Val-de-Charmey

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Val-de-Charmey
comune
Val-de-Charmey – Stemma
Val-de-Charmey – Veduta
Val-de-Charmey – Veduta
Charmey, capoluogo comunale
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Friburgo
DistrettoGruyère
Amministrazione
Lingue ufficialiFrancese
Data di istituzione2014
Territorio
Coordinate46°37′08″N 7°09′53″E / 46.618889°N 7.164722°E46.618889; 7.164722 (Val-de-Charmey)
Altitudine887 m s.l.m.
Superficie112,5 km²
Abitanti2 477 (2017)
Densità22,02 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBas-Intyamon, Botterens, Broc, Château-d'Œx (VD), Châtel-sur-Montsalvens, Corbières, Crésuz, Grandvillard, Gruyères, Hauteville, Jaun, La Roche, Plaffeien, Plasselb, Rougemont (VD), Saanen (BE)
Altre informazioni
Cod. postale1637, 1654
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS2163
TargaFR
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Val-de-Charmey
Val-de-Charmey
Val-de-Charmey – Mappa
Val-de-Charmey – Mappa
Sito istituzionale

Val-de-Charmey (toponimo francese) è un comune svizzero di 2 477 abitanti del Canton Friburgo, nel distretto della Gruyère.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Val-de-Charmey comprende una parte del Lago di Montsalvens formato dalla diga di Montsalvens.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Val-de-Charmey è stato istituito il 1º gennaio[senza fonte] 2014 con la fusione dei comuni soppressi di Cerniat e Charmey[1]; capoluogo comunale è Charmey.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La certosa di La Valsainte

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Le frazioni di Val-de-Charmey sono[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Val-de-Charmey, in Dizionario storico della Svizzera, 26 settembre 2016. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  2. ^ Peter F. Kopp, La Valsainte, in Dizionario storico della Svizzera, 20 ottobre 2016. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  3. ^ Georges Andrey, Cerniat, in Dizionario storico della Svizzera, 12 ottobre 2016. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  4. ^ Pierre-Philippe Bugnard, Charmey, in Dizionario storico della Svizzera, 12 ottobre 2016. URL consultato il 17 gennaio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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