Utente:Tommasucci/La città incantata

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La città incantata (千と千尋の神隠し?, Sen to Chihiro no kamikakushi, lett. "La sparizione causata dai kami di Sen e Chihiro" o anche "La sparizione di Chihiro e Sen") è un film d'animazione giapponese del 2001 scritto e diretto da Hayao Miyazaki e animato dallo Studio Ghibli per Tokuma Shoten, Nippon Television, Dentsu, Buena Vista Home Entertainment, Tohokushinsha Film e Mitsubishi[1].

Liberamente tratta dal romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia di Sachiko Kashiwaba[2], la vicenda è incentrata su Chihiro Ogino, una bambina di circa dieci anni che si ritrova con la sua famiglia in un misterioso paese popolato da spiriti yōkai; poiché i genitori vengono trasformati in maiali dalla potente maga Yubaba, decide di lavorare nel grande sentō del luogo per tentare di liberarli[3].

Miyazaki scrisse la sceneggiatura dopo aver abbandonato due progetti personali che stava curando, ispirandosi alla figlia del suo produttore associato Seiji Okuda, che veniva a trovarlo ogni estate a casa sua[4], e sviluppando in essa diversi temi a lui cari, tra cui l'integrazione attraverso il lavoro collettivo, i viaggi di iniziazione, la riconnessione con i valori ancestrali (in particolare shintoisti) e la minaccia rappresentata dalla società moderna per la natura e le tradizioni. La lavorazione del lungometraggio incominciò nel 2000 con un budget stanziato di circa 1.9–2 miliardi di yen e con un cast comprendente Rumi Hiiragi, Miyu Irino, Mari Natsuki, Takeshi Naito, Yasuko Sawaguchi, Tsunehiko Kamijō, Takehiko Ono e Bunta Sugawara. La colonna sonora venne affidata a Joe Hisaishi, alla sua settima collaborazione con il regista.

Toho distribuì la pellicola in Giappone il 20 luglio 2001, la Walt Disney Pictures in Nord America il 20 dicembre 2002 e la Mikado Film in Italia il 18 aprile 2003. Il capo della Pixar John Lasseter, ammiratore e amico di Miyazaki, convinse la Disney a comprare i diritti di distribuzione e volle ricoprire il ruolo di produttore esecutivo del doppiaggio in lingua inglese[5], ingaggiando come direttore del doppiaggio Kirk Wise, come produttore Donald W. Ernst e come responsabili dell'adattamento Cindy e Donald Hewitt[6].

La città incantata diventò il film di maggior successo della storia del Giappone, superando Titanic ai box-office e rimanendo per 19 anni in testa alla classifica (venendo superato nel 2020 da Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba the Movie: Mugen Train (劇場版「鬼滅の刃」 無限列車編?, Gekijō-ban "Kimetsu no Yaiba" Mugen Ressha-hen), con un incasso totale di 30,4 miliardi di yen. Anche nel resto del mondo si rivelò un trionfo, guadagnando 330 milioni di dollari. Fin dalla sua uscita venne acclamato dalla critica, venendo indicato non solo come il capolavoro di Miyazaki[3], ma come uno dei lavori cinematografici più importanti del XXI secolo e come una delle opere d'animazione più belli della storia del cinema[7][8][9]. Vinse il leone d'oro al Festival di Berlino 2002 (assieme a Bloody Sunday di Paul Greengrass) e l'Oscar al miglior film d'animazione nel 2003,[10] divenendo il primo e fino ad ora unico lungometraggio in tecnica tradizionale e non in lingua inglese a conquistare il premio. Nel 2005 il British Film Institute lo inserì nella "Top 50 films for children up to the age of 14"[11] e nel 2008 la rivista britannica Empire nella propria classifica dei 500 migliori film della storia, alla posizione 339[12]. Nel 2016, venne votato come la quarta miglior pellicola del XXI secolo (il più alto tra i prodotti animati presenti nella classifica) dalla BBC, scelto da 177 critici cinematografici provenienti da tutto il mondo[13]. Nel 2017, comparve al secondo posto della lista "Best Film...of the 21st Century So Far" del The New York Times[14].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Chihiro è una bambina di 10 anni che sta traslocando coi suoi genitori in un'altra città; suo padre prende la strada sbagliata e raggiunge un tunnel. Nonostante la figlia non desideri proseguire, i genitori si addentrano nel cunicolo sbucando in una radura con delle case. Pensando di aver trovato un parco divertimenti abbandonato il padre si addentra nel complesso per visitarlo, seguito dalla moglie e, a malincuore, da Chihiro. I tre superano il letto di un fiume in secca e si trovano in una città composta interamente da ristoranti e locali, e su un bancone trovano un ricco buffet. I genitori si siedono e cominciano a mangiare, pensando di pagare quando si mostrerà qualcuno. Chihiro intanto esplora la zona e trova un grande complesso di bagni pubblici chiamato Aburaya. Un giovane ragazzo, Haku, le ordina di andarsene, ma tornando indietro la bambina scopre che i genitori sono diventati maiali e che non riesce ad attraversare il fiume ormai in piena.

A questo punto cala la notte e numerosi spiriti, ospiti del complesso, cominciano ad affollare le vie, mentre Chihiro si rende conto che sta lentamente diventando invisibile. Haku la trova e le fa mangiare una bacca proveniente dal mondo degli spiriti che rende Chihiro nuovamente tangibile e le permette di rimanere viva anche all'interno del complesso magico. Le spiega inoltre che l'unico modo per evitare di essere catturata dagli uomini di Yubaba, la potente strega che dirige il complesso, è quello di trovarsi un lavoro all'interno dell'impianto. Grazie all'aiuto dello yōkai Kamagi e della dipendente Lin la bambina riesce ad ottenere un'udienza presso la maga, il cui potere è distratto solo dalla sua cura ossessiva per il bebè Bō. Per stipulare il contratto di lavoro Chihiro viene privata del suo nome e rinominata Sen. Questo espediente viene usato dalla strega poiché la mancanza del nome la rende incapace di abbandonare la città controllata da Yubaba.

Sen durante il primo giorno di lavoro fa entrare in casa una misteriosa creatura mascherata, chiamata Senza-Volto. Il primo cliente di Sen è uno spirito del cattivo odore, che viene pulito dalla bambina e che si scopre essere lo spirito di un fiume inquinato che aveva bisogno di una ripulita. In riconoscenza del servizio, lo spirito lascia a Sen una polpetta di emetico. Successivamente Senza-Volto tenta un inserviente con dell'oro e lo divora. Comincia a chiedere cibo e ad elargire oro a manciate. Intanto Sen si accorge che degli shikigami di carta stanno attaccando un drago, in cui riconosce l'amico Haku, trasformato. Quando il drago si schianta nelle stanze di Yubaba, la bambina lo raggiunge, ma da uno shikigami attaccatosi dietro le sue spalle appare Zeniba, la sorella gemella di Yubaba. Ella trasforma Bō in un topo e crea un bebè fantoccio. Zeniba rivela che Haku ha rubato un prezioso sigillo da casa sua, che contiene una potente maledizione, ma è poco attenta e il drago taglia in due lo shikigami di carta, facendola svanire. Haku collassa nella stanza delle caldaie e Sen gli fa mangiare metà della polpetta, facendogli vomitare il sigillo insieme a un mostriciattolo nero che Sen schiaccia sotto al piede.

Decidendo di incontrare Zeniba, per chiederle scusa e riportare indietro il sigillo, Sen affronta Senza-Volto, che intanto è diventato obeso e gli fa mangiare il resto della polpetta. Il cibo gli causa accesi attacchi di vomito e lo spirito infuriato insegue la bambina per tutto il complesso, perdendo progressivamente peso e tornando al suo aspetto originario. Sen, Senza-Volto e Bō decidono allora di prendere il treno per andare da Zeniba. Intanto Yubaba è infuriata per i danni subiti e incolpa Sen di aver lasciato entrare Senza-Volto, minacciando di uccidere i suoi genitori. Quando Haku le fa notare l'assenza di Bō, la strega accetta di liberare Sen e i genitori come ricompensa per riportarle il figlio.

Intanto i tre arrivano alla casa di Zeniba e le restituiscono il sigillo, mentre la strega rivela che l'amore di Sen per Haku ha spezzato la maledizione. Mentre sono a casa della maga, Haku si presenta in forma di drago e riporta indietro Sen e Bō, mentre Senza-Volto decide di restare con Zeniba, rivelandosi dunque un essere buono. Lungo la via del ritorno Sen ricorda che lei ed Haku si sono incontrati prima: quando era più piccola era caduta in un fiume e riuscì a sopravvivere perché trascinata a riva dalla corrente. Era stata salvata da Haku, che era lo spirito del fiume Kohaku, in seguito interrato per edificare palazzi. Dopo aver ricordato ciò, Sen rivela all'amico che il suo vero nome è Kohaku, e in questo modo lo libera dal controllo della maga Yubaba.

Quando arrivano ai bagni pubblici la strega ha ancora una prova per Sen e le chiede di riconoscere i suoi genitori tra un gruppo di maiali. Se indovinerà, i tre potranno lasciare il mondo degli spiriti. La bambina nota correttamente che nessuno dei maiali esposti è uno dei suoi genitori e spezza l'incantesimo, tornando a essere Chihiro. Haku accompagna l'amica al fiume in secca e i due si promettono di rivedersi un giorno. Quindi la bambina attraversa il fiume e si ricongiunge con i suoi genitori, tornati normali. Usciti dal mondo magico, i suoi genitori non ricordano nulla della vicenda, ma constatano sorpresi che è passato più tempo di quello che pensavano. Solo il nastrino per capelli intessuto con tanto affetto per Chihiro dai suoi amici della città magica rimane come segno tangibile delle esperienze che la bambina ha avuto. I tre salgono in macchina e si allontanano.

  1. ^ (EN) Sen To Chihiro No Kamikakushi, su bcdb.com. URL consultato il 9 giugno 2021.
  2. ^ Il meraviglioso paese oltre la nebbia, su Kappa Edizioni. URL consultato il 9 giugno 2021.
  3. ^ a b Paolo Mereghetti, Il Mereghetti: dizionario dei film 2011, Baldini Castoldi Dalai, 2010, ISBN 978-88-6073-626-0.
  4. ^ Filmato audio (JA) Mami Sunada, 夢と狂気の王国, Tokyo, Studio Ghibli, 16 novembre 2013. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 7 luglio 2014).
  5. ^ (EN) 15 Fascinating Facts About Spirited Away, su mentalfloss.com, 30 marzo 2016. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 22 maggio 2019).
  6. ^ (EN) Kenneth Turan, Under the Spell of 'Spirited Away', in Los Angeles Times, 20 settembre 2002. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 19 giugno 2012).
  7. ^ (EN) The 50 Best Movies of the Decade (2000–2009), su pastemagazine.com, 3 novembre 2009. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 12 dicembre 2011).
  8. ^ (EN) Film Critics Pick the Best Movies of the Decade, su Metacritic, 3 gennaio 2010. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 4 febbraio 2017).
  9. ^ (EN) Top 100 Animation Movies, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 9 maggio 2013).
  10. ^ (EN) The 75th Academy Awards (2003), su Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato il 28 novembre 2017).
  11. ^ (EN) Watch This: Top fifty films for children up to the age of 14, su bfi.org.uk. URL consultato il 10 giugno 2021.
  12. ^ (EN) The 500 Greatest Movies Of All Time, su empireonline.com. URL consultato l'11 giugno 2021.
  13. ^ (EN) The 21st Century's 100 greatest films, su bbc.com, 23 agosto 2016 (archiviato il 31 gennaio 2017).
  14. ^ (EN) The 25 Best Films of the 21st Century So Far., in The New York Times, 9 giugno 2017, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato l'8 luglio 2017).