Utente:Oliviero Taleghani/Un Santo senza parole

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Un santo senza parole
Titolo originaleUn santo senza parole - Il film sulla straordinaria vita di San Felice
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2015
Durata90 min
Rapporto16:9
GenereStorico, Drammatico
RegiaTony Gangitano
SoggettoEnza Amoruso
SceneggiaturaAngelo Maria Sferrazza
Casa di produzionePregiro Film
FotografiaRosolino Prinzivalli, Filippo Arlotta
MontaggioRosolino Prinzivalli, Filippo Arlotta
MusicheFabio Gangitano
ScenografiaFilippo Altomare
Interpreti e personaggi

Un santo senza parole è un film del 2015 diretto da Tony Gangitano.

Racconta la vita di San Felice di Nicosia, frate cappuccino vissuto nel '700, beatificato il 12 febbraio del 1888 da Papa Leone XIII e canonizzato nel 23 ottobre del 2005 da Papa Benedetto XVI.[1]

Filippo Giacomo, nome di battesimo di San Felice, nasce a Nicosia dalla vedova Arcangela La Nocera. Per aiutare la povera famiglia frequenta la bottega del calzolaio Giovanni Ciavarelli, dove è protagonista di un episodio miracoloso: passando il dito bagnato di saliva su un pezzo di cuoio tagliato male da un operaio fece tornare il pezzo intatto. Alla vista del miracolo il giovane Filippo prova per sette anni di seguito di entrare fra i frati cappuccini di Nicosia, ma viene sempre respinto in quanto analfabeta. Il suo primo contatto con la chiesa avviene con il padre provinciale di Messina che, in visita a Nicosia, lo fa entrare nel convento dei cappuccini della vicina cittadina di Mistretta, dove viene consacrato con il nome di Felice.

Dopo un anno Felice torna a Nicosia dove si dedica alla questua, visitando sia le case dei ricchi per invitarli a condividere i loro beni, che le case dei poveri per donare loro conforto materiale e spirituale. Si auto-definisce "u sceccareddu", ovvero l'asino da soma che porta tutto il raccolto al convento. Il superiore e guida di spirituale di Felice, Padre Macario, lo tratta duramente schernendolo sia verbalmente che fisicamente, senza provocare in Felice nessuna reazione al di fuori della risposta "Sia per l'amor di Dio". Padre Macario, non soddisfatto delle reazioni di Felice, decide di farlo vestire da pagliaccio e fargli servire al refettorio del convento un impasto di acqua e cenere come se fosse ricotta fresca che, miracolosamente, diventò ottima ricotta.

Dedica il resto della sua vita alla cura degli infermi, sia fisica che spirituale, ottenendo spesso per essi guarigioni miracolose. Nel 1777 viene colpito da una grave pestilenza e dopo essere stato allontanato dal superiore dei cappuccini, si dedica interamente all'assistenza di malati fino alla morte il 31 maggio 1787.[2]

Prodotto dalla Pregiro Film, presenta un cast tutto siciliano che ha visto impegnate, tra attori, comparse e staff, oltre 400 persone. Tra i tanti figurano anche volti noti al grande pubblico come Guia Jelo, Luigi Burrano e Fabrizio Bracconeri.

Le riprese sono state realizzate nelle città di Nicosia, Mistretta e Petralia Sottana.[3]

L'attore Angelo Maria Sferrazza ha ricevuto il Primo Premio Cinema Nazionale al Grangalà di Nola 45° Cantagiglio Folk Festival 2017 per la sua interpretazione di Fra Felice di Nicosia.[4]

  1. ^ Un Santo senza Parole, su Cinematografo. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  2. ^ MYmovies.it, Un Santo senza parole, su MYmovies.it. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  3. ^ UN SANTO SENZA PAROLE (il film sulla vita di San Felice da Nicosia) | Cine Marconi Agira, su cinemarconiagira.it. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  4. ^ Napoli: Grande acclamazione per Angelo Maria Sferrazza alla consegna del Primo Premio Cinema Nazionale al Grangalà di Nola 45° Cantagiglio Folk Festival 2017, su La Gazzetta Campana. URL consultato l'8 dicembre 2019.