Utente:Vinci71/WIP

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Stagione 2009

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Prima della stagione

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Definizione del calendario

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  • Contrariamente a quanto dichiarato nel 2007, Bernie Ecclestone ha annunciato il 12 maggio 2008 che il Gran Premio di Francia non sarebbe stato inserito nel calendario 2009. L'unica remota possibilità di rientro del Gran Premio di Francia nel calendario pare essere legata alla nascita di un circuito cittadino nei dintorni di Parigi.[1][2]
  • Anche il Gran Premio del Canada non è stato inserito nel calendario, per il mancato accordo con gli organizzatori locali dell'evento.
  • Nuova gara invece, per l'atto finale della stagione 2009, che si corre sul nuovo circuito di Abu Dhabi

Mercato piloti

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  • Il 4 dicembre 2008, la Honda ha annunciato la fine del suo impegno nel Campionato Mondiale di Formula 1, e quindi l'abbandono della squadra Honda Racing F1.[3] Dopo un lungo periodo di incertezza, la struttura sportiva ha cambiato nome in Brawn Grand Prix F1, dal cognome di Ross Brawn, divenuto titolare della scuderia. Come piloti sono stati confermati Jenson Button e Rubens Barrichello.

Modifiche al regolamento

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Regolamento Tecnico

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(N.B. Qualora non sia indicato il riferimento, si considerano i regolamenti ufficiali, pubblicati dalla FIA il 18 Marzo 2009 (Regolamento Tecnico)[4] e 24 Marzo 2009 (Regolamento Sportivo)[5])

Il regolamento tecnico per il 2009 ha visto la presenza di alcune grosse novità, introdotte con lo scopo di facilitare i sorpassi, e permettere alle vetture di viaggiare a minore distanza una dall'altra, senza eccessiva perdita di aderenza. Altre modifiche hanno avuto la finalità di aumentare l'affidabilità dei componenti e diminuire di conseguenza i costi.

  • Vengono reintrodotte le gomme lisce, al posto delle gomme scanalate introdotte a partire dal 1998, per ridurre le prestazioni delle vetture in curva. Queste gomme, prodotte dal fornitore unico Bridgestone, vengono portate in due diverse mescole, ad ogni gara, ed ogni concorrente deve utilizzarle entrambe nel corso della competizione.
  • Viene consentito ad ogni concorrente l'utilizzo di otto motori per l'intera stagione, in linea con la regola precedente che vedeva la durata richiesta di due gare. In questo caso non è obbligatorio usare lo stesso motore per più gare, ma ovviamente la limitazione nel numero massimo delle unità va nella stessa direzione, anche se lascia maggiore discrezione alle scuderie sulla distribuzione delle unità. In caso contrario, per ogni motore in più utilizzato oltre gli otto, scatta una penalità in griglia di dieci posizioni (art. 28.4 Reg.Sport.).
  • Ogni cambio deve essere utilizzato per quattro eventi consecutivi (escludendo le prove del venerdì). Ogni sostituzione al di fuori di questa regola comporta una penalità in griglia di cinque posizioni (art. 28.6 Reg.Sport.).
  • Cambiano le dimensioni degli alettoni anteriori e posteriori: i primi diventano più larghi, fino a raggiungere la larghezza delle gomme anteriori, mentre i secondi diventano più stretti. L'obbiettivo in questo caso è quello di limitare gli effetti dell'ala posteriore, rispetto alla vettura che segue. In questo modo, l'aria che investe la seconda vettura dovrebbe essere più "pulita" e permettere una maggiore efficienza dell'anteriore, anche a distanza ridotta fra le vetture (art. 3 Reg.Tec.).
  • Vengono drasticamente ridotte le appendici aerodinamiche minori, che erano "fiorite" su quasi tutte le vetture, spesso anche nel corso della stagione, per compensare mancanze di carico che limitavano le prestazioni (art. 3 Reg.Tec.).
  • Viene autorizzato l'uso di un sistema di recupero di energia (KERS), che permette l'accumulo di energia ed il suo utilizzo sotto determinate condizioni, per ottenere un aumento della potenza della vettura per alcuni istanti. L'utilizzo del sistema è a discrezione del concorrente.

Tabella per vetture da competizione (Formula 1 principalmente, ma in teoria applicabile a qualsiasi vettura)

Per ora non ho messo una casella per una foto, meglio prima realizzarlo con campi condizionali (compaiono solo se pieni)

Scuderia Toro Rosso STR2
Descrizione Generale
Modello
Costruttore
Categoria
Squadra
Progettisti
Piloti
Collaudatori
Descrizione Tecnica
Telaio
Sospensione anteriore
Sospensione posteriore
Lunghezza (mm)
Larghezza (mm)
Altezza (mm)
Carreggiata ant. (mm)
Carreggiata post. (mm)
Passo (mm)
Motore
(architettura,
cilindrata)
Cambio
Carburante
Pneumatici
Risultati Sportivi
Debutto
Ultima gara
Gare disputate
Campionati Costruttori
Campionati Piloti
Gare vinte
Pole position
Giri veloci
Podi
Punti mondiali


Gli eventi più significativi della storia della città si svolsero dopo l'inizio del XII secolo. Nella sua funzione originaria di insediamento difensivo per il Principato di Rostov-Suzdal', Vladimir ebbe scarsa influenza politica e militare, per tutta la durata dei regni di Vladimiro il Monomaco (1113-1125) e del figlio Jurij Dolgorukij ("lungo braccio") (1154-1157).

Fu solo sotto il figlio di Dolgorukij, Andreij Bogoljubskij (1157-1175), che divenne centro del Principato di Vladimir-Suzdal'. Cominciò così l'età dell'oro per la città, che durò fino all'invasione mongola della Russia, nel 1237. Nel corso di questo periodo, Vladimir ebbe una notevole crescita e prosperità, con la costruzione, sotto il regno di Andreij, della Porta d'Oro e della Cattedrale dell'Assunzione. Nel 1164, Andreij tentò anche di instaurare un nuovo metropolita a Vladimir, indipendente da quello di Kiev, ma l'idea venne respinta dal Patriarca di Costantinopoli.

Muratori russi, tedeschi e georgiani lavorarono alle cattedrali, torri e palazzi della città, in pietra bianca. Diversamente dalle altre costruzioni settentrionali, il loro esterno è riccamente decorato con altorilievi in pietra. Solo tre di questi edifici si sono conservato fino ad oggi: la Cattedrale dell'Assunzione, la Cattedrale di San Demetrio e la Porta d'Oro. Nel corso del regno di Andreij, venne costruito un palazzo reale a Bogoljubovo, come anche la famosissima Cattedrale dell'Intercessione sul Nerl', ora considerata una delle massime realizzazioni dell'antica architettura russa. Andreij venne assassinato nel suo palazzo di Bogoljubovo nel 1175.

Vladimir subì un lungo assedio da parte delle orde mongole, agli ordini di Batu Khan, fino a quando non venne invasa, l'8 febbraio 1238. Il grande incendio distrusse 32 palazzi in calcare solo il primo giorno, mentre il Gran Principe e la sua intera famiglia morirono in una chiesa in cui avevano tentato di trovare rifugio dal fuoco. Il vescovo di Vladimir riuscì a fuggire.

Dopo i Mongoli, Vladimir non recuperò mai completamente la propria posizione, anche se il più importante principe della Rus' (di solito il Principe di Mosca, ma a volte quello di Tver' o di un altro principato) veniva definito Gran Principe di Vladimir e raccoglieva le tasse per l'orda d'oro. Dal 1299 al 1325, la città fu sede del metropolita di Kiev e di tutte le Rus', fino a quando il metropolita Pietro spostò la sede a Mosca. Il Gran Principe di Vladimir veniva in origine incoronato nella Cattedrale dell'Assunzione di Vladimir, ma quando Mosca prese il posto di Vladimir come sede del Gran Principe, la Cattedrale dell'Assunzione del Cremlino di Mosca, fortemente basata sull'originale di Vladimir e costruita dall'architetto italiano Aristotile Fioravanti, divenne sede delle incoronazioni dei Gran Principi.

Anche dopo l'affermazione di Mosca, comunque, i Gran Principi di Moscovia costruirono diverse nuove chiese a Vladimir, in particolare la chiesa dell'Annunciazione a Snovicj (intorno al 1501, 3 km a nord ovest della città), e l'elegante chiesa del convento a Knjaginino (intorno al 1505), con dipinti murali datati intorno al 1648.

Le spoglie del principe e santo Alessandro Nevskij vennero conservate nell'antica abbazia della Natività di Vladimir, fino al 1703, quando Pietro il Grande le fece traslare al Monastero (ora Lavra) di Alessandro Nevskij a San Pietroburgo. La chiesa della Natività (1191-1196) crollò qualche anno dopo, quando venne tentato di ricavare nuove finestre sui muri, per rischiarare l'interno.