Via Posillipo

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Via Posillipo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàNapoli
CircoscrizioneMunicipalità 1 di Napoli
QuartierePosillipo
Codice postale80123
Informazioni generali
Tipostrada urbana
Lunghezzakm
Collegamenti
TrasportiBus ANM 140
Mappa
Map
Coordinate: 40°48′39.39″N 14°12′19.86″E / 40.810941°N 14.205518°E40.810941; 14.205518

Via Posillipo è un'importante strada di Napoli caratterizzata da tornanti che si estendono per circa 4 km sul lato meridionale della collina di Posillipo. Parte da Largo Sermoneta a Mergellina, e giunge fino alla discesa di via Coroglio; nell'ultimo tratto il tracciato originale della strada prende il nome di via Santo Strato a Posillipo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La strada fu fatta costruire da Antonio Alvarez de Toledo, viceré di Napoli. La strada percorreva allora solo le prime centinaia di metri di ciò che sarebbe diventata via Posillipo. L'opera mirava a collegare le ville patrizie e i casali che sorgevano sulla collina alla città di Napoli. Infatti, i vari borghi e casali di Posillipo non avevano modi di comunicarsi con Napoli, se non via mare o seguendo sentieri non adatti al passaggio delle carrozze. Era per certi versi più semplice raggiungere il Golfo di Pozzuoli via mare, tant'è che fino al XIX secolo, la chiesa di Santa Maria del Faro a Marechiaro, apparteneva alla diocesi di Pozzuoli[1].

La via, che correva parallelamente al mare, venne fatta estendere da Ramiro Núñez de Guzmán duca di Medina de las Torres fino al palazzo Donn’Anna. L'opera di costruzione fu ripresa sotto Gioacchino Murat, dall'ingegnere Romualdo De Tommaso[2], tra il 1812 e il 1824, quando raggiunse Marechiaro. A completare l'opera, fu il corpo del Genio dell'armata austriaca su ordine di Ferdinando II delle Due Sicilie che, tra il 1830 e il 1840, estese il tracciato della strada fino a Coroglio[3].

Particolarmente suggestivo è il panorama che la via offre: infatti da essa si ammira tutto il golfo di Napoli con il Vesuvio sullo sfondo. Lungo la strada si trovano numerose ville e palazzi celebri come Villa Doria d'Angri e Palazzo Donn'Anna.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Castagnaro, Architettura : accadde oggi : scritti brevi tra il 2000 e il 2006, Guida, 2006, p. 120, ISBN 88-6042-254-X, OCLC 100757576. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  2. ^ AA.VV., Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura, n. 42-43-44, p. 134.
  3. ^ SulSud, STORIA E IDENTITA’ / Il casale di Posillipo, la parte popular del quartiere più borghese di Napoli, su SulSud, 5 luglio 2018. URL consultato il 18 gennaio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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