati e vedere se con questi criteri per caso non si salvavano, se anche con questi criteri le medesime pagine sarebbero state cancellate, li si tengono, se invece alcuni si sarebbero salvate per puri cavilli allora bisogna o renderli più stringenti o riformularli. PersOnLine 16:23, 15 giu 2007 (CEST) ps il criterio dei sindaci non riesco a capire a che serva.[rispondi]

semplice: ricordi Centocittà? Rutelli e gli altri erano enciclopedici perché erano tanti, se invece Leoluca Orlando, con la sua Sindaco Orlando, avesse vinto le elezioni a Palermo la lista non sarebbe stata enciclopedica ugualmente perché fenomeno locale irrilevante a livello nazionale. (Sempre su Orlando, però, La Rete aveva parlamentari e dunque era enciclopedica) --Formica rufa 16:36, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Sia per popolazione sia per estensione gli stati americani corrispondono più alle nazioni europee che alle regioni o ai Laender. La seconda parte del punto 1 mi sembra poco omogenea e di difficile applicazione, proporrei di toglierla e di limitarsi a partiti a diffusione nazionale, analogamente ai criteri applicati in altri settori (e agli altri punti di questo stesso criterio). Andrea.gf - (parlami) 17:39, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Non sono d'accordo. Gli Sati USA rimangono comunque entità subnazionali ed alcuni hanno molti meno abitanti di una media regione italiana--Gp 1980 17:54, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

<fuori cronologia> - Per favore Gp, mi elenchi Stati USA con popolazione inferiore alla Val d'Aosta? - --Klaudio 18:50, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Gp ha detto "media regione italiana". La Val d'Aosta ha una popolazione di circa un venticinquesimo della media. --Gerardo 10:44, 18 giu 2007 (CEST)[rispondi]
  • Punto1: Perchè un sindaco di una grande città dell'Angola sarebbe meno enciclopedico di uno tedesco?
  • Punto1: Perchè un sindaco di città italiano vale come un governatore (cioè un capo di stato) statunitense?
  • Punto1: Perchè DUE sindaci di grande città e non uno, che comunque non è affatto poco?
  • Punto2: Perchè vent'anni? Sono una vita, IMHO ne basterebbero una decina. Partiti ventennali sono in pratica solo quelli del pentapartito.
  • Punto3: Se già il punto 1 parla di parlamentare nazionale, che senso ha ribadire "parte del governo"? --JollyRoger ۩ Drill Instructor 18:08, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
  • A me sembra un'ottima bozza, e soprattutto per quei vent'anni. A Jollyroger: se non ho capito male, il sindaco di una grande città dell'Angola vale esattamente come il sindaco di una grande città tedesca: la bozza parla di centomila abitanti, non di questo o quello Stato (per i sindaci). --CastaÑa 18:17, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
I 100mila abitanti mi sembrano una buona soglia: uno o due sindaci? si può discutere. Sui governatori mi sono già espresso. Il punto 3 può essere integrato nell'1 (membro del Parlamento e/o del Governo nazionale: lo so che in America governo vuol dire tutto il potere centrale, ma in Europa si usa ancora parlare di Parlamento per indicare il Potere legislativo e di Governo per l'Esecutivo). Sui 10/20 anni, ho già detto che, secondo me, ne possono bastare 10 come possonon NON bastarne 20: dipende dalla rilevanza e visibilità extralocale dell'attività. Ad ogni modo, Formica ha già ribadito che, nella sua proposta, è sufficiente la rispondenza ad un solo criterio--Gp 1980 18:32, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Imho c'è da rivedere il criterio sulla rappresentanza, in particolare specificando le tipologie e numero di cariche elettive necessarie per l'Italia in particolare, per il resto può andar bene. In particolare seguo Jolly sul membro del governo, in effetti potrebbe riguardare solo l'eventualità di una nomina ministeriale di un membro di un partito che non ha vinto nessun seggio, il che francamente mi sembra una possibilità molto remota...--Marte77 18:44, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

No, capita spesso: vedi Bobo Craxi--Gp 1980 18:46, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Vabbe', se ci mettiamo pure i sottosegretari stiamo freschi...! ;) Io con membri del governo facevo riferimento solo alla compagine ministeriale.--Marte77 19:20, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Personalmente trovo i criteri troppo larghi: per me il carattere dirimente dovrebbe essere solo il punto 1, tutti gli altri IMHO serviranno solo a generare flames (pessimismo della ragione e dell'esperienza) - --Klaudio 18:51, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
  • Condivido in generale la bozza, ma i punti 2 e 3 non mi convincono: il 2 è da sostituire necessariamente perchè escluderebbe partiti importantissimi fondati meno di 20 anni fa (per esempio Forza Italia, Italia dei valori e decine di altri...), con la seguente dicitura: partiti o movimenti politici che nel periodo di attività abbiano presentato con continuità i propri simboli o simboli ad essi riconducibili alle elezioni nazionali e/o europee; il 3 è da sostituire con abbiano rappresentato, perchè altrimenti si escluderebbero i partiti dell'opposizione (scusate la pignoleria); il 4 non mi convince, è troppo specifico, meglio mettere partiti che abbiano risalto nei media a carattere nazionale. --Max Canal 18:57, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ma non sarebbe così! Forza Italia, Italia dei valori ecc., che non rispettano il 2, sono "salvati" da 1, 3 e 4. E difendo anche l'attuale formulazione di 3 (dice "in un governo", non "nell'attuale governo") e 4 ("media a carattere nazionale" rischia di essere espressione equivoca; e poi, è possibile che partiti importanti siano citati, che so, su Tv e Internet, e non sui quotidiani? Mentre viceversa - partitini insulsi oggetto di uno o più servizi televisivi, magari di colore - il rischio c'è)--CastaÑa 19:11, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
(torno su wiki dopo una giornata di lavoro particolarmente intenso) Mi esprimo ampiamente solo su una cosa: nella mia bozza parlando di governo mi riferivo anche ai sottosegretari. E' capitato che esponenti di governo, specialmente nei governi tecnici o in quelli cosiddetti balneari, fondassero propri partiti. Imho a quel punto sono direttamente enciclopedici, appunto perché chiamati in un governo. Un esempio: potete negare che prima che aderissero Tiziano Treu ed altri, Rinnovamento italiano, diretta espressione dell'allora presidente del Consiglio Lamberto Dini, fosse enciclopedico? In breve sul resto della discussione: su MaxCanal ha ragione castagna (basta un criterio); quanto agli Stati degli Stati Uniti credo che l'enciclopedicità sia data in una certa misura dal rapporto fra popolazione del Paese e dimensione del partito, quindi tanto più grande è il Paese tanto più importante è essere corposi; su quel che dice Klaudio (solo criterio 1): ero partito dalla stessa idea, ma poi mi sono reso conto che soggetti (magari non di natura partitica) evidentemente enciclopedici ne restavano fuori; sulle città dell'Angola: qui non si tratta di definire una gerarchia di enciclopedicità, imho è sufficiente stabilire la soglia, se i sindaci di Luanda e Saurimo sono dello stesso partito quel partito è enciclopedico anche se non ha parlamentari, poi chissenefrega se è più o meno enciclopedico del Partito Repubblicano statunitense; su jr e sui vent'anni: va bene, vedo che il consenso sui dieci anni è ampio, se volete riduciamo la soglia (ma soprattutto: io temo che in questi giorni sarò un po' assente, quelli che ho buttato giù sono i miei modesti due centesimi, se emerge consenso da questa discussione non fatevi scrupoli di modificare la bozza anche se si trova su una sottopagina della mia pagina utente) --Formica rufa 22:47, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

A me sta bene. L'unica cosa riguarda sul punto 5 i quotidiani a diffusione nazionale, che preferirei cambiare con quotidiani la cui tiratura media è superiore a X unità, con X da stabilire. Ciò perché la dicitura a diffusione nazionale si presta alle più improbabili interpretazioni e contraddizioni (giornali estremamente di nicchia distribuiti "a livello nazionale" rischierebbero di essere passabili e altri giornali come La Sicilia e Il Giornale di Sicilia invece no). --Angelo 22:50, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Continuo a non capire perchè si sta ignorando la discussione cominciata qui, si rischia di mandare in confusione tutti se di discutono criteri su una cosa in due posti diversi. Decidete o si riporta Discussioni_progetto:Politica#criterio_per_enciclopedicità_movimenti_politici per intero qui o qui si chiude e si continua la. Arrivare a decidere due diversi criteri non credo gioverebbe. --Skyluke 23:00, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Propongo di continuare solo quì che è una pagina ad hoc. Se vuoi incolla l'altra pagina sopra.

Io vorrei far notare che si rischia di censurare parecchi partitini rilevanti che scelgono l'astensionismo come linea politica. Questi non possono contare su clausule di eletti e di candidati presentati. Inoltre a parità di persone che si impegnano nel partito e di attività di base svolta hanno una copertura mediatica infinitamente inferiore a chi entra nei giochi elettorali, con una discriminazione spesso ideologica. Vanno in tv o sui giornali solo se qualche giornalista decide di strumentalizzarli o deriderli. Partiti come il pmli, il pcl, i carc, forza nuova, il movimento zero, la fai, hanno una base di centinaia o migliaia di persone che VIVONO per la causa senza un centesimo dalla politica. Probabilmente alcuni partiti che vantano gente in parlamento (con tutti i soldi che ciò comporta) non hanno lo stesso lavoro di base dietro. Temo che l'insofferenza verso posizioni come quelle di questi partiti, portino molti a volerli cancellare senza nemmeno capire di cosa si tratta.

In nome dello spirito democratico di wikipedia, vorrei che fosse data più importanza alla reale partecipazione di persone disinteressata piuttosto che al raggiungimento di posizioni di potere in termini elettorali e di visibilità. Mi rendo conto che è difficile trovare criteri adatti, ma io preferei veder cancellato un partitello di 4 affaristi che ha eletti piuttosto di uno che conta tanti (seppur un po' fusi spesso) attivisti. --Beechs(dimmi) 23:43, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Beechs, se leggevi poco su avevo già espresso una possibile modifica in tal senso. ;)--Marte77 10:01, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
il bar ha la funzione di linkare discusioni esterne per evitare queste duplicazioni, e la pagina da me linkata è più ad hoc di questa dato che è il bar della politica.--Skyluke 00:00, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Madò sky, quanto sei pesante... ;) Qualche anima pia prenderà la sorgente e la schiafferà dove dici te, ma tanto mi sembra che la discussione nel progetto politica si sia arenato da un bel po' di giorni...--Marte77 10:05, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Non ho ben capito se l discussione si sia trasferita o arenata. Comunque penso che i viceministri/sottosegretari possano entrarci--Gp 1980 11:43, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

temo si sia arenata, come succede dopo un giorno a (quasi) tutte le discussioni al bar. --Formica rufa 15:28, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Cmq, fammi sapere la procedura per l'ufficializzazione dei criteri e vediamo di... quagliare! :-) !--Gp 1980 15:31, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Propongo un altro possibile criterio: un partito (italiano) e' enciclopedico se ha avuto accesso almeno una volta al finanziamento pubblico dei partiti. A proposito, ho cercato una voce dove siano spiegate le norme sul finanziamento pubblico, ma non l'ho trovata... io non sono in grado di scriverla, qualcuno si offre volontario? --Gerardo 10:57, 18 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Per niente d'accordo. I criteri sono per partiti o movimenti politici a prescindere dal paese di provenienza, non devono essere pensati esplicitamente per l'Italia. Questa è la wiki in lingua italiana, piuttosto che la wiki sull'Italia. --Angelo 23:34, 18 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Redirect di portali a progetti

cb La discussione proviene dalla pagina Wikipedia:Bar/Discussioni/Redirect di portali a progetti.
– Il cambusiere Nemo 09:27, 31 mag 2014 (CEST)[rispondi]

In una discussione al progetto musica è spuntato il problema dei redirect dei portali: i seguenti link sono redirect a pagine di progetti: Portale:Francia, Portale:Televisione, Portale:Economia, Portale:Asteroidi, Portale:Cardinali, Portale:Dighe, Portale:Diocesi, Portale:Funghi (e mi sono fermato alla F, per non parlare dei redirect ad altri portali come Portale:Film, Portale:Rock o Portale:Metal). Ora, questo NON è quello che la comunità aveva deciso nel sondaggio: finchè un portale non esiste, non si creano link apposta (tra l'altro da un ns all'altro) per poter usare il template {{Portale}}, ma se e quando verrà creato quel portale allora si potrà mettere nell'occhiello e cancellare il template di navigazione in questione (da Wikipedia:Sondaggi/Occhielli a fondo pagina: "Vuoi che, in presenza di un portale, il suo relativo template (se esistente) venga sostituito con un occhiello?". --Superchilum(scrivimi) 12:42, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

beh, onestamente non vedo che male faccia il redirect. Capisco che nel sondaggio ci si riferiva al portale, ma se qui si raggiunge il consenso imho anche il progetto (con redirect dal portale) può bastare (più in generale, ovviamente, imho i progetti fra le primissime attività dovrebbero predisporre un portale a tema, se non esiste già) --Formica rufa 12:50, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il portale è diverso dal progetto, ecco cosa c'è di sbagliato :-) Frieda (dillo a Ubi) 12:52, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Aggiustato Portale:Asteroidi. --Retaggio (msg) 12:57, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
quoto FR, i portali non sono progetti, non bariamo ;-). —paulatz 14:27, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

bene :-) però anche i redirect da "Portale:Rock" o da "Portale:Heavy metal" a "Portale:Musica", per poter cancellare i template di navigazione {{rock}} o {{metal}}, non sono leciti, perchè il portale musica non è paragonabile alle informazioni che ci sono nei template rock e metal. Anche redirect di questo tipo IMHO non vanno bene. --Superchilum(scrivimi) 15:12, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Quoto chi mi precede e aggiungo che quando si mette in atto il risultato di un sondaggio, andrebbe rispettato il quesito votato dalla comunità; questa volta c'è stato un po' di "boldismo" di troppo ^_-.--Ş€ņpãİ - せんぱい scrivimi 16:08, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
D'accordissimo con il primo intervento di SC. Ma sul secondo avrei delle osservazioni:
  • se ad esempio devo eliminare il template {{acidi nucleici}} (un template di argomento ristretto, su cui basare un intero portale è onestamente difficile) io preferisco piuttosto fare un riquadro all'interno del portale portale:biologia (l'argomento complessivo) intitolato acidi nucleici in cui riversare tutte le voci precedentemente incluse nel tl. Quindi per me il portale:acidi nucleici diventa in automatico il portale:biologia (cioè nelle voci inserirei la sintassi {{portale|acidi nucleici}}, facendo poi redirect a portale:biologia);
  • altrimenti se la linea è eliminare tutti i template di navigazione facendo miniportali per tutto, allora ci troveremo con miniportali per ogni città, per ogni squadra di calcio, per ogni gruppo musicale (torsolo, hai capito, possiamo riesumare il portale:U2 che ci avevano cassato l'autunno scorso!).
Ditemi dove sbaglio, perchè sinceramente sulle modalità pratiche di questo passaggio - che ritengo necessario - ho le idee un po' confuse (almeno quanto la comunità intera le abbia sul concetto di progetto e di portale, ma quella è una cosa difficile da raddrizzare)... -  G·83  16:32, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Giac, semplicemente il template "Acidi nucleici" rimane. Il sondaggio non diceva di eliminare TUTTI i template di navigazione, ma bensì:

  1. SE esiste il portale, eliminare il template di navigazione in favore di {{Portale}}
  2. SE NON esiste il portale, il template di navigazione rimane

mi sembra semplice :-) --Superchilum(scrivimi) 16:51, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Grazie, ora è tutto chiaro! :-) -- G·83  13:23, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ti do ragione su tutto, tranne sul Portale:Televisione. Non c'era né il portale né il template di navigazione perciò mi è parsa l'unica soluzione (temporanea) possibile. Oppure c'è un template e non l'ho visto? o_O Kal - El 18:31, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Questo tipo di redirect sono del tutto errati e vanno cancellati. Credo che possiamo permetterci di fare un portale (anche molto schematico) sulla televisione, e i progetti dovrebbero collaborare volentieri. --MarcoK (msg) 01:45, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Non so, non me li sono inventati io. Ne ho trovati altri (chi cerca trova) e mi sono regolato di conseguenza. Erano per comodità di sostituzione, per quanto mi riguarda cancellate pure e fate i portali. È senz'altro meglio (in effetti tra Portale e Progetto c'è un enorme differenza di cui non avevo tenuto conto, pur conoscendola, quindi scemo 2 volte :-DD). Kal - El 01:54, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Superchilum, col principio che hai portato tu (se ci sono portali si fa se no no) si incorre in un grave problema: alcuni progetti potrebbero essere intenzionati a NON fare il portale per non cadere nella clausola che hai messo. Infatti io avevo proposto (sempre in quella discussione nell'auditorium) si fare anche dei portali molto semplici (e un portale non ci vuole tanto a farlo... io ho fatto Portale:Software_libero in meno di 2 ore...) che possano essere di appoggio a questo nuovo tipo di occhielli. Mi scuso per aver risposto solo ora, ma ieri non avevo trovato la discussione e l'ho trovata solo ora :D Fale 15:44, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
non è un principio che ho portato io, è quanto si è deciso col sondaggio con decine di wikipediani partecipanti :-) --Superchilum(scrivimi) 15:57, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
hai ragione, scusa, intendevo un'altra cosa (ma in quel momento ero di fretta). Non conviene stimolare la creazione di nuovi portali data la semplicità e la velocità nel farlo? Fale 22:20, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Volevo segnalare che il nuovo template di blocco è poco visibile, bisognerebbe forse ingrandirlo. Poi mi è venuta (dalla mia pazza mente), un'altra idea: perchè non creare un clone di una pagina di wiki, da vandalizzare? Può sembrare strano, ma ho pensato a dei risultati:

  1. Non si rovinerebbero le pagine vere;
  2. I vandali si scaricherebbero su delle pagine tipo prova;
  3. Non vedendo che i Wikipediani si arrabbiano i vandali smetterebbero di vandalizzare;

È inoltre è possibile vedere delle info sui troll (che alla fine sono dei vandali) qui [1]. Grazie dell'attenzione! --Silvestro 15:15, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]


PS nella mia userpage si trova un esempio cliccando sull'IMG dell'SOS! --Silvestro 15:17, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il template è stato cambiato proprio di rececnte per renderlo meno chiassoso e invasivo.
Non capisco perché un vandalo debba preferire una pagina clonata all'originale per i suoi giochetti. E se sulla pagina clonata vengono inseriti insulti o materiali in violazione del copyright occorre rimuoverli comunque. Che senso avrebbe, dunque? Il vandalo lo blocco e basta, vada a giocare altrove. --Paginazero - Ø 15:18, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Quoto in toto PØ D[oppia]D[i] 15:24, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Quoto P0 - --Klaudio 15:49, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Quoto P0 se esiste un vandalo che vuole "solo sfogarsi" può benissimo utilizzare la pagina delle prove --Hal8999 17:19, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Anch'io preferivo il vecchio striscione giallo o rosso, ma che ci vuoi fare? --SailKon le mani tra i capelli. 17:21, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Quoto P0 --PacMan AP(segui il rosaNiglio) 17:53, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
E come discernere automaticamente tra vandali e contributori poi? --F l a n k e r 19:03, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Che un vandalo potrebbe "sfogarsi" in queste pagine... ma non credo che ci sia un vandalo disposto a questo! Comunque era solo un'idea bizzarra venuta fuori dalla mia mente folle..... :-) --Silvestro 20:08, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Intendo sottoporre all'attenzione degli Utenti un problema che mi appare di non piccolo contro, di difficile gestione e di sicuro scontro per l'estrema facilità di incorrere nell'accusa di non-NPOV. Parlo della Categoria Dittatura, dove da poco è ad esempio stato inserito il Presidente egiziano Mubarak.
Intendiamoci bene (in modo da evitare confronti non idonei al problema che pongo): posso essere, non d'accordo ma d'accordissimo su certi inserimenti ma non è questo il punto. Credo infatti che per la definizione di "democratico" e "dittatore" manchino indicazioni precise, condivise e scientificamente e logicamente accettabili. Spesso le nostre posizioni sono ispirate unicamente alle nostre simpatie politiche, ideologiche, etiche, partitiche, religiose e quant'altro.
Ad esempio, inserire Mubarak fra i dittatori, non è facile da argomentare "al di là di ogni dubbio" (io, in concreto, non ne avrei ma, ripeto, non è questo il punto). L'Egitto può vantare regolari elezioni multipartitiche (non è possibile discettare oggettivamente dell'atmosfera politica (coperta o sgombera da nuvole). Dobbiamo rifarci alle condanne ricevute per la sua politica dall'ONU o da Amnesty? Attenzione in questo caso: Israele ne ha collezionate un bel mucchio della prima e l'Italia un bel mucchio dalla seconda.
Definiremmo a cuor leggero Israele e Italia dittature? Si può parlare per l'Egitto di stampa imbavagliata? In Egitto - lo so perché mi reco annualmente in quel paese - gira la storiella che il regime affermerebbe sottobanco ai giornalisti: «scrivete quello che vi pare, tanto noi seguitiamo a fare quello che ci pare». Formalmente i reati legati alla stampa non sono superiori a quelli registrati in Italia. Difficilissimo argomentare formalmente quello che è democratico e quello che non lo è. Hitler guadagnò il potere legalmente, tanto per ricordare, e come tale lo esercitò fino alla sua rovina, mentre al contrario la Marcia su Roma di Mussolini fui solo posteriormente legittimata del sovrano sabaudo. Lenin guadagnò il potere con una rivoluzione, cui seguì una guerra civile. proprio come Khomeini, George Washington o, in epoca più lontana, Guglielmo d'Orange in Inghilterra o i Girondini o i Giacobini in Francia. Sono, solo per questo, definibili tutti non democratici? Insomma, cosa rende oggettivamente "democratico" o "dittatoriale" un paese?
Potrebbe aiutarci il fatto che ci siano nelle carceri oppositori al regime? In Egitto in carcere ci vanno per motivi politici solo gli integralisti più pericolosi. Esattamente come in USA e in vari Paesi "democratici" dove ormai è stabilito che nella scala dei "valori universali" la sicurezza precede la libertà personale, dopo l'11 settembre 2001. Questa Categoria risente troppo pesantemente della propria visione del mondo e ci espone al gravissimo rischio di essere parziali, sia con i nostri "amici", sia con chi non amiamo ideologicamente. Come giudicheremo Danton, Marat o Robespierre? Come giudicheremmo Cesare Augusto? Come giudichiamo l'Algeria, l'Autorità Nazionale Palestinese, Taiwan, il Venezuela, la Russia, la Libia? Salveremo solo l'Europa (Vaticano compreso, malgrado la sua teocrazia), una parte delle Americhe, l'Oceania, l'India e il Giappone, più qualcuno che ora può sfuggirmi? Degli altri non troveremo sufficiente consenso. Daremo noi etichette di democrazia o dittatura, magari ogni volta a seguito di un Sondaggio? E chi eliminasse un paese da questa Categoria sarebbe un Utente Problematico, un Vandalo o semplicemente qualcuno che esprime legittimamente il suo punto di vista?
Proposta finale: eliminiamo senza nostalgie questa traballante Categoria! Altrimenti se ne potrebbero creare un mucchio di altre non meno traballanti, tipo "regimi autoritari". Staremmo freschi! --Cloj 18:54, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Avevo pensato la stessa cosa :D --Luigi Vampa (Don't Abuse) 19:36, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
(92 minuti di applausi per Cloj) -- Sannita - L'admin (a piede) libero 20:19, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ehm... scusate ma ho preferito dar subito un calcio sia alla botte che alla moglie: Wikipedia:Pagine da cancellare/Categoria:Dittatori --yoruno sparisci sott'acqua 20:44, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Allora, parlando di liste (e non di categorie)...Lista di dittatori. Però, pur condividendo l'appassionata analisi di Cloj potrei obiettare che dovendo riportare le fonti e quant'altro, non dobbiamo "giudicare" o "definire". Ci pensano i giornali, riviste, libri a giudicare. In fin dei conti si tratterebbe "solo" di litigare come per tanti altri -e perfino meno "intelligenti"- argomenti. Dico "potrei obiettare" ma ho sonno :) Vale!--Horatius -- E-pistulae 21:54, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Horatius: le fonti per definire se il signor x (così ciascuno ci mette chi vuole) è un dittatore sono quasi sempre POV, quindi troverò sempre qualcuno che ha definito dittatore Berlusconi e qualcunaltro che ha definito dittatore Prodi, quindi meglio eliminare completamente la lista - --Klaudio 22:04, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Alcuni definiscono Mohammed Atta martire e altri terrorista, discorsi simile per Francesca Mambro, Nadia Desdemona Lioce ecc. Non mi pare che la definizione di una parte o di un'altra impedisca la presenza di Categoria:Terroristi e Categoria:Organizzazioni terroristiche, e ad esempio il primo non è inserito in queste categorie ma in Categoria:Persone morte suicide, quindi il discorso fatto sopra da altri vale anche per categorie come queste (e probabilmente anche altre).

Ricordo solamente che siamo in una enciclopedia, e al contrario dei normali media dobbiamo usare le parole per il loro significato dittatura, anche se spesso è associato a tirannide è una forma di governo ben precisa, chi studia filosofia lo sa bene che vi sono 3 forme di governo principali, monarchia, democrazia e dittatura, esse possono degenerare in oligarchia, demagogia e tirannide. Quindi escludere a priori che un governante sia un dittatore solo perché non uccide e nel suo paese il turismo è florido è poco professionale, ci sono delle condizioni ben precise. In Egitto il presidente ha tali e tanti poteri da avvicinarsi molto ad un dittatore, se poi si considera da quanto tempo Mubarak è presidente si può cadere nel dubbio. La libertà di stampa o altro non sono sintomi di dittatura quanto di tirannide, senza contare che anche in democrazia la stampa può non essere libera. La definizione di dittatore è esemplificativa del fatto che non per forza il dittatore sale con la forza e col terrore. Evitiamo quindi di considerare l'inclusione in quella categoria come un insulto o chissachè. Se la categoria non ha utilità poi che la si cancelli e basta ;) --Skyluke 23:33, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il discorsco di Cloj è molto bello, ma alla fine mi trovo più d'accordo con Skyluke: cerchiamo di fare quel che possiamo, mettiamo una spiegazione nella pagina della categoria e non esageriamo. —paulatz 00:29, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Non mi straccio le vesti se cancellate la categoria, ma il discorso di Cloj ha un lato pericolosissimo a mio avviso. È a dir poco ridicolo nascondere la testa sotto la sabbia con strambe giustificazioni e dire ad esempio che Pinco sotto il punto di vista x non è un dittatore... e quindi non si può classificare come tale, se lo è sotto altri ottanta punti di vista... Mubarak non è un dittatore? Uno che prende il potere dopo l'assassinio del predecessore e non lo molla più? Che si fa eleggere in un clima di regime? Se poi è un dittatore illuminato che lascia libertà a tutti ben venga, ma ne dubito fortemente nel caso di Mubarak... Khomeyni è uguale a Washington: tutti e due a capo di una rivoluzione che ha poi originato una forma di governo di un paese... Formalmente identico il loro percorso... peccato solo che uno ha fondato una nazione dove il diritto di espressione è garantito e ad un certo punto si è dimesso, mentre l'altro ha lasciato il potere solo mortis causa e se osi fare satira, per la forma di governo che ha fondato, sei semplicemente condannato a morte (Salman Rushdie docet). Adolf Hitler è stato eletto democraticamente al cancellierato? Giusto. Peccato che come cancelliere non avrebbe mai potuto fare ciò che ha fatto. Allora Hitler usò le SA per pilotare il voto del 1933, ma non bastando neppure questo promulgò due decreti, non ricordo bene come, ma in un caso, mi pare con l'incendio del Reichstag e la successiva accusa rivolta all'opposizione comunista rea di tale fatto (a suo inappellabile dire, la SA quella notte si riposavano...) ed espellendo tutti i comunisti dal parlamento. In tal modo fini per estromettere tutta la parte restante del Reichstag da ogni decisione e accentrò su di sè ogni potere... cosa che lo fece restare alla guida del paese per 12 anni combinando ciò che combinò. Similitudini col Patriot Act? Stiamo scherzando vero?! Hitler poteva uccidere chi voleva per difendere lo stato, negli USA si può violare la privacy, e uscire dai binari standard per i prigionieri di en:GITMO... e tutti sanno che costituzionalmente Bush non potrà fare un terzo mandato, che anche in USA i succitati fatti sono fortemente osteggiati e se vincono i democratici saranno, probabilmente, rivisti alla radice...
Potrei continuare ma è tardi. Insomma al di là di ogni dubbio c'è solo che sto scrivendo ora... c'è verso di trovare chi nega la Shoah. Chi sostiene che Stalin ha agito in modo ineccepibile sempre. C'è chi dice... com'era... uhmmm... Si stava meglio quando c’era Lui, caro Lei! o simile...
Veramente in nome del NPOV dobbiamo sacrificare una categoria dittatori? Allora Einstein siamo sicuri fosse un fisico? Ma era laureato in fisica? No si ritirò dagli studi ben prima della laurea... Allora perché è un fisico? Perché la storiografia della scienza lo considera un fisico. Hitler è un dittatore? Si perché così lo considera la storiografia, in un libro si scrive che è un santo? Allora è anche un santo? Ovvio che no! Mubarak? Che dice la storiografia di Mubarak?
Cancellate pure la categoria, ma ricordate che evitare di dare etichette non è essere NPOV, ma significa solo rischiare di scadere nel calderone del dico tutto, ma non dico nulla, esemplifico: Hitler è un dittatore per A,B e C, Hitler è un uomo degno di ammirazione per D ed E. Cos'è 3 contro 2, vince tre: Hitler è un dittatore? Se D ed E urlano di più? è un santo?
Si può capire la difficoltà di classificare ogni potente del mondo... allora si aggiunga un caveat: In questa categoria si possono inserire nomi di persone solo se morte da almeno 50 anni. Caspita in mezzo secolo la storiografia avrà pur espresso un giudizio chiaro sul potente di turno... no?  ELBorgo (sms) 03:35, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Ci ho pensato un po' stanotte (insonnia...). Ovvio che la categoria Dittatore rischia pesantemente il POV. Però lo stesso vale per miriadi di voci e non vengono certo cancellate. Magari si potrebbe scatenarsi su Dittatore, trovare in mezzo a (sicure) battaglie la "definizione" e a questa applicare la categoria (se sopravvive). Tra l'altro attualmente la voce Dittatore, opera di una serie di "grandi wikifirme", parmi piuttosto scarna (e perfino POV). Intendiamoci non che voglia difendere una categoria (io ne vedrei volentieri disboscato e potato l'albero in maniera implacabile), semplicemente non mi sembra giusto toglierci degli strumenti solo in nome del POV solo possibile. Infine, mi sembra coerente, se si mette in cancellazione la lista dei pacifisti mettere anche la citata Lista di dittatori. Ah e poi mettiamoci i Primi Ministri, i Secondi Ministri, i Terzi Ministri e giù lista giù lista giù lista... Vale!

@Elborgo. Mi costringi a tornare controvoglia sul mio preambolo in cui dicevo «Intendiamoci bene (in modo da evitare confronti non idonei al problema che pongo): posso essere, non d'accordo ma d'accordissimo su certi inserimenti ma non è questo il punto». Che, assai più sinteticamente, riassumo nell'osservazione: sappiamo (quasi) tutti chi sia o non sia un dittatore. Ma la definizione dei dizionari, non a caso è abbastanza generica e non porta, assai opportunamente, esempi. La definizione è chiara e condivisibile a livello filosofico. Ma storicamente lo è? Il problema (non me lo fate ripetere per la terza volta, sennò davvero sono indotto alla logorrea) è la sua applicabilità. Troppo esposta a soggettivismi quando si tratta di andare sul concreto. Ovvio che Washington non fu un dittatore (il fatto non merita neppure una mezza parola, per rispetto all'intelligenza dei Wikipediani), ma che era Pildsuski? Ovvio che Hitler fosse un dittatore, ma Alboino? Ovvio che Pinochet fosse un dittatore, ma Lorenzo il Magnifico? Ovvio che Idi Amin fosse un dittatore, ma Gengis Khan? Ovvio che Pol Pot fosse un dittatore ma Hailè Selassiè?
Quanto alla negazione della Shoah ne abbiamo avuto di recente un esempio con Tempiese. Io votai per il bando infinito ma solo per la recenziorità del mostruoso fenomeno. Fui il primo ad aprire la lista, che immagino anche tu avrai avuto modo di sottoscrivere. Ma non avrei aizzato una votazione di ban infinito se qualcuno avesse negato i massacri di Tamerlano. Avrei contrastato questa eventualità con la semplice accusa di vandalismo. Ridendoci pure un po' su per la pochezza storica dell'ipotizzato redattore di una simile stoltezza.--Cloj 13:05, 16 giu 2007 (CEST) (riapro): solo per divertimento pseudo-polemico. Un Presidente USA non può ottenere un terzo mandato? E allora Franklin Delano Roosevelt? E aspetteremo 50 anni per la definizione oggettiva di un dittatore? Mi pare poco. Che si pensa ancor oggi di Lenin, Napoleone o Mussolini? Meglio un paio di secoli. Tacitianamente sine ira ac studio --Cloj 13:20, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il limite di due mandati e' stato introdotto dopo Roosevelt. Che Bush non puo' ricandidarsi lo sanno tutti, come pure che non hanno potuto farlo Clinton e Reagan. --Gerardo 11:09, 18 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Forse nella lettura notturna del tema, non ho colto bene il nocciolo dell'intervento di Cloj... e ho finito per scrivere inutili ovvietà... Però qualcosa si salva... ovvero che la storiografia giudizi sui vari soggetti li emette e non vedo perché non dovremmo usarli. Inoltre come già detto da altri la dittatura può essere anche non sanguinaria. Lorenzo il Magnifico ad esempio è un palese esempio di sovrano illuminato (o anche dittatore illuminato, il tutto sta a decidere se i Medici possano essere considerati o meno la famiglia regnante di Firenze...). Selassiè? Anche in questo caso o è un monarca o un dittatore... non lo so perché io sono ignorante sul soggetto, ma la storiografia dirà qualcosa in merito, oppure no?
Per continuare il discorso traslandolo fuori dalle dittature:
In tutte queste categorie entrano a pieno titolo dei personaggi in quanto così definiti dalla storiografia ufficiale (opss sono POV!) predominante, invece su altri non vi è ancora un giudizio storiografico compito... e quindi? Sono a rischio POV?
A me delle categorie importa il giusto... possono essere cancellate tutte. Però ogni voce è un po' POV... e anche la categorizzazione è sempre un po' POV... cancellando le categorie non si diventa NPOV di un botto solo...
secondo me fare storia non è solo raccontare la cronologia degli eventi... e non illudiamoci di poter scrivere storia ed essere del tutto NPOV
la ricerca del NPOV assoluto è una chimera
Il terzo mandato di Roosevelt mise in chiaro che gli USA rischiavano di divenire una dittatura e ci misero una toppa limitando i mandati a due ...
La definizione di dittatore non è oggettiva (non si misura con un metro... e su questo ci troviamo tutti d'accordo credo :-P ), ma è comunque una definizione storiografica e dopo tot anni gli storici dovrebbero essere capaci di accordarsi... tot = 50 era messo lì tanto per dire...
 ELBorgo (sms) 14:23, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Appunto, dovrebbero. Ma dopo novecento anni siamo ancora li' a discutere se le crociate furono buone o cattive... --Gerardo 11:55, 18 giu 2007 (CEST)[rispondi]


Esiste qualche test per vedere quanto si è dipendenti a Wikipedia? Quali sono?

--Francesco interman 23:26, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Il fatto che tu ne stia cercando uno è già abbastanza indicativo... :-) Comunque c'è Wikipedia:Scherzi e STUBidaggini/Wikidipendenza... --.anaconda 23:29, 15 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Già... io ho totalizzato ben 272 punti! E poi scrivi il risultato con la firma nel tuo babelfish (se ce l'hai) e in fondo alla pagina del test! ciao ! --Silvestro 08:24, 16 giu 2007 (CEST)[rispondi]