Utente:Megaride/Sandbox

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Maveryx è un framework multi-piattaforma per il collaudo automatizzato di applicazioni basate su interfaccia grafica (GUI) sviluppato da Maveryx S.r.l.. Il framework consente di effettuare collaudo funzionale, regressivo, data-driven e codeless per una vasta gamma di tecnologie Web e Desktop. Il framework Maveryx consente di testare diverse tecnologie GUI (es. Java, .NET, HTML5, framework basati su JavaScript, etc.). A differenza degli altri strumenti di collaudo software, Maveryx non ha bisogno di registrare azioni, di strumentare il codice sorgente dell’applicazione da testare, di GUI Map, repository di oggetti o immagini, per creare ed eseguire test.

Maveryx è un framework realizzato per automatizzare il collaudo funzionale, regressivo, data-driven e codeless (collaudo keyword-driven e low-code) di applicazioni Desktop e Web basate su interfaccia grafica, su Windows, Linux e Mac OS. Maveryx non necessita di alcun artefatto (come GUI Map, repository di oggetti, azioni registrate, etc.) per costruire ed eseguire test automatizzati: gli oggetti della GUI da collaudare sono identificati ed individuati singolarmente e direttamente a tempo d’esecuzione. Durante l'esecuzione dei test, Maveryx esegue automaticamente l’analisi dell’interfaccia utente dell’applicazione e ricerca gli oggetti sui quali mettere in atto le azioni di collaudo. Gli oggetti dell'interfaccia utente sono identificati con precisione dal suo Sistema di Riconoscimento Intelligente degli Oggetti. Quest'ultimo è un motore di ricerca avanzato e potenziato da un’ampia gamma di algoritmi. Tale tecnologia consente di trovare efficacemente le corrispondenze tra gli oggetti della interfaccia utente dell'applicazione in collaudo, e quelli codificati negli script di test, anche se non combaciano perfettamente o hanno subito cambiamenti da quando gli script sono stati inizialmente creati.[1] Maveryx offre interfacce di programmazione Java e C# ed è compatibile con qualsiasi IDE (Eclipse, IntelliJ IDEA, Microsoft Visual Studio, etc.) e framework di gestione dei test (JUnit, NUnit, TestNG, etc.). [2] Inoltre, Maveryx fornisce interfacce codeless per collaudatori non-programmatori, basato sul parole chiave (keyword) o sulla programmazioni a blocchi. Infine, supporta il collaudo data-driven per aumentare la copertura funzionale.

Funzionalità principali

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Sistemi operativi

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Il Framework per il collaudo automatizzato Maveryx è uno strumento multi-piattaforma e funziona su Microsoft Windows, Linux e Mac OS.

Tecnologie supportate

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  • Applicazioni desktop, tra cui Java, .NET, WPF, MFC, e tante altre.
  • Tecnologie web, tra cui HTML, HTML5, il framework JavaScript, Ajax, e tante altre.
  • Collaudo Cross-browser per Internet Explorer, Edge, Firefox, Chrome e Safari.

Scrittura dei test

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Maveryx offre APIs Java e C# per creare script di collaudo. Collaudatori e sviluppatori che utilizzano Java possono lavorare nel IDE Eclipse (e in tanti altri), mentre quelli che usano C# hanno a disposizione Visual studio.

Integrabilità

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I test Maveryx possono essere eseguiti dalla linea di comando, tramite ANT, tramite Maven, etc... Questo consente di integrare i test Maveryx con quasi tutti i sistemi di Integrazione Continua (CI) come, per esempio, Jenkins, Azure DevOps Server, Bamboo, TeamCity, e tanti altri. Ciascun CI automation server che usa strumenti come Gradle, Maven, ANT, etc. può eseguire test Maveryx come parte del processo di build. Poiché i test Maveryx sono file jar o exe, possono essere integrati con ogni strumento ALM, CI, Build Integration, Test Management e Software Project Management che supporti l’esecuzione di questo tipo di file.

Eclipse plug-in

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Maveryx-for-Eclipse è un insieme di strumenti software per l’IDE Java Eclipse che consente a tester e sviluppatori di progettare, costruire ed eseguire test Maveryx direttamente in Eclipse.

Il plug-in aiuta gli utenti a:

  • Creare nuovi progetti di test e classi Maveryx
  • Generare gli stub dei test
  • Eseguire test
  • Visualizzare misurazioni e risultati dei test

Generazione dei rapporti

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Maveryx genera automaticamente un rapporto alla fine di ogni esecuzione. Il Framework crea un rapporto basato su XML che fornisce una panoramica dell’intera esecuzione dei test, con anche una tabella dei casi di test superati, falliti ed ignorati, e grafici riassuntivi. Inoltre, per ogni test, Maveryx produce un log con informazioni dettagliate riguardo la ricerca degli oggetti, le azioni eseguire, e gli screenshot. Il plug-in Maveryx Eclipse crea grafici e rapporto in tempo reale durante l’esecuzione del test.

Estendibilità

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Maveryx fornisce un sistema di espansione delle proprie funzionalità basato su plug-in. Gli utenti possono aggiungere requisiti specifici o personalizzare le funzionalità esistenti con plug-in distinti.

Maveryx supporta plug-in per vari scopi, inclusi:

  • aggiungere nuove API e Keyword
  • aggiungere supporto per comandi GUI personalizzati e non supportati di default

Tecnologie chiave

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Oggetti della GUI

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Maveryx identifica dinamicamente gli oggetti della GUI durante l’esecuzione dei test, senza il bisogno di registrazioni preventive o strumenti spia, GUI Map ed Object Repository. Mentre esegue il test, Maveryx esegue automaticamente la scansione dell’interfaccia grafica corrente dell’applicazione. Il risultato della scansione è processato da un Motore per io Riconoscimento Intelligente degli Oggetti che identifica e localizza singolarmente gli oggetti da testare. Evitando registrazioni di sorta, GUI Map e Object Repository, non c’è la necessità di aspettare il rilascio dell'applicazione da testare per iniziare a preparare i test automatizzati. I collaudatori possono anche creare gli script in contemporanea allo sviluppo dell’applicazione, anticipando il rilascio e abbreviano il ciclo di vita del software. I test possono essere eseguiti non appena l’applicazione desktop o web è disponibile al collaudo.

Il Motore per il Riconoscimento Intelligente degli Oggetti di Maveryx ha diverse capacità di patterns-matching. In particolare, utilizza algoritmi di ricerca per identificare gli oggetti del test, anche se questi sono cambiati da quando lo script di test è stato creato, o se in esso è presente solo una descrizione parziale.

Questa tecnologia consente di scrivere test automatizzati anche da specifiche instabili o incomplete. Inoltre, permette ai collaudatori di rendere i test resilienti ai frequenti cambiamenti dell’interfaccia grafica dell’applicazione, evitando loro il carico di modificarli continuamente.

Collaudo basato su immagini

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Con Maveryx è possibile anche identificare gli oggetti della GUI su cui eseguire il test attraverso immagini e screenshot. Attraverso un’immagine (anche parziale) dell’oggetto del test, il motore di Image Matching consente di ricercare ed identificare tale oggetto nella più ampia immagine dell’applicazione da testare.

Tecniche di test supportate

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Collaudo Data-driven

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Maveryx supporta il collaudo data-driven. Questo consente agli utenti di separare i dati dei test dalle azioni, ed eseguire i test automatizzati con dati differenti. Con Maveryx, i dati dei test possono essere recuperati da fonti esterne come fogli Excel, file CSV o XML, e da DB.

Collaudo Keyword-driven

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Maveryx supporta l'approccio codeless al collaudo basato su Keyword. Non-programmatori e collaudatori non-tecnici possono sviluppare test automatizzati tramite parole chiave in tabelle Microsoft Excel, o file CSV o XML. Ogni riga della tabella, o elemento xml, contiene le azioni che il test deve eseguire (keyword), così come gli input, gli output attesi e le informazioni sul oggetto da testare. Il framework Keyword-driven supporta anche l'approccio data-driven ed è espandibile grazie ad una architettura basata su plug-in che consente agli utenti di aggiungere nuove keyword.

Collaudo Low-code

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Maveryx offre una piattaforma di sviluppo low-code. Non-programmatori e collaudatori non-tecnici possono sviluppare test automatizzati tramite un’interfaccia grafica di sviluppo molto intuitiva e semplice da utilizzare, basata sulla programmazione a blocchi e sul salvataggio dei test script come classi Java. Quest’approccio consente inoltre ai collaudatori di imparare il paradigma OOP (Object Oriented Programming) senza particolari sforzi.

  1. ^ A. Nocella, The faces of testing: men vs. robots - in Belgium Testing Days Conference Proceedings, su btdconf.com, 17 marzo 2014. URL consultato il 12 marzo 2014.
  2. ^ M. Garofalo, Mixing Open And Commercial Tools - in Eurostar Software Testing Conference Proceedings, su eurostarconferences.com, 23 novembre 2011. URL consultato il 12 marzo 2014.
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