Utente:Niccolò Caranti (WMF)/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Benvenuto/a alla conversazione sulla strategia!

Discuti le sfide poste dalla ricerca delle Nuove Voci

Nei tre mesi passati, abbiamo tutti espresso le nostre opinioni su cosa vogliamo costruire o realizzare assieme come movimento. Contemporaneamente, sono state condotte ricerca per darci una migliore comprensione dell'attuale paesaggio della conoscenza e delle sfide e opportunità che affrontiamo come movimento. Questo lavoro di ricerca globale include:

  • Conversazioni con più di 150 esperti e partner da tecnologia, conoscenza, educazione, media, imprenditori e altri settori, organizzati da Fondazione e affiliati
  • Ricerca fra potenziali lettori ed esperti in luoghi dove i progetti Wikimedia non sono molto conosciuti o usati: Brasile, India, Indonesia, Messico e Nigeria
  • Ricerca per fasce di età in luoghi dove i progetti Wikimedia sono ben conosciuti e usati: Francia, Germania, Giappone, Russia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti

Questo ciclo è dedicato a considerare le sfide identificate dalla ricerca e esplorare come vogliamo evolvere o rispondere ai cambiamenti nel mondo attorno a noi. Come via per familiarizzare con le sfide, siete invitati a esaminare documenti e fonti, e a pensare come potremmo affrontarle. Ogni settimana, saranno pubblicate una nuova sfide e nuove idee, così che possiate dire come si collegano o cambiano le vostre prospettive sulla nostra direzione futura.

Nel corso di luglio, verrà finalizzato il report sintetico del ciclo 2. Tutti questi materiali e il vostro continuo feedback durante il ciclo 3 saranno usate da un gruppo di redazione per preparare la bozza di direzione strategica, che sarà disponibile per il vostro esame in agosto.

Vai alla sezione SCOPRI su Meta per l'elenco completo delle ricerche.

III settimana: Come possiamo contrastare il livello in aumento di disinformazione?[modifica | modifica wikitesto]

Idee chiave[modifica | modifica wikitesto]

Le tendenze nella disinformazione stanno crescendo e potrebbero sfidare l'abilità dei wikimediani di trovare fonti affidabili di conoscenza.

Nel loro paper Considerando il 2030: disinformazione, verifica e propaganda,[3 1] i ricercatori hanno categorizzato le tendenze sulla disinformazione in due categorie: fonti di contenuto, e come si accede al contenuto. Per ognuno, hanno guardando a tre fonti di influenza globale: tecnologia, governo/politica e commercio.

In particolare, i ricercatori hanno identificato le seguenti tendenze e come impattano sul nostro futuro:

  • La tecnologia cambierà il modo in cui il contenuto viene sviluppato da fonti esterne, mentre l'intelligenza artificiale è utilizzata per accelerare la creazione e l'analisi della conoscenza. Mentre questo potrebbe rendere più facile trovare fonti da citare e fare modifiche di qualità, potrebbe anche creare più fonti parziali e contenuto ingannevole. Questo potrebbe diventare un problema ancora più grande se l'intelligenza artificiale comincerà a usare la disinformazione come "fatto" quando mette insieme dati e crea più contenuto.[3 2] Questo potrebbe mettere in discussione la capacità dei wikimediani di verificare le fonti e mantenere alta la qualità del contenuto.
  • La tecnologia probabilmente si muoverà verso interfacce più personalizzate (dispositivi mobili e indossabili, assistenti virtuali a controllo vocale) e l'accesso al contenuti di Wikimedia sarà sempre più difficile con la piattaforma attuale.
  • La libertà di informazione è messa seriamente in discussione a livello glovale.[3 3] [3 4] [3 5] [3 6] [3 7] [3 8] Alcune compagnie, governi e politici diffondono volutamente informazioni false o fuorvianti per persuadere e influenzare l'opinione pubblica a proprio vantaggio. Questo va oltre il semplice testo, perché la tecnologia sta rendendo più facile manipolare altri media (audio, video, immagini). Questo indebolisce la rete globale della conoscenza e potrebbe rendere più difficile per Wikimedia rimanere neutrale e citare documenti non faziosi.
  • Le tendenze a censurare il contenuto di Wikimedia sono in calo, ma alcuni governi (come Cina e Turchia) stanno continuando a censurare ampiamente. L'impiego della tecnologia “HTTPS” ha reso più difficile bloccare singole pagine. Questo ha aiutato nel breve termine, ma nuovi strumenti e metodi contro la censura dovranno continuare a essere sviluppati.
  • Le società di social media come Twitter e Facebook sono cresciute e diventate canali per diffondere disinformazione attraverso reti personali, mentre allo stesso tempo la fiducia nelle tradizionali istituzioni moderne è calata. L'innovazione sarà necessaria per assicurare che la disinformazione sia soggetta a fact-checking in modo che siano distribuite informazioni neutrali e accurate.
  • Mentre le società commerciali continuano a sviluppare app, prodotti e piattaforme chiuse, il contenuto di Wikimedia continua a diventare meno attribuibile e meno accessibile. (Notate che questo argomento sarà ulteriormente sviluppato nella ricerca futura.)

La ricerca sulla disinformazione suggerisce possibili soluzioni a questi problemi. Mentre riflettete su questa ricerca, per favore discutete di come pensate che come movimento possiamo aiutare la battaglia del mondo per una conoscenza affidabile, libera e neutrale.

Suggerisci una soluzione[modifica | modifica wikitesto]

Per favore discutete su come risolvere questa sfida.

  1. Su Meta (in inglese)

Nota: il feedback della comunità sarà condiviso con il gruppo di redazione. Sarà anche utilizzato per considerazioni future mentre affrontiamo e risolviamo queste sfide.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Considerando il 2030: disinformazione, verifica e propaganda
  2. ^ Bilton, Nick. "Fake news is about to get even scarier than you ever dreamed". Vanity Fair. 26 gennaio 2017. URL consultato il 30 maggio 2017.
  3. ^ Reporters Without Borders. "2017 World Press Freedom Index – tipping point?" 26 aprile 2017. Aggiornato il 15 maggio 2017. URL consultato il 28 maggio 2017.
  4. ^ Nordland, Rod. "Turkey's Free Press Withers as Erdogan Jails 120 Journalists." The New York Times. 17 novembre 2016. URL consultato il June 7, 2017.
  5. ^ Reporters Without Borders. "Journalism weakened by democracy's erosion". URL consultato il 29 maggio 2017.
  6. ^ Paul, Christopher and Miriam Matthews. The Russian "Firehose of Falsehood" Propaganda Model: Why It Might Work and Options to Counter It. Santa Monica: RAND Corporation, 2016.
  7. ^ Broderick, Ryan. "Trump Supporters Online Are Pretending To Be French To Manipulate France's Election". BuzzFeed News. 24 gennaio 2017. URL consultato il 7 giugno 2017.
  8. ^ Tufekci, Zeynep. "Dear France: You Just Got Hacked. Don't Make The Same Mistakes We Did". BuzzFeed. 5 maggio 2017. URL consultato il 7 giugno 2017.
Settimana 1

I settimana: come le nostre comunità e i nostri contenuti rimarranno rilevanti in un mondo che cambia?

Idee chiave

Il modello occidentale di enciclopedia non sta soddisfando le necessità in evoluzione di tutte le persone che vogliono imparare.

Secondo la ricerca etnografica e le interviste agli esperti che abbiamo condotto, i lettori esistenti e futuri vogliono una piattaforma per l'apprendimento che vada oltre l'attuale formato enciclopedico di Wikipedia e le sue regole occidento-centriche.[1] Gli esperti hanno spiegato che il sistema di educazione formale non sta funzionando bene in molti posti, specialmente - ma non solo - nei paesi emergenti. Le persone cercano nuovi modi di imparare per compensare le sfide che affrontano in termini di risorse o infrastrutture.[2] Wikipedia e i suoi progetti fratelli sono attualmente disegnati per permettere di navigare sul web alla ricerca di approfondimenti, ma molti lettori sono più interessati ad avere risposte a domande specifiche.[3] Molti che cercano conoscenza online vogliono modi brevi, autonomi e/o visuali per interagire col contenuto e acquisire nuove capacità.[3] L'attuale modello di Wikipedia di voci di enciclopedia lunghe, approfondite e quasi esclusivamente testuali potrebbe non incontrare queste necessità in evoluzione. Inoltre non fornisce uno spazio per altre forme di conoscenza pedagogica.[4]

La condivisione della conoscenza è diventata molto social in tutto il mondo.

Sia la ricerca etnografica che i risultati dagli studi su consapevolezza e utilizzo mostrano che le persone giovani, grazie agli smartphone, cercano e condividono informazioni in nuovi modi. Questo è il nuovo gruppo di persone da raggiungere.[5] Sono profondamente coinvolti nel loro uso dei social media e strumenti di messaggistica, e preferiscono condividere e discutere informazioni attraverso piattaforme che già usano.[6] Gli esperti affermano che stanno emergendo nuove tendenze. Ad esempio, molti persone giovani vedono il chiedere informazioni ai loro amici e ai loro network attraverso app di messaggistica come equivalente al discutere di persona, solo più veloce e con un gruppo più ampio.[6] La sfiducia e lo scetticismo sono diventati così diffusi che le "fonti affidabili" vengono spesso scartate: le persone giovani mettono sempre più la fiducia nei loro network del cui giudizio si fidano e di cui rispettano l'onestà intellettuale, piuttosto che nelle istituzioni tradizionali "rispettabili".[3] questi cambiamenti potrebbero minacciare la rilevanza di Wikipedia in un ampio pubblico che abbiamo tradizionalmente servito.

Idee chiave come storie

Poiché menti diverse lavorano in modi diversi, alcune persone potrebbero preferire pensare a queste sfide in termini di queste storie personali (notare che si tratta di personaggi immaginari basati sui risultati della ricerca).

Questi sono Michael e Annisa, due adolescenti da continenti diversi e con stili di vita diversi

Michael è un adolescente che vive a Washington, DC, Stati Uniti. Lui e i suoi amici hanno degli smartphone, e li usano per connettersi, condividere contenuti interessanti e cercare informazioni per la scuola. Anche se Michael e i suoi amici sono consapevoli di Wikipedia, è molto meno probabile che le leggano rispetto ai loro genitori (46% vs. 72% la leggono tutti i giorni o più spesso).[7] Quando lo fanno, è per cercare un argomento specifico (41% delle volte) o per aiutarsi con lo studio (23% delle volte). YouTube è fra i loro 3 siti preferiti. Non ricordano un tempo prima dei social media, e lui e i suoi amici sono sempre online attraverso i loro smartphone.[8] "Facebook è per i vecchi" e SnapChat è il modo preferito di Michael di interagire e condividere contenuti con gli amici. Raccoglie le informazioni da una varietà di dispositivi, dal computer fisso a Siri sul suo cellulare a Amazon Echo nel salotto di casa. Come i suoi genitori, a Michael interessa soprattutto che il contenuto sia utile, più che sia di alta qualità, libero e neutrale.[7]

Annisa è una ragazza di 15 anni nella città di Bandung, in Indonesia. La sua famiglia è considerata ricca, e lei è abbastanza fortunata da avere uno smartphone (come il 21% della popolazione del paese[9]). La sua famiglia non ha un computer fisso, quindi usa il cellulare per cercare le informazioni di cui ha bisogno per la scuola. Soprattutto però usa WhatsApp per connettersi con i suoi amici e condividere informazioni nella sua lingua locale. La sua famiglia e i suoi amici sono molto interconnessi e social, quindi il suo telefono è un'estensione. Si fida delle informazioni che riceve dagli amici e dalle persone che segue. A volte usa i risultati della ricerca in inglese che mostrano contenuto da Wikipedia, ma non è consapevole del fatto che proviene da Wikipedia. Lei e i suoi amici condividono frammenti di testo che entrano sui loro cellulari e gli danno esattamente le informazioni che vogliono. Navigare su Internet al solo scopo di scoprire cose nuove semplicemente non è parte di quello che fa.

Note

Settimana 2

II settimana: Come possiamo raccogliere il patrimonio di tutta la conoscenza umana quando molta di essa non può essere verificata in modi tradizionali?

Molta della conoscenza del mondo deve ancora essere documentata sui nostri siti e richiede nuovi modi di integrare e verificare le fonti.

La nostra definizione attuale di "fonti affidabili" è basata su pratiche radicate nella cultura occidentale, dove la conoscenza e la storia sono state documentate in forma scritte per secoli. Questo pregiudizio - in favore di fonti prontamente disponibili solo in alcune parti del mondo - si scontra con una visione che comprende "il patrimonio di tutta la conoscenza".

Ad esempio, è molto difficile trovare fonti secondarie affidabili su molte culture africane, o perché quella conoscenza è stata tradizionalmente condivisa oralmente, o perché i documenti sono stati creati dalla prospettiva (parziale) coloniale.[2 1] Alcune organizzazioni si concentrano sul documentare questa conoscenza orale in forme diverse e il loro lavoro potrebbe essere usato come fonte sui nostri siti se troviamo un modo per integrarlo facilmente.[2 2][2 3]

Come wikimediani, siamo diventati esperti nell'identificare fonti affidabili provenienti all'interno dei confini dei canali tradizionali, come riviste scientifiche con revisioni paritaria e stampa mainstream. La sfida della settimana scorsa ha citato il fatto che i lettori stanno smettendo di mettere la propria fiducia in queste organizzazioni "affidabili" a priori, e stanno invece usando più fonti da individui di cui si fidano.[2 4] Questa tendenza potrebbe essere un'opportunità per i wikimediani per immaginare modi di uso delle fonti meno restrittivi dal punto di vista culturale e anche soddisfare meglio le aspettative in evoluzione dei lettori.

Il modo in cui vengono scoperte e condivise le informazioni affidabili ha continuato ad evolversi nel corso della storia.

Note

  1. ^ Uzo Iweala, autore Nigeriano, intervistato da Zack McCune, 14 giugno 2017
  2. ^ L'Archivio Popolare dell'India Rurale documenta la diversità occupazione, linguistica e antropologica dell'India, usando lo storytelling con immagini, testi e video. Adam Hochschild, cofondatore di Mother Jones, intervistato da Katherine Maher, 16 giugno 2017
  3. ^ LEAP Africa cattura le memorie dei leader storici che sono principalmente tradizionali orali, che hanno poche evidenze nella storia scritta documentata dai coloni. Riassunti di 58 esperti (giugno 2017), riga 10
  4. ^ Bozza dei risultati della ricerca in Indonesia di maggio 2017